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    Tijjani Reijnders al fantacalcio: ruolo, quotazione e statistiche

    Analisi, numeri e caratteristiche del nuovo centrocampista olandese dell’Milan. Ecco perché prenderlo al Fanta

    profilo e ruolo—  Olandese, classe ‘98, Tijjani Reijnders arriva dall’Az Alkmaar per rinforzare il centrocampo rossonero dopo l’addio di Tonali. Doti di regia e qualità, Reijnders è un calciatore dotato di ottima tecnica individuale. Non fa della velocità il suo punto forte ma è un centrocampista molto agile, tecnico, abile nelle geometrie e nella conduzione di palla. Destro naturale ma calcia ugualmente bene anche con il sinistro. Sa servire i compagni ma anche avanzare e provare la conclusione in porta. Insomma, parliamo di un centrocampista completo: ha giocato da centrale, da mediano davanti alla difesa, da mezz’ala, da ala offensiva e anche da trequartista. Nel Milan potrà giocare nel duo mediano nel 4-2-3-1 o come mezz’ala nel 4-3-3 che sta prendendo sempre più piede nei piani di Pioli.

    E’ da prendere al fanta?—  Reijnders dovrebbe avere la titolarità garantita, a prescindere dal modulo usato da Pioli, ma è sicuramente più appetibile nel caso di un suo utilizzo da mezz’ala offensiva nel nuovo 4-3-3. Segna e crea occasioni per i compagni, e se aggiungessimo alla valutazione globale la sua abilità sui calci piazzati, crediamo di poter parlare di un centrocampista da 2° slot pieno. Nelle vostre leghe private potete orientarvi su un 5% di budget, sperando di pagarlo anche meno. Dovesse costare un po’ in più, gli si potrà comunque dare fiducia. Al Fantacampionato costa 29 crediti. LEGGI TUTTO

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    Elkann: “La famiglia bianconera, una delle più grandi gioie della mia vita. Amore viscerale”

    Parla la proprietà nel giorno del centenario della famiglia Agnelli alla guida della Juve: “Una casa per milioni di noi. Grazie per le avventure vissute e per quelle che costruiremo insieme”

    “Far parte di questa grande famiglia bianconera, che dovunque nel mondo si riconosce, si ritrova, si sostiene e si capisce con uno sguardo, e condividere l’amore viscerale per una squadra che per milioni di noi è una casa, è stata ed è una delle più grandi gioie della mia vita, trasmessa da mio nonno a me e poi ai miei figli”. Sono le parole con cui John Elkann, numero uno di Exor, la cassaforte di famiglia e azionista di maggioranza assoluta della Juventus, ha celebrato i 100 anni degli Agnelli alla guida del club bianconero. 

    eredità—  “Sono stati cent’anni di batticuore, vittorie, batoste, rinascite e passione assoluta ereditate di generazione in generazione”, ha detto Elkann, in una raccolta di 100 dichiarazioni pubblicate dalla Juventus da persone legate al club, da Platini a Del Piero, da Conte a Zidane, da Capello a Lippi. “Per tutte le avventure che abbiamo vissuto, per quelle che costruiremo insieme, posso solo dirvi grazie con tutto il mio cuore – conclude il messaggio di Elkann – Ora e per sempre, forza Juve”.  LEGGI TUTTO

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    Simic, il piccolo gigante di Pioli che non ha paura del Real

    Centrale serbo ma di passaporto tedesco, classe 2005: con il Madrid è stato lanciato dal primo minuto e ha risposto con un’ottima prestazione. E contro la Juve…

    Dal nostro inviato Luca Bianchin
    24 luglio

    – PASADENA (STATI UNITI)

    Jan-Carlo Simic, questo è il nome. I milanisti che sono rimasti svegli a vedere la vera “prima” stagionale contro il Real Madrid scrivono di lui come se lo conoscessero da sempre. In realtà, per molti è una scoperta. E in realtà, il rischio qui è di esagerare. Con ordine, identikit. Simic è un giovane difensore del Milan, è nato nel 2005 e nella notte ha giocato da titolare contro il Real Madrid. Prima volta con i grandi. È andata così: Pioli pensava di far giocare Gabbia vicino a Tomori, poi Matteo ha trovato l’accordo di massima col Villarreal e assieme al club ha deciso di non giocare. Troppo rischioso. Pioli al mattino ha chiamato Simic e gli ha detto: cominci tu. LEGGI TUTTO

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    Juve, Elkann, Del Piero, Allegri, Zidane: tutti ricordano gli Agnelli

