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    Il Psg avvisa la Juve: poker al Troyes. Tudor beffato nel recupero

    PARIGI (Francia) – Sofferta vittoria per 4-3 del Psg, che al Parc de Princes batte il Troyes nel 13° turno della Ligue 1. Ospiti due volte avanti con Baldé (3′ e 52′), parigini bravi a ribaltarla con un poker messo a segno da Soler (24′) e dal trio delle meraviglie Messi (55′), Neymar (62′) e Mbappé (77′, su rigore). Nei minuti finali (88′) il 3° gol degli ospiti firmato da Palaversa, ma non basta. La formazione di Galtier – che mercoledì sarà ospite della Juventus nell’ultima giornata dei gironi di Champions League – allunga in vetta alla classifica a quota 35 punti, mentre la compagine allenata da Irles resta ferma a 13. Pareggio del Marsiglia sul campo dello Strasburgo: la formazione di Tudor, dopo tre sconfitte di fila in campionato, non riesce a ritrovare la vittoria nonostante il doppio vantaggio nel primo tempo con le reti di Dieng e Kabore. I padroni di casa riescono a rimontare e pareggiare grazie al gol di Mothiba al 76′ e al definitivo 2-2 di Gameiro al 94′. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bayern, sei gol per avvisare l'Inter. Il Dortmund sbanca Francoforte

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – Avversario dell’Inter nell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League, il Bayern Monaco strapazza il Mainz e per una notte torna in vetta in Bundesliga in solitaria, aspettando l’Union Berlino che domani ospiterà il Borussia Moenchengladbach. Bavaresi col piede sull’acceleratore già nel primo tempo grazie a Gnabry (5′), Musiala (28′) e Mané (43′). Nella ripresa, al 49′, l’ex Udinese Widmer accorcia dopo sull’angolo scaturito dal rigore che Ulreich para a Burkardt, ma Goretzka (58′), il giovanissimo Tel (79′) e Choupo-Moting (86′) completano la netta vittoria bavarese. La rete di Ingvartsen rende solo meno umiliante il passivo finale (6-2). Continua a risalire il Lipsia, 2-0 firmato Nkunku-Werner a un Bayer Leverkusen che in campionato non riesce a cambiare marcia (settima sconfitta in 12 partite) mentre Nmecha (doppietta), Baku e Wind trascinano il Wolfsburg alla vittoria per 4-0 sul Bochum. Vittoria all’ultimo respiro per lo Stoccarda, che al 91′ ribalta l’Augsburg per il 2-1 finale grazie ad Anton. Infine, il match tra l’Eintracht Francoforte e il Borussia Dortmund si conclude con il risultato di 2-1 per i gialloneri. Le reti decisive portano le firme di Brandt (20′) e Bellingham (52′). Per i padroni di casa inutile il momentaneo pareggio di Kamada (26′).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Morata ko, la Spagna trema: infortunio, a rischio Mondiale?

    CADICE (Spagna) – Brutte notizie per Alvaro Morata che dopo 10′ della sfida tra Cadice e Atletico Madrid è stato costretto a lasciare il campo per infortunio. Tremano i Colchoneros, ma anche e soprattutto la Spagna che rischia di non avere l’attaccante ex Juve per il Mondiale in Qatar. Il numero 9 biancorosso, al 7′ del match di Liga,  provando a coordinarsi su un cross si è scontrato con Mbaye restando a terra. In un primo momento lo spagnolo è riuscito a rialzarsi, ma dopo qualche attimo è stato costretto a sdraiarsi nuovamente a terra, portandosi le mani sul volto, per ricevere le cure dei sanitari e chiedere la sostituzione a Simeone. La prima diagnosi del club, come riporta Marca, parla di un trauma al piede, visto che Morata è uscito zoppicando e molto dolorante, ma al momento sono troppo poche le indicazioni per capire quale sarà il suo futuro. Preoccupazione per la nazionale di Luis Enrique che aveva da poco diramato il listone iniziale per proiettarsi verso l’avventura mondiale.Guarda la galleryMorata, infortunio shock: mani in faccia, Mondiale a rischio FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Iran, arrestato l'ex calciatore Ali Daei per aver criticato il regime

    Ali Daei, ex calciatore della nazionale iraniana e leggenda del calcio asiatico, è stato arrestato per aver espresso apertamente il proprio consenso alle proteste legate alla morte della giovane Masha Amini in Iran, una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica mondiale ed è diventato simbolo della lotta contro violenza contro le donne. A riportarlo è il Times. Ali Daei è stato a lungo recordman, in quanto miglior marcatore di tutti i tempi di tutte le nazionali prima che Ronaldo lo superasse in questa classifica il primo settembre del 2021.

