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    Berisha a sorpresa: “Kvara? No, la parata più difficile è stata un’altra”

    “Il voto non conta, l’importante è parare”. Etrit Berisha lo ha fatto contro il Napoli perché è stato uno dei protagonisti, oltre all’autore del gol Kovalenko, della vittoria dell’Empoli al Maradona. Ha messo anche i suoi guantoni a protezione della porta l’estemo difensore albanese bravo a respingere alcuni conclusioni insidiose. Un voto altissimo in pagella è quello che ha ricevuto e riceverà il portiere dopo la prestazione, ma a lui poco importa perché a contare è soltanto il risultato e i tre punti importantissimi in ottica salvezza. Al termine della gara ha parlato a Dazn. 
    Napoli-Empoli, parole Berisha
    “Avevamo bisogno di una prestazione così ed era importante contro una grande squadra. – ha detto Berisha – Io cerco sempre di farmi trovare pronto e aiutare per quanto possibile la squadra. Tutti i portieri hanno alti e bassi, ma la fiducia dell’allenatore è importante. Ho passato un periodo difficile, ma è passato e ora voglio soltanto la salvezza con l’Empoli”. Etrit Berisha non ha usato giri di parole e anzi ha poi sottolineato il doppio intervento su Kvara e Lindstrom: “Due parate importante, ma quella su Lindstrom lo è stata ancor di più perché non ho visto partire il pallone”. In chiusura ha parlato di Andreazzoli: “Conosce la squadra, è propositivo e riesci a darci sempre grande tranquillità. Con tanti giovani forse un po’ di timore lo abbiamo, ma lui riesce a farci stare sereni quando parla”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Garcia traballa: il club annuncia il silenzio stampa

    Sono pioviuti fischi al Maradona al termine della sfida tra Napoli ed Empoli. I tifosi partenopei non hanno digerito la prova della squadra di Garcia dopo la sconfitta subita in casa contro i toscani. Al 90esimo Kovalenko si è inventato un gol bellissimo per l’1 a 0 dei toscani con Andreazzoli sempre più bestia nera dei partenopei (5 vittorie in sei incontri). Gli azzurri hanno attaccato e ci hanno provato soprattutto dopo l’ingresso in campo di Kvaratskhelia, il georgiano ha rivitalizzato l’attacco, orfano dell’infortunato Osimhen (è stato inquadrato durante il match e ha raggiunto poi i compagni negli spogliatoi a fine partita), della formazione di casa. Le sue giocate hanno creato qualche grattacapo ai difensori, ma è stato sempre bravo Berisha a opporsi, in particolare sul mancino ravvicinato pochi minuti prima della rete toscana. De Laurentiis ha lasciato il suo posto in tribuna con largo anticipo rispetto al fischio finale e non è passato dagli spogliatoi per un confronto con tecnico e squadra al termine della gara. La società ha annunciato il silenzio stampa, segnale inequivocabile degli umori in questo momento e di quanto stia rischiando la panchina Garcia.
    Napoli, Garcia a rischio
    Non ci sarà nessuna dichiarazione da parte dei tesserati del Napoli dopo il match contro l’Empoli. E’ stato un percorso altalenante sin da inizio campionato e le prestazioni non sono mai state convincenti, ecco perché malumori e i tanti fischi arrivati dagli spalti del Maradona. Giorni difficili che sono stati dettati dal risultato deludente della gara di Champions League contro l’Union Berlino, dove è arrivato soltanto un pari. La panchina di Rudi Garcia, mai come oggi, è sempre più in bilico e traballante. Ecco perché il silenzio, prima della sosta, fa ancora più rumore e potrebbe essere il momento ottimale per provare a dare una scossa e magari cambiare la guida tecnica. Al momento soltanto supposizioni perché di nomi o alternative concrete ancora non c’è nulla. E dagli spalti sono arrivati anche cori nei confronti del tecnico… LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Napoli, Garcia cade ancora! Kovalenko, capolavoro al Maradona

    Nella gara domenicale delle 12:30, il Napoli cade al Maradona contro l’Empoli, punito da un gol capolavoro di Kovalenko in pieno recupero. A fine gara, la squadra di Garcia viene inondata di fischi da parte del pubblico: ora la panchina del francese inizia a traballare, già criticato diverse volte dal suo presidente. In classifica, i partenopei falliscono il sorpasso sul Milan e restano quarti in classifica in attesa del match dell’Atalanta. L’Empoli invece supera il Cagliari al quart’ultimo posto e si porta fuori dalla zona retrocessione.
    Napoli-Empoli, la cronaca
    Primo tempo avaro di emozioni al Maradona in una gara sorprendentemente equilibrata con il Napoli che cerca di gestire palla e l’Empoli che riparte pericolosamente. Da segnalare al 27° una rete annullata a Simeone per fuorigioco mentre l’Empoli si rende pericoloso qualche minuto dopo con Cambiaghi, fermato da un miracolo di Gollini. Nel secondo tempo, sono i toscani a giocare meglio e a impensierire la retroguardia partenopea con Cancellieri e Caputo. Nel finale, la squadra di Garcia si affaccia dalle parti di Berisha prima con Lindstrom, subentrato a Politano, e poi con Kvaratskhelia ma il portiere albanese salva in entrambi i casi la porta dell’Empoli. L’occasione più ghiotta del match arriva sui piedi del georgiano all’88°: palla sul sinistro ma ancora Berisha con una superparata dice di no al vantaggio partenopeo. Ma al 91° succede l’impensabile: l’azione dell’Empoli si sviluppa sulla destra, palla a Kovalenko che la piazza sotto al sette alle spalle di Gollini. LEGGI TUTTO

