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Superga, il processo sparito: carte scomparse o tagliate, misteri in Parlamento…

Riconsegnato in… anticipo?

Dopo la sentenza di primo grado (17 settembre 1950) e la causa d’appello intentata dal Torino (sentenza del 23 gennaio 1952, anch’essa sfavorevole al club granata), il ricorso sempre del Torino presentato a quel punto in Cassazione nell’aprile del 1952. Dopodiché la successiva e ultima traccia indicata nel registro generale della cancelleria del Giudice istruttore penale risale al 24 ottobre 1952, allorquando il predetto fascicolo penale risulta ritornato, riconsegnato alla medesima cancelleria del giudice istruttore penale del Tribunale di Torino, cioè dov’era prima. La prima incongruenza, a rigor di logica, non potendo far riferimento ad altre delucidazioni, riguarda proprio le date del ritorno a Torino del fascicolo (presumibilmente dalla Cassazione di Roma), che si materializza molto prima (5 mesi prima) della sentenza poi emessa dalla Cassazione stessa in terzo e ultimo grado di giudizio (sentenza numero 2085 del 9 marzo 1953).

Gli avvocati chiesero che…

Siamo poi rimasti a dir poco… basiti, di sicuro molto sconcertati, quasi senza parole, quando in due tempi abbiamo esaminato e riesaminato presso l’Archivio di Stato di Torino il fascicolo civile RG 239/1950. Ammessa la pubblicazione su Tuttosport delle nostre fotografie (lecitamente scattate col telefonino durante le consultazioni nell’Archivio di via Piave il 19 novembre 2024 e l’11 aprile scorso) grazie alle autorizzazioni richieste nell’esercizio del diritto-dovere di cronaca e ottenute dall’Archivio di Stato di Torino quale “ente conservatore dei documenti e detentore dei diritti su di essi”. Il fascicolo civile in oggetto (239 del 1950) è la causa civile di primo grado avviata dal Torino contro la compagnia aerea Ali (con richiesta risarcimento). O meglio, quel che rimane, della causa civile… Nell’atto di citazione del 12 gennaio 1950 da parte del Torino gli avvocati del club granata richiedono ai giudici (copiamo dalla documentazione visionata, citiamo testualmente): “Si chiede che venga ordinata l’acquisizione al processo (civile, ndr) degli atti del procedimento penale svoltosi presso il Tribunale di Torino, e conclusosi con recente sentenza dell’Ufficio istruzione, nonché degli atti dell’inchiesta amministrativa svoltasi a cura del Ministero della Difesa” (a cui all’epoca faceva ancora a capo l’aviazione civile). Nel fascicolo visionabile seguendo le modalità di accesso e consultazione presso l’archivio di Stato di Torino in via Piave, compare altra documentazione (le fasi iniziali del procedimento civile di primo grado, tra cui alcune repliche delle parti), sino al verbale del 5 giugno 1950, in cui si legge: il giudice istruttore, Alessandro Galante Garrone (figura meravigliosa della nostra Italia libera e democratica, magistrato, partigiano, storico, giustamente considerato uno dei padri fondatori della nostra Repubblica), “rimette le parti all’udienza del 30 giugno 1950” per la discussione della causa. Ma, dopo questo verbale del 5 giugno, non compaiono altri documenti nel fascicolo. Come si può vedere nelle foto, i fogli protocollo successivi risultano mancanti in quanto (incredibilmente!) tagliati con forbici o con un temperino. E tagliati neanche con particolare… cura. Né risulta nel fascicolo altra documentazione allegata. Incredibile, sì. Qualcuno (chissà quando, chissà perché, chissà quanti decenni fa e chissà dove) tagliò e portò via tutta la documentazione successiva a quel verbale del 5 giugno 1950. Nello scorso novembre, subito dopo la nostra consultazione nell’Archivio di via Piave e la nostra segnalazione dello stato del fascicolo (“vittima” del tempo e dell’usura in alcune parti, ma soprattutto palesemente incompleto, come detto), lo stesso fascicolo fu immediatamente mandato in restauro: così ci fu contestualmente comunicato, in quel giorno di novembre (il 19). In ogni caso, il fascicolo 239/1950 del Tribunale civile di Torino è da tempo nuovamente consultabile, dopo l’opportuno intervento dei restauratori. Siamo tornati in via Piave per visionarlo lo scorso 11 aprile: e continuano ovviamente a notarsi le numerose pagine tagliate, mancanti. Né sono comparsi nuovi documenti allegati. Mancano quantomeno il verbale dell’udienza del 30 giugno 1950 e l’originale della sentenza. Come già detto, il fascicolo del procedimento penale risulta effettivamente trasferito alla prima sezione della Corte d’Appello civile in data 8 novembre 1950, come da registro della cancelleria del giudice istruttore penale. E anche questa annotazione ci permette di pensare che il fascicolo penale relativo a Superga (accertamento delle responsabilità della tragedia) abbia, come da richiesta degli avvocati di parte (del Torino) e come da prassi giuridica, seguito il processo civile, in forma di allegato, da una certa fase in poi. Fino a quel ritorno (riconsegna) nella medesima cancelleria del giudice istruttore penale del Tribunale di Torino, cioè dov’era prima, come da indicazione presente nel registro della cancelleria del Giudice istruttore penale in data 24 ottobre 1952: riconsegnato a Torino, ohibò!, circa 5 mesi prima che la Cassazione di Roma sentenziasse. Una stranezza pure questa, sino a prova contraria, anche alla luce delle vane richieste di delucidazioni che abbiamo effettuato presso il Tribunale penale di Torino. Insomma, pare proprio sparito misteriosamente nel nulla, quel fascicolo penale! A seguito di altri nostri quesiti, dalla direzione dell’Archivio di Stato ricevevamo una nuova email lo scorso 7 aprile: “Le ricerche svolte sul procedimento penale a partire dall’iscrizione della notizia di reato nel registro generale della Procura non potevano essere estese al fascicolo civile, poiché il Tribunale non ha fornito a questo Istituto i registri generali corrispondenti ai procedimenti civili; tuttavia, l’annotazione presente sul fascicolo di 239/1950 ha p ermesso di reperire il fascicolo d’appello, conservato in Sezioni Riunite, Corte d’appello di Torino, Versamento 1992, Civile, Fascicoli civili, mazzo 181, RG 1077/1950 con la relativa sentenza conservata in Sezioni Riunite, Corte d’appello di Torino, Versamento 1992, Civile, Sentenze civili, vol. 468, sentenza n. 63. Quanto indicato è liberamente consultabile”. Consultazione che ovviamente abbiamo subito effettuato (11 aprile), non appena possibile come da comunicazione/convocazione da parte dell’Archivio. Ordunque, alla fine è almeno comparso il fascicolo originale integrale della sentenza di appello (secondo grado di giudizio, causa civile avviata dal Torino per il risarcimento danni).


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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