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    FANTACUP, scopri il nuovo gioco di Tuttosport con fantastici premi: ti farà impazzire!

    È arrivato il gioco che aspettavi: FANTACUP, il nuovo Fantacalcio® di Tuttosport con diverse modalità di partecipazione e più classifiche da scalare per vincere ad ogni giornata. La Serie A 2024/25 sta per partire: schiera fino a 6 squadre da sito o app e prova ad ottenere uno o più dei tantissimi premi in palio tra auto, scooter, monopattini, tv, vacanze, buoni Amazon, PlayStation e abbonamenti.Clicca qui e gioca subito a FANTACUP!

    Come funziona FANTACUP

    Vai al sito ufficiale o scarica l’app di FANTACUP, iscriviti e forma la tua rosa ideale con i 260 crediti virtuali a tua disposizione. La rosa sarà composta da 28 calciatori (4 portieri e 24 calciatori di movimento, rispettando i minimi di ruolo ovvero almeno 6 difensori, 6 centrocampisti e 4 attaccanti). Scegli il modulo di gioco tra quelli previsti (3-4-3, 3-5-2, 4-5-1, 4-4-2, 4-3-3, 5-4-1, 5-3-2) e schiera titolari e panchinari.

    Le classifiche di FANTACUP

     – Classifica generale: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 4° e la 38° giornata di gioco, corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco.

     – Classifiche di giornata:  vengono stilate sommando i punteggi delle squadre iscritte al concorso in ogni singolo turno di gioco. Sono visibili e disponibili nella piattaforma dopo ogni turno di gioco.

    – Classifica Sprint di Agosto: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 1° e la 3° giornata di gioco, corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco.

    – Classifica Challenge d’Autunno: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 4° e la 10° giornata di gioco (7 giornate in totale), corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco a partire dalla 4° giornata.

    – Classifica Christmas Cup: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 14° e la 20° giornata di gioco (7 giornate in totale), corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco a partire dalla 14° giornata.

    – Classifica Cross the Market: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 21° e la 24° giornata di gioco (4 giornate in totale), corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco a partire dalla 21° giornata.

    – Classifica Challenge di Primavera: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 25° e la 31° giornata di gioco (7 giornate in totale), corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco a partire dalla 25° giornata.

    – Classifica Rush Finale Cup: viene stilata sommando i punteggi maturati delle squadre iscritte al concorso tra la 35° e la 38° giornata di gioco (ultime 4 giornate), corrispondenti alle medesime giornate del calendario del Campionato di Serie A 2024/2025. È sempre visibile e disponibile nella piattaforma di gioco a partire dalla 35° giornata.

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    Rilanci Toro, Adams più vicino. Hajdari: “Io voglio i granata”