    L’arresto

    L’arresto sarebbe avvenuto a Saqqez, città del Nord-Ovest dell’Iran, a pochi chilometri dal confine con l’Iraq. A Saqqez è nata Masha Amini, e proprio lì si stava svolgendo una marcia di protesta a quaranta giorni dalla sua morte. Daei sarebbe stato portato via dalle forze di sicurezza al termine di un’operazione condotta da una squadra armata mentre si trovava in un albergo della città.

    La solidarietà dell’Hertha e la carriera

    Ali Daei era stato privato del passaporto qualche settimana fa. La circostanza era stata riferita dall’Hertha Berlino – club tedesco nel quale il calciatore ha militato tra il 1999 e il 2002 – che ha espresso la sua vicinanza al calciatore con uno striscione allo stadio. In Germania Ali Daei ha giocato per cinque stagioni, dal 1997 al 2002 vestendo le maglie di Arminia Bielefeld, Bayern Monaco e, appunto, Hertha Berlino. Con la nazionale dell’Iran il calciatore ha segnato 109 gol in 149 presenze tra il 1993 e il 2006 e dopo il suo ritiro da calciatore ha allenato la nazionale iraniana dal 2008 al 2009.  Ha inoltre rappresentato il suo paese nel giorno del sorteggio dei Mondiali in Qatar con la formazione asiatica inserita nel girone con con Inghilterra, USA e Galles.

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    Libertadores: finale Flamengo-Athlético Paranaense, duello David Luiz-Fernandinho

    TORINO – Flamengo e Athlético Paranaense stasera alle 22 si contendono la Copa Libertadores nella versione derby do Brasil 3.0. Il duello finale tra i due club rossoneri sarà l’occasione per una reunion tra due ex compagni di Nazionale che sono stati, a livello di club, da sempre fieri avversari. E la partita di stasera non farà eccezione. David Luiz e Fernandinho, attualmente simboli di Mengão e Furacão sono pronti a una nuova battaglia, dopo quelle sostenute ai tempi di Chelsea e Man City.
    Quei trionfi in verdeoro
    Pur avendo condiviso la maglia della Seleção, non hanno in comune gioie e trionfi con la VerdeAmarela, ma solo un’enorme delusione. Anzi, la Delusione con la D maiuscola, quella per antonomasia per tutto il Paese, a pari merito con il disastro del 1950. David Luiz ha sollevato al cielo la Confederations Cup nel 2013, Fernandinho invece è stato campione della Copa América nel 2019. Mai insieme nella felicità, ma fianco a fianco nel dolore della figuraccia epocale nel Mondiale casalingo del 2014, in cui il Brasile è stato eliminato in semifinale con l’indimenticabile 7-1 subito dalla Germania. A livello di coppe vinte in Inghilterra domina Fernandinho: due FA Cup a zero, con David Luiz che si deve accontentare della medaglia d’argento sia nel 2018 sia nel 2019.
    Da Londra a Rio de Janeiro
    Diventato star nel Chelsea, David Luiz ha concluso la sua avventura europea all’Arsenal la scorsa stagione. Quindi s’è imbarcato su un volo per Rio de Janeiro e ha accettato il contratto del Mengão nel settembre 2021, debuttando nelle semifinali di Libertadores contro il Barcelona Guayaquil. Vicecampione in Libertadores e Brasileirão nel 2021, in questa stagione è a un passo dalla gloria continentale, è a un passo da trascinare il Fla a essere un autentico Time das Copas, una squadra implacabile nelle Coppe: l’accoppiata Coppa del Brasile-Libertadores sarebbe da sogno. Sulla sua strada, c’è ancora Fernandinho. E sì, David Luiz sta facendo gli scongiuri, sta pregando che non finisca, anche stavolta, come nelle due finali di FA Cup…
    Estadio Monumental Banco Pichincha, Guayaquil, Ecuador Ore 22, diretta Dazn
    FLAMENGO (4-4-2): Santos; Rodinei, David Luiz, Léo Pereira, Filipe Luís; Thiago Maia, João Gomes, Éverton Ribeiro, De Arrascaeta; Gabriél Barbosa, Pedro. All. Dorival Júnior.
    ATHLÉTICO PARANAENSE (4-3-3): Bento; Khellven, Matheus Felipe, Pedro Henrique, Abner; Hugo Moura, Alex Santana, Erick; David Terans, Pablo, Vitinho. All. Luiz Felipe Scolari.
    ARBITRO: Patricio Loustau (Argentina) LEGGI TUTTO

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    Pirlo ko contro Icardi e Mertens: il Galatasaray batte il Karagumruk

