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    Michela Persico derubata a Torino: cosa è successo a lady Rugani

    Michela Persico è tornata a far parlare di sé per alcune inaspettate confessioni social. La compagna del calciatore della Juventus Daniele Rugani ha raccontato tramite alcune storie su Instagram le disavventure vissute nelle scorse ore, a cominciare dall’estrazione del molare del giudizio, che le ha procurato un grande dolore. 
    Michela Persico derubata a Torino: i fatti
    Ma le difficoltà affrontate durante la giornata non sono finite qui per lady Rugani, che ha dovuto fare i conti anche con il furto della sua borsa. La giornalista ha raccontato di aver lasciato qualche minuto la borsa nel suo condominio mentre caricava dei pacchi in macchina. Un edificio della Torino bene, dove certi non ti aspetteresti mai un furto di tal genere. Eppure è accaduto, con grande disappunto di Michela Persico, che al malfattore ha detto: “A questa simpatica persona auguro un dente del giudizio che faccia male come a me. Ho sbagliato perché non ci si deve fidare di nessuno ma io ho lasciato la mia borsa davvero per tre minuti per scaricare la macchina e non l’ho più trovata. Almeno potevano lasciare i documenti, hanno preso tutto”. LEGGI TUTTO

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    Juric obbligato a svoltare: 21 giorni per dare un senso al Torino

    Se mai domani rivedessimo un Toro come Dio comanda, cioè come invocano i tifosi e come pretende Cairo, ormai vicino a innervosirsi anche in pubblico (non proprio un dettaglio), scopriremmo Juric con in mano un gelato al limon, per dirla con Paolo Conte: «Non avere paura che sia già finita, ancora tante cose quest’uomo ti darà». Quel che si augurano tutti, nel macrocosmo granata, è soltanto questo. Che quest’uomo, vissuto a Torino per due anni da salvatore della patria, mescolando ampie porzioni di pars costruens (la creazione di una squadra e la restituzione di entusiasmo e speranze) e destruens (le svariate critiche alla società), esca dalle sabbie mobili in cui è progressivamente finito.
    L’appoggio che ha goduto Juric, in termini di sostegno quasi incondizionato da parte dei tifosi e di comprensione e stima sui banchi della critica libera di giudicare, per un biennio è stato enorme ed è andato a colmare anche le lacune che il Torino società mostrava e ancora mostra: il tecnico ha tappato falle, aggiustato l’aggiustabile e battuto i pugni per migliorare strategie, processi interni e metodologie di lavoro, sull’onda di un percorso di crescita snocciolato concretamente sotto gli occhi di tutti. «Lo stimo molto, provo per lui anche riconoscenza per tutto quello che ha fatto nei primi due anni», diceva lo stesso Cairo prima del derby. Tuttavia adesso il clima è cambiato. Il presidente si è messo in una posizione sopraelevata. Più spettatore, meno coprotagonista: «Ho fatto un passo indietro, Juric preferisce avere la sua libertà. E io lo lascio fare perché so che ci tiene ad avere il controllo».
    Torino, i numeri: solo due vittorie
    Lo scarto concettuale non passi inosservato. Uno spettatore si trasforma facilmente in giudice, quando gli ingranaggi della squadra non girano. Dopo un mercato elogiato da Cairo e Vagnati con toni anche altisonanti tutte le volte quando è stato loro possibile, il Torino ha messo assieme solo 2 vittorie (Genoa e Salernitana) e 3 pareggi (Cagliari, Roma e Verona), incassando 3 sconfitte (Milan, Lazio e Juventus). E questo Toro poco vincente e troppo perdente è ormai diventato soltanto di Juric: non più del presidente o del suo ds. Loro due paiono quasi stiliti in questa specifica fase, in attesa di scendere dalla colonna e diventare esattori delle tasse, se i risultati continueranno a latitare, settimana dopo settimana. Il dente duole e la lingua va a sbattere lì per forza. Per la serie: Ivan, come la mettiamo? 
    Toro, statistiche deludenti 
    Appena 6 gol segnati (ma di cui 3 solo a Salerno) e già 9 subiti. Con nel fianco di Ivan la lancia conficcata del passaggio al doppio attaccante, così chiacchierato, invocato e affastellato nell’utilizzo (vedi contro la Lazio), fino a mostrare contorni da piaga aperta, dal momento che ancora l’altro ieri Cairo sponsorizzava il cambio di modulo, nella fattispecie facendosi portavoce anche di tanto comune sentire. Soltanto il Genoa, in 8 giornate, ha tirato di meno in porta. Preoccupante l’involuzione della squadra nelle ultime 3 partite: Lazio, Verona e derby.
    Torino, la Juve e i prossimi giorni
    Contro la Juventus i voli pindarici di Vanja, l’Icaro granata, hanno condannato la squadra, senza dubbio: ma troppi giocatori chiave sono in difficoltà già da tempo (Ilic, Ricci, lo stesso Zapata ultima versione e naturalmente il «non disciplinato» Radonjic, come dice Cairo). Alcuni, persino senza soluzione di continuità (Vlasic). E modesto è fin qui risultato anche l’apporto di Bellanova e Lazaro, sulle fasce. Va da sé la produzione di un gioco colorato di grigio per fattura e intensità, spesso prevedibile. E anche i rapporti conflittuali o problematici ammessi dallo stesso Juric con Radonjic, Ilic e Sanabria hanno acuito spigoli, difficoltà e polemiche. Da domani all’11 novembre si apriranno 21 giorni tosti, con 4 partite e un comandamento: Juric, tirato da tutti per la giacchetta, a maggior ragione da chi continua a ripetere di aver speso un patrimonio per rinforzare la rosa, è chiamato a ridare un senso al Toro. Restituendo il Torino migliore dell’ultimo anno, arrivato a un passo dalla qualificazione in Conference (oggi i granata sono quattordicesimi). Subito le forche caudine dell’Inter: un Moloch con le sue fauci (il miglior attacco del campionato). Ma Cairo si è già dato all’esegesi biblica per spiegare al tecnico come motivare meglio i giocatori e ottenere una scossa innanzi tutto caratteriale: «Meno elogi agli avversari, alla vigilia. Anche i nostri giocatori hanno molta qualità. E non raramente Davide batte Golia. Dimostriamo che abbiamo più voglia di vincere».
    Juric, il calendario può aiutare
    Poi il calendario potrà aiutare: Lecce, Sassuolo e Monza, prima della prossima sosta. Finora il Toro è risultato debole coi forti e non abbastanza forte coi deboli. Tra rupi scoscese, l’inversione del trend è l’unico sentiero salvifico al trivio del come (la personalità e il gioco), del quanto (l’unità della squadra al fianco del tecnico) e del cosa (i punti, il motore primo). E, decisamente al di là di Cairo e Vagnati, se la tifoseria o certa critica tira per la giacchetta Juric in momenti così deludenti, è anche perché gli batteva continuamente le mani quando era lui a farlo. E diceva di crederci. Appieno.  LEGGI TUTTO