    TORINO – Mentre Cairo in radio si lancia nelle sue promesse a elastico (“rinforzi di qualità, rosa completata velocemente, alzeremo l’asticella” e via dicendo: “le sue solite promesse di inizio mercato, più o meno uguali tutti gli anni”, han subito commentato i tifosi sul web), Vagnati ha trascorso un’altra giornata anche lui piena di parole, ma per portare a casa gli obiettivi primari di questa fase del mercato, facendo continuamente di conto. Ovvero in primo luogo un altro difensore dopo Coco, specificamente di piede sinistro: e la prima scelta (ormai lo sappiamo da qualche giorno) è Hajdari, 21enne centrale mancino in uscita dal Lugano. Nei piani del dt, il difensore sostituirebbe il connazionale Rodriguez come braccetto di sinistra nella difesa a 3 di Vanoli.
    Hajdari sempre più vicino
    Talento in ascesa, reduce da una stagione decisamente sopra le righe: 45 presenze, 3 reti e un assist gol tra campionato, Coppa nazionale (sino alla finale, persa), qualificazioni di Europa League e fase a gironi di Conference. In più, 3 partite con l’Under 21 elvetica e la partecipazione agli allenamenti di preselezione prima dell’Europeo con la nazionale maggiore. Come narrato sul giornale di ieri, Vagnati era partito da un’offerta da 3 milioni, aumentata martedì del 33% sino a quota 4 milioni più uno di bonus. Un rilancio più che significativo, a testimonianza della concretezza dell’interesse del Torino per Hajdari e della volontà di chiudere l’operazione entro la fine di questa settimana.
    Il Lugano ne ha preso atto: ormai ha compreso di non essere più in grado di tenere il suo gioiellino, tuttavia la dirigenza ticinese vuole monetizzare il più possibile, dopo l’esplosione del difensore nell’arco di un campionato di vertice (2° posto in classifica). Su Hajdari hanno cercato di inserirsi in questi giorni anche il Verona e l’Empoli: ma si sono dovuti mettere subito in coda, a notevole distanza dal Torino. Ieri è stata la giornata del tiraemolla: nuove trattative tra Vagnati e i vertici del Lugano, prima dell’amichevole che nel tardo pomeriggio la squadra ticinese ha giocato (e perso per 3 a 2) ad Appiano contro l’Inter.
    Regolarmente in campo Hajdari per 60 minuti, prima della sostituzione con El Wafi: un antipasto di Serie A, per lui. Con i ticinesi che han chiesto non meno di 5 milioni più bonus, Vagnati ha ulteriormente alzato l’offerta fino a quota 4,5 milioni cash, con in aggiunta sempre quel milione di bonus. Le parti, dunque, appaiono sempre più vicine: e la fumata bianca può davvero arrivare nei prossimi giorni. Anche perché adesso anche il difensore ha preso posizione: “Voglio andare al Toro”, ha fatto sapere con chiarezza ai suoi dirigenti, direttamente e attraverso i suoi agenti. Hajdari è stramotivato: ed è anche convinto della scelta fatta. Così, ora, sta giocando anche lui la sua partita per cercare di velocizzare il trasferimento in Italia. Morale: Hajdari risulta sempre più vicino al Torino, a questo punto. E il tiraemolla sul prezzo ricomincerà oggi su basi più che positive.
    Si tratta per Adams
    Trattative in corso, in accelerazione, anche per l’attaccante Adams, svincolato, ex Southampton, nazionale scozzese (3 presenze agli Europei). Lui e il suo agente sono in Italia da un paio di giorni per discutere con più club. Ma è stato soprattutto il Torino, finora, a mettere sul piatto della punta l’offerta migliore. In virtù della sua situazione di svincolato, ingaggiabile senza dover comprare il cartellino, allo scozzese il dt granata ha proposto un ingaggio pluriennale nuovamente alzato.
    1,8 milioni netti a stagione più bonus legati innanzi tutto ai gol, e in aggiunta 1,5 milioni di premio alla firma. Adams aveva chiesto un paio di milioni sia a stagione sia come bonus d’ingresso. Ora deve decidere come andare avanti nelle trattative con il Torino. Il club granata sta compiendo un grande sforzo per accontentarlo, l’ingaggio netto fisso sarebbe tra i più alti nella rosa granata. A conti fatti, dunque, anche Adams appare ora più vicino al Torino. Oggi se ne saprà di più, in attesa che venga poi ufficializzata la cessione di Ilic allo Zenit (23 milioni più 2 di bonus): non a caso il serbo per ora non raggiungerà Vanoli a Pinzolo. LEGGI TUTTO

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    Calendario Serie C in diretta: Juve Next Gen nel Girone C, le sfide e le date

