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    Juventus, per Chiesa e Kostic ecco gli esami verità: i dettagli

    TORINO – Allarme, magari, no. Non è il caso. Ma un po’ di ansia è inevitabile che ci sia. In merito a cosa? In merito alle condizioni di Filip Kostic che ha lasciato il ritiro della Nazionale serba alla vigilia della sfida in agenda contro il Montenegro, valida per il secondo turno del girone G delle qualificazioni a Euro2024: non esattamente una amichevoletta cui rinunciare a cuor leggero, insomma, semmai una partita carica di significati e di importanza. La notizia del forfait causa infortunio è stata data dal commissario tecnico della Serbia in persona, Dragan Stojkovic, che in conferenza stampa ha spiegato: «Kostic ha lasciato la squadra. Ha un’infi ammazione al tendine d’Achille. Non c’è bisogno di correre rischi e la decisione per lui è stata quella di tornare al club». LEGGI TUTTO

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    Strategie, legami, paura: ultras d’Europa, il pericolo arriva da Est

    Dal “modello inglese” che fa acqua alle nuove devastazioni in tutta Europa, il tifo violento cambia dinamiche e geografia. E le curve italiane non sono più un modello da imitare Tony Johnson aveva 55 anni. Era tifoso del Blackpool, squadra che annaspa in fondo alla classifica della Championship, seconda serie inglese. Johnson è morto qualche giorno fa, dopo una breve agonia in ospedale, per i colpi alla testa sferrati dai tifosi del Burnley. Domenica 4 marzo: una rissa fuori da un pub, al termine della partita tra le due squadre. Ad affrontarsi, secondo la ricostruzione della polizia, una quindicina di tifosi, armati con sedie e bottiglie. La sua tragedia ha fatto poco rumore, forse per la categoria e lo scarso blasone delle due formazioni. L’episodio, però, corrobora alcune convinzioni. La violenza non è affatto scomparsa dal calcio britannico, come la vulgata che sostiene il cosiddetto “modello inglese” si ostina da anni a ripetere. LEGGI TUTTO

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    Manfredi, sindaco di Napoli: “Scudetto, tutti i quartieri avranno una festa. Il nostro simbolo? Di Lorenzo”

    Il primo cittadino e il conto alla rovescia: “Celebrazioni non solo in piazza Plebiscito, ma pure Scampia. Il nostro capitano viene dal basso ma è un giocatore moderno. Ristruttureremo il Maradona”Ci sarà pure lui a San Siro per la prima sfida di Champions con il Milan. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, sente addosso il momento d’oro della squadra. LEGGI TUTTO

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    Juve, decolla Zaniolo. Nicolò è giovane, duttile e… italiano: la Signora ci pensa

    Al Galatasaray dopo il trasferimento di inizio febbraio, l’ex Roma ha già voglia di tornare e i bianconeri mantengono vivi i contatti con l’agente, Claudio VigorelliNicolò Zaniolo chiama, la Juventus… ascolta. L’intervista rilasciata alla Gazzetta dall’ex Roma, ora al Galatasaray, ha confermato come Istanbul sia considerata dal giocatore solamente una tappa intermedia nella sua carriera. “È ovvio che non posso garantire che starò in Turchia per i cinque anni del mio contratto”, ha detto Zaniolo, per cui la fuga sul Bosforo a febbraio è stata, di fatto, anche una scappatoia dalla situazione complicata che si era creata a Roma dopo il no al trasferimento al Bournemouth. Nicolò ha firmato un lungo contratto con il Galatasaray, in cui è stata inserita pure una clausola rescissoria da 35 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Inter, attorno a Lautaro un attacco da rifare: chi resta, chi torna, gli obiettivi

    La trattativa con Dzeko, Lukaku in partenza, Correa in cerca di estimatori, i prestiti di ritorni, le piste per l’estate: così i nerazzurri si preparano a rivoluzionare il reparto dei golÈ un po’ come giocare a Indovina chi?. La tessera con l’immagine dell’argentino capocannoniere, capelli neri e sguardo da Toro, conviene lasciarla su. Al contrario, si può abbassare quella del connazionale ancora inespresso, mentre il bosniaco e il belga sono in posizioni sfumate con diversi gradi di probabilità di restare tagliati fuori dall’Inter 2023-2024. Nel tabellone di gioco del futuro attacco nerazzurro le caselle sono tante e ognuna raffigura una punta differente che potrebbe entrare o uscire dai piani della squadra che ora è allenata da Simone Inzaghi e che in futuro… chissà. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Sekulov come Ronaldo: l'esultanza dopo il gol al Mantova

    Numero 7 sulle spalle, una maglia bianconera e l’esultanza dopo il gol. Tutto potrebbe far pensare a Cristiano Ronaldo, a cui i tifosi della Juventus sono legati da dolci ricordi di anni vissuti assieme, ma in realtà parliamo di Nikola Sekulov. L’esterno offensivo della Next Gen è stato protagonista nella prima frazione della partita contro il Mantova. Suo il gol che ha sbloccato momentaneamente la partita del ‘Martelli’ al termine di una bellissima azione corale. Il servizio di Compagnon e Sekulov bravo a depositare in rete. Quinto centro in stagionale, record personale per lui e poi la corsa verso la bandierina per imitare l’idolo Ronaldo. Dagli allenamenti insieme in prima squadra fino a emularlo dopo il gol, Sekulov continua a stupire.  LEGGI TUTTO

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    Kovacevic: “Vlahovic è tornato, sta meglio e si vede. Juve favorita per l'Europa League”

    L’ex attaccante serbo sui connazionali: “Le difficoltà di Dusan erano solo per ragioni fisiche, ma gli servono tanti palloni. Kostic fa la differenza, se ci avessi giocato insieme avrei segnato molto di più. Spero di vedere Milinkovic in maglia bianconera, è un grandissimo”Da un serbo ad un altro. Anzi, due: Dusan Vlahovic e Filip Kostic sono sempre più determinanti negli ingranaggi della Juventus, ed a parlare di loro è Darko Kovacevic. Uno che di gol pesanti se ne intende, infatti c’è il suo nome nell’albo d’oro sul titolo di capocannoniere della Coppa Uefa 1999-2000. LEGGI TUTTO