consigliato per te

  • in

    Juve, una sconfitta Real: 2-0 con gol di Benzema e Asensio

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Proprio in quello stadio che già solo a dirlo evoca brutti ricordi e riporta a un Mondiale svanito d’un soffio, la Juventus incappa nella prima sconfitta stagionale. Il 2-0 contro il Real (rigore di Benzema e raddoppio di Asensio) è senza se e senza ma. Perin ha evitato il peggio con tre miracoli. La Juve resta aggrappata a una traversa di Bonucci e poco più. Hanno inciso, però, le molte assenze e il fatto che il Real sia in mentalità Supercoppa. Gioca il 10 agosto, Ancelotti ha fatto le prove generali e voleva vedere un certo tipo di cose. Allegri meno, ma probabilmente le attenuanti non mancano.

    PRIMO TEMPOLa Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere.E Perin c’.Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori.

    LA RIPRESANel secondo tempo si riparte con un cambio per parte: fuori Du Maria per Cuadrado su sponda bianconera, fuori Militao per Rudiger su sponda blanca. La sceneggiatura non cambia più di tanto, anzi: senza la variabile Di Maria la Juventus si defila ancora di più… Il Real continua a tenere il pallino del gioco e se non fosse per un Perin reattivo e provvidenziale, la Juve rischierebbe la goleada. Al 12′ su Mendy, al 14′ su Carvajal e al 18′ su Benzema: ce n’è per tutti i gusti, tra respinte di pugno, di piede, in uscita alta… Al 18′ Ancelotti opta per lo stravolgimento della squadra e ne cambia tre. Ciò che non cambia è l’andazzo del match: Real di nuovo in rete con una azione tanto da manuale quanto incontrastata che viene finalizzata da Asensio mentre la Juve sta a guardare. 2-0. L’unica timida reazione è da ascrivere a Cuadrado: ma è affare piuttosto velleitario. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve Los Angeles, parla Allegri: “Vlahovic titolare col Real, Szczesny ko”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Massimiliano Allegri parla su Twitch Juve: si gusta Angel Di Maria e pregusta Dusan Vlahovic. L’argentino, come previsto gli garba parecchio (non ha caso ha tanto insistito pur di averlo alla Juventus): «Quelli che sanno giocare a calcio, come Angel, è sempre un piacere vederli in azione. Con la palla e senza la palla. Lui è un giocatore diverso: riesce a fare cose diverse da tutti. È talmente bravo a capire lo sviluppo del gioco che dovremo essere bravi noi ad innescarlo al meglio». Spazio anche a Dusan, finalmente, che sta recuperando il top della forma. «Contro il Real Madrid ci saranno i debutti di Vlahovic e McKennie per mettere un po’ di minutaggio».
    Szczesny ko, gioca Perin
    Ci sono anche notizie meno piacevoli, però. «Giocherà Perin in porta perché Szczesny ha un problemino all’adduttore. Devo valutare Cuadrado». Un plauso a Bremer che «si è inserito bene, è un ottimo difensore e ha grandi qualità. Tutti i nuovi acquisti si devono integrare all’interno del gruppo». Infine uno sguardo ad ampio raggio: «Sono stati otto giorni di ottimo lavoro, abbiamo l’ultima amichevole poi rientreremo. Tutto procede per il meglio, dovremo farci trovare pronti per la prima di campionato. Quest’anno sarà una stagione strana, praticamente sono due campionati. Fino al Mondiale e nel 2023. Dal 28 di agosto avremo una partita ogni tre giorni, speriamo di esserci preparati bene». LEGGI TUTTO

  • in

    Los Angeles FC: Chiellini show davanti agli “increduli” Allegri, Bonucci & C. FOTO

    LOS ANGELES – Debutto in casa, al Banc of California, per Giorgio Chiellini. E tre punti importanti che avvicinano sempre di più i suoi Los Angeles FC alla vittoria del titolo. Alla 22ª giornata i nerorodorati sono infatti primi nella classifica della Western Conference con 48 punti, vale a dire 7 in più di Austin che occupa il secondo posto. Tutto si consuma in un clima di esaltazione e festa generale tra falconieri che fanno volare l’aquila, simbolo del club, Inni cantati a squarcia gola, luci, musica e tamburi che suonano ininterrottamente dall’inizio alla fine della partita. I tifosi in curva non smettono manco per sbaglio di pestar colpi e cantare.Guarda la galleryLos Angeles, Chiellini e Bale esultano: battuti i Seattle Sounders