    ISTANBUL (TURCHIA) – Dopo due successi consecutivi torna a conoscere la sconfitta il Karagumruk di Pirlo che cade nel match casalingo contro il Galatasaray valido per il 12° turno del campionato turco. Sul terreno dell’Ataturk Olimpiyat di Istanbul, la formazione dell’ex Juventus va ko contro i giallorossi per 2-0: reti tutte nella ripresa con Tasdemir (60′) e Mata (85′) con i padroni di casa costretti a giocare in dieci dal 33′ per l’espulsione di Ugur. Tra gli ospiti partenza da titotari per gli ex Inter e Napoli, Icardi e Mertens, per i padroni di casa in campo dal 1′ gli ex Serie A Viviano,  Biraschi e Borini. Battuta d’arresto per Pirlo che rischia di scivolare in zona retrocessione, il Galatasaray accorcia sulla vetta portandosi a -2 dal Fenerbahce capolista.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    L'ultima follia: l'Argentinos Juniors vuole Cristiano Ronaldo

    TORINO – «Soñar en GRANDE @cristiano»: è partita la campagna dell’Argentinos Jr, ex squadra di Diego Armando Maradona, per far andare in Argentina nientemeno che Cristiano Ronaldo. Il motto è: El Bicho al Bicho. Pazzia totale del club: vuole CR7, tornato al gol con il Manchester United in Europa League, per giocare la Libertadores. I tifosi sono letteralmente elettrizzati dall’idea. La squadra di Gabriel Milito ha fatto una grande stagione: 67 punti nel 2022, quarti nella tabella annuale. Da qui la qualificazione per la coppa più importante. LEGGI TUTTO

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    Matuidi: “Così la Francia può rivincere il Mondiale”. E su Pogba…

    Blaise, che ruolo ha giocato lo spirito di squadra nella vittoria della Francia nel 2018?Ha giocato un ruolo fondamentale. È stato essenziale, l’essenza della nostra vittoria. Certo, il talento è importante, ma senza un gruppo forte non saremmo diventati campioni del mondo. Abbiamo vissuto momenti speciali in campo ma, cosa ancora più importante, anche fuori dal campo. Penso che l’unione che ti dà la forza del gruppo in una competizione come i Mondiali sia di vitale importanza.

    Che ruolo hanno avuto i leader della squadra?Penso che noi calciatori più esperti, come Hugo Lloris, Raphael Varane, Paul Pogba, formassimo un gruppo di giocatori che ha portato esperienza. E poi Adil Rami, per esempio, non ha giocato molto, ma ha portato la sua esperienza. Penso che tutti siamo stati dei leader a modo nostro e avere una squadra con giocatori che hanno un po’ di esperienza è importante. Quando tutti incarnano la leadership, il gruppo è come una cosa sola e questo è meraviglioso. Remiamo tutti nella stessa direzione. Certamente ci sono dei giocatori che tirano avanti il gruppo, ma la cosa più importante è essere uniti.

    Qual è la cosa più importante da conservare per una squadra che vince una competizione?Direi che la cosa più importante è l’unione del gruppo, l’unione della squadra. Il calcio è uno sport di squadra. Vinciamo e perdiamo insieme. Penso che questa sia stata la nostra forza, siamo 23 campioni del mondo. Il che è fantastico. Penso che sia ciò che bisogna conservare. Tutti e ventitré siamo riusciti a unire il popolo francese. Non lo dimenticheremo mai.

    Quindi qual è la cosa del 2018 che non dimenticherai mai?I viaggi di ritorno al centro di allenamento in cui alloggiavamo. Non dimenticherò mai quei momenti perché abbiamo condiviso esperienze che non avevo mai vissuto prima. Sono legami forti quelli che si creano. Ci sentivamo come 23 fratelli con i nostri zii che erano i membri dello staff, che ci viziavano. È stato semplicemente magico. E, a parte ciò, direi il fischio finale quando abbiamo festeggiato tutti insieme. Durante il torneo abbiamo vissuto momenti di felicità insieme. Forse abbiamo vissuto in una bolla, ma questa bolla era come una famiglia. E questa famiglia è rimasta unita. A volte le cose erano anche difficili, perché è un periodo lungo, ma è stato bello, è stata una bellissima esperienza.

    Quante chances pensi abbia la Francia di confermarsi campione?E’ una grande sfida. Siamo consapevoli che vincere i Mondiali due volte di fila è una grande sfida. Abbiamo il talento e un gruppo che sta facendo bene. È ormai da qualche anno che molti di loro giocano insieme. E, soprattutto, i giocatori più giovani giocano già nei club più importanti. Poi, l’unione sarà fondamentale, lo spirito di squadra. Abbiamo molta fiducia nell’allenatore che, da quando è sulla panchina della Francia, ha dimostrato di saper guidare il gruppo e far fronte a sfide e aspettative. E spero che Paul (Pogba, ndr), ce la faccia a recuperare: lui è un valore aggiunto.

    Vedi delle somiglianze tra la squadra del 1998 e quella del 2018?Lo spirito di squadra ovviamente. Come nel 1998, c’erano singoli forti che spiccavano, ma l’unità del gruppo, la forza del collettivo è ciò che fa la differenza.

