consigliato per te

  • in

    Barella dopo Calhanoglu: cartellino in Supercoppa, saltano la Fiorentina

    L’Inter perde anche Barella. Dopo la squalifica rimediata da Calhanoglu (che si è presentato a Riad da diffidato ed è stato ammonito nel corso della semifinale con la Lazio), Simone Inzaghi dovrà fare a meno anche del centrocampista della Nazionale in vista del prossimo impegno di campionato contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano – attualmente quarta in classifica.
    Cosa è successo
    Nel corso della finale di Supercoppa contro il Napoli, precisamente al minuto 55, Barella (che era diffidato) è stato ammonito dal direttore di gara, e per questa ragione non sarà disponibile per il prossimo impegno dell’Inter. Ovvero l’incontro in programma il 28 gennaio allo Stadio Artemio Franchi, che vedrà la formazione di Inzaghi impegnata contro la Fiorentina. LEGGI TUTTO

  • in

    Pagelle Inter: Sommer attento, Mkhitaryan assatanato, Barella straripante

    Inter, le pagelle contro il Lecce
    Sommer 6: Attento sui tentativi del Lecce, conclude con un altro clean sheet, il numero 12.
    Bisseck 7.5: Al 40’ fa le prove generali prendendo una traversa di testa, 3’ festeggia il primo gol in nerazzurro. In difesa attentissimo su Banda.
    Acerbi 7: Chiude su Piccoli e sui buchi dei compagni risolvendo un paio di situazioni pericolose. Va anche vicino al gol di testa.
    Bastoni 6: Nel primo tempo è perfetto, nella ripresa e lascia delle voragini in difesa.
    Darmian 6.5: Come fa a essere così performante sempre, lo sa solo lui.
    Barella 7: La forma fisica è straripante, la voglia è fin troppa e il gol che segna è un gioiellino. Frattesi (43’ st) ng.
    Calhanoglu 6: Dovrebbe essere il più riposato di tutti perché non ha giocato in Coppa Italia, ma l’unica cosa bella è l’assist per Bisseck. Asllani (30’ st) 6.5: Solo Falcone gli nega la gioia di un super gol.
    Mkhitaryan 6.5: C’è un motivo per cui il demone appena può lo tiene sempre in campo: è assatanato, sta dappertutto e gli manca solo la conclusione giusta per battere Falcone. Klaassen (43’ st) ng..
    Carlos Augusto 6.5: Grande partita, spingendo tantissimo sulla fascia. Pavard (39’ st) 6: Anche lui impegna Falcone.
    Thuram 6: Rispetto al solito è meno impattante sul match. Sanchez (39’ st) ng.
    Arnautovic 6.5: Mkhitaryan lo serve bene, lui spara in faccia a Falcone, sbaglia un’occasione pazzesca su assist di Barella. A un certo punto sembra un po’ sconsolato, ma alla fine piazza quell’assist di tacco per Barella che è uno spettacolo.
    All. Inzaghi 6.5: Altra vittoria rischiando pochissimo e a porta inviolata, una bella reazione dopo l’eliminazione in Coppa. LEGGI TUTTO

  • in

    Barella: “Mai piaciute le scommesse, passerò alle vie legali”

    Nicolò Barella è furioso. Il suo nome è stato associato questa mattina al calcioscommesse da Maurizio Petra, dichiarata fonte di Corona al riguardo e intervistato dal quotidiano “La Verità”. Petra, zio del calciatore Antonio Esposito, parla dell’interista e di altri calciatori (Lamela e Gyasi) senza alcuna prova, rimettendo tutto al contenuto di una chiavetta usb custodita al sicuro e pronta a essere rivelata solo alla morte dello stesso Petra, a suo dire. Dura la replica del giocatore che attraverso il suo profilo ha condiviso la foto della pagina di giornale.