    La gara

    L’ex bianconero non è stato marcatore, ma mattatore sì: applausi al 2′ dopo una perentoria scivolata che ha respinto un tiro da fuori, applausi al 7′ per un anticipo su Morris, applausi al 20′ per un lancio in profondità… alla Bonucci. Ma, soprattutto, l’apoteosi c’è stata al 38′ del primo tempo quando Chiellini ha ricevuto palla al limite dell’area e ha tentato la conclusione scagliando un sinistro rasoterra preciso e potente, insidiosissimo, uscito giusto di qualche centimetro tra l’incredulità dei tifosi sugli spalti. Alcuni in particolare: Massimiliano Allegri, Dusan Vlahovic, Leonardo Bonucci, Juan Cuadrado, Angel Di Maria, Luca Pellegrini, Mattia Perin, Alex Sandro e Manuel Locatelli. Essì, l’ex capitano si è portato la claque… Il mister aveva concesso pomeriggio libero e la possibilità di partecipare alla spedizione allo stadio. Coprifuoco alle 22, però. A metà secondo Il successo contro Seattle (nono in classifica) è arrivato in rimonta, dopo che un autogol di Murillo aveva complicato le cose per i padroni di casa. LAFC ha però continuato a giocare dimostrando una superiorità tecnica netta, e c’era davvero l’impressione che la rimonta fosse inevitabile. E pure il gol annullato a Vela al 26′ non ha limitato più di tanto la convinzione dei californiani. Al 36′, infatti, è arrivata la rete – convalidata – di Opoku con una conclusione dalla distanza. E il raddoppio giunge di lì a poco: al 44′ la risolve il beniamino locale, Carlos Vela, ex Arsenal. Chiello sostituito al 27′ st non va a farsi la doccia, bensì resta a bordo campo e incita la squadra sino al triplice fischio.

    Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

  • in

    Chiesa, la Juve nel menu aspettando di tornare in campo: fine agosto nel mirino

    TORINO – Se la ride, e fa bene, perché bisogna essere coraggiosi e ottimisti dopo uno schiaffo così forte come quello che il destino gli ha rifilato sette mesi fa. Federico Chiesa, calendario alla mano, non vede l’ora di tornare a calpestare sul serio l’erba, tornando ad allenarsi con i compagni attualmente impegnati nella tournée statunitense. Lo farà, a meno di cambi di programma, in coda al mese di agosto senza necessità di forzare, tanto è noto che solo da gennaio – come ammesso anche dal tecnico Massimiliano Allegri – sarà possibile rivedere l’esterno della Juventus nel pieno della forma dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, rimediata il 9 gennaio all’Olimpico romano contro i giallorossi. Ma Federico scalpita, si è ridotto le vacanze estive pur di concentrarsi immediatamente sul recupero da un infortunio così grave e non smette di seguire un accurato programma di lavoro personalizzato che gli consentirà di rientrare in tempo per il clou della prossima stagione. Nell’attesa, l’ex Fiorentina fa l’ennesimo pieno di torinesità recandosi a cena nel noto luogo di culto frequentato da tutti i giocatori bianconeri: la Trattoria dei Fratelli Bravo. «Dai che manca poco», è il messaggio social dedicato dai proprietari del locale a Chiesa, il tutto corredato da un sorriso grande così da parte dei protagonisti, calciatore e ristoratore. C’è luce in fondo al tunnel, Fede comincia a intravederla. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Allegri esalta Di Maria: «Straordinario»

    INVIATO A DALLAS – La Juventus fa 2-2 con il Barcellona (doppio Dembelé e doppio Kean) in un’anticipazione di Champions League versione estate. Il mister Massimiliano Allegri a fine partita è soddisfatto. «Ho visto buone trame di gioco, è stata una buona partita. Sono contento di quello che abbiamo fatto. Stiamo lavorando molto bene, e stiamo entrando in condizione. Di Maria? E’ straordinario, è un piacere vederlo giocare». C’è anche tempo per fare i complimenti al Barcellona di Xavi: «Ha fatto una buona squadra, sta tornando per vincere». LEGGI TUTTO