    Juve Next Gen e il girone C di Serie C
    Tante novità per l’U23 bianconera, a partire dal tecnico: sarà Paolo Montero a guidare la seconda squadra, con l’ex allenatore Massimo Brambilla che sarà avversario nel girone, accasatosi al Foggia. E a proposito di avversari, di seguito l’elenco di tutte le squadre che vanno a comporre il girone C di Serie C: Team Altamura, Avellino, Benevento, Casertana, Catania, Cavese, Audace Cerignola, Crotone, Foggia, Giugliano, Juventus Next Gen, Latina, ACR Messina, Monopoli, AZ Picerno, Potenza, Sorrento, Taranto, Turris, Trapani.
    Nella passata stagione, nel giorne B, la Juve Next Gen si era piazzata al 7° posto in classifica, conducendo inoltre un importantissimo percorso nella post season. Al primo turno dei playoff il 2-0 sull’Arezzo, poi il successo nella doppia sfida contro il Pescara e a seguire la vittoria in rimonta sulla Casertana. L’eliminazione è arrivata solo con la Carrarese (poi vincitrice e promossa in Serie B) senza neanche una sconfitta, bensì con due pareggi.
    I gironi di Atalanta U23 e Milan Futuro
    Questa la composizione degli altri due raggruppamenti di Serie C:
    GIRONE A: Albinoleffe, Alcione Milano, Arzignano Valchiampo, Atalanta U23, Caldiero Terme, Feralpisalò, Giana Erminio, Lecco, Lumezzane, Novara, Padova, Pergolettese, Pro Patria, Pro Vercelli, Renate, Trento, Triestina, Union Clodiense, L.R. Vicenza, Virtus Verona
    GIRONE B: Arezzo, Ascoli, Campobasso, Carpi, Gubbio, Legnano Salus, Lucchese, Milan Futuro, Perugia, Pescara, Pianese, Pineto, Pontedera, Rimini, Sestri Levante, SPAL, Ternana, Torres, Virtus Entella, Vis Pesaro.
    Serie C 2024/25, tutte le date
    Sono ufficiali tutte le date che riguardano il prossimo campionato di terza serie. Come detto, l’inizio è previsto per il weekend del 25 agosto, la fine della stagione regolare invece per il 27 aprile. In mezzo ci saranno tre turni infrasettimanali: sono previsti per mercoledì 25 settembre, mercoledì 30 ottobre, mercoledì 12 marzo (con anticipi al martedì o posticipi al giovedì). Sosta invernale invece in programma domenica 29 dicembre.
    Per quanto riguarda la Coppa Italia di Serie C, si parte l’11 agosto con in primo turno, che si disputerà in gara secca (con la possibilità di arrivare a supplementari e rigori). Il turno successivo una settimana più tardi, il 18 agosto. Gli ottavi di finale si disputeranno mercoledì 27 novembre, mentre i quarti si giocheranno sempre di mercoledì e precisamente il 18 dicembre. Le semifinali della competizione tricolore (dove sono previste andata e ritorno) si giocheranno il 22 gennaio e il 12 febbraio. La finale, anche questa in gara doppia, è prevista per mercoledì 26 marzo (andata) e mercoledì 29 aprile (ritorno). LEGGI TUTTO

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    Immobile, lettera alla Lazio: “Un discorso che non avrei mai voluto fare”

