Carlo Piacenti
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Coppa Italia, la Juventus Women vicina alla qualificazione: 3-1 al Cittadella
CITTADELLA – La Juventus vince il match col Cittadella nella seconda giornata della fase a gironi della Coppa Italia. Un successo che permette alle bianconere di compiere un bel passo in avanti verso la qualificazione ai quarti di finale, in attesa dell’incontro di domenica con il Brescia. Basterà un punto con le rondinelle per staccare il pass e approdare al turno successivo. Nel primo tempo, il Cittadella prova a mostrare i muscoli, nonostante la differenza di categoria. La truppa di Birindelli è andata vicino al vantaggio con la traversa di Konguoli, ma poi la Juve ha mostrato la superiorità tecnica con le reti di Zamanian e Bonfantini. Sul finire di frazione c’è stato il gol di Konguoli che ha aperto clamorosamente l’incontro. La ripresa è stata di gestione per le bianconere, con la partita che si è chiusa all’82’ con il rigore trasformato da Girelli.
Cittadella – Juventus Women 1-3
94′ Termina la partita! Cittadella – Juventus 1-3
91′ Sostituzioni per il Cittadella: entrano Nurzia Dhalberg al posto di Benedetti e Nichele
90′ Quattro minuti di recupero
86′ Cambia ancora la Juventus: ci sono Moucenif e Pfattner al posto di Scovsen e Zammanian
85′ – Entrano per il Cittadella Pavana e Saggioni al posto di La Rocca e Pizzolato
82′ Dagli undici metri insacca Girelli per il gol del 3-1
81′ – Rigore per la Juventus: La Rocca atterra Rosucci in area, con l’arbitro che indica il dischetto
75′ – Doppio cambio Juventus: entrano Caruso e Girelli al posto di Bonfantini e Cantore
70′ – Cambia anche il Cittadella: c’è l’ingresso di Zannini al posto di Konguoli
69′ – Ammonita Cantore per fallo su Masu
66′ Primo cambio per la Juventus: entra Duljan al posto di Beerensteyn
66′ – Colpo di testa di Beerensteyn parato da Toniolo
65′ – Azione solitaria di Konguoli: tiro dalla distanza facile da parare per Forcinella
64′ – La Juve staziona stabilmente nella metà campo del Cittadella, senza però concludere verso lo specchio della porta difesa da Toniolo. Il Cittadella prova a partire in contropiede
55′ – Bel dialogo tra Zamanian e Cantore che prova il pallonetto, ma Toniolo blocca la sfera
46′ – Comincia il secondo tempo
45′ – Termina il primo tempo: Cittadella – Juventus 1-2
44′ – Il Cittadella accorcia le distanze: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Koungouli ribatte in rete un pallone che aveva colpito il palo. Gol pesante da parte della compagine veneta a pochi minuti dalla fine del primo tempo
42′ – Raddoppio della Juventus con il colpo di testa ravvicinato di Bonfantini, il risultato va sul 2-0
31′ – Juventus in vantaggio: Cernoia lancia Zamanian che con grande freddezza insacca alle spalle di Toniolo. Polemiche da parte del Cittadella per un contatto tra Nichel e Beerensteyn che l’arbitro non ha ritenuto falloso
28′ – La Juventus spinge e cerca di sfruttare le palle inattive: il Cittadella riesce a respingere tutti i pericoli
13′ – Traversa Cittadella! Progressione di Konguoli che va alla conclusione dal limite, calcia di destro ma la palla si stampa sulla parte alta della traversa. Pericolo scampato per la Juventus
6′ – Brivido Juventus: destro di Zamanian che sfiora di pochissimo il palo alla destra di Toniolo
2′ – Risponde la Juventus con un tiro dal limite di Zamanian: bella parata di Toniolo
1′ – La prima conclusione della partita è del Cittadella con Konguoli: para facilmente Forcinella
0′ – Al Tombolato comincia il match tra Cittadella e Juventus, valido per la seconda giornata della fase a gironi di Coppa Italia LEGGI TUTTO - in Serie A
