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    Cannavaro prima gioia in casa di De Rossi! Inzaghi e Pecchia inseguono Grosso

    FERRARA – Nel sabato pomeriggio della 13ª giornata di Serie B, iniziata ieri sera con la vittoria del Frosinone sull’Ascoli, Fabio Cannavaro batte in rimonta Daniele De Rossi nel derby tra campioni del mondo 2006 e trova il suo primo successo sulla panchina del club campano: il Benevento supera infatti la Spal per 2-1 e ritrova un trionfo in campionato che mancava addirittura dallo scorso 3 settembre (2-1 contro il Venezia) dopo 4 sconfitte e altrettanti pareggi. I padroni di casa vanno in vantaggio con un super gol di Salvatore Esposito al 10′, ma nel secondo tempo pagano a caro prezzo l’inferiorità numerica, maturata con l’espulsione di Patryk Peda (62′). La formazione campana riesce ad approfittare al meglio dell’uomo in più, ribaltando il risultato in appena 3 minuti con Capellini (74′) e La Gumina (77′). Vince anche il Parma di Pecchia, che al Tardini si impone per 3-1 sul Cittadella: le reti ducali portano le firme di Del Prato (17′), Drissa Camara (57′) e Benedyczak (67′). Al 71′ Antonucci segna l’unico gol ospite. I ducali rilanciano così le proprie ambizioni nella corsa alla promozione salendo a quota 22 punti in campionato. 
    Serie B, la classifica
    La Reggina batte il Venezia in rimonta, il Palermo perde contro il Cosenza
    Vince la Reggina di Inzaghi, che si impone per 2-1, in trasferta, contro il Venezia: padroni di casa in vantaggio con la rete con Pohjanapalo (10′), ma nella ripresa gli ospiti ribaltano il risultato, con Canotto (55′) e Hernani (76′). I granata restano quindi in solitaria al 2° posto in classifica con 25 punti. Perde invece il Palermo di Corini, per 3-2, contro il Cosenza: alla squadra rosanero non basta la doppietta del solito Brunori (41′ e 59′). Per i padroni di casa decidono i gol di Aldo Florenzi (45’+1′), Rigione (56′) e Larrivey (63′). Bari e Sudtirol pareggiano 2-2 rimanendo a distanza di un solo punto in campionato, 21 a 20. I biancorossi di Mignani ringraziano Di Cesare e Salcedo, che annullano il doppio vantaggio ospite firmato da Tait e Odogwu. Il Cagliari pareggia 1-1 contro il Pisa, con Lapadula che al 67′ rimette in parità la gara dopo il vantaggio nerazzurro siglato da Morutan (50′). Termina con lo stesso risultato anche Modena-Perugia: Tremolada al 45′  risponde al vantaggio ospite siglato da Di Carmine (37′).
    Serie B, il calendario
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    Inzaghi deve rispondere a Grosso