    Lazio, la lettera d’addio di Immobile
    Questo il posto condiviso sui social dall’attaccante italiano: “Oggi è uno dei giorni più difficili della mia carriera. Dopo anni di emozioni, vittorie, sconfitte, sacrifici e gioie condivise, è arrivato il momento di salutarvi. Questo è un discorso che non avrei mai voluto fare, ma la vita ci porta a prendere decisioni che, seppur dolorose, devono essere fatte. Quando sono arrivato qui, giovane e pieno di sogni, non avrei mai immaginato quanto profondo sarebbe stato il legame che avrei sviluppato con questa maglia, con questa città e, soprattutto, con voi, i tifosi. Voi siete stati il nostro dodicesimo uomo in campo, la forza che ci ha spinto a superare gli ostacoli più difficili e a festeggiare le vittorie più belle. Ricordo ancora la prima volta che ho indossato questa maglia, il cuore che batteva forte e la speranza di rendervi orgogliosi. Da allora, ogni partita, ogni allenamento, ogni momento passato su questo campo è stato dedicato a voi, perché sapevo quanto significava per voi, quanto la vostra passione e il vostro supporto rendessero speciale ogni istante.
    Abbiamo condiviso momenti indimenticabili: le vittorie sudate, i gol all’ultimo minuto, le serate di gloria e anche le lacrime dopo le sconfitte. In ogni singolo istante, ho sentito il vostro affetto e il vostro sostegno incondizionato. E per questo vi sarò eternamente grato. Porterò sempre nel cuore i vostri cori, i vostri applausi, il calore che mi avete donato in ogni partita. Mi avete fatto sentire a casa, mi avete fatto sentire parte di una grande famiglia. E per questo non ci sarà mai abbastanza tempo per dirvi quanto vi ringrazio. Vi saluto con la promessa che, ovunque mi porterà la vita, una parte di me sarà sempre qui, con voi, sugli spalti, a tifare per questa squadra. Vi porterò sempre nel cuore, come il più prezioso dei tesori. Grazie di tutto. È stato un onore e un privilegio essere il vostro capitano”.
    Lazio, il saluto della moglie Jessica Melena
    Anche la moglie di Immobile, Jessica Melena, ci ha tenuto a ringraziare la Lazio e i tifosi: “Ci siamo, è arrivato quel giorno che mai avrei immaginato. Oggi finisce un’avventura durata 8 anni. In questi 8 anni ti ho visto crescere, diventare un uomo, ho vissuto con te il tuo sogno, al tuo fianco sostenendoti sempre. Roma e la Lazio sono state la nostra casa, dove siamo cresciuti insieme ai nostri bambini. E oggi mi guardo indietro e vedo tutto quello che abbiamo fatto. Mi fermo e penso a quanto ognuno di voi ha fatto per noi. Facendoci sentire amati e speciali. Il vostro coro che inneggia il Capitano Ciro Immobile, risuonerà nella mia testa sempre, e per 207 volte avete urlato di gioia. In casa e in trasferta. Ripenso al vostro affetto e al vostro amore che non ci è mai mancato e che ci ha accolti fin da subito e che oggi nonostante tutto, ci state ancora dimostrando con tantissimi messaggi di affetto, di ricordi di saluti. 8 anni di vita, in cui abbiamo incontrato tante persone, alcune le abbiamo perse, altre sono al nostro fianco. Amici del cuore, amici nel quotidiano, amici sempre e comunque ma soprattutto ovunque.
    Così la vita ci ha messo davanti alla possibilità di vivere una nuova avventura, una nuova sfida, e voi conoscete il vostro Capitano, non si tira mai indietro e noi con lui. Vi confesso che la nostalgia si è già fatta sentire, ma c’è anche tanta voglia di vivere questo nuovo capitolo di vita. Voi tutti, tifosi e amici siete stati un motore di vita. Una vita che si evolve. Sono sicura che un giorno torneremo e vi ritroveremo tutti e saremo felici di riabbracciarci. Non è un addio, ma solo un arrivederci”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Buongiorno colonna del Napoli”. Poi la frase sul test di Ventrone

    Napoli, il commento di Conte sul mercato

    La conferenza inizia subito con il tema mercato: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane. Lo stessovale per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”.

    Quindi sull’ultima stagione degli azzurri: “È inevitabile che certe scorie non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì. Nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria. Ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo per rinfrescarci la memoria”.

    Napoli, Conte su Osimhen e lo scudetto

    Conte ha poi affrontato il tema del futuro di Victor Osimhen: “È un top player, un professionista con cui io ho parlato a lungo. È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Quello che conta è il presente, del futuro non mi interessa”.

    Sullo scudetto: “È stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions e -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato proprio l’Inter, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto… Detto questo, a me questi giochino non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurd e ingiustificabile. Abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico.”

    Napoli, Conte: “Ho trovato un gruppo consapevole”

    Quindi un commento sulla squadra dopo i primi giorni di ritiro: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Il ritiro? Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto. In albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    Napoli, Conte: “Kvara e Di Lorenzo? Promessa mantenuta”

    Conte è poi tornato a parlare delle situazioni legate a Kvaratskhelia e Di Lorenzo: “Il presidente mi aveva promesso che sarebbero rimasti ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

    Spazio poi al campo, con la sceltra tra la difesa a tre e quella a quattro: “Noi lavoreremo su un tipo di costruzione che va bene per entrambe. Cambierà il tipo di pressione che puoi andare a fare in campo. Anche il mercato è stato fatto in funzione di questa idea con calciatori come Buongiorno e Di Lorenzo. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei nostri calciatori, dando spazio alla qualità di giocatori come Kvara e Politano. La situazione è chiara dal punto di vista tattico, non voglio una squadra passiva. Dobbiamo fare la partita, poi è chiaro che quando giochi contro una squadra più forte devi anche saperti difendere”.

