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    Bayern Monaco-Real Madrid, le probabili formazioni della semifinale di Champions League

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    REAL MADRID (4-4-2) la probabile formazione: Lunin; L. Vazquez, Nacho, Rüdiger, Mendy; Valverde, Kroos, Tchouameni, Rodrygo; Bellingham, Vinícius. All. Ancelotti

    Ancelotti dovrà fare a meno dello squalificato Carvajal, gioca Vazquez
    Con Nacho in difesa, gioca Tchouameni a centrocampo, altrimenti, il francese da centrale e Camavinga con Kroos; Militao in panchina
    Real col 4-4-2 ‘fluido’ con Rodrygo tutto largo a sinistra LEGGI TUTTO

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    San Siro potrebbe ospitare la finale di Champions League 2026 o 2027

    “Ci sono delle buone possibilità che la finale di Champions League del 2026 o 2027 possa disputarsi a San Siro”. A dirlo è il vice segretario della Uefa Giorgio Marchetti, intervenuto ai microfoni de ‘La Politica nel Pallone’. “Anche se non parliamo dello stadio più moderno attualmente San Siro resta comunque una icona del calcio internazionale. Non è ancora arrivata la decisione definitiva che, però, è attesa per fine maggio. L’Italia è in candidatura, ma vediamo come si concluderà il tutto”. La possibilità, dunque, che San Siro possa tornare a ospitare una finale di Champions League esiste ma non arriverà prima del prossimo mese.  LEGGI TUTTO

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    Gil-Scienza, 2-0 Juve al Toro: il derby Primavera è di Montero

    Nel primo tempo è proprio il difensore spagnolo a sbloccare il derby con un colpo di testa che vale il suo primo gol in Italia. Il Torino prova a rispondere, creando una sola vera occasione con Ciammaglichella. Nel finale è poi il solito Michele Scienza, ancora dalla panchina, a chiudere il derby con uno splendido sinistro. Sconfitta pesante in chiave playoff per i granata.

    Juve-Torino Primavera, la diretta testuale

    90′ + 6′ – FINISCE LA PARTITA!

    90′ – Assegnati sei minuti di recupero

    88′ – Juventus vicinissima al 3-0 con il sinistro da fuori di Mancini dopo un bel contropiede

    81′ – GOL DELLA JUVE

    Conclusione meravigliosa di Scienza che forse chiude il derby. Il numero 19 bianconero sfrutta un assist di tacco di Mancini e batte Abati con un tiro imparabile

    80′ – Ultimi cambi anche per il Toro, entra Longoni per spingere verso il pareggio

    79′ – Altro cambio per Montero: esce Pagnucco per Ngana

    76′ – Salvataggio clamoroso di Martinez! Il difensore respinge un tiro a botta sicura di Njie e salva così la Juve

    75′ – Pagnucco ferma una ripartenza con una trattenuta e viene ammonito

    67′ – Florea si gira benissimo in area e calcia, ma trova il miracolo di Abati

    66′ – Ammonito Owusu. Era diffidato, salterà la prossima

    64′ – Ammonito anche Gabellini per il Torino

    62′ – Torino ad un passo dal pareggio con il tiro a giro di Savva, palla fuori di niente

    60′ – Prima occasione per Scienza che calcia dal limite, blocca Abati

    57′ – Cambio anche per il Toro: Perciun sostituisce Silva

    56′ – Primo cambio per Juve, entra Scienza per Grosso

    50′ – Risponde il Torino con Silva, tiro deviato in angolo

    48′ – La prima conclusione di questo secondo tempo è di Crapisto, palla altissima

    46′ – INIZIA IL SECONDO TEMPO

    45′ + 1′ – FINISCE IL PRIMO TEMPO

    45′ – Concesso un minuto di recupero

    40′ – Giallo per simulazione per Padula che cercava un calcio di rigore

    36′ – Njie è bravo a liberarsi sulla sinistra, ma il suo tiro va lontano dallo specchio della porta

    31′ – La Juve ci prova ancora di testa, questa volta con Martinez. Blocca facile Abati

    27′ – Ciammaglichella si divora il gol del pareggio. Il calciatore granata stoppa un tiro cross e conclude incredibilmente quello che era un rigore in movimento

    23′ – Juve ad un passo dal raddoppio! Mancini si gira benissimo in area, ma la sua conclusione a botta sicura finisce fuori di poco dopo una deviazione

    21′ – Prova a rispondere il Torino con Silva che calcia da fuori, palla deviata in angolo