    TORINO – Dopo Ascoli-Frosinone che ieri sera ha aperto il turno (0-1, la capolista laziale di Grosso vola temporaneamente a +8 su Reggina e Genoa), la 13ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 alle 14 e una alle 16.15, Ternana-Brescia, sfida fra due squadre d’alta quota che non vivono un momento felicissimo: gli umbri hanno fatto 2 punti nelle ultime 3 giornate, perdendo un po’ della brillantezza mostrata in precedenza, quando con 5 vittorie di fila si erano issati in testa da soli al campionato. Lucarelli resta però fiducioso, anche nelle ultime gare (pari con Bari e Spal), ha colto buone indicazioni e imputa il calo all’alta competitività del torneo. Potrebbe dare una bella mano Falletti, ma per il tecnico sarà disponibile solo per una frazione di partita. Sull’altro fronte, un Brescia che non vince da 6 giornate, in silenzio stampa, col patron Cellino contestato dalla piazza, ancora privo di Cistana e Viviani, con Karacic, prossimo alla partenza per i Mondiali (è convocato dall’Australia), a cui è stata risparmiata la trasferta. La Reggina seconda, fa visita al Venezia, dove esordisce in panchina Paolo Vanoli, che rileva, dopo l’interim per un turno di Andrea Soncin, il croato Ivan Javorcic. I veneti sono una delle delusioni più grosse del campionato e oggi sarebbero retrocessi pur avendo una rosa d’alta classifica. Vedremo se con l’ex collaboratore di Conte e Ventura in panchina riusciranno a raddrizzare la stagione, non sarà semplice schiodarsi dal penultimo posto, anche se i mezzi ci sono. Dall’altra parte una Reggina carica per la vittoria di lunedì scorso sulla corazzata Genoa che ha permesso a Inzaghi di tornare al 2° posto a pari punti coi rossoblù. Super Pippo cavalca l’entusiasmo e invita a bissare l’impresa “se no, aver battuto il Genoa sarà servito a poco”, dice. Non è una sfida d’alta quota, ma Spal-Benevento ha il fascino della partita che profuma di Mondiale 2006, visto che in panchina si sfidano Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro: il primo non ha mai perso (6 punti in 4 uscite, media 1.5 a partita), l’altro non ha mai vinto (4 punti in 6 partite, media 0.66) ed è quello messo peggio. Certo, i tanti infortuni non aiutano il lavoro del Pallone d’Oro 2006. Ma se Cannavaro non svolta, il Benevento rischia grosso, piur avendo un organico di primo livello. La Spal di De Rossi invece, a -4 dalla zona playoff e a +3 dai playout, cerca conferme, dopo aver mostrato una certa crescita. Oggi però, i due reduci della spedizione in Germania, dovrano mettere da parte la loro amicizia. Cerca il decollo il Palermo, reduce da due vittorie di fila e da quattro risultati utili consecutivi, oggi è di scena a Cosenza, in casa di una squadra in caduta libera (5 ko di fila) in cui nello scorso turno ha esordito in panchina William Viali, perdendo 3-1 a Pisa. Suona quasi come un’ultima chiamata quella per il Cagliari che riceve il Pisa. I sardi di Liverani hanno raccolto 2 punti nelle ultime 3 partite e sono a -3 dalla zona playoff. La piazza è in subbuglio, le scorie della retrocessione non sono ancora smaltite, in compenso oggi dovrebbe tornare il fondamentale Mancosu, ma non si sa quanta autonomia abbia. Attenzione al Pisa, però. Nelle 6 partite sotto la guida di D’Angelo, ha raccolto 12 punti. Vuol dire che, con una media punti simile, se avesse iniziato lui la stagione, adesso sarebbe a quota 24, secondo davanti a Reggina e Genoa. Il problema è che i nerazzurri ancora pagano il disastroso rendimento avuto sotto la guida di Rolando Maran (2 punti in 6 gare), ma di fatto sono una big solo per sbaglio al 14° posto. Interessante anche Bari-Sudtirol: i pugliesi festeggeranno la convocazione di Cheddira, capo cannoniere della B con 9 gol, che andrà ai Mondiali col Marocco e che salterà almeno 2 partite. Bari in un momento non positivo (2 punti in 4 partite) ma che continua a far sognare la piazza. Occhio però al Sudtirol, a quota 19 punti, solo uno di meno dei pugliesi, bottino messo insieme nelle ultime 9 uscite, cioé da quando c’è in panchina Pier Paolo Bisoli (oggi squalificato e sostituito da Greco, il suo predecessore). Nel Sudtirol confermata l’assenza del difensore Masiello, non convocato per una questione d’opportunità: in settimana da Bari sono arrivate minacce, la tifoseria pugliese non gli perdona quell’autogol di 11 anni fa nel derby col Lecce, per il quale Masiello, coinvolto nel filone del calcioscommesse dell’epoca, ha pagato con una squalifica di 2 anni e 5 mesi. Ora, a 36 anni, è una colonna degli altoatesini (8 gare sempre da titolare, dopo essere giunto, da svincolato, ai primi di settembre). Dopo il ko di Palermo, cerca riscatto il Parma di Fabio Pecchia a cui non riesce l’ultimo salto di qualità (ma la squadra è più competitiva di quella che un anno fa, prima con Maresca e poi con Iachini, chiuse al 12° posto, sempre lontana dalle zone nobili). Al Tardini sbarca il Cittadella, a -4 dalla zona playoff e che anche oggi, quantomeno, venderà cara la pelle. Sfida delicata al Braglia: il Modena, un punto sopra la zona playout, ospita il Perugia ultimo, partita chiave per entrambe, scontro salvezza fra due squadre chiamate a invertire la rotta. Il turno si chiude domani con Genoa-Como, fischio d’inizio alle 16.15,. LEGGI TUTTO