    Napoli, Conte sull’addio di Zielinski

    L’allenatore ha commentato il centrocampo a sua disposizione dopo l’addio di Zielinski: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Lo stesso vale per Folorunsho, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non è previsto l’arrivo di un nuovo centrocampista, poi in caso di cessione ci penseremo”.

    Conte non dimentica Ventrone: “Faremo lo yo-yo test”

    Conte ha poi dimostrato di non aver dimenticato l’ex preparatore atletico Gian Piero Ventrone, scomparso nel 2022, citando il metodo d’allenamento dello yo-yo test: “Lo faremo in corso d’opera, da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta. L’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. Quando a volte mi dicono se davvero facevano quelle corse… è inevitabile che c’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    Napoli, l’idea di Conte su Raspadori e Lindstrom

    L’allenatore ha parlato del possibile ruolo dei due calciatori nell’attacco del Napoli: “Per quanto riguarda Lindstrom, lui faceva l’esterno alto nel 3-4-3 al Francoforte. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per quel che riguarda Raspadori, è un calciatore per cui ho in mente un ruolo da sottopunta, ma sicuramente non in fascia. Poi mi aspetto delle risposte forti da parte di tutti”.

    Su Oriali che invece lo ha seguito dopo il percorso insieme all’Inter: “Abbiamo avuto il piacere di conoscerci in Nazionale, dove mi è stato proposto da Tavecchio. Siamo partiti insieme in Nazionale e poi l’ho riportato con me all’Inter e gli ho chiesto di accompagnarmi in questa esperienza al Napoli. Lui poteva stare anche a casa, ed invece ha accettato di buon grado di venire con me. È un po’ il mio braccio destro. È una persona molto importante per me e mi fa piacere che mi abbia seguito qui con grande entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    Ricci, Torino e rinnovo: come (non) farlo diventare il Buongiorno del 2025

