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    Allegri e Milan-Juve: “Ho parlato con Fagioli”. Poi la replica a Marotta e Pioli

    Allegri, le parole su Fagioli
    Il tecnico bianconero ha iniziato: “Sarà una partita bella, è sempre Milan-Juve. In questo momento è la prima contro la terza, sappiamo le difficoltà della partita. Giocare a San Siro è bello e sarà difficile”. Sul caso scommesse: “Posso parlare solo di Fagioli, senza mancare di rispetto a Tonali e Zaniolo. Su Nicolò il club si è pronunciato, io sono allineato e d’accordo su quanto detto. Questi 7 mesi serviranno a lui per mantenere la condizione atletica e per impegnarsi sul sociale prima di tornare in campo a fine maggio. Con lui ho parlato, era giusto farlo perchè non è un momento facile. Sa benissimo che la società è intorno a lui, lo aspettiamo a braccia aperte. La sua carriera è solamente all’inizio, è un ragazzo di neanche 23 anni”. LEGGI TUTTO

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    Juve, testa solo al Milan: perché i casi Pogba, Bonucci e Ronaldo pesano meno

    TORINO – Per la Juventus il campionato ritorna domenica sera, con la trasferta sul campo del Milan capolista: sfida deputata a chiarire il peso specifico dei bianconeri e di conseguenza mettere meglio a fuoco i sogni scudetto che si vivono senza troppe riserve sugli spalti e con la dovuta prudenza nello spogliatoio. Per fortuna di Massimiliano Allegri, in questa stagione le problematiche di cui si deve occupare sono soltanto ed esclusivamente tecniche o tattiche, avendo la Juventus archiviato sia in Italia che a livello internazionale le questioni pendenti con le rispettive giustizie sportive.
    Pulisic avvisa la Juve, gol da antologia: con Leao-Giroud è super tridente
    Ronaldo, Bonucci e Pogba: le tre “spine” bianconere
    E così, senza la zavorra psicologica di doversi confrontare con i fantasmi delle penalizzazioni, al netto della prossima squalifica di Nicolò Fagioli che verosimilmente si concretizzerà entro il mese e che lo terrà fuori dai giochi molto probabilmente per questo campionato, restano nel mondo Juve ancora tre spine. Tre spine che, se paragonate appunto allo tsunami della passata stagione, assumono la dimensione di un corollario o poco più e in ogni caso non rappresentano un handicap per il tecnico livornese. LEGGI TUTTO

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    Marchegiani esalta McKennie e consiglia Allegri: “La Juve ha un problema”

    “C’erano diverse assenze nella Juventus. Sugli esterni è molto strano perché Allegri era partito con Cambiaso e Weah che sembravano dessero più imprevedibilità, adesso è tornato McKennie che è un soldato e dall’altra parte Kostic che però è vero, dà sempre l’impressione di poter fare qualcosa in più rispetto a quello che fa, l’anno scorso ha fatto un periodo in cui chiunque aveva davanti metteva la palla in mezzo”. Ospite negli studi televisivi di Sky Sport, l’ex portiere di Lazio e Nazionale Luca Marchegiani ha commentato le recenti scelte del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri sulle corsie esterne nel classico 3-5-2.
    Su McKennie, Kostic e Chiesa
    “McKennie ha fatto due-tre partite bellissime ed è stato anche decisivo, ma alla fine McKennie è McKennie. Kostic e Chiesa incompatibili? Se a Chiesa gli togli la possibilità di partire dall’esterno lo cambi, io Chiesa è l’unica cosa che non toccherei in questo momento. Non credo che se Chiesa si defila un po’ Kostic non può più giocare”, conclude Luca Marchegiani. LEGGI TUTTO

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    I numeri di Max: per Allegri lo scudetto non è una semplice equazione

    Alla vigilia dello scontro diretto con l’Atalanta, Allegri rispedisce al mittente – ovvero a Pioli – la cortesia di aver eletto la Juventus a favorita del campionato. «Non è mica un’equazione matematica: non è detto che chi non partecipa alle coppe sia per forza la candidata al titolo». Una risposta, a dire il vero, quasi telefonata, alla luce dei sempre minuziosi pronostici di inizio stagione da parte del tecnico bianconero. Senza tornare al dettaglio della quota di punti necessaria per il primo o per il quarto posto, infatti, il livornese da settimane va ripetendo che Inter, Milan e Napoli restano davanti alla Juventus e che l’obiettivo dei bianconeri dev’essere quello di tornare subito in Champions League. LEGGI TUTTO

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    Allegri trionfa a Capannelle con Lyricus: suo il Premio Fastigio