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    Fagioli squalificato, la nota della Juve: “Tornerà con la dovuta serenità”

    Juve, la nota ufficiale sul caso Fagioli
    La Vecchia Signora ha emanato un comunicato ufficiale in merito a quanto accaduto: “La Società prende atto del comunicato ufficiale della FIGC n°177/AA e conferma il suo pieno appoggio a Nicolò Fagioli nell’affrontare questo percorso, fornendo al ragazzo il necessario supporto nello svolgimento del piano terapeutico indicato e, come espressamente previsto nell’accordo, collaborando con la Federazione anche per individuare i cicli di incontro previsti. Siamo fermamente convinti che Nicolò, con l’appoggio della Società, dei compagni di squadra, dei familiari e dei professionisti che lo assistono, affronterà con grande senso di responsabilità il percorso terapeutico e formativo e, una volta scontata la squalifica, potrà tornare a competere con la dovuta serenità”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, emergenza porta per Pioli: si ferma anche Sportiello

    Nuova tegola per il Milan in vista del rientro in campo. Domenica, alle 20.45, a San Siro andrà in scena il big match di questo turno di campionato: di fronte ci sarà la Juventus. Ma dopo aver perso nelle scorse ore Samuel Chukwueze, che salterà i bianconeri e non solo, altra assenza pensate per i rossoneri allenati di Stefano Pioli. Ai box, infatti, ci sarà anche Marco Sportiello.
    Milan, con la Juve out Sportiello
    Il portiere classe 1992 avrebbe dovuto sostituire Mike Miagnan, espulso nell’ultima giornata di Serie A contro il Genoa, ma ora anche il secondo è costretto a dare forfait. L’ex Atalanta, infatti, ha riportato una lesione del gemello mediale del polpaccio: dovrà osservare un periodo di dieci giorni di riposo, successivamente verrà valutata l’evoluzione della situazione con una nuova risonanza magnetica. Dunque contro la Juventus a difendere i pali rossoneri ci sarà il terzo portiere, Antonio Mirante: si tratta di un ex della sfida… LEGGI TUTTO

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    Scalata Vlahovic, Milan-Juve e il tabù da sfatare

