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    Juve, Allegri è l'appiglio giusto. Ecco perché

    TORINO – Bravo Massimiliano Allegri, n conferenza sta ha detto nulla di più e nulla di meno di ciò che serve in situazioni clamorose come quella che sta vivendo adesso la Juventus. Niente attacchi al sistema, niente alibi, niente lamentele bensì tanto pragmatismo e attaccamento alla maglia. Ottimismo, peraltro. Dettato da quel sano convincimento – che ormai trapela sempre più spesso dalle parole del tecnico bianconero – di poter e dover trasformare le disavventure in opportunità.
    CRITICHE Si potrà discutere all’infinito sui principi di gioco, sula tattica, sulle scelte dei titolari… ma è indubbio, e tutti concorderanno, il fatto che come pochissimi altri Allegri sa trasmettere serenità e padronanza della situazione sempre e comunque
    Guarda la galleryJuventus-Atalanta, la probabile formazione di Allegri
    SEGNALE Paradossalmente, fino a pochi mesi fa, era davvero ad un passo dal retrocessione.si ipotizzava che potesse non “mangiare il proverbiale panettone”. Invece, al contrario, è l’unico che è ancora a attovagliato al desco bianconero. Tutto intorno c’è stata la rivoluzione. Peraltro è l’unico uomo di calcio in un “governo tecnico”. E’ uno degli allenatori più titolati d’Italia, nonchè tra i più richiesti all’estero negli ultimi tempi (ha rifiutato le proposte dell’Arsenal, del Chelsea, del PSG, del Real Madrid): il fatto che sia così legato alla Juventus rappresenta una garanzia sull’ambizione della società è un messaggio importante anche all’esterno. LEGGI TUTTO

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    Juve: Malagò non commenta e frena anche la Torino olimpica

    CORTINA – Un tappone dolomitico in stile cinque cerchi per godersi lo spettacolo delle donne d’Italia nella discesa di Cortina e nel biathlon ad Anterselva, ma i tempi del giorno sono e restano soprattutto quelli olimpici e ancora più il caso Juventus che sta scuotendo il calcio. Giovanni Malagò prima abbraccia Sofia Goggia per l’uscita (stavolta indolore) ed Elena Curtoni per il podio da Fab Four dello sci femminile sull’Olympia delle Tofane, quindi consola Dorothea Wierer ed esalta la rimonta di Lisa Vittozzi nell’inseguimento di Coppa del Mondo nel tempio di Anterselva.
    Guarda caso due siti chiave per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 delle quali il numero 1 del Coni è anche presidente della Fondazione, ovvero del comitato organizzatore. Giochi che si stanno allargando a tutto l’arco alpino, con il recupero di Torino attraverso l’Oval Lingotto per il pattinaggio di velocità dopo il no (anche del Cio) alla copertura di Baselga di Piné in Trentino. Anche se resta in piedi la concorrenza di Milano con una struttura provvisoria.
    «L’ipotesi Oval è possibile, ma non certa, automatica – ribadisce Malagò -. Sono in corso valutazioni e ragionamenti, con la consapevolezza che dobbiamo fare in fretta, perché dobbiamo chiudere il prima possibile il master plan definitivo dei Giochi». Entro fine febbraio, quando è prevista una nuova cabina di regina con il Governo a Venezia. Perché i tempi stringono. «Giochi in ritardo? Sono anni che lo dico, però da qualche settimana c’è stato un cambio di rotta e questo va riconosciuto. Adesso dobbiamo lavorare sodo».
    Cautela massima invece sul fronte Juventus, attesa sì a un tappone dolomitico per risalire la china dopo i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte federale d’appello della Figc dopo la riapertura del caso plusvalenze. Una decisione che ha creato stupore per l’aggravamento della richiesta stessa del Procuratore federale (9 punti) e per la contemporanea assoluzione di tutte le altre società coinvolte. Ulteriore motivo per cui la società bianconera ha già annunciato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. «Sulla Juve non ho nessun commento da fare – risponde Malagò a nostra domanda -. Mi conoscete, se avessi qualcosa da aggiungere in questo momento sarei poco serio. Le sentenze non si commentano». LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juve, il -15 e l'ironia social di Bertolucci