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    Djokovic, scatto con Vlahovic e Kostic dopo Juve-Cagliari: il post social

    Notte da prima in classifica per la Juventus, che supera per 2-1 il Cagliari di Claudio Ranieri: a decidere la sfida due difensori, Bremer e Rugani. Ad assistere al match tra bianconeri e rossoblù un ospite d’eccezione, ovvero Novak Djokovic. Il tennista serbo, impegnato questa sera alle Nitto ATP Finals in quel di Torino, era presente all’Allianz Stadium.
    Djokovic, scatto Juve con Vlahovic e Kostic
    Dopo aver visto la Juventus vincere contro il Cagliari portandosi in vetta alla graduatoria, nel post gara Djokovic ha scattato una foto con i due suoi connazionali bianconeri: Dusan Vlahovic e Filip Kostic. Immagine che il tennista ha postato sul suo account Instagram con il seguente messaggio: “È un piacere osservare due maestri del loro mestiere all’opera. Buona fortuna, fratelli, e grazie per rappresentare la Serbia nel mondo. Grazie alla Juventus per l’ospitalità e la gentilezza”. Tantissimi i commenti ricchi di entusiasmo da parte dei tifosi bianconeri al suo post. C’è chi scrive “Grande Nole, grazie per averci portato fortuna”, o anche chi posta “Il tennista del mio cuore con i calciatori del mio cuore”. Tra gli utenti c’è anche chi fa una richiesta particolare a Djokovic, noto tifoso del Milan, invitandolo a cambiare squadra: “Dai che ti portiamo dalla nostra parte goat!”. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: McKennie non molla, Bremer chirurgico, Kostic mister assist

    La Juve fa il suo dovere: batte il Cagliari e sorpassa l’Inter per una notte. E lo fa segnando entrambe le reti nella ripresa, sfruttando la capacità di trasformare i calci piazzati in palle gol. I bianconeri colpiscono due volte, confermandosi implacabili anche nei colpi di testa: dalla punizione pennellata da Kostic arriva l’1-0 di Bremer al 60′; dagli sviluppi di un corner sempre battuto dall’esterno serbo nasce il raddoppio dieci minuti più tardi, ancora una volta di un difensore, Rugani. Il gol di Dossena rompe l’imbattibilità bianconera dopo 615 minuti e fissa il risultato sul 2-1. LEGGI TUTTO

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    Diretta Lazio-Roma ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Una città in apnea da giorni, un appuntamento campale da cui è impossibile distrarsi. La Capitale si ferma per il derby, paralizzata da ansie e paure che solo chi vive tutto l’anno questa rivalità eterna può comprendere fino in fondo. L’obiettivo delle due squadre si chiama Champions League e la sfida di questa sera sarà una delle tante sliding doors della stagione: giallorossi settimi a 17 punti, biancocelesti decimi a 16 punti, vincere è un must per entrambe le squadre per non perdere il treno delle prime quattro.
    Segui la diretta di Lazio-Roma su Tuttosport.com
    Dove vedere Lazio-Roma streaming e diretta tv
    Lazio-Roma, gara valida per l’11ª giornata giornata di campionato e in programma alle ore 18:00 allo stadio Olimpico di Roma sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Lazio-Roma
    LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendozi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro. Allenatore: Sarri.A disposizione: Sepe, Mandas, Gila, Casale,Pellegrini, Hysaj, Vecino, Cataldi, Kamada, Basic, Saná, Isaksen, Castellanos. Indisponibili: Zaccagni. Squalificati: nessuno. Diffidati: Luis Alberto, Zaccagni.
    ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Spinazzola; Dybala, Lukaku. Allenatore: Mourinho.A disposizione: Svilar, Boer, Kristensen, Celik, Aouar, Pagano,mRenato Sanches, Zalewski, Belotti, Azmoun, Pellegrini, El Shaarawy. Indisponibili: Abraham, Kumbulla, Smalling. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Massa (Imperia).Assistenti: Bindoni e Tegoni.IV uomo: Colombo.Var: Irrati.Avar: Paganessi.
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    Lundorf: “Cara Juve, io e il Como sogniamo la Champions”

    In estate la notizia aveva sorpreso un po’ tutti: erano passati solo sei mesi da quando Matilde Lundorf, difensore danese classe 1999, aveva lasciato la Juventus per concludere la stagione al Koge ed ecco l’annuncio. Direttamente dalle rive del lago di Como. Dove l’ex bianconera è diventata un punto di riferimento per l’ambizioso gruppo del tecnico Bruzzano, rivelazione di questo inizio di stagione: una proposta che lei, divertente e spigliata anche grazie a un inglese di qualità, ha accettato di buon grado, attratta dall’Italia sì per il calcio. Ma non solo…

    Matilde Lundorf, che cosa l’ha conquistata subito dell’ambiente Como?

