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    Barella espulso, anzi no: l’arbitro Oliver e Real Sociedad-Inter

    Episodio da moviola nel secondo tempo di Real Sociedad-Inter. Al 66’ Nicolò Barella si becca il rosso diretto per aver – nelle intenzioni dell’arbitro Oliver – calpestato Brais Mendez che si trovava a terra. Il centrocampista nerazzurro, visibilmente contrariato dalla decisione del direttore di gara del famoso Real Madrid-Juve, sembra sicuro di sé e lo invita ad andare a rivedere l’azione al monitor. Passano un paio di minuti e dopo l’on field review, il fischietto inglese revoca il cartellino rosso nei confronti di Barella, che non viene nemmeno ammonito, ravvisando la non volontarietà del giocatore. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Rrahmani si ferma ancora: infortunio contro lo Sporting Braga

    Ancora problemi per Rrahmani. Il difensore del Napoli, già costretto a saltare l’ultima partita di campionato contro il Genoa per un problema muscolare, ha dovuto abbandonare il campo durante la sfida di Champions contro il Braga dopo appena 13 minuti di gioco per un risentimento muscolare alla coscia sinistra, lasciando il suo posto a Leo Ostigard. Una perdita molto grave per Garcia, già alle prese col difficile processo di inserimento di Natan, mai utilizzato finora dal primo minuto. Evidentemente Rrahmani non aveva smaltito al meglio il problema patito prima del Genoa e ora rischia di dover saltare diverse partite: solo nelle prossime ore, quando il Napoli tornerà in Italia, si saprà l’esatta entità dell’infortunio con gli esami del caso. Dai quali Garcia, ovviamente, spera di ricevere solo buone notizie.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, maglia Champions senza il Vesuvio: il perché del cambio in corsa

    In serata il Napoli di Rudi Garcia farà il suo esordio in Champions League in casa del Braga con una novità sulla divisa da gioco. I partenopei scenderanno in campo con la seconda maglia, che in occasione della competizione europea, però, sarà diversa rispetto a quella utilizzata in Serie A. Infatti, l’idea di De Laurentiis di stampare il Vesuvio sulla divisa si scontra con il regolamento UEFA e dunque non potrà comparire in gara. Anche sullo store del Napoli, in ogni caso, è comparsa la versione alternativa del secondo kit da gara, semplicemente bianca senza la raffigurazione del Vesuvio.

    Uefa, i requisiti per le divise

    Infatti, i requisiti delle divise per le gare europee sono ben precise in merito: “La scelta del motivo è libera con le seguenti eccezioni: il motivo deve essere non pittorico, cioè non deve contenere immagini, illustrazioni o altri simboli (qualsiasi motivo che non soddisfi questo requisito sarà considerato un elemento decorativo); il motivo non deve consentire a una persona ragionevole di identificare un produttore o uno sponsor rilevante per l’attrezzatura (qualsiasi motivo che non soddisfi questo requisito sarà considerato un marchio di fabbrica)”. LEGGI TUTTO

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    Braga-Napoli 1-2, gol e highlights: decidono Di Lorenzo e un autogol di Niakate

    La squadra di Garcia è bella per lunghi tratti di gara e fortunata nel finale, quando una deviazione di Niakate alle spalle di Matheus regala il successo agli azzurri. Il Napoli domina nel primo tempo, crea tante occasioni, colpisce una traversa con Osimhen e passa in vantaggio con Di Lorenzo. Nella ripresa, il Braga non sembra essere così pericoloso ma trova il pari con Bruma. All’88’ arriva la sfortunata deviazione del difensore dei portoghesi. Napoli a 3 punti
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    Sommer e Meret in gol, in Champions scoppia l’effetto Provedel!

    Tutto il mondo celebra l’impresa di Provedel contro l’Atletico Madrid. Il portiere laziale, beffando all’ultimo assalto l’Atletico Madrid di Simeone, è diventato il quarto portiere-goleador nella storia della Champions League. Un esordio da sogno per l’estremo difensore biancoceleste. E se si fosse innescato un “effetto-Provedel”? I bookie, stuzzicati dall’ipotesi, hanno aperto il gioco sulle reti dei suoi colleghi italiani che scenderanno in campo stasera. Occhi puntati dunque su Meret e Sommer in Braga-Napoli e Real Sociedad-Inter.