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    Ascoli-Frosinone, finale incandescente: rissa dopo il fischio finale

    ASCOLI – Dopo una prima frazione di gioco ai limiti del soporifero, la gara tra Ascoli e Frosinone (vinta dagli ospiti con una rete di Insigne arrivata nella ripresa), si è scaldata clamorosamente nel secondo tempo: a dare il “la” a tutto è stato l’episodio del cartellino rosso a Collocolo per proteste: da quel momento in poi la gara è stata nervosissima, tesa e gli animi dei giocatori in campo sono diventati bollenti. Tant’è che anche il tecnico locale Bucchi ne ha fatto le spese (rosso anche a lui per proteste), nei momenti concitati che hanno fatto seguito al gol del vantaggio degli ospiti; e negli ultimi minuti di gara si è giocato molto poco, visto che ogni contatto non faceva altro che gettare ulteriore benzina sugli animi già infiammati dei giocatori in campo. Situazione che peraltro si è protratta anche dopo il triplice fischio del direttore di gara, con una scaramuccia tra Sampirisi (che al fischio finale esulta in maniera che i giocatori dell’Ascoli non va giù) e Caligara, allargatosi fino a diventare una di rissa in campo tra le due squadre: l’arbitro Marinelli dovrà uscire dal terreno di gioco scortato. E non si è fatta attendere la protesta anche sul fronte societario da parte del club bianconero: “Denuncerò per danni l’arbitro Marinelli! In difesa dei miei interessi e dell’Ascoli calcio”. Lo scrive su Instagram Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, dopo la sconfitta casalinga contro il Frosinone, viziata a dire dei bianconeri dalla conduzione di gara del fischietto di Tivoli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Insigne segna, Grosso scappa: Frosinone in fuga, Ascoli furioso

    ASCOLI – Inarrestabile. Il Frosinone di Grosso sbanca anche Ascoli e continua a correre in testa alla classifica di Serie B. Al Del Duca decisivo Roberto Insigne con la stoccata a meno di venti minuti dal termine che piega i padroni di casa, in 10 per tutto un tempo dopo l’espulsione di Collocolo ad inizio ripresa. Proprio quest’episodio, dopo una prima frazione senza particolari emozioni, ha acceso nervosamente la gara: il rosso è arrivato diretto dall’arbitro Marinelli, forse in virtù di qualche parola di troppo del giocatore. Tante proteste su ogni contrasto, anche sul gol che secondo l’Ascoli nasceva da un fallo di Mulattieri e sul quale è stato espulso anche l’allenatore dei bianconeri Bucchi. Finale incandescente, traversa di Simic e rissa finale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Reggina, Inzaghi: “Dopo il Genoa voglio continuità. Venezia? Vero banco di prova”