    TORINO – Chi sarà il Buongiorno del 2025, se ci sarà un altro Buongiorno nel 2025?La buttiamo lì, ma neanche troppo, mettendo assieme una serie di circostanze e, guarda un po’, anche di coincidenze. La buttiamo lì e diciamo che, osservando oggi come oggi la rosa granata rimasta a disposizione di Vanoli, ad alto sono rischio sono innanzi tutto due giocatori, partendo ovviamente dal rendimento fin qui palesato sul prato: Samuele Ricci e Raoul Bellanova, ovviamente. Il primo è il gioiello del Torino formalmente più aggredibile sotto il profilo contrattuale, il secondo quello che più e meglio si è stagliato nella stagione appena conclusa. E proprio dall’esterno destro di spinta cominciamo, visto che ancora pochi giorni fa Vagnati negava il rischio di partenze anticipate: «Siamo felicissimi di lui, abbiamo creduto fortemente nel giocatore, è cresciuto tanto. Ci hanno chiamato soprattutto dall’estero per Raoul, ma posso dire con grande serenità che è giusto che rimanga a Torino perché abbiamo l’ambizione di fare una squadra di un certo livello». Questa è insomma la strategia delineata pubblicamente, a conferma di quanto già si scriveva su queste colonne ancora abbastanza di recente. Ovvero: tra Buongiorno, Ricci e Bellanova, ovvero i tre gioielli più ambiti sul mercato, il piano di Cairo è cederne uno solo nel corso di quest’estate. Detto, fatto: ciao, Alessandro, simbolo vivente ormai di una favola (granata) che fu.
    I contratti di Ricci e Bellanova
    Bellanova, arrivato un anno fa, ha un contratto sino al 2027, dunque ancora abbastanza lungo, con uno stipendio netto già significativo all’interno delle medie salariali del Torino: 1,15 milioni netti a stagione più bonus. La situazione di Ricci, reduce da un campionato meno appariscente rispetto all’esplosione dell’esterno destro 24enne, ma pur sempre globalmente positivo, è diversa. Il contratto del play 22enne scadrà già nel 2026: di conseguenza, per le banalissime leggi del mercato, un prolungamento dovrà materializzarsi quest’etate, o al massimo tra l’autunno e l’inizio dell’inverno. Arrivare a gennaio con ancora il vecchio contratto, dunque a 18 mesi dalla scadenza, sarebbe pericolosissimo per il Torino: Ricci comincerebbe a fare sempre più gola e ovviamente il suo valore verrebbe gambizzato dalla scadenza sempre meno lontana.
    Da ‘capitan futuro’ granata al Napoli di Conte
    E adesso parliamo di soldi, ma non solo di soldi. L’annuncio del rinnovo di Buongiorno fino al 2028 (il massimo possibile: 5 anni) fu diffuso il 12 luglio: esattamente 12 mesi fa, domani. E proprio entro dopodomani Ale si sottoporrà alle visite mediche col Napoli. Prima del prolungamento, guadagnava circa 350 mila euro netti, una cifra assolutamente sottodimensionata rispetto alle qualità, ai margini di crescita e all’importanza che già aveva acquisito Buongiorno un anno fa. L’agente del difensore cercò invano in tutti i modi di portare il suo stipendio sopra il milione netto più bonus. Irremovibile, Cairo. Alessandro dovette cedere, abbassare le pretese, accontentarsi di 850 mila euro netti: una cifra sempre e comunque pazzesca per noi comuni mortali, ma ancora inferiore alle leggi (in questo caso economiche) del mercato italiano, tanto più in considerazione che si parlava del vicecapitano del Torino (e non di una squadra provinciale), nonché di un giocatore già in ascesa impetuosa. Manco a dirlo, appena un mese dopo, cioè grossomodo a una settimana dalla fine del mercato, l’Atalanta si buttava all’assalto del centrale. «Trattative con i bergamaschi per Buongiorno? Una bufala!», dichiarò Cairo all’epoca, salvo poi trovare l’accordo con i Percassi, saltato soltanto perché Ale proprio non se la sentiva di lasciare il suo Toro, il suo mondo (a Bergamo avrebbe anche guadagnato parecchio di più, ovviamente, e oggi sarebbe in Champions). «Buongiorno è il mio capitan futuro», disse sempre a Cairo lo scorso novembre. E il 14 giugno scorso, praticamente l’altro ieri: «L’ho già detto altre volte, non ho pensato a quale possa essere il prezzo giusto di Buongiorno perché non l’ho messo sul mercato. È rimasto con noi lo scorso anno e sono stato felicissimo di questo, ha disputato un campionato notevolissimo e quindi me lo tengo stretto». Come no: così stretto che adesso il Torino di Cairo incasserà una quarantina di milioni dal Napoli (35+5 di bonus, di cui 4 facili).
    Torino, come evitare il Buongiorno-bis
    Ricci, si diceva, ha il contratto in scadenza già nel 2026. Guadagna 950 mila euro netti più bonus. Tanti per intenderci: molto meno di Lazaro e Ilic, peraltro destinato allo Zenit, ma anche di Linetty. Per doti tecniche ed eclettismo tattico, età (23 anni ad agosto), crescita oggettiva, potenzialità, professionalità e serietà (con in aggiunta l’ingresso nel giro azzurro di Spalletti, anche se poi da Coverciano non è stato portato in Germania), per tutte queste ragioni, si diceva, Samuele rappresenta il futuro del Toro: un altro gioiello, sulla carta. Si tratta ora di capire se riusciranno o meno a incrinargli le motivazioni, man mano. Come è capitato ad Alessandro nel corso dell’ultima stagione: e non solo per ragioni economiche, ma anche per un fatto di ambizioni sportive. E le due cose vanno di pari passo. Invece, tra lo stipendio alzato il minimo possibile rispetto alle richieste, il caso Atalanta e le spine del Cairismo digerito al Filadelfia in tutte le sue declinazioni quotidiane, si sono progressivamente sviluppate condizioni che in qualche modo hanno favorito l’assalto del Napoli (prego, entrate pure: purché ci portiate almeno 40 milioni…). E non dimentichiamoci mai che nella scorsa settimana Alessandro ha dovuto ripetere di continuo alla Juventus il suo «no, non posso proprio, io sono del Toro e nel Toro sono cresciuto», con Giuntoli che era già arrivato a offrire 42 milioni più 5 di bonus al Torino, con Thiago Motta che partecipava anche lui al corteggiamento del difensore e con Vagnati che intanto si relazionava di continuo con Alessandro, per poi relazionare al grande capo. Vediamo ora quando cominceranno le trattative per il rinnovo di Ricci, ora. E poi appuntamento all’estate del 2025? LEGGI TUTTO

