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    Orlandini: “Fiorentina, meglio la Coppa Italia. E servirebbe un Graziani”

    L’ex mediano della Viola tra ieri e oggi: “lo scudetto del 1982? La rete di Ciccio a Cagliari era regolare come quella di Turone dell’anno prima”Andrea Orlandini, classe ’48, “figlio” di San Frediano, fiorentino nell’anima, viola di crescita e di carriera (oltre a quattro stagioni al Napoli), mediano elegante e interventista, uno dei Cavalieri che fecero quasi l’impresa. Quasi. “Ho appena finito di perdere a carte, accidenti, dimmi pure…”. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “Chiesa e Di Maria indispensabili, a Vlahovic e alla Juve”

    L’ex attaccante bianconero: “Dusan deve solo ritrovare serenità, ha mezzi straordinari. Resti, non faccia il mio errore. Il gol arriverà quando meno se lo aspetta””Credo che la Juve abbia giocatori ai quali non può rinunciare, e che debba adattare il gioco alle loro caratteristiche: parlo di Chiesa e Di Maria, o stesso Kostic”, così Fabrizio Ravanelli, ex attaccante bianconero ed autentico esperto di tridente. E pare essere davvero questa la via intrapresa da Allegri, che può finalmente tornare a pensare al 4-3-3 ipotizzato in estate e poi abbandonato per cause di forza maggiore, leggi infortuni. LEGGI TUTTO

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    Razzismo, la legge del branco e l’ignoranza che non assolve. Anzi, è un’aggravante

    Zoro, Koulibaly, Lukaku… Passano gli anni ma gli episodi si ripetono Tanti anni fa, quando il bioparco si chiamava zoo e gli animali li tenevano in gabbia, un vecchio orango centrò con uno sputo l’occhio destro di un mio compagno di classe: una prodezza balistica oltre che un’evidente manifestazione razzistica. Da allora, misero i vetri alle gabbie. Per dire che a legare da sempre uomini e primati è un’oscura catena di colpe, vergogne, sputi e sentimenti complessi. Tutte le volte che transitiamo davanti a uno specchio, a prescindere dal colore (della pelle), siamo autorizzati a gettarci una banana in faccia e a ulularci il buuu da copione senza che nessuno debba gridare allo scandalo (anche perché, in questo caso, l’aggressore coincide con la vittima). LEGGI TUTTO

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    Milan-Napoli, le più belle d'Italia: tutti i temi e i duelli della grande sfida

    Derby tra due squadre costruite per divertire con spirito internazionale e tra due tecnici che creano qualcosa in più, oltre il modulo Il Napoli è arrivato ieri a Milano, senza dubbi e senza bisogno di chiedere informazioni a un “ghisa” in piazza Duomo. Sa bene dove andare per andare dove deve andare: a San Siro, alla Scala del Calcio, questa sera, per provare a eliminare il Milan, passare in semifinale e da lì alla finale di Istanbul. Se Stefano Pioli ha appena invitato il suo popolo a sognare, quello napoletano non ha bisogno di sollecitazioni. In questa stagione di grazia, gli riesce facile facile. Anche se Victor Osimhen non è partito. LEGGI TUTTO

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    Colpi di tacco e di testa: le vite di Luis Alberto, calcio libero da odi et amo

    Lo spagnolo ha il 10 tatuato sul polso e gioca come vive, cioè d’istinto. Storia di un talento che stava per smettereIl tacco di Luis Alberto nasce sulle Dolomiti e si porta dietro un po’ di vento. Di quello che scende dalle montagne in piena estate e punge la pelle. Luglio 2017, Auronzo Di Cadore, nove di mattina. Allo Zandegiacomo, lo stadietto del paesino, ci sono un pugno di cronisti e qualche tifoso dagli occhi stanchi appena alzato, ma lo spagnolo si piazza in mezzo e attira l’attenzione, dando la sveglia ai mattinieri. LEGGI TUTTO

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    Allegri l'ha voluto a tutti i costi, ma adesso è fuori dal progetto: così Paredes ha perso la Juve

    L’argentino, diventato campione del mondo a dicembre, nei programmi avrebbe dovuto essere il faro di centrocampo, ma in bianconero ha deluso e il suo destino è già segnatoLeandro Paredes è fuori dal progetto Juve. È vero che Max Allegri lo ha voluto fortemente l’estate scorsa (e lo stimava tanto già da prima), ma nel nuovo contesto bianconero non c’è più spazio per lui. I nervi tesi sono una conseguenza e fanno quasi parte del gioco: per quello che avrebbe dovuto essere e non è stato, per un briciolo di responsabilità di tutti ma anche per colpe che obiettivamente non si possono addossare a nessuno. LEGGI TUTTO

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    Da Bonucci a Paredes: quando tra Allegri e i suoi giocatori scoppia la lite

    Prima l’allenamento, poi la grigliata di gruppo con staff, calciatori e rispettive famiglie. Alla Continassa, ieri pomeriggio, erano presenti tutti i giocatori della Juve, fatta eccezione per Leandro Paredes. Il motivo? Al termine della partitella mattutina, il centrocampista di proprietà del Psg ha sbottato contro Allegri, rinfacciandogli lo scarso impiego degli ultimi mesi. E’ così cominciata una lite accesa, davanti ai compagni che sono intervenuti per tranquillizzare Leandro. L’ex Roma, però, ha comunque deciso di non partecipare al pranzo di squadra. LEGGI TUTTO