    Quindici punti di penalizzazione alla Juventus da scontare nel campionato in corso: questa la decisione della Corte Figc per l’inchiesta plusvalenze. Nel day after della sentenza non si placano le polemiche, soprattutto alla luce del fatto che quello bianconero sia stato l’unico club colpito. Se per Allegri il deficit in classifica si trasforma in un’opportunità per portare a termine una stagione storica, in tanti si chiedono, da Marchisio, Chiellini e persino Cassano a numerosi tifosi ed addetti ai lavori, con chi la dirigenza bianconera facesse questi scambi sospetti: tra questi, anche l’ex leggenda del tennis ed attuale commentatore televisivo Paolo Bertolucci, noto tifoso milanista….

    Juve -15: il tweet di Bertolucci

    “Plusvalenzandosi la Juve ha dimostrato di essere avanti a tutti. Gli altri hanno sempre avuto bisogno di un’altra società con cui accordarsi”, il tweet ironico di Paolo Bertolucci, non colto a prima vista anche da molti tifosi bianconeri, che hanno dovuto ritrattare in un secondo momento i propri commenti piccati.

    Juve, di Danilo, Perin e Bonucci le prime reazioni alla penalizzazione: “Ora è importante essere squadra”

    Plusvalenze, il comunicato della Juventus: “Ricorreremo al Collegio di Garanzia” LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, Bonansea e il premio fair play: “In Champions tifato Roma”

    Rispetto, leadership e fair play: Barbara Bonansea si è sempre distinta sia in campo sia fuori. Le dichiarazioni dell’attaccante della Juventus Women, pronunciate prima della Supercoppa giocata lo scorso 5 novembre contro la Roma, hanno riscosso successo e tanti applausi. “Mi prenderete per matta ma io ho tifato per la Roma in Champions” aveva detto la giocatrice alla vigilia del big match contro le giallorosse. Parole che le sono valse un premio, l’eBay Values Award. Si tratta di un riconoscimento che viene attribuito alle calciatrici che si distinguono per il loro comportamento.Guarda la galleryJuventus Women, pari amaro con il Sassuolo sotto gli occhi di Scanavino

    Bonansea oltre i colori: i complimenti della FIGC

    La Figc ha premiato in modo ufficiale il fair play di Barbara Bonansea: “Con queste parole, pronunciate lo scorso 4 novembre alla vigilia della Supercoppa, vinta ai calci di rigore dalle giallorosse, Barbara Bonansea ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un’atleta fuori dal comune. Un gesto che incarna i valori del fair play e che permette all’attaccante della Juventus di aggiudicarsi l’edizione di dicembre dell’eBay Values Award, il riconoscimento assegnato mensilmente alla calciatrice del massimo campionato che si distingue per il suo comportamento.

    Bonansea ha bisogno di poche presentazioni: professione campionessa, ha portato la Nazionale sulla luna con la sua doppietta all’Australia al Mondiale francese del 2019 ed è stata la prima giocatrice italiana a essere nominata – per ben due anni consecutivi – nella Top 11 annuale della Fifa. Con le maglie di Brescia e Juventus ha vinto praticamente tutto, riuscendo anche a entrare a far parte della Hall of Fame del calcio italiano, ma lo sguardo della 32enne di Bricherasio va oltre i traguardi personali e di squadra.