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    Welington, duello Torino-Southampton: se salta riecco Piton

    Il Torino di Cairo sta per incassare ufficialmente e placidamente 40 milioni restando ormai soltanto a osservare, mentre il Torino di Vagnati deve brigare, tribolare, sbuffare e arrabattarsi come può per correre dietro in Brasile a un terzino sinistro semisconosciuto ai più in Europa, che costa tra 4 e 5 milioni. Con i suoi due volti opposti scolpiti sulle statue che lo raffigurano, già ai suoi tempi Giano bifronte doveva tifare per il Torino Fc, evidentemente. Era un dio. Ed era un giocatore del Toro, Buongiorno. Ieri, al termine di un’altra giornata di trattative, il suo agente e i vertici del Napoli hanno trovato l’intesa anche quanto a diritti di immagine e premi. È fatta: domani le visite mediche, poi le firme sui contratti e l’annuncio di De Laurentiis in pompa magna. Per il Torino di Cairo, 35 milioni più 5 di bonus di cui 4 facili. Per Alessandro, 5 anni di contratto con clausola rescissoria da 70 milioni esercitabile solo dopo il 2027, e ingaggio a salire (da 2,8 milioni netti a oltre 3) più bonus fino al 2029.
    Calciomercato Torino, la situazione di Welington
    Per Welington, invece, il Torino di Vagnati sta ballando sul filo del rasoio: trattativa da brividi ad alto coefficiente di difficoltà, soprattutto ora che un intermediario del Southampton è arrivato in Brasile per cercare di sbloccare l’operazione. Sul fronte granata Vagnati continua tuttavia a non arrendersi, parlando tutti i giorni con l’agente del terzino sinistro e con i vertici del San Paolo per portare avanti il duello con la società inglese, neopromossa in Premier. Il Southampton ha un vantaggio netto: la potenza di fuoco. Ma finora non è riuscito a trovare l’accordo con il giocatore, che mostra dubbi sulla destinazione. Il problema, ovviamente, non concerne il palcoscenico della Premier, ci mancherebbe: bensì specificatamente la dimensione sportiva e le ambizioni del Southampton, squadra destinata nel prossimo campionato a lottare in primo luogo per la salvezza. Di qui il tiraemolla che sta perdurando sull’asse Inghilterra-Brasile, con la scelta dei vertici della società britannica di spedire a San Paolo un intermediario affinché possa trattare direttamente con il giocatore e con la sua famiglia, oltreché con il procuratore brasiliano del ragazzo. Vagnati finora è rimasto in piedi, nonostante tutto, per almeno due motivi: punto primo, perché su Welington aveva cominciato a muoversi con grande anticipo rispetto ai dirigenti del Southampton, ritagliandosi una posizione privilegiata al cospetto dell’esterno (soltanto dopo la promozione in Premier il Southampton è infatti potuto uscire allo scoperto, mentre il dt granata discute con il procuratore del terzino da diversi mesi proprio in previsione del mercato estivo); punto secondo, le aspirazioni di Welington: questo terzino di spinta mancino, dotato di una corsa fluida negli affondi oltre la metà campo e di una buona cifra tecnica (i dribbling e i cross dal fondo sono il suo magnete, sul prato), aveva presto dato la sua disponibilità a trattare col Torino, mettendo in conto di atterrare in una squadra più ambiziosa del Southampton, in grado di lottare almeno per la qualificazione alla minore delle Coppe europee.
    Welington-Toro, partita aperta
    Di conseguenza gli inglesi stanno cercando di recuperare terreno mettendo sul piatto offerte già alzate almeno un paio di volte, nonché diversificate: acquisto immediato con pagamento al San Paolo del cartellino e saldo delle alte commissioni che pretende l’agente di Welington (percentuali pesantissime sulla gestione del cartellino stesso: un must, in Sud America), oppure attesa sino al 1° gennaio, quando Welington si libererà a parametro zero, con (in questo caso) un ulteriore sostanzioso premio alla firma per il giocatore e per il suo agente (scadenza contrattuale: 31 dicembre; inutili tutti i tentativi del San Paolo di rinnovare; «sogno l’Europa», ha già detto e ripetuto il ragazzo). Di suo, Vagnati l’altro ieri aveva comunque alzato le offerte al San Paolo e all’agente: 4 milioni, complessivamente. E così è rimasto in corsa. Fino a quando il ragazzo non si farà convincere dagli inglesi la partita resterà aperta anche per il Torino, visto che sotto il profilo sportivo e degli obiettivi il club granata intriga maggiormente Welington. Il problema è uno solo: le sterline. Con i soldi, a colpi di rilanci, il Southampton potrebbe anche riuscire a convincerlo, alla fine.
    Le altre mosse di mercato
    Fin qui inferiori, invece, sono risultate le offerte granata. Spera ancora il Torino, dunque, gufando e disturbando le trattative altrui. Ma, nel contempo, Vagnati è tornato a discutere anche con gli agenti di Owen Wijndal, 24enne terzino di spinta olandese di proprietà dell’Ajax, reduce dal prestito all’Anversa (44 presenze Coppe comprese, con un gol e un assist). È un obiettivo da 7, 8 milioni di euro. Tra le alternative, a prezzi simili, anche una vecchia conoscenza di Vagnati: Lucas Piton, 23 anni, italo-brasiliano (quindi comunitario), colonna del Vasco da Gama (49 presenze, una rete e 7 assist nell’anno solare 2023; rispettivamente 26, 4 e 4 nel 2024, fino all’ultima partita disputata a inizio luglio). Vagnati lo aveva già trattato nel gennaio del ‘22 e poi ancora nell’estate successiva, quando Piton militava nel Corinthians. All’epoca era un talento di belle promesse, ora invece ha acquistato una statura decisamente maggiore anche sotto il profilo della maturità. Ma per adesso, Southampton permettendo, la prima scelta continua a essere Welington. LEGGI TUTTO