    Cento anni in cui è cambiato praticamente tutto, ma con determinati valori rimasti capisaldi anche oggi, sempre nel segno della famiglia Agnelli. In occasione di questa particolare ricorrenza, tanti personaggi del mondo Juventus hanno voluto lasciare un messaggio ai canali ufficiali bianconeri.
    Cent’anni di Agnelli, i ricordi delle leggende Juve
    A partire da chi la Juventus l’ha vissuta da calciatore. Tra questi non poteva ovviamente mancare Alessandro Del Piero: “In quella mano sulla spalla si sente la forza, il supporto, la responsabilità di essere Juventus da cento anni. Un secolo insieme, il Club e la Famiglia Agnelli. C’è una foto, scattata al campo d’allenamento al vecchio Comunale nei primi anni 2000, che mi lega particolarmente all’Avvocato, che ho conosciuto, così come il dottor Umberto, fin dai miei primi giorni alla Juventus. E’ in quelle conversazioni, in quei momenti, che ho visto cosa significassero quei colori per la Famiglia Agnelli. Sono tifoso della Juventus, sono stato 19 anni in bianconero, e questo mi ha dato la possibilità di fare parte di una grande storia e di capire cosa significa questo amore che dura da un secolo. Perché ci sono storie che non possono finire”.
    Anche Zinedine Zidane ha voluto lasciare il proprio messaggio: “Juve. Tante emozioni: come non pensare all’Avvocato, sempre attento a me, alle sue telefonate all’alba dopo una partita vinta, alle sue apparizioni agli allenamenti… il mondo si fermava! La Juve è stata più di una famiglia, è stata un luogo in cui ho imparato davvero cosa significava “competitività” come giocatore, e che mi ha spinto anche nella mia vita di uomo e in famiglia”. Giorgio Chiellini ha invece rimarcato che: “La Juventus è storia, passione, orgoglio, sacrificio e vittoria. La Juventus è famiglia. La Juventus è più grande di tutto, di tutti, per sempre”.
    Anche Claudio Marchisio, che ha trascorso tutta la carriera in bianconero, ha salutato il mondo Juve: “Sono 100 anni esatti che la famiglia Agnelli è legata alla Juventus. Si tratta di qualcosa di unico al mondo. Non esiste un club sportivo di qualsiasi disciplina che possa vantare una proprietà così longeva. Essere juventino è qualcosa di profondo: è orgoglio, è passione, è voglia di non arrendersi mai. È la storia di una famiglia, ma è diventata anche la storia di ognuno di noi. UNICI. Proprio come quello che siamo stati. Come quello che siamo. Come quello che saremo, #FinoAllaFine”.
    Nella storia della Juve resterà anche Sara Gama, capitano della Juventus Women: “La Juventus per me è l’insieme di identità, dedizione e vicinanza continue nel tempo per scrivere pagine di sport uniche. Ho l’onore e il privilegio di esserne il Capitano dall’inizio dell’avventura femminile, alzare trofei è il nostro unico obiettivo, seguendo e mettendo in campo sempre i tre valori cardine elencati”. LEGGI TUTTO

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    Il secolo degli Agnelli: il ricordo speciale della Juventus

    È un legame inscindibile quello tra la Juventus e la famiglia Agnelli. Una sorta di binomio che va avanti fin dagli albori del club, diventato negli anni uno tra i più blasonati al mondo. Un amore reciproco, duraturo, sempre ardente e vivo.
    Esattamente 100 anni fa, il 24 luglio 1923, nasceva la prima Juventus targata Agnelli. Edoardo acquistò il club ereditando il ruolo di presidente da Gino Olivetti e diventando il dodicesimo timoniere di Madama. Nel giorno del centenario, la società ha voluto ricordare questo storico passaggio di consegne con un comunicato sul sito ufficiale. 
    In 100 anni di Agnelli una sola filosofia Juve
    Tutti gli Agnelli alla presidenza della Juventus

    “È una storia che inizia esattamente un secolo fa. Una storia di visione, progetti, vittorie, crescita, futuro, ma principalmente, una grande, infinita, storia d’amore – si legge -. Il 24 luglio 1923 Edoardo Agnelli diventava Presidente della Juventus: il primo, della famiglia Agnelli, a legare il suo nome ai colori bianconeri. Edoardo, poi Gianni, l’Avvocato, Umberto, il Dottore, e infine Andrea. Sono i nomi di coloro che hanno guidato la Juventus in prima persona, come Presidenti, ma il legame fra il Club e la famiglia non si è mai spezzato. Ed è, anche oggi, fortissimo”.
    Platini, la Juve e 100 anni con gli Agnelli: “L’Avvocato e il Pallone d’oro”
    Guarda la galleryJuve, 100 anni con gli Agnelli: dieci frasi per capirne il senso
    Juventus-Agnelli: un legame nel segno dell’amore 

    “Quante cose accadono, in un Secolo: cambia letteralmente il mondo. Se pensiamo alla storia, e ovviamente anche alla nostra, in questi 100 anni, vengono davvero le vertigini: si susseguono generazioni, la vita delle persone si modifica di continuo, la società è sempre diversa, in evoluzione. Praticamente niente, di quello che esisteva 100 anni fa, è rimasto uguale. Anche la Juventus è in continua evoluzione: da Fidanzata d’Italia a Signora, da club italiano a brand mondiale, all’interno di un universo, quello del calcio, che anche lui non è mai uguale a sé stesso – continua la nota -. È bello, però, pensare che c’è qualcosa che, in questi decenni non è cambiato: magari si è rinforzato, si è alimentato, è cresciuto, ma non è cambiato. Parliamo dell’amore di un popolo verso i suoi colori. Quell’amore che ti fa stare unito, sempre, nei mari calmi e nelle tempeste, nelle vittorie e nei momenti meno facili, nei trionfi e nelle fasi in cui, tutti insieme, si lavora per tornare al nostro posto. Il primo. Quell’amore, che il popolo della Juve, la grande famiglia della Juve, ci tributa ogni giorno con una forza che non si può discutere, e che è lo stesso che da 100 anni guida i passi della famiglia Agnelli in bianconero. L’amore. Perché alla fine, il senso è tutto qui”. LEGGI TUTTO