    In attesa di andare a trovare l’Atalanta a Bergamo con la sua Juventus, Massimiliano Allegri si gode altri successi, al di fuori del campo di calcio. Dopo aver battuto il Lecce di “corto muso” nel turno infrasettimanale, grazie alla rete di Milik, e aver raggiunto la terza posizione in classifica dietro Milan e Inter, è il mondo dei cavalli a sorridere al tecnico toscano con il suo Lyricus che ha trionfato all’Ippodromo Capannelle.
    Lirycus conquista il Premio Fastigio
    Guidato magistralmente al successo da Dario Di Tocco, rigorosamente in giubba amaranto, il 4 anni pupillo del tecnico bianconero, acquistato in Francia, ha trionfato su La Cortigiana al secondo posto, Godsave al terzo e Altalene al quarto. Conquistato il Premio Fastigio per Lyricus e festa per Allegri che ora spera di continuare a raccogliere successi anche con la Juventus in Serie A. Prima della debacle con il Sassuolo, l’altro precedente della vittoria della scuderia dei cavalli del tecnico bianconero ad Amiens: questa volta Max e i tifosi juventini sperano in un risultato diverso dalla trasferta di Bergamo. LEGGI TUTTO

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    Juventus, passo avanti ma si può fare di più: tanta fatica, forse troppa

    Non senza fatica, ma con determinazione e cocciutaggine, la Juventus ha battuto il miracoloso Lecce, la cui leggerezza ieri era zavorrata dal peso delle aspettative. Si è rivista la Juventus dell’anno scorso e si sono risentiti i fischi all’intervallo di qualche settimana fa (contro il Bologna): motivati per carità, ma ingenerosi nella tempistica, che li rende un atto di autolesionismo dei tifosi, perché così creano un problema in più a una squadra che ne ha già una discreta collezione. D’altronde i tifosi sono stanchi, esauriti da una serie di annate assurde, emotivamente perseguitati e logorati da un dibattito interno, pure quello vagamente masochista, visto che i tifosi sono i primi a non avere quella compattezza che giustamente chiedono alla squadra. LEGGI TUTTO

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    Allegri: “A Sassuolo partita farfallina, a tamburello. Una a stagione…”

    REGGIO EMILIA – Partita incredibile al Mapei Stadium: il Sassuolo batte 4-2 la Juventus e nega ai bianconeri la possibilità di volare da sola in vetta alla classifica almeno per una notte. Dalla clamorosa papera di Szczesny alla follia di Gatti, è successo davvero di tutto. Al termine del match il tecnico della Vecchia Signora Massimiliano Allegri ha commentato così il ko dei suoi: “Espulsione di Berardi? Andiamo sulla partita, da questa sconfitta bisogna soltanto imparare. Non eravamo fenomeni prima, non siamo scarsi ora. Avevamo un po’ staccato la testa, l’abbiamo pagata a caro prezzo. Se una partita diventa a tamburello può succedere di tutto. Qualche partita l’ho fatta e so i pregi di questa squadra, ma anche i momenti in cui dobbiamo fare meglio. Le avvisaglie c’erano state, non bisogna abbattersi e dobbiamo tornare a fare punti martedì”.

    Allegri e le condizioni di Vlahovic

    “Oggi è stata una partita farfallina dove abbiamo allentato a livello mentale – continua -. Dobbiamo stare attaccati su ogni pallone e, già dall’inizio, eravamo in affanno su ogni palla in area. Questo ci deve far capire tante cose”. Su Vlahovic, sostituito al 76′ con la Juve sotto per 2-1: “Deve migliorare, ha avuto delle occasioni che non ha sfruttato ma anche dei giorni in cui non è stato benissimo. La prestazione non è stata brillante a livello generale, non solo la sua. Loro sono stati bravi a fare tre gol e noi li abbiamo sbagliati”. LEGGI TUTTO

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    Juve, i convocati di Allegri per il Sassuolo: la decisione su Yildiz e Huijsen

    Il tecnico bianconero ha deciso di promuovere il giovane Huijsen, diverso invece il discorso per Yildiz. Presenti in lista anche Chiesa e Vlahovic, nonostante gli acciacchi delle ultime ore.
    Sassuolo-Juventus, i convocati
    Questa la lista di giocatori scelti da Allegri per la trasferta contro il Sassuolo:

    PORTIERI: Szczesny, Pinsoglio, Perin
    DIFENSORI: Bremer, Gatti, Danilo, Rugani, Cambiaso, Huijsen
    CENTROCAMPISTI: Locatelli, Kostic, Miretti, Fagioli, Rabiot, Weah, Nicolussi Caviglia, McKennie
    ATTACCANTI: Chiesa, Vlahovic, Kean, Milik, Iling

    L’allenatore ha spiegato la scelta sulla convocazione di Huijsen. Invece per Yildiz la scelta è stata un’altra… LEGGI TUTTO