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    Ballardini nuovo allenatore del Sassuolo: è ufficiale

    Davide Ballardini proverà a salvare il Sassuolo: è ufficialmente il nuovo allenatore dei neroverdi. Il tecnico, che era stato esonerato dopo la quinta giornata di Serie B dalla Cremonese, si rimette in gioco prendendo il posto di Alessio Dionisi. Si chiude con la sconfitta per 6-1 contro il Napoli la parentesi alla guida della prima squadra di Emiliano Bigica, che torna alla guida della Primavera.
    Ballardini pronto all’esordio nella sfida salvezza con il Verona
    L’annuncio ufficiale: “L’U.S. Sassuolo Calcio comunica di aver affidato al Sig. Davide Ballardini l’incarico di Responsabile Tecnico della Prima Squadra fino al 30 giugno 2024. Con lui entreranno a far parte dello staff della prima squadra i collaboratori Carlo Regno (allenatore in seconda), Nicola Tarroni (collaboratore tecnico), Daniele Caleca (preparatore atletico). La Società ringrazia sentitamente Emiliano Bigica per la disponibilità e la professionalità dimostrata. Il tecnico torna ad allenare la Primavera”.
    Il Sassuolo è attualmente terzultimo in Serie A in condominio con Verona e Cagliari, a quota 20 punti, e proprio contro gli scaligeri domenica 3 febbraio alle 12:30 inizierà l’avventura di Ballardini sulla panchina degli emiliani. LEGGI TUTTO

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    Samp a Cremona: Pirlo insegue la svolta

    TORINO – Dopo i quattro anticipi di ieri (Modena-Pisa 2-0, Palermo-Feralpisalò 3-0, Parma-Reggiana 0-0, Sudtirol-Ascoli 3-1), la 4ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre sei partite. La prima alle 16.15: al Rigamonti il Brescia fa il suo esordio in campionato ricevendo il Cosenza. Si gioca a porte chiuse perché i lombardi devono scontare la follia della gara di ritorno del playout della passata stagione. Anche allora a Brescia c’era il Cosenza che quando pareggiò, scatenò l’ira degli ultrà delle rondinelle, fecero sospendere la partita con lancio di fumogeni e invasione di campo, la gara non riprese più e il Cosenza ottenne anche la vittoria a tavolino. Curioso che si debba riprendere proprio dalla stessa sfida, per non parlare di un regolamento che ha riammesso in B una squadra sconfitta sul campo, vietando di premiare una possibile emergente dalla C. Quattro gare alle 18.30. La Sampdoria di Pirlo è di scena a Cremona e verrebbe voglia di dire, blucerchiati, battete un colpo. Non solo la Samp è reduce da due sconfitte di fila in casa (contro Pisa e Venezia, meno male che non era il palio delle Repubbliche Marinare) ma la squadra è uscita incompleta dal mercato. Nell’ultimo giorno neanche un colpo ma per puntare alla A servivano un portiere, un difensore e un bomber d’affidamento. Invece, il nulla, forse qualcuno arriverà in seguito, dagli svincolati. Ma con la squadra attuale, più che ai quartieri alti per i quali la rosa non è attrezzata, Pirlo dovrà pensare di evitare rischi. Sull’altro fronte la Cremonese degli ex genoani, Ballardini e soprattuuto Coda, quest’ultimo era stato anche a un passo dalla Samp, prima di firmare per i grigiorossi. Una Cremo che ha vissuto una partenza diesel ma che è reduce dalla vittoria di Terni nell’infrasettimanale, gara decisa proprio da Coda, 52 gol nelle precedenti 3 annate di B, promosso in A con Lecce e Genoa. Oggi fa il suo esordio anche il Lecco che il 30 agosto, assieme al Brescia, ha vinto la battaglia legale per un posto in B. I blucelesti, che tornano nella categoria dopo mezzo secolo, sono costretti a giocare all’Euganeo di Padova, in attesa che lo stadio di casa, il Rigamonti-Ceppi, sia a norma per la B. Oggi affrontano un Catanzaro che va tenuto d’occhio per come si sta facendo strada. Dopo lo 0-0 di Cremona, la squadra di Vivarini ha raccolto due vittorie di fila (2-1 alla Ternana e soprattutto 3-0 allo Spezia), risultati che pongono i calabresi come una possibile candidata nella lotta per la A anche se per patron Noto l’obiettivo è la parte sinistra della classifica. Già, però, vincessero oggi, affiancherebbero il Parma in vetta. Il Bari invece, è di scena a Terni. I pugliesi hanno completato l’organico solo nelle ultime ore di mercato con gli arrivi, soprattutto, di Aramu e Acampora. Ancora imbattuti, in classifica sono un po’ attardati, anche per il pari subito in casa dal Cittadella nell’infrasettimanale ma i mezzi per risalire non mancano. La Ternana invece, finora ha raccolto tanti complimenti ma zero punti in tre uscite. Lucarelli è alle prese con la complicata rifondazione di una squadra che ha cambiato pelle sul mercato, via i big, spazio a giovani promettenti. L’allenatore si sente sulla graticola e ha risposto da par suo, ci sono io in panchina perché tutti gli altri si sono rifiutati, ha detto. Ma anche perché ha un contratto fino al 2025, eredità della gestione Bandecchi. Sempre alle 18.30, il confronto fra due squadre che avrebbero ambizioni ma che finora stanno deludendo, Spezia-Como, entrambe con un solo punto (anche se hanno giocato solo due gare). Si gioca a Cesena per il lavori al Picco, chi perde oggi fra Longo e Alvini, potrebbe vedersela brutta. Clima teso soprattutto a La Spezia. Se a Como, coi soldi dei potenti fratelli Hartono, quasi non s’è badato a spese per fare una squadra competitiva, sui liguri ci sarebbe molto da dire. Nessuno aveva, potenzialmente, la liquidità del club di Platek, considerando il paracadute per la retrocessione (25 milioni) e le decine di altri milioni incassati con le cessioni dei big che avevano offerte. Eppure, il mercato è stato fatto al risparmio. Al momento, con la squadra attuale, è quasi una scommessa pensare di tornare subito in A. Alle 20.45, il turno si chiude con il derby veneto Cittadella-Venezia. I padroni di casa, rifondati in estate con 10 acquisti perlopiù giovani, in caso di successo in classifica acciuffano i lagunari a quota 7. Curiosità per Claudio Cassano, il 20enne di Trani e di scuola Roma che nell’ultima uscita ha incantato al San Nicola, dove esplose il suo celebre omonimo, Fantantonio da Bari. Ma la vera attesa è per il Venezia di Vanoli che ha chiuso il mercato senza cedere bomber Pohjanpalo mentre il prezioso Johnsen nelle ultime ore ha rifiutato il Real Valladolid. Ciò vuol dire avere i mezzi per andare in A, anche direttamente. Da quasi un anno Vanoli sta facendo un gran lavoro sulla panchina dei lagunari che può portare molto lontano, magari in quella A persa nel 2022. E intanto, vincere stasera vorrebbe dire acciuffare il Parma in vetta. LEGGI TUTTO