    Chi era presente alla conferenza stampa che ha preceduto la Supercoppa ha avvertito una vibrazione particolare sentendo le parole della bianconera. Perché c’è una via strumentale e di facciata al fair play, ma anche una via profonda che viene dal cuore e dalla condivisione di un cammino. Essere contro e accanto allo stesso tempo, rivali – la Roma alla fine si è qualificata per i Quarti di finale di Champions, la Juventus no – ma protagoniste di un percorso comune, quello della crescita del calcio femminile italiano”. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, la rabbia dei tifosi per i soldi buttati via

    C’è tutta la rabbia dei tifosi più fedeli. Quelli che da ogni parte d’Italia – Roma, Venezia, Piemonte e non solo – avevano già prenotato treni, voli e organizzato macchinate per poter essere vicini alla Juventus Women nella trasferta di domani a Pomigliano. E che, martedì, hanno dovuto fare i conti con il comunicato della società ospitante: “La gara si giocherà a porte chiuse per l’indisponibilità dello stadio Gobbato”. Una doccia fredda che per i due gruppi di tifosi, Dominio Bianconero e Juventus Women Supporter, è in realtà solo la goccia che fa traboccare il vaso, di fronte a un professionismo che, come si legge in un comunicato congiunto, “è fatto di parole, mentre la realtà è ben diversa. All’estero il pubblico cresce, qui diminuisce. Le calciatrici meritano un pubblico, noi meritiamo di seguire la nostra squadra del cuore”.Guarda la galleryJuventus Women, pari amaro con il Sassuolo sotto gli occhi di Scanavino

    La spiegazione che non convince i tifosi

    Perché a loro i soldi già spesi nessuno li rimborsa: «Il professionismo tanto acclamato deve iniziare a essere sostenuto da fatti concreti. Il campo non è agibile? Vittoria a tavolino e multa. Altrimenti non cresceremo mai» lo dice Ersilia Cuna, a nome dei tifosi che hanno inondato di proteste anche il Pomigliano. Che, dal canto suo, ha spiegato come la contemporaneità con la gara di Serie D della Palmese «ci ha impedito di giocare come al solito a Palma Campania, abbiamo cercato altre soluzioni, ma invano. E quindi la scelta è stata obbligata. Per noi il calcio è lo sport della gente, siamo i primi a volere il pubblico». Una spiegazione che non basta ai tifosi, «il calendario di Serie D è programmato da mesi, c’era il tempo di trovare una soluzione. Anzi, si doveva trovare una soluzione. O vogliamo che il professionismo rimanga solo un concetto astratto?».

    Sullo stesso argomentoAgnelli e la sua eredità: Juventus Next Gen, Women, trofei e impianti. Tredici anni storiciJuventus LEGGI TUTTO

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    Juventus Primavera, il 2023 resta un tabù: il Frosinone domina e vince 3-1