Umtiti esce in lacrime per i buu. Lazio, vergogna ultrà a Lecce
LECCE – Il Lecce schianta la Lazio e si porta a casa tre punti vitali grazie alle reti di Strefezza e Colombo. I biancocelesti di Sarri perdono giocando una bruttissima partita che li dovrà far riflettere molto. Trionfa invece Samuel Umtiti, senza se e senza ma. Ha giocato in maniera divina confermando di attraversare un momento di grazia. Quando l’arbitro Marinelli ha interrotto il gioco – in attesa che lo speaker dello stadio sollecitasse la fine dei cori razzisti, e si era detto anche pronto a sospendere la partita – il francese ha chiesto che il gioco riprendesse, perché voleva rispondere sul campo alle offese ricevute. Il proverbio dice di non svegliare il can che dorme: i tifosi della Lazio lo hanno fatto con i loro ululati nei suoi confronti – e pure di Banda, sostituito nell’intervallo – e Samuel ha fatto vedere come gioca un campione del mondo, sfiorando persino il gol. «Che bello sentire i nostri tifosi cantare il nome di Umtiti e sovrastare quei brutti ululati. Risposta civile e intelligente» ha detto il presidente Sticchi Damiani. «Una vergogna, è arrivata l’ora che si metta fine a tutto questo. A volte per colpa di pochi si etichettano tutti, ma questi sono comportamenti vergognosi. Noi siamo orgogliosi di Banda, Umtiti e Ceesay, ragazzi d’oro», la rabbia del tecnico Baroni. Solidarietà a Umtiti è arrivata anche da Infantino, presidente Fifa, attraverso un tweet. «I cori razzisti? Non voglio fare il menefreghista – dirà Sarri – ma giuro che dalla panchina non si è sentito niente. Durante la sosta ho chiesto all’arbitro il perché, siccome sentivo i cori dei tifosi del Lecce verso Umtiti. Non voglio che sia associato il razzismo ai tifosi della Lazio, rappresentati dalla maggioranza e non dalla minoranza». Sullo stesso argomentoSorpresa Lazio: cade a Lecce. Roma e Milan ok, pari AtalantaSerie A
Lecce-Lazio in secondo piano
La partita passa in secondo piano. I biancocelesti partono forte: Falcone salva alla grande su testa di Casale, poi al 15’ Immobile brucia Baschirotto sul lancio ancora di Casale e segna con un gran diagonale. Il Lecce è imballato, la Lazio no: Zaccagni viene fermato da Gendrey in area, rimbalzo verso Basic e tiro alto. Il pressing di Sarri sembra prevalere. Baroni lascia negli spogliatoi Banda e inserisce Di Francesco: suo il primo tiro in porta del Lecce. Sale il ritmo giallorosso e arriva il pari: filtrante di Hjulmand per Di Francesco che defilato calcia fortissimo; Provedel respinge, sulla palla si avventa come un rapace Strefezza: esplode il Via del Mare. Salentini scatenati: assist meraviglioso al volo di Di Francesco, Colombo in area fa 2-1. Ancora Baroni: «Avevo chiesto una prestazione importante, abbiamo lavorato duro nella lunga sosta e i ragazzi me l’hanno regalata. Umtiti? Lo davano per finito, noi invece ci abbiamo creduto». Amaro Sarri: «Partita incredibile. Abbiamo fatto 30-35’ di ottimo livello con 4 palle gol senza concedere nulla. Ripresa da dimenticare». Anche per il cambio di Milinkovic: «Se ne stava parlando qualche minuto prima. Mi sono messo a guardare le palle ferme e mi sono perso l’uscita. Io all’ultimo momento avevo deciso di far uscire Basic e non Sergej. Abbiamo fatto casino nelle comunicazioni». Forse serve un bagno di umiltà. «Può essere mancanza di umiltà o superficialità, uscire dalla partita per un attimo e poi non rientrare più. Siamo presuntuosi? Ma alla fine chi c… siamo. Escluso Pedro, non vedo qui giocatori che hanno vinto tutto». LEGGI TUTTO
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Pagelle Juve: Rabiot poesia e sostanza, Paredes irritante!
Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a LEGGI TUTTO
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Cremonese-Juventus, Milik: “Le punizioni? Mi alleno con Vlahovic…”
CREMONA – “Siamo molto felici per questa vittoria, perché è una vittoria importante. Era importante per noi iniziare l’anno con una vittoria. Sicuramente non abbiamo giocato bene oggi, abbiamo sbagliato tanto, tanti passaggi, però alla fine quello che conta è la vittoria. Siamo molto contenti per questi tre punti e andiamo avanti così”. Il match winner di Cremonese-Juventus, Arek Milik, è intervenuto ai microfoni di Dazn, commentando il soffertissimo successo ottenuto allo Zini grazie al suo calcio di punizione in pieno recupero.Guarda la galleryCremonese-Juve, dalle urla di Allegri ai gol sfiorati: le immagini della sfida
Milik, Vlahovic e l’aneddoto sulle punizioni
“Le punizioni? Io e Vlahovic ci alleniamo insieme, lui le tira molto bene, penso che anche io le stia tirando bene. Poi, dipende dalle sensazioni quando sei in campo. Se uno se la sente prende la palla e tira: su questo non c’è mai problema. Il rientro dopo i Mondiali? Abbiamo iniziato l’anno con tante persone che mancano ancora, anche se siamo rientrati tutti dopo la Coppa. Alcuni, però, hanno ripreso gli allenamenti da soli 2-3 giorni, come Rabiot, che però oggi è entrato e ha fatto molto bene. In generale, non siamo ancora al completo e penso che ci vorrà ancora qualche settimana per essere al completo. Ma prima o poi saremo tutti quanti pronti per giocare e penso che faremo bene”, conclude Milik.
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Juventus Next Gen: tanti talenti in squadra, ora servono le vittorie
Anno nuovo, vecchi propositi. Il 2022 e? stato straordinariamente importante per la seconda squadra bianconera, soprattutto pensando ai tanti giocatori in grado di fare il salto agli ordini di Allegri. Gli ultimi, in gare ufficiali, sono stati Barrenechea e Barbieri, buttati nel finale di Juventus-Psg al cospetto di Mbappe? e sua maesta? Messi. Pochi minuti ma tanta emozione per i due gioielli di Brambilla, che con il loro primo gettone hanno portato a 27 il numero dei debutti in prima squadra da quando esiste l’Under 23. Senza dimenticare le amichevoli con Arsenal, Rijeka e Standard Liegi, in cui hanno trovato spazio e gloria anche Sersanti, Compagnon, Zuelli, Cerri e Riccio, oltre a Huijsen, Mbangula e Nonge chiamati dalla Primavera di Montero. E in piu? c’e? Mancini, il classe 2004 che ha debuttato all’inizio di dicembre in Next Gen contro il Padova in Coppa Italia, l’attaccante voluto in azzurro dal ct suo omonimo per lo stage del mese scorso a Coverciano. LEGGI TUTTO
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Juventus, Allegri: “Striscione per Vialli momento bellissimo. Di Maria con l'Udinese”
CREMONA – Si gode la ripartenza con un successo Max Allegri dopo la vittori all’ultimo respiro della Juventus contro la Cremonese. Il 2023 del tecnico bianconero inizia con la settima vittoria consecutiva che permette di restare in scia del Milan: “Sapevamo delle difficoltà di questa partita. Il primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente, poi nel secondo tempo siamo andati meglio. Abbiamo rischiato sul palo ma potevamo fare altri gol, è stata una vittoria importante perché abbiamo allungato sulla quinta. Abbiamo avuto cinque minuti difficili, poi la partita è tornata nelle nostre mani e Milik ha fatto un gran gol”. Parla così Allegri che aggiunge: “Noi nel primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente. Rientrando in campo dopo 52 giorni a giocare una partita di campionato, c’erano tante incognite e nel secondo tempo siamo andati meglio”.