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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Perché Ballardini può riportare in A la Cremonese

    TORINO – Zio Balla – come affettuosamente chiamano i tifosi genoani Davide Ballardini – ha una nuova missione. Sì, proprio lui, col tempo specializzatosi nelle salvezze impossibili che raggiungeva in A soprattutto col Genoa, adesso deve misurarsi col compito di riportare subito la Cremonese nella massima categoria, dopo la retrocessione maturata nella scorsa stagione: Ballardini aveva ereditato da Alvini una situazione ormai compromessa ma la squadra con lui ha mostrato buone cose, soprattutto la solidità che Zio Balla sa dare, maturate nella cavalcata in Coppa Italia, dove i grigiorossi sono stati capaci di arrivare fino in semifinale. Giusto dunque confermarlo perché ha iniziato un lavoro che può portare ottimi frutti. Anche perché dal mercato stanno arrivando buone nuove, fra un mese la Cremonese potrebbe essere una delle squadre da battere. Il colpo più intrigante non può essere che quello del Mudo Vazquez, lasciato partire dal Parma nonostante i 25 gol delle sue due stagioni emiliane: coi crociati faceva la differenza anche quando le cose non giravano, se si conferma su quei livelli, potremo vederne delle belle. Ma soprattutto la Cremonese avrà una mediana nuova di zecca. L’ultimo colpo è Michele Collocolo, prelevato dall’Ascoli per quasi due milioni, superando il Palermo che pareva in vantaggio per l’acquisto di un elemento che aveva mercato anche in A. Poi, dopo l’esperienza coi turchi del Karagumruk guidato da Pirlo, è tornato in Italia Andrea Bertolacci che Ballardini ebbe al Genoa. Inoltre, dal Cesena, è giunto un prospetto interessante, Alessio Brambilla, 22 anni, scuola Milan. Sempre dal Cesena, dovrebbe arrivare il difensore Luca Coccolo, ex Juventus Under 23. E attenzione, perché proprio dalla Next Gen bianconera è giunto l’attaccante Nikola Sekulov, 21 anni, origini macedoni ma nato a Piacenza, sul suo esordio in B c’è molta curiosità. Poi, come sempre accade dopo una retrocessione, chi avrà mercato in A o all’estero, è destinato a partire (Dessers si è già sistemato ai Rangers Glasgow). Ma la sensazione è che patron Arvedi, il re italiano dell’acciaio, investirà ancora nella squadra cdella sua città, come minimo la Cremonese andrà tenuta d’occhio nella corsa alla A, anche se chi stila le griglie di partenza del prossimo campionato, qualche volta si dimentica dei grigiorossi e preferisce fare altri nomi. Certo, c’è sempre l’incognita del post-retrocessione che può portare scorie non semplici da superare, chi arriva dalla A non è raro che fatichi al primo campionato di B. Rispetto alla Cremonese che nel 2021/22 salì in A con Pecchia in panchina, ora si punta su elementi più esperti, quella squadra invece aveva i più interessanti giovani italiani. Ma in B paga quasi sempre schierare veterani, se sanno calarsi nella categoria. A iniziare da bomber Daniel Ciofani, reduce da una stagione in A coi fiocchi: una delle prime mosse della Cremonese è stata quella di rinnovargli il contratto, anche se il 31 luglio compie 38 anni. Ha chiuso la stagione in A dei grigiorossi con 8 reti in 32 gare: quanti potrà farne in B, a maggior gloria della Cremonese? Magari avvicendandosi in avanti con Massimo Coda, il bomber del Genoa reduce da 52 reti segnate negli ultimi tre campionati di B, portando in A i rossoblù e prima il Lecce. Mezza Serie B lo vorrebbe ma forse solo la Cremonese di Arvedi può avere le risorse per aggiudicarselo. E sarebbe pure un ritorno: Coda giocò per i grigiorossi dal 2008 al 2011, poco più che ventenne e la porta la vedeva già bene (81 presenze, 24 reti). Insomma, la carne al fuoco per Ballardini non mancherà e le sue idee calcistiche potrebbero ancor più esaltarsi nel calcio più fisico che tecnico della B. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Roma, Ballardini sul tridente, sulle assenze e sulle difficoltà

