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Napoli, Inter, Lukaku e la Serie A, parla Zola: “Conte ancora favorito, ma…”

Ha giocato con il Napoli e con il Parma, è il suo derby: tifo? 

«È l’unica domanda alla quale non risponderò».  

Così sia. Bel campionato, vero?  

«Molto bello, incerto su tutti i fronti. Da un lato si sono confermate tutte e dall’altro sono venute fuori sorprese, e questo ha arricchito la competitività. Ho anche visto una buona qualità di gioco. Stiamo andando nella direzione giusta».  

Napoli e Inter, invece, dove sono dirette?  

«A questa rispondo. Anche se adesso, magari, faranno tutti scongiuri e tarocchi…».  

Possibile, sì, ma è solo un gioco… Diciamo.  

«Per me il Napoli rimane favorito: il campionato è nelle sue mani. Il famoso punto di vantaggio a due giornate dalla fine può significare tanto».  

Anche dopo i risultati di domenica?  

«In Borsa si direbbe che il pareggio con il Genoa ha aumentato la volatilità».  

Un dazio alla Trump.  

«Beh, lui l’ha fatta salire un po’ troppo. Ma ripeto, resta in vantaggio il Napoli. Sia chiaro: tutto può succedere perché subentrano molte variabili e a Parma non sarà una passeggiata, ma dovranno essere bravi a gestire i momenti di agitazione e tensione».  

A Milano, intanto, si giocherà Inter-Lazio.  

«Anche l’Inter non ha una passeggiata: la Lazio è una bellissima squadra, giocano molto bene e inseguono la Champions. Gran corsa, davvero, e tra l’altro la finale con il Psg resta un fattore… Mi convinco ancora di più che il Napoli sia favorito».  

A proposito: l’Inter può vincere la Champions?  

«Non mi sorprenderebbe. A dicembre andai a vedere Cagliari-Inter: pensai e dissi che era una delle più forti d’Europa. Mi impressionarono per qualità e presenza in campo».  

La pressione scudetto è più su Conte o Inzaghi?  

«Il Napoli ha una pressione maggiore in questa fase, sanno di non poter più sbagliare. L’Inter invece è lì, non ha nulla da perdere. Ma conoscendo il carattere e la personalità delle squadre di Antonio non dovrebbe essere un problema».  

Domenica, tra San Siro e il Tardini, sarà tutto in gioco: dallo scudetto alla salvezza.  

«Passando per la Champions: bella, bella lotta. In percentuale non so indicare la favorita per l’ultimo posto. Sulla carta il calendario della Juve è il più agevole, ma è una squadra molto particolare».  

L’accendiamo?  

«Lascerei la classifica così com’è. Ma dipende molto dalla Lazio».  

Come per lo scudetto. Dalla Lazio e dal Parma. Che a sua volta si gioca la Serie A.  

«A prescindere da come finirà con il Napoli, secondo me il Parma si salverà: si è ritrovato a lottare per non retrocedere ma è una buona squadra con buoni giocatori. Se la giocheranno Venezia, Empoli e Lecce».  

Lei ha collezionato 105 partite con il Napoli e 102 con il Parma. Conosce tutti e tutto: il Tardini sposta gli equilibri? 

«Sicuramente è un campo pericoloso. Uno stadio piccolo ma molto caldo: me lo ricordo così. Sarà pieno, e molto, il Napoli dovrà guadagnarsi tutto quello che vuole avere. Non mi aspetto regali dal Parma, sarà una partita durissima».  

Uomo scudetto Napoli?  

«McTominay è il giocatore che ha fatto la differenza. I miei amici di Manchester non riescono a credere che l’abbiano venduto così e a quelle cifre. Mi spiace ma è una delle decisioni più infelici. Con il Parma, però, potrebbe fare la differenza Lukaku. Per tipologia e atteggiamento è l’ago della bilancia di gioco e squadra».  

Uomo scudetto Inter?  

«Per loro non è questione di giocatori, ha talmente tanta qualità in campo e fuori. È la condizione fisica ad aver creato il calo, ma ora mi sembra molto migliorata».  

Presente e futuro: cosa farà Conte?  

«Non sono così convinto che vada via, soprattutto se le cose andassero bene. Io proverei a tenerlo a ogni costo: Antonio vince e crea valore. Mi piace tanto. Per il bene che voglio al Napoli, mi auguro che trovino un accordo».  

Vuole bene anche a Ranieri. E tanto.  

«Ha fatto cose straordinarie dopo aver preso una squadra in crisi e pur perdendo Dybala. Ma non mi ha sorpreso: ha esperienza, capacità, conoscenza».  

Gioco bis: chi allenerà la Roma dopo di lui? 

«Non è un gioco facile… Però, ho una piccola idea che Ranieri faccia un altro anno. Una provocazione. Ma lo meriterebbe, fa talmente bene il suo mestiere».  

Lo ha fatto anche Italiano conquistando la Coppa Italia.  

«All’inizio il Milan ha avuto delle chance e un po’ di sfortuna, ma poi il Bologna è venuto fuori con la sua maggiore qualità: gioco e organizzazione. Complimenti a Italiano: bravissimo. E complimenti al club: ha dimostrato grande spessore, ormai è una realtà consolidata che aggiunge valore al nostro calcio. Dopo tanti anni di attesa è anche un premio, meritatissimo, alla città». 

L’eventuale arrivo di De Bruyne al Napoli ne aggiungerebbe altro.  

«Un giocatore fantastico. Il più forte degli ultimi dieci anni in Premier. Sono innamorato di lui, nonostante la sua età: Conte gli darebbe nuova giovinezza e vitalità dal punto di vista fisico. Accrescerebbe l’entusiasmo già alto di Napoli».  

Anche Osimhen potrebbe tornare in Serie A. Alla Juve.  

«Sì, ma in questo caso è lui che ha voluto lasciare l’Italia e Napoli, dov’era osannato, facendo sue valutazioni».  

La Sampdoria, invece, si è allontanata ancor di più dalla Serie A: retrocessa in C. Lei è il vicepresidente della Lega Pro.  

«Ne parlavo poco fa con il presidente Marani: dal punto di vista della Lega Pro, una squadra con quel blasone può davvero significare tanto. È un grande vantaggio. Dal punto di vista personale, invece, mi dispiace per loro: la vorresti vedere sempre in A. Detto ciò, posso aggiungere che per la Samp è un’opportunità di rivedere tutto quello che si è fatto di sbagliato e di ricominciare in un campionato molto bello, dove si sta cercando di fare cose sostenibili e di proporre cose sane dal punto di vista calcistico».



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a


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