    REGGIO CALABRIA – Battere il Genoa in qualche modo autorizza a pensare che questa Reggina abbia imparato dai propri errori, e che sia pronta a rimettersi in cammino proprio come aveva fatto all’inizio del torneo cadetto. La trasferta di Venezia in questo senso somiglia a una piccola prova del nove: i lagunari non sono nelle condizioni di poter dispensare regali (appena un punto raccolto nelle ultime 5 gare), e forse Pippo Inzaghi è il primo a sapere che queste sono le trappole nelle quali è più facile mettere il piede. “Se ci fermassimo a guardare la classifica -dice il tecnico- avremmo un quadro che non rispecchia il valore del nostro prossimo avversario. Il Venezia è una squadra di valore, ha da poco cambiato allenatore e pertanto avrà tante motivazioni. Ci attende una partita complicata e di certo un bel banco di prova per capire quanto siamo maturi. Ma servirà una prova simile a quella offerta contro il Genoa per riuscire a portar via qualcosa di buono”. La prestazione di lunedì scorso, però, autorizza a pensare in grande. “In verità in settimana abbiamo fatto un po’ fatica a recuperare, perché il dispendio di energie è stato ingente. Forse qualcosa sarò costretto a cambiare, anche se tutti si meriterebbero di giocare. È anche vero che per mia fortuna la concorrenza è tanta, e allora ho la possibilità di attingere in una rosa che comunque mi offre ampie garanzie”. Due le assenze già annunciate da Inzaghi: “Santander non è ancora pronto, mentre Lombardi ha la caviglia un po’ in disordine e approfitteremo della sosta per recuperarlo al 100%, anche se inizialmente pensavamo di portarlo con noi”. A Venezia Pippo ha tanti bei ricordi: “Sempre emozionante tornare in Laguna, dove sono stato trattato veramente bene e dove sono sempre stato accolto bene quando sono tornato da avversario. È un legame indissolubile che mi porterò dietro per sempre”. Stavolta però, come sempre quando è tornato al “Penzo”, Inzaghi lo farà con la voglia di regalare un dispiacere ai suoi ex tifosi: “Ogni squadra va in campo per vincere. Adesso stiamo giocando bene, ma dovremo adattarci a quella che è la situazione che troveremo. Stiamo costruendo qualcosa di importante, ma ogni gara in B è differente e nasconde delle insidie. La vittoria sul Genoa ha riportato entusiasmo, fiducia e grande consapevolezza nei nostri mezzi, ma non deve restare un episodio”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Palermo, Corini: “Cosenza? Brutto cliente. Prima della sosta voglio altri punti”

    PALERMO – Che il momento sia favorevole lo dicono i numeri (4 gare senza sconfitte, due pari e due vittorie di fila contro Modena e Parma, tre gare senza subire gol), ma Eugenio Corini sa bene che dietro ogni partita si nasconde un’insidia. E quella col Cosenza non fa eccezione: al “San Vito-Marulla” i rossoblù di Viali sanno di non poter più rimandare l’appuntamento con la vittoria, ma questo Palermo appare davvero un cliente scomodo. “Affrontiamo una squadra che viene da un momento molto delicato, ma sappiamo perfettamente cosa voglia dire perché fino a poche settimane fa eravamo pressappoco nelle stesse identiche condizioni”, spiega Corini. “Chiaro che questa è una gara importante, anche perché arriva prima della sosta e sarebbe bello andare alla pausa con un pieno di punti e di fiducia. Ma il Cosenza vale più di ciò che racconta la classifica: è una squadra che gioca sempre a calcio e che attacca con tanti uomini. E poi ha da poco cambiato allenatore, altro aspetto da non trascurare. Però ai ragazzi ho detto quanto sarebbe rilevante all’interno della nostra annata riuscire ad arrivare alla sosta con una vittoria, dando continuità a questo trend di risultati positivi”. Le ultime versioni del Palermo sono state apprezzate da pubblico e critica, e di questo Corini ne è pienamente consapevole. Così come dei progressi fatti dai suoi ragazzi, apparsi decisamente rigenerati dopo un periodo assai complicato. “Adesso riusciamo a esprimerci meglio, ma ogni partita fa storia a se. Certo, quando abbiamo la palla la muoviamo bene, segno anche che abbiamo alzato il baricentro e riusciamo ad essere più ordinati e meno dispendiosi nel pressing. Abbiamo però bisogno di creare un’identità ancora più forte e di riuscire ad essere equilibrati in ogni situazione di gioco. Poi il risultato dipende spesso dagli episodi, ma l’importante è cercare di portarli dalla propria parte”. Briefing poi sui possibili indisponibili: “Stulac sente ancora male alla caviglia e per questo lo abbiamo lasciato a casa, così come anche Buttaro non sarà della partita. Lancini ha la febbre e a sua volta è costretto a restare a casa”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bari, Mignani: “Sudtirol di qualità e organizzato. Orgogliosi per Cheddira al Mondiale”