    18′ – Il primo giallo della partita è per Grosso per un fallo su Ruszel

    16′ – Mancini si fa vedere con un tiro dalla distanza, palla fuori di molto 

    14′ – GOL DELLA JUVE

    I bianconeri sbloccano il derby con il colpo di testa di Gil. Lo spagnolo è bravo a sfruttare un ottimo cross di Crapisto, trovando così il suo primo gol in Italia

    11′ – Prima conclusione anche per la Juve che ci prova con Grosso dalla distanza, ma Dellavalle respinge

    8′ – Buon inizio del Torino che sta chiudendo la Juve nella sua metà campo

    5′ – La prima occasione della partita è del Torino con la conclusione da fuori di Marchioro. Vinarcik risponde presente e respinge

    1′ – INIZIA LA PARTITA LEGGI TUTTO

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    Bayern-Real, Ancelotti ‘alla Allegri’: “Esistono due categorie di allenatori”

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    Bayern Monaco-Real Madrid: Tuchel: “Ancelotti è una leggenda, sarà come una finale”

    “Sarà una partita di livello”: ne è sicuro Tuchel, che ha parlato in conferenza alla vigilia della semifinale di andata di Champions League, “Giocheremo come se fosse una finale, senza pensare al ritorno”. Il suo Bayern Monaco affronterà il Real Madrid, che negli ultimi anni ha cambiato sistema di gioco: “Prima c’era Benzema che era il protagonista assoluto come numero 9. Ora hanno compensato alla sua assenza con un cambio di sistema”, afferma l’allenatore tedesco, “Bellingham gioca da numero 6, 8 o 10, Vinicius tende a dribblare partendo da sinistra, mentre Rodrygo segna i gol importanti”. 

    “Ancelotti una leggenda”
    “È una leggenda, il top, umile, cavaliere. Straordinario”: le parole al miele di Tuchel nei confronti di Carlo Ancelotti, “Giocare contro il Real è giocare contro il mito; dovremo trovare un mix tra libertà e disciplina”. Continua: “Chiunque giochi per il Real, gioca con la pressione e le aspettative dietro. Bellingham è cresciuto in modo eccezionale: è molto pericoloso ed è assolutamente fondamentale”. Infine, è sicuro di una cosa: “Gnabry segnerà, non so come, ma segnerà”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Torino, fischia CalVARese: perché il Var sul rosso a Tameze?

    Quella di San Siro è stata una partita storica: Inter-Torino è stato il primo match diretto da una terna tutta femminile, guidata da Maria Sole Ferrieri Caputi. L’evento più controverso, che ha poi condizionato tutto il resto della gara, è senza dubbio il cartellino rosso ad Adrien Tameze per un fallo su Henrikh Mkhitaryan al limite dell’area di rigore granata. Dal campo Ferrieri Caputi assegna il giallo, poi al monitor rivede la sua decisione, inasprendo la sanzione. L’intervento del centrocampista del Torino è da dinamica più punibile che non, ma dal replay non si evidenzia un vero e proprio sgambetto.

    Rosso a Tameze: l’analisi

    Ci sono elementi che fanno propendere l’arbitra per l’ammonizione: la direzione del pallone (che non va verso la porta ma verso l’esterno), la presenza di un altro difensore che non è tagliato fuori (Lovato). Episodio da campo, e come tale valutato, appunto sul campo, correttamente: per questo non si spiega l’intervento del Var Aleandro Di Paolo, del tutto incoerente con la soglia prescritta dal protocollo. Sul rigore invece zero dubbi: Marcus Thuram anticipa Matteo Lovato, che lo colpisce nettamente. Decisione ineccepibile. Quella per Tameze è l’unica sanzione disciplinare del match, e lo indirizza inevitabilmente, tanto che le due reti nerazzurre arrivano in superiorità numerica. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Cagliari ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Genoa-Cagliari su Tuttosport.com
    Dove vedere Genoa-Cagliari: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Gilardino e Ranieri è in programma lunedì 29 aprile alle ore 20.45 allo stadio Ferraris di Genova. L’incontro sarà trasmesso in esclusiva sulla piattaforma DAZN e in diretta tv su Sky Zona Dazn (canale 214).
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    Genoa-Cagliari, le probabili formazioni
    GENOA (3-5-2): Martinez; Cittadini, De Winter, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Gudmundsson, Retegui. Allenatore: Gilardino. A disposizione: Leali, Sommariva, VOgliacco, Spence, Pittino, Bohinen, Strootman, Haps, Ankeye, Vitinha, Ekuban. Indisponibili: Matturro, Bani, Malinovskyi, Messias. Squalificati: /.
    CAGLIARI (4-3-1-2): Scuffet; Zappa, Mina, Hatzidiakos, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana; Gaetano; Lapadula, Shomurodov. Allenatore: Ranieri. A disposizione: Aresti, Radunovic, Azzi, Obert, Di Pardo, Wieteska, Deiola, Jankto, Prati, Oristanio, Kingstone, Petagna. Indisponibili: Dossena, Mancosu, Pavoletti, Viola. Squalificati: Luvumbo.
    ARBITRO: Dionisi della sezione di L’Aquila. ASSISTENTI: Colarossi-Valeriani. QUARTO UFFICIALE: Di Marco. VAR: Marini. ASS. VAR: Guida.
    Genoa-Cagliari: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Ricci, orgoglio Toro: “Avanti con onore, anche per Superga”