    Dusan Vlahovic mette nel mirino il Milan per sfatare un tabù: il “Giuseppe Meazza” di Milano è, infatti, lo stadio in Italia dove l’attaccante serbo ha giocato più minuti in tutte le competizioni senza mai segnare (370). Vlahovic vede il Milan con una motivazione in più per cercare di fare la differenza, seppur prettamente statistica, come evidenziato da OPTA.
    Vlahovic, infortunio alle spalle e Milan nel mirino
    Protagonista di un avvio brillante in campionato (sei presenze, quattro gol e un assist), Vlahovic ha saltato gli impegni con la Serbia per ristabilirsi nel migliore dei modi da una lombalgia che gli ha impedito di scendere in campo a Bergamo contro l’Atalanta e all’Allianz Stadium nel derby contro il Torino. Scatta il conto alla rovescia per la sfida nella sfida di Vlahovic, pronto a tornare con l’intenzione di stoppare il cronometro di un record negativo. LEGGI TUTTO

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    Champions League, come cambieranno i premi per le squadre con la nuova formula

    Grazie al nuovo format che entrerà in vigore dalla prossima stagione, la Champions League sarà più ricca e distribuirà alle squadre partecipanti quasi mezzo miliardo di euro in più. Vediamo nel dettaglio, grazie alle anticipazioni di Calcio e Finanza, come sarà la distribuzione dei premi e quanto potrebbero guadagnare in più le squadre
    CHAMPIONS LEAGUE 2024/2025: TUTTO SUL NUOVO FORMAT LEGGI TUTTO

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    “Juve, Samardzic sarà un top player europeo”, parla l’ex compagno di squadra

    «Samardzic è davvero fortissimo. Vederlo da vicino in allenamento tutti i giorni è stato uno spettacolo. Lazar ha un grandissimo futuro davanti a sé e sono sicuro che diventerà un top player internazionale». Firmato Marvin Zeegelaar, che nelle ultime due stagioni ha giocato nell’Udinese insieme al gioiello tedesco naturalizzato serbo. Il classe 2002 è sempre più in rampa di lancio e piace tanto alla Juventus, che lo tiene d’occhio in vista del mercato invernale. Cristiano Giuntoli – non è un mistero – ha un debole da un paio d’anni (aveva provato a ingaggiarlo più volte al Napoli) per il talento nato a Berlino. Chi meglio del laterale mancino olandese classe 1990 (vanta oltre 70 presenze in Serie A col club friulano) per conoscere da vicino tutti i segreti del nuovo obiettivo di mercato della Vecchia Signora. La principale qualità che le viene in mente di Samardzic? «Sono tante. Al primo posto metto il dribbling: quando ti punta palla al piede, è dura fermarlo. Ma ne ha anche altre di doti importanti…». Quali? «Il primo tocco di palla, in cui intuisce subito la lettura del gioco e poi come calcia in porta. Sa farlo molto bene, da tutte le posizioni e con entrambi i piedi». Insomma, un top player… «Lazar ha tutto, non gli manca niente per diventarlo. Anzi lo diventerà, ne sono certo». LEGGI TUTTO

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    Chukwueze, ko con la Nigeria come Osimhen: salta Milan-Juve

    Sosta per le nazionali ormai agli sgoccioli: a partire da sabato la Serie A sarà nuovamente in campo. Senza ombra di dubbio l’incontro più atteso del nono turno di campionato sarà quello tra Milan e Juventus, che si disputerà a San Siro domenica a partire dalle 20.45: ufficializzato in queste ore anche il direttore di gara. La partita tra rossoneri e bianconeri  perde però uno dei possibili protagonisti: Samuel Chukwueze, infatti, ha rimediato un infortunio con la Nigeria e salterà la sfida.
    Chukwueze out, i tempi di recupero
    Dopo Osimhen, che ha rimediato uno stop lungo dopo essersi fatto male in Nazionale, anche il classe 1999 del Milan va ko.  Questo il comunicato del club rossonero: “Samuel Chukwueze ha già fatto rientro a Milanello poiché, mentre era con la sua Nazionale, ha riportato una lesione al bicipite femorale sinistro che gli ha impedito di prendere parte alla sfida contro il Mozambico. Il ritorno dei restanti nazionali, invece, è previsto nelle prossime 48 ore”. Tegola pesante per Stefano Pioli, che difficilmente potrà rivedere l’esterno offensivo in tempi brevi: Chukwueze potrebbe tornare in campo non prima della prossima sosta nazionali, che avrà luogo dal 19 novembre.  LEGGI TUTTO