    «Per me è stata una fortuna arrivare qui, dove esiste un perfetto equilibrio tra la professionalità e il divertimento: due elementi che convivono e che rendono l’ambiente davvero ideale».

    Siete la rivelazione di questo inizio campionato: qual è il vostro punto di forza?

    «L’impatto sul campionato è stato molto buono e credo che possiamo continuare così: il punto di forza è l’unione del gruppo, combattiamo l’una per l’altra, ci aiutiamo e sappiamo che solo lavorando insieme possiamo raggiungere determinati risultati».

    Per il tecnico Bruzzano lei è inamovibile in difesa: quanto vale questo in termini di fiducia?

    «Mi dà grande motivazione e mi spinge ad assumermi sempre maggiori responsabilità: ho davvero bisogno di essere un esempio positivo anche perché questo mi sta aiutando a crescere molto».

    Oggi affronta la Juventus, dove ha giocato nel recente passato: che emozioni prova?

    «Sarà sicuramente molto emozionante, ma anche divertente, ho tantissimi bei ricordi del lungo periodo vissuto a Torino e lì ho ancora tanti amici. Ma oggi vesto la maglia del Como, quindi l’unico obiettivo per me è dimostrare che possiamo ottenere un buon risultato. E andare a prendercelo».

    Visto che conosce molto bene le sue avversarie, a cosa dovrete fare più attenzione?

    «Da difensore mi concentro principalmente sulle attaccanti: conosco molto bene Girelli e Beerensteyn e i loro grandi punti di forza e questo mi potrà aiutare. Servirà comunque attenzione massima in ogni zona del campo vista la qualità di tutta la rosa della Juve».

    E come potrete metterle più in difficoltà?

    «Credo che potremo sorprenderle».

    C’è una bianconera con cui hai mantenuto un rapporto di amicizia?

    «Amanda Nilden. È come una sorella per me».

    Quest’anno saranno tre le squadre qualificate alla Champions: ci fate un pensierino…?

    «Naturalmente, sarebbe un sogno incredibile per noi. Ma poi l’attenzione torna sempre all’oggi e la concentrazione è focalizzata su una partita alla volta: il nostro obiettivo resta la salvezza. Vogliamo rimanere umili e continuare a lavorare duramente».

    È stata lontana dall’Italia solo pochi mesi: oltre il calcio, cosa le è mancato?

    «Se sono stata lontana solo sei mesi c’è una ragione precisa: amo davvero l’Italia. Amo il clima, il cibo, la pizza, ma anche la pasta. In generale, però, mi piacciono molto la gente, la cultura, lo stile di vita. È tutto molto caloroso e divertente. Insomma, qui la vita è bella!».

    (7ª GIORNATA) Ieri Milan-Sassuolo 1-1, Roma-Napoli 6-0. Oggi ore 12:30 Sampdoria-Fiorentina, ore 15 Inter-Pomigliano, ore 20:30 Como Women-Juventus. Classifica: Roma 21; Juventus 15; Fiorentina, Como Women 13; Inter 10; Milan 8; Sampdoria 6; Sassuolo 5; Pomigliano 1; Napoli 0. LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Scudetto? Inter favorita, ma in una partita secca non lo so…”

    “La squadra ha uno spirito straordinario, è una vittoria importante per allungare sul quinto posto. Era importante vincere perché ci mette in una buona condizione di classifica e ci consente di allungare sulle inseguitrici. Dopo il 2-0 ci siamo un pò fermati e poi abbiamo preso un goal su contropiede. Non deve capitare, fortunatamente è stato ininfluente ai fini del risultato”. Lo ha detto Massimiliano Allegri a Dazn dopo la vittoria della sua Juventus contro il Cagliari. 
    Il tecnico bianconero ha aggiunto: “La squadra sa cose deve fare per portare a casa le partite. Se in passato eravamo soliti scomporci facilmente, ora sappiamo cosa bisogna fare per portare a casa le partite. Sapevamo che il Cagliari era una squadra noiosa, ma i ragazzi sono stati bravi”.

    Le parole di Allegri dopo Juve-Cagliari
    Sugli attaccanti a secco: “Non sono preoccupato, abbiamo iniziato a creare occasioni e a tirare da lontano. I goal arriveranno”. Su McKennie: “Sta facendo un campionato importante. E’ tornato alla Juve e si è messo a disposizione. Ci ho parlato e ha capito cosa voglio da lui, ovvero che doveva fare il quinto di centrocampo. Fisicamente sta bene e riesce a sopperire a qualche errore tecnico. Quando si aprono gli spazi diventa devastante”. Poi, sulla partita contro l’Inter: “Nella partita secca può succedere di tutto, ma credo che quest’anno l’Inter abbia grandissime possibilità di vincere lo Scudetto perché è una squadra costruita per vincere da diversi anni, così come Milan e Napoli. Per noi era importante allungare sul quinto posto”. LEGGI TUTTO