    È la faccia più bella del Toro. Quella che, più di tutte, garantisce un futuro importante. A questo punto la società deve trovare la forza di non cederlo visto che per lui, sicuramente, arriveranno molte proposte milionarie. Già quest’estate la Lazio (e non solo) ci ha provato. E continuando di questo passo Samuele Ricci, 22 anni, può anche sperare di salire sul charter che a giugno porterà gli azzurri in Germania per difendere il titolo europeo.
    Anche a Milano, infatti, è stato il più incisivo dei suoi e, soprattutto, è stato l’ultimo ad arrendersi. A San Siro ha difeso, attaccato, costruito. Ha anche lottato. Del resto Juric, anche ieri dopo la partita, ha ribadito il concetto di sabato. “Per lui prevedo un domani molto importante, diventerà un giocatore molto top del calcio italiano”. Un messaggio a Spalletti? Può darsi. Di sicuro il commissario tecnico in queste ultime partite lo farà seguire con grande attenzione.
    Ricci: “Felice nel nuovo ruolo”
    Detto questo torniamo alla partita e al momento no del Toro. Samuele Ricci, ovviamente, è molto deluso come del resto tutti i suoi compagni. Però non si arrende, per lui il campionato non è finito e va onorato per mille motivi. Il più importante è il ricordo degli Invincibili con la commemorazione di Superga. “Purtroppo è andata così nonostante il nostro impegno. Nel primo tempo abbiamo fatto bene contro una squadra molto forte che davanti ai propri tifosi voleva festeggiare lo scudetto con una vittoria, nonostante questo nei primi quarantacinque minuti abbiamo tenuto”.
    “Poi purtroppo c’è stata l’espulsione e la partita è completamente cambiata e non siamo riusciti a restarci dietro. In 10 contro uno squadrone del genere non era facile”. Juric lo ha fatto giocare in posizione più avanzata. “E mi sono trovato bene in questo nuovo ruolo, il mister mi ha dato dei consigli. Io faccio quello che mi chiede Juric e cerco di farlo sempre al meglio”.
    “Ora mi sento a posto fisicamente, non ho problemi di corsa e quindi mi muovo a tuttocampo, anche in difesa ad aiutare i compagni”. Restano i soliti problemi, quello del gol. “Creiamo tanto ma a volte facciamo fatica a concretizzare. Anche contro l’Inter qualche occasione l’abbiamo creata, soprattutto nel primo tempo ne ho contate due, ma purtroppo non siamo riusciti a sfruttarle”.
    Europa, c’è ancora speranza
    E adesso?  “Bisogna  accantonare questa gara e pensare alla prossima, dobbiamo dare il massimo fino all’ultimo perché ora ci aspettano partite difficili da onorare fino alla fine, senza remore e con la consapevolezza di poter ottenere tanti punti. E poi sarà una settimana speciale per le celebrazioni di Superga, bisogna dare qualcosa in più anche per questo. I tifosi capiscono quando ci mettiamo carattere, quindi bisogna fare e dare il massimo noi ci proveremo”.
    E allora non resta che cambiare pagina e aprirne un’altra. Ci sono ancora quattro partite per salvare quello che ancora si può. E proprio per questo motivo Ivan Juric al 18′ della ripresa ha fatto uscire Zapata, un po’ stanco. Il colombiano è uscito dal campo sconsolato, scuotendo la testa, si aspettavsa di più dal Torino. È arrivato in granata con la speranza di lottare per l’Europa e ci ha messo impegno e gol.
    Ben 11, oltre a quello che aveva realizzato nell’Atalanta, tuttavia non sono serviti a lasciare la mediocrità con cui il Torino convive da anni. Juric – dicevamo – lo ha tolto per non “affaticarlo” più di tanto perché solo lui (del resto lo confermano i numeri) può segnare dei gol decisivi. Venerdì allo Stadio Grande Torino arriverà il Bologna e davanti ai propri tifosi i granata dovranno battere un colpo. LEGGI TUTTO