Allegri: “Ho sempre collaborato con la società”
Sul futuro e su un suo possibile ruolo da manager, Allegri è deciso: “Ma no, quando sono stato nelle società, nella Juventus, ho sempre collaborato con la società. C’è il direttore sportivo Cherubini con i suoi collaboratori, che comunque mi aggiornano su quali sono i giocatori in giro, poi ne parliamo, perchè il mercato è importante, serve se ce n’è bisogno, se non ce n’è bisogno, cambiare per cambiare non serve a niente. La rosa della Juve è completa”. Il tecnico bianconero conclude: “C’è da lavorare, pensare che c’è solamente da migliorare per quello che abbiamo fatto stasera, poi siamo anche numericamente a posto”.
Allegri: “Ecco come stanno Di Maria, Pogba, Vlahovic e Cuadrado”
“La Cremonese è una squadra che pressa, corre, è ben organizzata, alzano queste palle, sono bravi sulle seconde palle. Nelle ultime due partite la Cremonese non aveva subito gol, col Napoli fino all’82’ erano 1-1, è una squadra difficile da affrontare perchè molto fisica”. Commenta così Allegri la sfida dello Zini, poi guarda al futuro con la speranza di recuperare ulteriori pedine importanti nel suo scacchiere: “Di Maria oggi si è allenato e sembra vada meglio, ora vediamo, speriamo di averlo a disposizione nella prossima partita. Come sta procedendo bene Pogba, come stanno migliorando Vlahovic e Cuadrado. Abbiamo 5 mesi importanti da giocare e c’è bisogno di tutti”.
Allegri: “Rabiot e Paredes hanno giocato una finale”
Interviene anche sui reduci dal Mondiale Allegri che spiega: “Rabiot aveva giocato la finale, ma prima della finale era stato 7-8 giorni fermo, quindi l’ultimo allenamento lo ha fatto il 10 dicembre. Era rientrato, ha fatto qualche allenamento. Avevo troppi giocatori da mettere dentro all’inizio con poco minutaggio. Chiesa è entrato molto bene, Rabiot lo stesso, Paredes ha fatto meglio da mezzala a fine partita. Iling è entrato molto bene, Kean molto bene, quando hai questi cambi in panchina sono molto importanti, soprattutto in questo momento e soprattutto ora che giochiamo una partita ogni 4 giorni”.
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Corto Muso Milik e la Juve non molla (ma la Cremonese meritava il pari)
Di Corto muso o col muso corto, la vittoria di Cremona porta a sette la serie juventina di vittorie consecutive senza subire gol (666′ di imbattibilità; quarto uno a zero di fila in trasferta), inanellata prima della sosta e proseguita nella prima uscita del 2023. Pesantissimo è il gol di MIlik: ha punito oltre misura una splendida Cremonese che avrebbe meritato quantomeno il pareggio, ricordando anche i due pali colpiti dai lombardi. Il risultato dello Zini premia la determinazione degli uomini di Allegri che hanno inseguito il successo fino alla fine, onorando il motto della Casa. Carnesecchi, protagonista di una prova superba, ha ceduto solo nel finale alla magistrale punizione del polacco. A 22 anni, il portiere ha confermato di essere votato a una grande carriera, premiando l’intuizione dell’Atalanta che lo prelevò cinque anni fa dal Cesena ed è tuttora la proprietaria del cartellino dell’estremo difensore dell’Under 21 di Paolo Nicolato. Apprezzando il gioco, la personalità e la grinta della Cremonese si ricava la prova provata dell’ottimo lavoro di Alvini, inversamente proporzionale all’attuale posizione di classifica. Tuttavia, continuando a giocare così, la neopromossa potrà battersi sino in fondo per guadagnare la salvezza.Guarda la galleryCremonese-Juve, dalla disperazione alla goduria: le reazioni social LEGGI TUTTO