    BARI – Di tutte le rivali possibili, forse il SudTirol oggi è la peggiore. “Perché è in salute e sta confermando i valori importanti di cui dispone”, spiega Michele Mignani tecnico del Bari . Che fa bene a non fidarsi dei bolzanini, anche se poi la prima cosa da fare in questi casi è guardare dentro casa propria. “Esatto, dobbiamo prima di tutto pensare a noi stessi. Anche perché non sappiamo con quale atteggiamento il SudTirol verrà a giocarsela a casa nostra: Bisoli sa dare grande organizzazione alle proprie squadre, dispone di elementi fisici ma anche tecnici, in grado di concedere poco e di ripartire con grande velocità. Il SudTirol gioca bene perché subisce poco ma sa far male, se trova spazio per poter incidere. Personalmente credo che noi dovremo fare la nostra partita, esaltando quelle che sono le nostre caratteristiche. Bisognerà avere pazienza, non cercare la giocata esasperata”. Il rischio in questi casi è di voler strafare, dal momento che due pari consecutivi con Ternana e Benevento (preceduti dai ko. contro Frosinone e Ascoli) obbligano i biancorossi a rimettersi subito in moto. “Due partite diverse tra loro, ma nelle quali la partita l’abbiamo affrontata nella giusta maniera. Da qualche tempo a questa parte ci mancano un po’ le soluzioni offensive, e a Benevento abbiamo preso gol al primo tiro in porta subito. Le prestazioni ci sono, ora bisogna ritrovare il gol e dare maggiore continuità al nostro lavoro”. La settimana in casa Bari è stata allietata dalla chiamata di Walid Cheddira per il mondiale in Qatar: “Siamo felici per lui, ma è un premio da condividere con tutta la società e la piazza, oltre che con i compagni. Dovremo rinunciare a un giocatore importante per almeno due partite, ma fossero questi i problemi. In settimana peraltro ha avuto un piccolo fastidio, ma sarà comunque disponibile e so che vuol esserci per salutare la tifoseria con una bella prestazione e, possibilmente, con una vittoria”. Anche Ricci è recuperato e farà parte dei convocati. Mancherà invece Folorunsho, al cui posto potrebbe giocare Bellomo. “Ho diverse opzioni e me le terrò buone fino all’ultimo momento. Salcedo? Ci parlo spesso, ha grandi qualità ma sa che deve mettersi anche a disposizione della squadra. Si sta integrando nel nostro contesto e ora lo vedo più pronto e ben disposto”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Pecchia: “Parma, occhio al Cittadella. Serve la voglia di segnare di tutti”

    PARMA – Tanta voglia di riscatto e di ripartire in casa Parma, dopo il ko di sabato scorso contro il Palermo. Occasione migliore, la sfida del Tardini di domani contro il Cittadella di mister Gorini, compagine in ogni caso sempre molto temibile. Queste le dichiarazioni della vigilia del tecnico dei ducali, Fabio Pecchia: “Sui numeri, alcuni dati sono oggettivi, ma dal punto di vista del volume di gioco, anche a Palermo, fino agli ultimi 20 metri abbiamo sviluppato tanto. Avere un dominio territoriale e chiudere una squadra nella propria metà campo è importante, ma poi bisogna portare a casa la vittoria. Credo che serva più rabbia, più voglia di fare gol e non solo con giocate. Tutta la squadra deve avere fame e voglia di segnare, attaccanti in primis, perchè nelle ultime cinque partite abbiamo segnato solo 3 reti e tutte con i difensori”.
    Pecchia: “Parma, col Cittadella recupero Inglese, Man, Bernabè e Mihaila. Vazquez eclettico”
    “Vazquez ha le capacità per fare i due ruoli in base al tipo di gara o al momento, posizionarsi più avanti o più indietro. Quando un giocatore ha così tanta qualità, può servire per tutto il campionato. Recuperiamo Inglese, Man, Mihaila e Bernabé, mentre gli altri non faranno parte della sfida di domani. Cittadella? E’ una realtà solidissima del campionato di B, dobbiamo chiudere bene domani e poi affrontare il mese di dicembre a pieno regime. Ci saranno anche turni infrasettimanali e avremo bisogno di tutta la rosa. Io ho trovato un ambiente totalmente diverso rispetto all’anno scorso: a Cremona avevo un gruppo quasi solo di italiani, qui il contrario. Non significa nulla, solo dal punto di vista comunicativo mi sono dovuto un po’ adeguare. Disponibilità di alto livello e strutture importanti: c’è tutto per fare crescere il potenziale di questa squadra.”
    Guarda la galleryBuffon, Leclerc e il regalo giallo griffato FerrariIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO