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    Galeone: “Allegri è determinato. Mi ha detto che resta. Vuole rifarsi con la Juve”

    “Ho sentito Max stanco per la stagione vissuta, ma chi non lo sarebbe al posto suo. Non è spaventato dalle difficoltà ed è convinto di avere tra le mani dei giovani bravi da cui ripartire””Allegri deve restare alla Juve! E lo sostiene uno che più volte in passato ha detto con grande schiettezza a Massimiliano che avrebbe fatto meglio ad andare via da Torino. E di offerte ne aveva perché alcuni club chiamavano me per avvicinarsi a lui… Ma adesso è diverso: guai ad andarsene dalla Juve, sarebbe un grosso errore. L’ho detto anche a Max l’altro giorno quando ci siamo sentiti per telefono”, racconta Giovanni Galeone, molto più che un ex allenatore e un maestro del tecnico bianconero. LEGGI TUTTO

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    Un trionfo tra le lacrime: quando l’Atalanta vinse il suo primo (ed unico) trofeo senza poter festeggiare

    Il 2 giugno 1963 i nerazzurri alzavano la Coppa Italia dopo aver battuto il Toro a San Siro. Un successo storico per Domenghini e compagni, che tuttavia non venne mai realmente celebrato. Poche ore dopo, infatti, si sarebbe spento Angelo Giuseppe Roncalli, il “Papa buono” amatissimo a BergamoPer un Angelo che brilla ce n’è un altro che si spegne. E così, in poche ore, l’azzurro diventa nero. E la gioia per il successo sportivo lascia spazio alle lacrime. Il paradosso dell’Atalanta è che in oltre un secolo di vita ha vinto solo un trofeo e non l’ha nemmeno festeggiato. Il 2 giugno del 1963, esattamente sessanta anni fa, la tripletta di Angelo Domenghini doma il Torino a San Siro e regala alla Dea la Coppa Italia, primo (e per ora ultimo) trofeo nella bacheca nerazzurra. LEGGI TUTTO

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    L’Under 20 di Baldanzi: “Al Mondiale ci crediamo. Piccoli? Sì, ma bravi”

    Il leader azzurro verso i quarti con la Colombia: “Gruppo unito, tanta fansia e piedi buoni. Nel calcio ci sono tanti modi di giocare, l’importante è mettere le proprie qualità sempre al servizio della squadra”Keep calm and palla a Baldanzi. I piedi del fantasista dell’Empoli sono lo scrigno magico dell’Italia Under 20 che è arrivata ai quarti del Mondiale. Un dribbling, uno scatto, un’invenzione, un passaggio illuminante, un fallo subìto, ne esce sempre fuori qualcosa di buono. LEGGI TUTTO

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    Oriana Sabatini, lady Dybala cambia look: la reazione dei fan

    Oriana Sabatini ha deciso di cambiare look. La compagna del calciatore della Roma Paulo Dybala ha scelto di tagliare i suoi lunghi capelli neri, optando per un look corto e sbarazzino, dal colore castano chiaro, che le mette ancor di più in risalto il suo volto, esaltandone la indiscussa bellezza. 
    Oriana Sabatini cambia look: la reazione dei social
    Un cambio look che ha sorpreso i tanti fan della cantante. Tra i molti commenti social che si leggono a margine del suo post su Twitter, c’è chi le fa notare anche la somiglianza con il personaggio del cattivo ne ‘Gli Incredibili 2’. Ma c’è anche chi le chiede che bisogno c’era di tagliare la sua bella chioma. Nelle scorse ore la cantante ha sostenuto pubblicamente Dybala, le cui immagini in lacrime a fine partita nella finale di Europa League a Budapest hanno fatto il giro del mondo. LEGGI TUTTO

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    Gli scudetti, il record, i gol: Ibra e il Milan, 10 momenti da ricordare

    Il primo passo indietro è lungo 13 anni. Nell’estate 2010, Zlatan Ibrahimovic torna a Milano con un volo nei “giorni del condor”: “Stavo per compiere ventinove anni, non avevo tempo per piani a lungo termine e i soldi non sono mai stati la cosa più importante. Volevo andare in una squadra che potesse diventare forte subito e nessun club in Europa aveva la tradizione del Milan”. Prospettive chiare. Adriano Galliani sfrutta l’occasione e il 28 agosto il botto di mercato è ufficiale: “Zlatan Ibrahimovic è un giocatore del Milan”. Arriva in prestito con diritto di riscatto dal Barcellona, a 24 milioni. LEGGI TUTTO

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    Prestiti, rinnovi, obiettivi, addii: i mille incastri di mercato dell’attacco dell’Inter

    Delle attuali punte di Inzaghi, soltanto Lautaro è sicuro di un posto nella prossima stagione. Correa verso l’addio, i rebus di Dzeko e Lukaku e i profili a cui il club nerazzurro ambisce: gli scenariTra una decina di giorni scarsi saranno le minacce principali di Ederson Moraes, ma tra un mese potrebbero già indossare una maglia diversa. È lo strano caso degli attaccanti dell’Inter che compongono un reparto che potrebbe cambiare connotati anche per il 75%. In ballo ci sono rinnovi e prestiti, ma anche – inevitabilmente – i movimenti che il club sta apparecchiando per la sessione estiva di calciomercato. Attorno a Lautaro Martinez, quindi, il rebus è ancora da risolvere. LEGGI TUTTO