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    Dal “bravo” di Nedved al gol del 2020: i bei ricordi di Leao contro la Juve

    Nel 2017 il portoghese segnò tre reti in Youth League ai bianconeri con la maglia dello Sporting Lisbona, mentre con i rossoneri punse tre anni faI primi lampi di talento erano arrivati contro il bianconero. Youth League 2017-18, fase a gironi. Lo Sporting Lisbona di Leao va a Torino e annichilisce la Juve con un 4-1 a domicilio, impreziosito da una doppietta del portoghese. Segnali di futuro, con la miglior partita giocata da Rafa tra i ragazzi, e intrecci con l’Italia. Quando vede la Juventus, spesso e volentieri il 17 rossonero strappa a modo suo. LEGGI TUTTO

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    Il piano risparmi: 50 milioni da tagliare. Aiutano i big in scadenza, ma i prestiti…

    Obiettivo tenere in equilibrio i conti anche senza le coppe: il ritorno di Arthur, Zakaria e McKennie riduce i vantaggi degli addii a Rabiot, Di Maria e Cuadrado. Valutazioni obbligate sui ricchi contratti ancora in organico L’obiettivo della Juventus per la prossima stagione è abbattere il monte ingaggi, così da poter tenere i conti in equilibrio anche senza le coppe europee. Il piano risparmio sugli stipendi ha un obiettivo minimo già abbastanza delineato: 50 milioni di euro. Ma il ridimensionamento potrebbe essere molto più profondo. Di certo, conti alla mano, alla Continassa sono intenzionati a ottimizzare il costo di chi andrà via con sostituti giovani o comunque a basso impatto alla voce emolumenti. LEGGI TUTTO

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    Da Frattesi a Loftus-Cheek, grandi manovre in mediana. Ma è un Milan (ancora) orfano di Kessie…

    Sono diversi i profili osservati con molta attenzione dal club rossonero in un reparto che cambierà volto tra addii e lunghi infortuni. Ipotesi 4-3-3, che sarebbe più funzionale per alcuni giocatoriA San Siro ci ha già segnato a gennaio, pasteggiando col Sassuolo su quelli che, ai tempi, erano i resti del povero Milan. Davide Frattesi è l’ultimo – ma non sarà l’ultimo – nome per la mediana rossonera del futuro. Un futuro a breve termine perché in quella zona del campo, così come in quasi tutte le altre, il Diavolo ha bisogno di riorganizzarsi. E assolutamente rinforzarsi. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Inter, devi crederci. Roma con il muro Mou. Per la Fiorentina è tosta”

    L’ex c.t. e le tre finali… “italiane”: “Inzaghi è al top, Guardiola se la deve sudare. José è unico, Italiano ha una squadra mai noiosa” L’Italia va all’assalto dell’Europa. Nel Terzo Millennio non è mai accaduto che addirittura tre squadre arrivassero nelle finali delle tre manifestazioni più importanti. Inter, Roma e Fiorentina proveranno a riportare in alto l’orgoglio e il tricolore. Arrigo Sacchi analizza come il nostro “tridente” giunge al momento decisivo della stagione e come potrà comportarsi. LEGGI TUTTO

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    Djimsiti: “Atalanta già in Europa, addio Champions? Chissà. Dopo l’Inter…”

    Il difensore: “C’è ancora una speranza e avere già la certezza delle coppe può essere una spinta”Dal nostro inviato Andrea Elefante26 maggio
    – Zingonia (Bergamo)Se domani gli toccherà Lukaku, sarà una sfida nella sfida, anche di parole: Romelu parla otto lingue, Berat Djimsiti si ferma a sei, comprese ovviamente italiano e albanese, ma se la cava bene con tutte quelle che gli serviranno a San Siro. Il francese, per farsi capire da Rom, “l’ho imparato a scuola, con l’inglese e il tedesco che ho studiato a Zurigo”. Il serbo (“Me l’ha insegnato mia moglie”) andrà bene con il bosniaco Dzeko, mentre per Lautaro e Correa gli basterà lo spagnolo che mastica con i compagni sudamericani. LEGGI TUTTO

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    Juve, un disastro senza innocenti. E Allegri non è Antetokounmpo

    A sei mesi dalle dimissioni del cda, con un nuovo presidente e a.d., non si capisce quale strada si sia deciso di prendere. Contro il tecnico ci sono sia i risultati che la gestione dell’organico. I giocatori hanno messo in fila figuracce. Ogni giorno su questa strada è un giorno perso Qualche settimana fa, nel goffo tentativo di rimbalzare le critiche, Massimiliano Allegri si aggrappò disperatamente alla splendida risposta di Giannis Antetokounmpo dopo l’eliminazione nei playoff Nba dei Milwaukee Bucks. Tema sacrosanto: una sconfitta non può essere considerata un fallimento. E non lo è nemmeno un anno senza trofei. Ma il concetto brillantemente espresso dal campione greco non si adatta affatto alla situazione della Juve, che si avvia a chiudere una stagione – ebbene sì – fallimentare. Sotto ogni punto di vista. LEGGI TUTTO