    Juventus Primavera-Frosinone, il racconto della partita
    94′ – Finisce qui! Juventus Primavera-Frosinone 1-3. Terza sconfitta di fila tra campionato e Coppa Italia per i bianconeri. Doppietta di Condello, gol di Bracaglia per i ciociari che staccano gli uomini di Montero di 3 punti. Inutile il gol del momentaneo pari di Anghelè.
    94′ – Yildiz è l’ultimo a mollare: tentativo parato da Palmisani.
    90′ – Quattro minuti di recupero.
    89′ – Che partita di Maestrelli! Insuperabile il centrale dei ciociari.
    85′ – Yildiz col tacco smarca Mbangula. Palmisani è attendo e gli sbarra la strada verso la porta con un tempestivo intervento in uscita bassa, lanciandosi sui suoi piedi e rubandogli il pallone.
    81′ – Voncina per Mulattieri, cambia il Frosinone.
    80′ – Mancini su punizione. Palla alle stelle.
    76′ – Yldiz, collo esterno: di un nulla sul fondo. Palmisani spinge con lo sguardo il pallone lontano dall’incrocio dei pali alla sua sinistra.
    74′ – Sacchini manda in campo Mancini per Domanico. Tutti gli attaccanti in campo nel tentativo di riaprire la partita e riacciuffare quantomeno il pareggio. La Juve continua a rimescolare il mazzo dei moduli, ma il Frosinone si difende con ordine e non ha corso grandi pericoli nel secondo tempo.
    73′ – Yildiz trattenuto da Maura, calcio di punizione dal limite dell’area di rigore per la Juventus. Calcia Hasa: altro sulla traversa.
    69′ – Gol del Frosinone! L’ex Juventus Condello firma la sua doppietta personale liberandosi con irrisoria facilità di Citi dopo aver addomesticato un lancio dalle retrovie e supera Daffara con un colpo sotto. Juventus-Frosinone 1-3.
    64′ – Cambia il Frosinone: Pera per Afi, che lascia il campo esausto.
    62′ – Colpo di testa di Yildiz, blocca a terra Palmisani.
    59′ – Doppio cambio per la Juventus: dentro Mbangula e Ripani per Strijdonck e Pisapia.
    58′ – Ancora Frosinone pericoloso. Condello tocca di tacco per Selvini, che incrocia il sinistro: di poco a lato.
    57′ – Cambia il Frosinone: entra Milazzo per Bruno.
    54′ – Selvini, finte e controfinte, poi calcia col mancino: oltre la traversa.
    52′ – Bruno calcia da posizione centrale, debolmente. Conclusione ciabattata facile preda di Daffara, graziaato.
    48′ – Ci prova Bruno: alto.
    47′ – Anghelè ammonito per una trattenuta su Mulattieri.
    46′ – Si riparte. Cambio nel Frosinone: Maura rileva Ferrieri.
    45′ – Fine primo tempo! Si va al riposo sul risultato parziale di 1-2. Gol di Condello al 15′, pari di Anghelè al 21′ e nuovo vantaggio degli ospiti con Bracaglia al 25′.
    45′ – Miracolo di Daffara su un gran destro a giro di Afi destinato a spegnersi all’incrocio dei pali. Il portiere della Juve vola a togliere il pallone dal sette. Frosinone da applausi. La Juventus soffre.
    42′ – Continui ribaltamenti di fronte. Anghelè reclama un rigore per una trattenuta di Mastrelli, l’arbitro Centi lascia correre. Il Frosinone riparte e arriva al tiro con Condello, Daffare respinge coi piedi: tutto fermo, fuorigioco.
    40′ – Ammonito Ferrieri. Incontenibile Yildiz.
    37′ – Frosinone in avanti, si difende la Juve e Yildiz prova a farla respirare guadagnando una punizione. 
    36′ – Fase di stanca dopo i ritmi forsennati e i tre gol in 10 minuti a cavallo tra il 15′ e il 25′. Gara godibilissima.
    34′ – Daffare salva su Cangianiello e Selvini.
    30′ – Hasa ci prova: fuori di poco.
    28′ – Che giocatore Yildiz! Va via ancora una volta a Ferrieri che si salva con affanno. Calcio d’angolo per la Juve. Match vibrante.
    25′ – Gol del Frosinone! Bracaglia prende l’ascensore sugli sviluppi di un calcio d’angolo, anticipa Citi e gira il pallone sul secondo palo. Daffara può solo guardare il pallone spegnersi in fondo alla rete.
    21′ – Gol della Juventus! Anghelè è pronto a chiudere un’azione avviata da Yildiz. Il talento turco innesca Hasa, che prende la linea di fondo e tocca rasoterra per il compagno di squadra, puntuale all’appuntamento col gol il numero 21 dei bianconeri. Secondo centro in campionato.
    20′ – Yildiz si mette in proprio, tiro di destro, Palmisani respinge lateralmente.
    19′ – La Juventus prova a reagire, ma il Frosinone dimostra di non essere lassù per caso: corsa, ritmo e intensità, voglia di sacrificarsi per i compagni di squadra. Un gran gruppo quello amalgamato da Giorgio Gorgone.
    15′ – Gol del Frosinone! Condello ha tutto il tempo per armare il destro al limite dell’area di rigore, in posizione centrale, e infilare in buca d’angolo con un destro a giro a mezza altezza. Dellavalle tarda a uscire in chiusura: tentennamento fatale. Nulla da fare per Daffara, che si tuffa sulla sua sinistra ma non riesce neppure a sfiorare il pallone.
    11′ – Tanto movimento, poche emozioni. Juventus e Frosinone si sfidano a viso aperto, ma non riescono a sfondare.
    9′ – Yildiz scocca il destro, murato dalla difesa del Frosinone.
    6′ – Frosinone pericoloso. Destro a incrociare di Bruno, Daffare controlla con lo sguardo il pallone spegnersi oltre la linea di fondo.
    3′ – Fase di studio. Domanico funge da terzino destro, il Frosinone pressa alto dimostrando di non avere alcun timore reverenziale. La neo-promossa Ciociara è la rivelazione del campionato Primavera 1.
    1′ – Partiti.
    0′ – Sugli spalti presente anche la dirigenza della Juventus. Sorridente Gianluca Pessotto.
    0′ – Tutto pronto per Juventus Primavera-Frosinone. Al Training Center di Vinovo si sfidano biancoconeri e gialloazzurri, appaiati a quota 25 punti al quinto posto in classifica. Dopo gli anticipi del sabato (Fiorentina-Napoli 2-1, Sampdoria-Inter 2-1) sono intanto andate in archivio le prime due partite del sabato di campionato: il Lecce ha vinto in casa del Sassuolo col finale di 3-2 mentre l’Udinese ha piegato 2-1 il Torino. I ragazzi di Montero, oggi sostiuito dal vice Sacchini poiché squalificato, cercano il ritorno alla vittoria che manca da quattro giornate. C’è Yldiz, che gioca in un tridente inedito con Strijdonck e Anghelè. LEGGI TUTTO