    Portieri goleador, quote da capogiro per Meret e Sommer

    Inter e Napoli debuttano in questa edizione di Champions contro Real Sociedad e Braga. Impegni alla portata delle italiane ma da non prendere sottogamba. Vietato andare sotto, magari per colpa di un episodio sfortunato, per evitare di dover risalire la china. Cosa che ha dovuto fare anche la Lazio contro l’Atletico Madrid, avanti fino al minuto 95′ prima di essere agguantato dall’uomo che non t’aspetti: San Provedel da Pordenone. LEGGI TUTTO

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    Vagnati presenta Lazaro e Soppy: “Noi, pronti a tutto per il Toro”

    TORINO – Il direttore tecnico granata Davide Vagnati presenta i due nuovi arrivi Lazaro e Soppy. Ma lascia lo spazio ai due giocatori: «Contento che Valentino sia di nuovo con noi, noi abbiamo bisogno di lui e lui di noi. Ha grande qualità e voglia di migliorarsi». Ed ecco l’austriaco, ex Inter: «Sono contento di tornare qui. E’ stato facile perché conosco tutti. Lavoriamo duro ma questo mi piace. In squadra siamo tutti amici. Quest’estate mi volevano altre squadre ma io pensavo solo al Toro. E la decisione di tornare qui è stata facile, volevo una squadra che mi consegnasse fiducia e questa squadra era il Toro. Adesso voglio gol e assist. Abbiamo tanti attaccanti che possono fare gol e io farò di tutto per servirli. Obiettivi? Viviamo alla giornata e poi a marzo tireremo le somme. Lavoriamo e basta. Fisicamente sto bene, ho fatto un ottimo precampionato con l’Inter e sto bene. Ora la parola al campo».

    Soppy dall’Atalanta al Toro per sognare

    Tocca a Brandon Soppy, arrivato dall’Atalanta. Il primo pensiero è di Vagnati: «Ragazzo vero e puro. Che ha voglia di dimostrare. Mi piace. Vuole mettere in difficoltà tutti per ritagliarsi spazio. Con questo sorriso e questa voglia si toglierà soddisfazioni». E ora l’ex bergamasco: «Spero di giocare con più continuità rispetto allo scorso anno per servire tanti assist. Quando si è presentato il Toro non ci ho pensato due volte. Juric mi può può aiutare molto a crescere. A Udine ero giovane e in una nuova realtà e per questo ho incontrato difficoltà. Anche a Bergamo ho giocato poco ma in entrambe le occasioni ho imparato molto. E ora sono pronto per il Toro. Voglio aiutare la squadra a vincere». LEGGI TUTTO

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    Champions League, i risultati in diretta LIVE della prima giornata

    Il mercoledì di Champions si apre con la rimonta del Galatasaray che, sotto di 2 gol contro il Copenhagen, pareggia nei minuti finali. Il Real batte l’Union di Bonucci al 94′: gol di Bellingham. In serata vittorie per Bayern Monaco sullo United e Arsenal sul Psv, mentre il Siviglia non va oltre il pari in casa contro il Lens. Il Salisburgo espugna il campo del Benfica: successo esterno del Napoli a Braga, 1-1 dell’Inter contro la Real Sociedad
    REAL SOCIEDAD-INTER, LE PAGELLE – BRAGA-NAPOLI, LE PAGELLE LEGGI TUTTO

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    Gasperini, conferenza Atalanta-Rakow: il ko di Scamacca e le alternative

    BERGAMO – Giovedì, ore 21, l’Atalanta farà il suo esordio in Europa League ospitando i polacchi del Rakow Czestochowa, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia.

    L’allenatore della Dea sul ritorno in Europa e sull’avversario da non sottovalutare: “Ritornare in Europa League dopo esser stati fuori un anno è bello. Assaporiamo questa nuova possibilità di giocare questa competizione. Nessuna squadra italiana può permettersi di prendere sotto gamba nessuno. Il livello del calcio europeo si è alzato di molto. Rakow è una squadra che ha vinto il campionato. E’ un girone difficile, speriamo di passare il turno. Abbiamo un’identità precisa e siamo consolidati. In attacco pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma abbiamo avuto questo problema con Scamacca e Touré. In Europa ogni partita è importante e si alza il ritmo”.

    Sul blackout di Firenze

    “La squadra ha un’identità precisa. A parte l’attacco e Kolasinac è la squadra degli altri anni. Chiaro che gli anni passano e pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma gli infortuni di Touré e Scamacca complicano le cose. Il problema di Scamacca è meno grave ma stare fuori anche 15 giorni vuol dire saltare cinque partite. Per il resto è chiaro che siamo all’inizio e qualche amnesia ci è costata in termini di risultato ma abbiamo fatto ottime prestazioni”. LEGGI TUTTO