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    Determinazione e Vlahovic: passo avanti Juve

    TORINO – Non si può definirla una Juventus guarita, quella che dopo il ko con il Milan e il tracollo con il Maccabi Haifa è tornata alla vittoria conquistando il derby, ma è stata se non altro una Juventus assolutamente attenta e determinata nel seguire tutte le precauzioni necessarie a non aggravare la propria malattia e a imboccare la strada che può portarla a guarire davvero. E se dovrebbero essere doti basilari di qualsiasi squadra, dopo Haifa aver ritrovato attenzione e determinazione è un passo avanti enorme, anche perché entrambe costituiscono segni di quella compattezza su cui l’ultima prova di Champions aveva fatto sorgere dubbi.Guarda la galleryTorino-Juventus, decide Vlahovic: il gol

    La Juve ritrova Vlahovic

    Nel derby però la squadra di Massimiliano Allegri ha ritrovato qualcos’altro, oltre ad attenzione e compattezza. Anzi, qualcun altro. Ha ritrovato quello che è mancato al Torino, ossia un centravanti, e per giunta non un centravanti qualunque ma un grande centravanti. Ha ritrovato Dusan Vlahovic, la Juventus, e lo aveva ritrovato già prima che il serbo firmasse con un guizzo da serpente dell’area di rigore il suo primo gol in trasferta e la prima vittoria bianconera lontano dallo Stadium. DV9, al netto di due conclusioni non perfette, una nel primo tempo in cui era stato bravo anche Milinkovic Savic a chiudergli lo specchio, e una ciccata nel secondo, è stato un costante punto di riferimento, bravo svariare per trovare spazi, a ricevere palla e girarla sulle fasce da regista offensivo. Sempre concentrato e mai nervoso: e in questo il derby potrebbe aver rappresentato uno scalino fondamentale per lui e per la Juventus.

    Toro, senza Belotti è dura

    Avesse avuto un Vlahovic, il Torino avrebbe forse potuto approfittare dei timori e della preoccupazione che avevano irrigidito la squadra bianconera nella prima mezzora. O avrebbe potuto essere più incisivo nell’assalto finale. L’indisponibilità di Sanabria, gli acciacchi di Pellegri (impalpabile nel finale), ma soprattutto la lacuna non colmata in quel ruolo dopo la partenza di Belotti, hanno invece reso sostanzialmente sterile la squadra di Ivan Juric. Il resto lo ha fatto la già citata attenzione della squadra di Allegri, che si è via via scrollata di dosso un po’ di preoccupazione e dalla mezzora del primo tempo ha cominciato a impegnare Milinkovic Savic, fino al gol che le ha permesso di ritrovare i tre punti. Ora deve ritrovare un’altra dote fondamentale: la continuità nell’esprimere quell’attenzione e quella determinazione. E magari potrà guarire davvero. E di guarire ha bisogno anche il Torino, dopo quattro sconfitte e un pareggio: dovrà inventarsi qualcosa Juric, in attesa che a gennaio possa arrivare la medicina giusta.
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    Prima il Toro, poi la Juve: che festa per i tifosi in strada, aspettando il derby

    TORINO – Tre minuti. Appena tre minuti di differenza per entrare allo stadio tra il pullman del Torino e quello della Juventus. I primi a varcare i cancelli sono stati i giocatori granata, accolti all’ingresso tra corso Agnelli e via Filadelfia da una folla festante che ha iniziato a suonare trombette e i clacson delle auto vicine. Centottanta secondi dopo, è toccato al bus bianconero compiere la stessa svolta a sinistra per entrare allo stadio Olimpico Grande Torino e naturalmente la scena è stata l’opposto, con urla e cori contro la squadra di Massimiliano Allegri, nascosta dai vetri oscurati. Nessun incidente, tutto è filato liscio. Goliardia e sfottò, nient’ altro che quelli. Ottime premesse, il derby della Mole può cominciare. LEGGI TUTTO

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    Tudor sulla crisi Juve: “Sta sembrando la fine del mondo…”

    MARSIGLIA (Francia) – Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato tra il Marsiglia e il Psg. Inevitabile una domanda sul difficile momento della Juve, reduce dal ko in Champions League contro il Maccabi Haifa: “La Juve è la squadra che ha vinto dieci anni di fila in campionato. E’ una società troppo forte, che sicuramente uscirà presto da questo periodo che ci può stare. Quando fai bene per dieci anni di fila e poi per due o tre anni non vinci sembra la fine del mondo. Invece è una cosa naturale, che va accettata. E siccome conosco come ragiona la società, sono sicuro che presto torneranno a fare ciò che hanno sempre fatto nella storia. E questo vuol dire vincere, ovunque”. LEGGI TUTTO

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    Dylan Dog, Allegri horror e la Juve Oscura Signora: tifosi scatenati

    TORINO – Dylan Dog incontra Massimiliano Allegri? Incredibile ma vero, perché tutto è possibile per il celebre Indagatore dell’Incubo e tutto è utile ai tifosi della Juventus per stemperare la rabbia e la delusione per il momento sportivo che definire complicato è un eufemismo. L’account Twitter RicSpada ha scovato una somiglianza pazzesca del tecnico bianconero con un personaggio del famosissimo fumetto targato Sergio Bonelli.

    Allegri e Dylan Dog nell’albo l’Oscura Signora…

    Si tratta del numero 161 del febbraio 2000, intitolato “Il sorriso dell’oscura signora” – e già da qui è da non credere l’associazione con la Juventus e il suo soprannome: in una vignetta, Dylan parla con “La vita” che ricorda proprio nelle espressioni quelle dell’allenatore bianconero. La scoperta ha scatenato ovviamente i commenti, con l’humour che come al solito la fa da padrone: “La halma dei morti viventi”, o anche “Sei intenditore di incubi”, “ha ucciso il calcio” o un fantastico “Halma Dylan, halma”.

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    La Juventus, Di Maria e il rompete le righe a sorpresa

    TORINO – La Juventus è tornata al suo quartier generale. I bianconeri sono atterrati a Caselle poco dopo le cinque e alle 17:21, sopra il pullman della società, hanno varcato i cancelli del centro di allenamento. Giusto il tempo di un piccolo confronto, ma in realtà si era parlato già in aereo, e si è deciso di posticipare l’inizio del ritiro vero e proprio alla giornata di domani. Mano a mano i giocatori hanno lasciato la struttura sulle proprie vetture, dando appuntamento a tra poche ore agli ordini di Massimiliano Allegri. LEGGI TUTTO

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    Juve, gli allenatori liberi sul mercato: da Tuchel a Prandelli

    Agnelli ha confermato la guida tecnica della Juve dopo la brutta figura rimediata in Champions League, ad Haifa, contro il Maccabi. Una sconfitta per 2-0 che non ha portato la dirigenza bianconera a cambiare in panchina, anzi, il gruppo è chiamato a ricompattarsi in vista dei prossimi appuntamenti in un calendario fitto di impegni. Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma se si dovesse arrivare a decisioni importanti questa è la lista dei tecnici top in Europa attualmente senza contratto. LEGGI TUTTO

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    Champions Juve, Allegri scrive record negativi: cosa non era mai successo

    TORINO – La sconfitta in trasferta contro il Maccabi Haifa nel quarto turno della fase a gironi di Champions League costa molto cara alla Juventus. E non solo sul campo. Secondo quanto raccolto da Opta, infatti, il 2-0 subito in Israele contro la formazione guidata da Bakhar segna due nuovi record negativi per i bianconeri: prima di questa stagione, infatti, la Juve non aveva mai perso 3 delle prime 4 partite giocate in un girone di Champions League. Ma non finisce qui. Gli uomini di Allegri hanno incassato almeno un gol per 6 partite europee consecutive: evento che non si verificava dal dicembre 2013. LEGGI TUTTO