  • in

    La Juve fa 2-2 con il Barcellona: super Kean, Vlahovic a riposo

    INVIATO A DALLAS – Alla fine arriva un buon pareggio, che dà morale e conferme: Juventus-Barcellona 2-2. Senza Vlahovic (tenuto a riposo nell’ottica di quel percorso di recupero atletico al 100% di cui ha parlato lui stesso) pensa Kean a prendersi la scena, con una doppietta che magari anche in ottica mercato può avere un qualche peso specifico. E poi c’è Di Maria, che si vede eccome che può fare la differenza.
    PRIMO TEMPO Sperimenta, Massimiliano Allegri. E comincia a riflettere – e collaudare – una Juventus che possa/debba giocoforza fare a meno di Paul Pogba almeno per uno o due mesi. E dunque via con i casting per la sostituzione. Ieri è toccato a Locatelli, al 1′, giostrare laddove ci starebbe il francese se solo non fosse alle prese con i guai al menisco. Mediana a tre, infatti, completata da Rovella (e poi magari Paredes? Chissà…) e Zakaria. In difesa – davanti a Szczesny – ecco Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro. Tridente offensivo: Cuadrado, Kean e Di Maria. Barcellona speculare con il 4-3-3: Xavi Hernandez punta sul tridente con Dembelé, Lewandowski, Aubameyang.  La prima occasione porta la firma di Dembelé, per il Barcellona. Trattasi di una sorta di trailer del film che sta per partire: protagonista assoluto è il francese. Che da lì in poi imperverserà. La Juventus comunque non sta a guardare e risponde in primis con la verve di Angel Di Maria. L’argentino ci prova al 10′ (esterno da pochi metri che Ter Stegen blocca abbastanza facilmente), ci prova al 15′ (stavolta conclusione da fuori) e ci prova al 17′ (bella iniziativa di Cuadrado che serve il Fideo il quale però tarda a concludere). Ancora Di Maria trascinatore al 26′, quando serve cioè a Kean un pallone bello-bello da insaccare, peccato che Eric Garcia riesca ad intervenire d’anticipo.
    LEWA CI PROVA Sul versante blaugrana si segnalano un conclusione sopra la traversa di Lewandowski e due tiri di poco fuori misura di Kessie e Aubameyang. Trattasi di un crescendo che accompagna al Dembelé-time: al 35′ il francese salta come birilli sia Cuadrado sia Alex Sandro e poi in diagonale beffa Szczesny. Più o meno la stessa cosa farà al 40′ (questa volta ad arrendersi sono Cuadrado e Locatelli). Fortuna per la Juventus che poco prima anche Moise Kean avesse fatto la sua parte, siglando il momentaneo 1-1. Ottima azione. Locatelli innesca per Cuadrado che mette in mezzo: Kean è bravissimo ad insaccare anticipando Eric Garcia.
    SECONDO TEMPO Nella ripresa Allegri dà un po’ di spazio a Perin e inserisce Gatti, per cominciare. La Juve tira fuori gli artigli, di nuovo. E c’è ancora Kean a risolvere la situazione. Lo fa all’8′: ci mettono la zampa Di Maria, poi Zakaria e Locatelli sino alla conclusione di Kean, con Pena che esce vanamente. La partita resta sfiziosa, con occasioni da una parte (blaugrana) di più e dall’altra (bianconera) di meno. E pure cambi, da una parte e dall’altra. Lewandowski alto, Rapinha traversa (su punizione), Ansu Fati (traversa). Su punizione ci prova anche l’ex bianconero Pjanic, ma non prende bene la mira. La Juventus – a quel punto un po’ prima squadra e un po’ Under 23 – rinuncia mano a mano ad ambizioni offensive e si chiude nella propria metà campo. Con efficacia, comunque, visto che il punteggio resta invariato. Anche grazie ad un doppio paratone di Perin su Depay. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve a Los Angeles, parla Szczesny: «Di Maria e Pogba sono ciò che ci serviva»

    Se gli fai notare che ormai è un senatore, si schermisce con un sorriso. Anzi, no: una risata proprio, sincera. Ma la realtà è che ormai Szczesny è una colonna della Juventus.

    «Mi sto divertendo molto – ha spiegato a Jtv -, questa esperienza della tournéeci è mancata molto negli ultimi 2-3 anni a causa della pandemia. Un bel momento per riunirsi con il gruppo, lavorare sodo e divertirsi insieme. Ci teniamo a far bene e vincere già in estate: contro il Barcellona è una amichevole ma è sempre emozionante giocare contro i migliori al mondo». Il commento su Pogba e Di Maria: «Hanno molta esperienza, i tanti giovani che abbiamo in squadra possono solo imparare da loro. Inoltre hanno una qualità incredibile e sarà importante il loro contributo in campo».

    Sul Tuttosport di domani il portiere si racconterà a 360 gradi: il rapporto con Allegri e la fiducia anche nei momenti più difficili, l’arrivo di Bremer e i cambiamenti della difesa dai tempi della BBC, i retroscena del ritiro e una battuta per l’amico Lewandowski… LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus-Chivas, parla Allegri: “Bravo Pogba, sarà un simbolo della nostra squadra”

    Massimiliano Allegri è soddisfatto, a fine partita. Era curioso di vedere come i suoi avrebbero reagito in campo, dopo questa prima parte di lavori in allenamento e nonostante le gambe appesantite. Ha colto buoni segnali.

    L’analisi: “E’ stato buon test: la squadra ha lavorato molto duramente e bene anche a Torino in questi giorni e si vedono i risultati. La partita è stata ben giocata e a tratti abbiamo tenuto buoni ritmi, sia nel primo sia nel secondo tempo”.

    Guarda la galleryJuve, sui social parte la festa e Pogba esulta: “Siamo tornati. Prima vittoria”

    I nuovi acquisti: “Sono soddisfatto dei nuovi. Pogba ha offerto una buona prestazione: ci sono alcuni aspetti su cui lavorare, ma di sicuro sarà uno dei simboli di questa squadra. Bene Di Maria, si vede quando uno ha qualità… Gatti è stato bravo nell’azione del primo gol, anche se ovviamente deve ancora assorbire alcuni meccanismi difensivi. Complimenti a Bremer per come si è subito ambientato”.

    I giovani: “Abbiamo fatto giocare tanti giovani, che hanno risposto bene. Adesso continuiamo così, perché teniamo a fare bene anche nelle prossime amichevoli”.

    Guarda la galleryÈ già la Juve di Pogba e Di Maria: a Las Vegas 2-0 contro il Chivas LEGGI TUTTO