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    Diretta Verona-Lecce ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Verona-Lecce streaming e diretta tv
    Veorna-Lecce è in programma alle 15 allo stadio Bentegodi di Verona e sarà trasmesso in diretta e streaming su Dazn e zona Dazn.
    Guarda Verona-Lecce su DAZN. Attiva ora
    Verona-Lecce: le probabili formazioni
    VERONA (3-4-2-1): Montipò, Dawidowicz, Hien, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Tameze, Doig; Kallon, Lazovic; Djuric. Allenatore: ZaffaroniA disposizione: Chiesa, Berardi, Perilli, Gunter, Magnani, Cabal, Coppola, Terracciano, Lasagna, Veloso, Sulemana, Henry, Piccoli. Indisponibili: Faraoni, Hrustic, Verdi. Squalificati: nessuno. Diffidati: Dawidowicz, Henry, Veloso, Djuric.
    LECCE (4-3-3): Falcone, Gallo, Umtiti, Baschirotto, Gendrey; Gonzalez, Hjulmand, Blin; Di Francesco, Colombo, Strefezza. Allenatore: BaroniA disposizione: Bleve, Brancolini, Askildsen, Tuia, Bistrovic, Helgason, Listowski, Banda, Oudin, Persson, Maleh, Ceesay, Lemmens, Cassandro. Indisponibili: Dermaku, Pongracic. Squalificati: nessuno. Diffidati: Di Francesco, Umtiti.
    Arbitro: La Penna di Roma. Assistenti: Dei Giudici e Rossi. IV uomo: Ferrieri Caputi. Var: Doveri. Avar: Manganiello. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus, la giustizia del capro espiatorio

    È chiaro che il problema non sono le plusvalenze: il problema, per la giustizia sportiva, è la Juventus. Perché la sentenza della Corte d’Appello Federale non è tecnicamente spiegabile se non prendendo in considerazione anche l’accanimento nei confronti del club bianconero e la volontà di affossarlo. È un cecchinaggio feroce e insensato che calpesta il diritto applicando una disparità di giudizio ingiustificabile. La Juventus è l’unica società punita per una violazione, le plusvalenze fittizie, che si commette in due. Se un vantaggio illecito viene tratto dal gonfiare il prezzo di due giocatori coinvolti in uno scambio, questo lo ottengono due club. Come è possibile, quindi, che la Juventus sia l’unica a essere penalizzata? LEGGI TUTTO