    Caso scommesse, rabbia Barella: “Adirò alle vie legali”

    Poi il centrocampista dell’Inter e della Nazionale è sbottato nella storia successiva: “Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa m..da. Per questo oggi passerò alle vie legali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Barella ammonito sul pestone di Arthur: che è successo in Inter-Fiorentina

    L’arbitro Marchetti ha sanzionato l’intervento del brasiliano ma non ha estratto il cartellino. Ripresosi dalla dura botta, dopo il duplice fischio il centrocampista italiano ha protestato ampiamento all’indirizzo del direttore di gara beccandosi il giallo prima di imboccare il tunnel degli spogliatoi. Ammonizione per proteste, dunque, per il calciatore sardo, sempre molto “caldo” quando è sul rettangolo di gioco.  LEGGI TUTTO

  • in

    Inter: da Matthäus a Suarez, i Barella prima di Barella

    MILANO – Talenti cristallini e un po’ incazzosi. Nicolò Barella non è il primo e non sarà certamente l’ultimo all’Inter. Lui trascende un po’ troppo spesso (e questo – se non si darà una regolata – potrà minare la sua rincorsa alla fascia da capitano), tuttavia nella storia nerazzurra è comunque in ottima compagnia. Christian Vieri, per esempio, era sempre alquanto esigente e – contrariamente al soprannome che gli avevano affibiato a Madrid (il Muto) – quando c’era da rimproverare un compagno o mandarlo a quel paese, non faceva nulla per trattenersi. Idem per Zlatan Ibrahimovic che ha costruito una carriera sulla fama di duro: «Non ho mai avuto un compagno di squadra così e non è facile allenarsi con lui tutti i giorni perché ha una mentalità pazzesca – ci confessò in un’intervista Alexis Saelemaekers -. Ibra vuole sempre che ognuno tiri fuori il meglio di sé, urla e ti spinge ad andare oltre ai tuoi limiti». E se sgarri: guai a te, in allenamento ma pure in campo. Mitologiche le sfuriate di Lothar Matthäus, uno che, a livello di sbracciate, poteva serenamente competere con Barella: il tedesco invitava sempre i compagni ad avere il baricentro alto, ad attaccare, a pressare, ad azzannare gli avversari finché, un bel giorno Trapattoni gli disse: «Lothar, guarda che pure io sono contento se abbiamo un calcio d’angolo per noi, anziché contro di noi». LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Inter a Doveri. E i tifosi bianconeri mugugnano: scopriamo perché

    TORINO – Premesso che non serve sforzarsi più di tanto, trattandosi di un evento accaduto il 12 gennaio di quest’anno, chi ha buona memoria non dimentica. E quando a metà settimana il nome dell’arbitro Daniele Doveri è stato abbinato a Juventus-Inter, beh, più di un tifoso bianconero si sarà fatto un’amara risatina oppure avrà sbuffato. Già, perché quasi undici mesi fa a San Siro ci si giocava la Supercoppa tra i nerazzurri allora campioni d’Italia e la Juve che, con Andrea Pirlo al timone, una Coppa Italia se l’era portata a casa. Ebbene, alla fine di quella partita gli sconfitti, dentro e fuori dal campo, non la presero benissimo.

    Quel precedente

    Il trofeo in mano ad Alexis Sanchez (autore del gol partita in coda al secondo tempo supplementare) e compagni fu diretta conseguenza di un 2-1 marchiato dalle reti di Weston McKennie, Lautaro Martinez su rigore e, appunto, il Niño Maravilla. Ma per Tuttosport la direzione di gara di Doveri non meritò più di un misero 5 in pagella. Il penalty assegnato all’Inter per fallo di Mattia De Sciglio su Edin Dzeko non scatenò le polemiche che sarebbero scaturite dagli altri episodi, tali da giustificare il voto di cui sopra. Quali? Detto che anche i tifosi nerazzurri se la presero in avvio con Doveri per un presunto rigore non fischiato dopo contatto Chiellini-Barella, gli juventini urlarono per una mancata sanzione a carico di Alessandro Bastoni, reo di aver rifilato una manata in faccia a McKennie: gesto involontario, ma danno chiaramente procurato. E rigore netto per gli ospiti, non assegnato né da Doveri né tantomeno su consiglio di un Var particolarmente silenzioso. Era il minuto 93, non esattamente un dettaglio, quella sera.