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    Juve Women, quando esordirà Alisha Lehmann? Il calendario

    Dopo l’arrivo di Alisha Lehmann alla Juventus Women, il conto alla rovescia per il suo esordio in campo è subito iniziato. E ora con l’uscita del calendario del campionato femminile, si può cerchiare di rosso la data per l’esordio della svizzera. La squadra di Canzi debutterrà fuoricasa contro il Sassuolo con l’obiettivo di iniziare subito bene per mettere pressione alla Roma e alle rivali per lo scudetto.

    Juventus Women, il girone d’andata

    1ª GIORNATA (31 agosto – 1 settembre 2024)

    Sassuolo-Juventus Women

    2ª GIORNATA (14-15 settembre 2024)

    Juventus Women-Como Women

    3ª GIORNATA (21-22 settembre 2024)

    Lazio Women-Juventus Women

    4ª GIORNATA (28-29 settembre 2024)

    Juventus Women-Fiorentina

    5ª GIORNATA (5-6 ottobre 2024)

    Sampdoria-Juventus Women

    6ª GIORNATA (12-13 ottobre 2024)

    Juventus Women-Roma

    7ª GIORNATA (19-20 ottobre 2024)

    Inter-Juventus Women

    8ª GIORNATA (2-3 novembre 2024)

    Napoli Femminile-Juventus Women

    9ª GIORNATA (9-10 novembre 2024)

    Juventus Women-Milan

    Juventus Women, il girone di ritorno

    10ª GIORNATA (16-17 novembre 2024)

    Juventus Women-Sassuolo

    11ª GIORNATA (23-24 novembre 2024)

    Como Women-Juventus Women

    12ª GIORNATA (7-8 dicembre 2024)

    Juventus Women-Lazio Women

    13ª GIORNATA (14-15 dicembre 2024)

    Fiorentina-Juventus Women

    14ª GIORNATA (11-12 gennaio 2025)

    Juventus Women-Sampdoria

    15ª GIORNATA (18-19 gennaio 2025)

    Roma-Juventus Women

    16ª GIORNATA (25-26 gennaio 2025)

    Juventus Women-Inter

    17ª GIORNATA (1-2 febbraio 2025)

    Juventus Women-Napoli Femminile

    18ª GIORNATA (8-9 febbraio 2025)

    Milan-Juventus Women LEGGI TUTTO