    Descrivici il miglior gol della tua carriera.Penso quello con la Francia contro la Serbia. Era un’amichevole ma penso che sia stato un bel gol. Da calcio d’angolo, ero al limite dell’area di rigore, l’ho presa al volo e ho segnato un gol davvero stupendo!

    E chi è il miglior giocatore con cui hai giocato ai Mondiali? E perché?Sono stato abbastanza fortunato da giocare in Nazionale accanto a grandi giocatori nella mia carriera, sia con la Nazionale, come Franck Ribéry, Karim Benzema, più recentemente Kilian Mbappé, Paul Pogba, Ngolo Kanté. Sono giocatori eccezionali. Sia a livello di club. Ho potuto affrontare giocatori come Lionel Messi contro l’Argentina, Cristiano Ronaldo contro il Portogallo e molti altri. Potrei menzionarne molti altri. La azionale ti permette di affrontare i migliori e giocare con i migliori: è fantastico e ne sono orgoglioso.

    Puoi dirci qual è la miglior partita che hai giocato ai Mondiali? E spiegarci perché…Collettivamente penso che la partita contro l’Argentina sia stata un successo, una gara spettacolare. Abbiamo mostrato maturità, talento e forza di gruppo. Penso che sia stata una gara in cui ci siamo impegnati e abbiamo giocato bene dall’inizio alla fine. A livello personale la semifinale contro il Belgio è stata una delle migliori partite della mia carriera, da calciatore professionista e specialmente con la Nazionale. Penso che complessivamente sia stata un’ottima partita per me. Ho alzato il livello del mio gioco per aiutare la squadra a raggiungere la finale.

    Il miglior gol che hai mai visto ai Mondiali?Ce ne sono stati di belli, di magici come quello di Diego Maradona che è partito da metà campo e ha dribblato tutti. Me lo sto ricordando ed è meraviglioso. Un po’ più recentemente, in Brasile, ricordo il meraviglioso colpo di testa di Van Persie su un lancio lungo. Quando ha segnato con un colpo di testa in tuffo facendo un pallonetto al portiere. Anche quello è stato incantevole. Quelle sono gesta meravigliose di grandi giocatori, per questo questa competizione è la più bella.

    Chi è il miglior giocatore che hai visto in allenamento e perché?Dicono che giochi come ti alleni. Se c’è un giocatore che mi ha sempre sorpreso, è Ngolo Kanté. Ti sembra che sia dappertutto, in allenamento e in partita. È stato meraviglioso giocare con lui. Sono stato fortunato a lavorare con lui per molti anni. Quando l’ho incontrato la prima volta era molto timido. È sempre stato timido, ma in campo era un mostro. È stato meraviglioso condividere quei momenti insieme, abbiamo uno stile di gioco simile e sono orgoglioso di aver potuto giocare con lui.

    Chi era il burlone dello spogliatoio?Noi avevamo Adil Rami, a cui piaceva scherzare. Questo è positivo perché mette tutti di buon umore, mantiene l’unione. Anche quando abbiamo avuto momenti in cui non ci sentivamo molto bene, lui aveva sempre il sorriso sulla faccia. È un’ottima cosa per la squadra.

    Chi sono i tuoi migliori amici nel calcio e perché?Non ho un miglior amico, ho sempre fatto amicizia con tutti. Sono molto aperto, ma ho mantenuto un legame forte con i giocatori con cui sono cresciuto nei primi anni di carriera al Saint-Étienne, per esempio. Nella nazionale francese Mamadou Sakho e Paul Pogba. Ci sono giocatori con cui ho un rapporto profondo. C’è anche Moussa Sissoko. Sono più che compagni di squadra. Si creano dei legami quando si sta insieme e si attraversano momenti speciali. In nazionale abbiamo creato dei legami forti durante il torneo. Quindi è bellissimo.

    Qual è il miglior consiglio che ti hanno dato nella tua vita, come persona e come calciatore?Il miglior consiglio me lo hanno dato i miei genitori. È quello di rispettare i compagni, la gente intorno a te, i ct, gli allenatori e te stesso, e anche quello di rimanere sempre umile. E anche sapere da dove vieni. Ho una famiglia che è stata sempre umile, rispettosa e ben educata. Penso che questo sia stato uno dei miei punti di forza. Lo devo ai miei genitori.

    Qual è il miglior stadio in cui hai giocato ai Mondiali?Quello di Rio de Janeiro, per me, era uno stadio, una città, un paese. Quando senti Maracanã, pensi agli anni di Pelé. Pensi a tutto ciò e al fatto che stai per giocare in uno stadio del genere, anche se ovviamente l’infrastruttura non è stessa oggi, ma è un ricordo incredibile. LEGGI TUTTO