    La probabile formazione di Allegri per Juve-Inter

    Dubbi e domande

    Proteste a parte, l’Inter strappò la Supercoppa alla Juve soprattutto perché Alex Sandro al 121’ incappò in quelle giornate in cui il brasiliano gradisce fare regali all’avversario di turno (nel caso, si trattò di un controllo di palla nettamente sbagliato e che favorì la rete del 2-1 finale), ferma restando un’onesta prova da parte dei bianconeri a quell’epoca indietro di undici punti in classifica in campionato rispetto ai rivali. Ciò non toglie che Doveri più di un dubbio l’avesse lasciato, specialmente nei ricordi degli sconfitti. Ed ora? Quello di domenica per il fischietto della sezione di Roma sarà il primo derby d’Italia a casa della Juventus, perché per il resto aveva avuto il privilegio di dirigere altre due sfide dirette, sempre a San Siro e sempre in campionato: il 16 maggio 2015, 2-1 per i bianconeri, reti di Mauro Icardi, Claudio Marchisio su rigore (e ti pareva…) e Alvaro Morata nel finale; il 17 gennaio 2021, netto 2-0 nerazzurro sui bianconeri trafitti dall’ex Arturo Vidal e da Nicolò Barella in uno dei derby d’Italia più sbilanciati di questo secolo, per la soddisfazione dell’allora tecnico interista Antonio Conte. Allo Stadium la prossima “sentenza”, mentre sui social già circolano commenti di sostenitori juventini sicuri di come andrà. C’è chi ha scritto: «Sarà la 200ª direzione di Doveri: come la festeggerà?». Del resto, che derby d’Italia sarebbe senza almeno una polemica che duri il più a lungo possibile?

    Guarda la galleryJuve, in campo contro l’Inter con una maglia specialeSullo stesso argomentoJuve a Doveri: il pestone di Dzeko a De Sciglio trasformato in rigore per l’InterSerie AIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    El Nacional: “Ancelotti stregato da Barella, super offerta all'Inter”

    L’avventura di Toni Kroos al Real Madrid potrebbe avvicinarsi al capolinea. Stando alle indiscrezioni del quotidiano catalano El Nacional, Carlo Ancelotti avrebbe individuato in Nicolò Barella il profilo perfetto per sostituire il fuoriclasse tedesco. Dopo gli arrivi di Valverde e Camavinga, dunque, il processo di ringiovanimento dello storico trio di centrocampo (Modric, Casemiro e Kroos hanno rispettivamente 36, 30 e 32 anni) potrebbe completarsi con il cagliaritano, pedina fondamentale nell’Inter di Inzaghi, e con il contratto che lo lega al club fino al 2026. I Blancos sarebbero disposti a soddisfarre le richieste del club nerazzurro, arrivando a sborsare ben 80 milioni per il centrocampista campione d’Italia con l’Inter e d’Europa con la Nazionale di Roberto Mancini. Di fronte a un’offerta del genere, i nerazzurri non si opporrebbero ad un’eventuale decisione di Barella di volare in Spagna.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, stangata Barella in Champions: due giornate, salta il Liverpool

    MILANO – Brutte notizie per l’Inter di Simone Inzaghi: la Comissione Disciplinare della Uefa ha infatti sanzionato Nicolò Barella con due giornate di squalifica dopo l’espulsione rimediata contro il Real Madrid nell’ultima giornata dei gironi di Champions League. Il centrocampista paga duramente la rissa con Militao durante il secondo tempo della gara del Bernabeu, e dovrà saltare il doppio confronto degli ottavi di finale fra i nerazzurri e il Liverpool, in programma il 16 febbraio a San Siro e l’8 marzo ad Anfield. Guarda la galleryInter, follia Barella: reazione a Militao, espulso FOTO LEGGI TUTTO