    La Cremonese affronterà la Roma per chiudere questa giornata di Serie A. Una sfida importante per entrambe le squadre: i grigiorossi per provare a fare punti per la salvezza e Mourinho per agganciare il secondo posto occupato da Inter e Milan a quota 47 punti. Proprio in vista della partita di domani, martedì 28 febbraio, Ballardini ha parlato in conferenza stampa.  LEGGI TUTTO

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    Napoli-Cremonese, Ballardini: “Buona gara, siamo vicini a una svolta. Su Okereke e Dessers…”

    La Cremonese non riesce a bissare il successo di Coppa Italia contro la capolista Napoli. Dopo esser stata per 60′ in partita nonostante lo svantaggio firmato Kvaratskhelia, la squadra di Ballardini ha dovuto cedere alla forza dei ragazzi di Spalletti. Un risultato pesante, forse troppo, ma l’allenatore dei grigiorossi si è detto anche ottimista per la prestazione offerta al Maradona dalla sua squadra. Proprio di questo punto ha parlato in conferenza al termine della sfida.  LEGGI TUTTO

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    Napoli-Cremonese, Ballardini ci riprova. Che polemica sul calendario!

    Bene in Coppa e male in campionato. Non conosce mezze misure la Cremonese di Ballardini. I grigiorossi dopo la sconfitta interna contro il Lecce, ora dovranno affrontare la capolista Napoli al Maradona, remake della sfida di Coppa Italia vinta dai lombardi. Un match difficile e che la formazione lombarda dovrà cercare di approcciare nella maniera giusta per provare a strappare almeno un punto alla squadra di Spalletti. Basterebbe anche solo per il morale e per iniziare a mettere un mattone per provare la risalita della classifica. Ballardini ha presentato la sfida alla vigilia in conferenza stampa.  LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Lecce, Ballardini: “Meglio con le big? Vi spiego perché”

    La Cremonese non riesce a trovare la continuità e dopo la bella prestazione in Coppa Italia contro la Roma, non si ripete in campionato con il Lecce. Una sconfitta che pesa molto in ottica salvezza, con i grigiorossi che occupano l’ultima posizione. Ballardini ha analizzato la partita in conferenza stampa.
    Cremonese, la parole di Ballardini
    L’allenatore ha spiegato subito cosa non è andato dal punto di vista tattico: “Non abbiamo avuto l’intensità e la profondità da mettere in campo contro una squadra che si schiera sempre benissimo dietro le linee della palla. Per un’ora siamo stati in partita creando comunque poche difficoltà, così come loro con noi. Non abbiamo avuto né la forza mentale né le gambe per affrontare una partita del genere. Era una gara molto importante, ma abbiamo la consapevolezza di poter fare molto meglio da qui alla fine. Con la Coppa in mezzo si fa fatica, ma è una difficoltà che conoscono varie squadre”.
    Poi sull’assenza di Okereke: “Lui ha una piccola lesione muscolare, sente fastidio da mercoledì dopo la partita e ieri si è allenato, poi però non era tranquillo. Stamattina ha fatto un esame clinico e si è visto che c’è una piccola lesioncina. Facciamo fatica a sostituire un giocatore così, gli altri hanno caratteristiche diverse”.
    “Meglio con le big? Vi spiego perché”
    Ballardini ha spiegato anche il perché contro le big la squadra fa meglio: “È chiaro che contro le squadre di pari livello in casa devi fare la partita e quindi hai qualche difficoltà in più nella gestione della palla, devi avere qualche capacità in più. In trasferta magari viene più facile ripartire velocemente perché si hanno più spazi. Se la Cremonese sta bene contro le squadre di basso livello, può giocarsela, così come contro le squadre che hanno un tasso tecnico superiore”.
    Mentre non ha voluto commentare i fischi a Giacchetta, direttore della Cremonese: “La nostra attenzione va sul preparare bene le partite, noi come staff tecnico e squadra abbiamo un solo dovere: dare del nostro meglio e cambiare se possibile questa situazione. Se pensiamo ad altro non abbiamo capito niente”. LEGGI TUTTO