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    Guida alla 26ª giornata di Serie B: via con Catanzaro-Cittadella. E la Samp non può fallire

    Catanzaro-Cittadella, venerdì ore 20.30


     

    Il Catanzaro di Fabio Caserta, quinto in classifica, è imbattuto da 7 partite nelle quali ha messo insieme 13 punti, è insomma una realtà consolidata della B e non era detto che fosse così a inizio stagione, quando il pari dominava la sua stagione (nessuno in questa B ha pareggiato più dei giallorossi,  15 volte). Ora tutti quei pareggi risultano preziosi, all’epoca faceva storcere il naso, come quello di Frosinone nell’ultimo turno, col Catanzaro salvato dal gran gol di Quagliata, in assoluto, uno dei migliori acquisti di gennaio, incredibilmente quasi trascurato, sino a dicembre, alla Cremonese. E comunque, la lunga sfilza di pareggi, fa sì che il Catanzaro abbia perso solo 3 volte, come la capolista Sassuolo. Al Ceravolo sbarca un Cittadella gasatissimo per la vittoria nello scorso turno in casa del Pisa vice capolista, risultato che pone i granata di Dal Canto a 3 punti dalle zone playoff e playout. Certo, replicassero il risultato di Pisa, magari con un’altra magia di Pandolfi, non solo la salvezza sarebbe praticamente in tasca. Ma ci sarebbe la possibilità di fare anche un pensierino ai playoff. Senza dimenticarsi che ai primi di dicembre il Citta era ultimo…

    Carrarese-Salernitana, sabato ore 15


     

    La Carrarese è l’unica squadra di questa B che non ha ancora fatto punti nel 2025. Gli apuani avevano chiuso il 2024 in zona playoff, dopo 5 ko di fila sono costretti a giocare un cruciale scontro salvezza con la Salernitana che se dovesse imporsi allo Stadio dei Marmi, scavalcherebbe di un punto la Carrarese, la squadra con cui oggi disputerebbe i playout. Salernitana che ha fatto 4 punti nelle ultime due gare e che a gennaio ha pescato due elementi finora formidabili: il portiere danese Christensen e il centravanti Cerri, anime della squadra di Breda. Che, da storico capitano del Cavalluccio campano, potrebbe lasciare ancora un segno importante nella storia del club, con una salvezza che, al suo arrivo ai primi di gennaio dopo le fallimentari gestioni di Martusciello e Colantuono, pareva se non impossibile, quasi.

    Modena-Spezia, sabato ore 15

     

    Il Modena di Mandelli sta un po’ stentando nel 2025, ha raccolto solo 4 punti nelle 5 uscite del nuovo anno, con due ko, l’ultimo, sabato scorso in casa Samp, prova incolore, nonostante la presenza di Palumbo, il giocatore più decisivo di questa B (7 gol e 9 assist) che sarà un bocconcino di mercato prelibato a giugno, dopo che la famiglia Rivetti, ha respinto, al mercato di riparazione, i tentativi di Samp e Sassuolo per lui. Lo Spezia di D’Angelo, terzo in classifica e a -4 dal Pisa (cioè dalla zona A diretta),  domenica scorsa ha fatto un pazzesco 2-2 in casa col Palermo, rimontato di due reti nel recupero. Forse, è stata la partita più bella di questo campionato in cui i liguri hanno mostrato di essere comunque ancora in salute (11 punti in 5 gare nel 2025) e ancora in grado di salire direttamente in A. Perché se si prende Lapadula al mercato di gennaio, vuol dire che a ciò si punta.

    Sassuolo-Brescia sabato ore 15

     

    Nell’ultimo turno il super Sassuolo di Fabio Grosso ha allungato ancora, mettendo le mani sul ritorno in serie A dopo una sola stagione. Ora i neroverdi hanno 5 punti di margine sul Pisa secondo e soprattutto 9 sullo Spezia quarto e quando si è in testa, è questo il distacco che va guardato. Grosso dispone di un’autentica corazzata ma è lui è molto bravo nella gestione dei singoli, col record di 16 gol fatti da giocatori provenienti dalla panchina, grazie a un turnover fatto col bilancino del farmacista che fu anche il segreto di quando Grosso, nel 2023, portò a sorpresa il Frosinone in A. Questo Sassuolo ha il miglior attacco della categoria, 56 gol, cioé più di due a partita. Nell’ultimo turno, Laurienté è salito in vetta alla classifica cannonieri con 12 centri, raggiungendo Pio Esposito e Iemmello. Ma ci sono altri marcatori del Sassuolo bene messi: Pierini a 9 (e non è proprio un titolare), Mulattieri e Thorstvedt a 7. E il Brescia? sarà la terza partita del Maran-bis, tornato a guidare le Rondinelle dopo l’infelice parentesi di Bisoli. Le prime due gare hanno fruttato 4 punti, cavando la squadra quasi fuori dalla zona calda della classifica. Per mettere in sicurezza la stagione però, serve ancora un piccolo salto di qualità.


    Sudtirol-Sampdoria sabato ore 15

     

    Gli altoatesini, in parte rivitalizzati da Castori, in caso di vittoria agganciano in classifica la Samp, con cui per diversi turni hanno condiviso la zona playout. Poi il Sudtirol ha perso nell’ultimo turno a Cremona (3-1 con qualche rimpianto), mentre la Samp otteneva, a Marassi col Modena, la seconda vittoria di fila che l’ha portata un punto sopra la zona degli spareggi salvezza. I blucerchiati hanno fatto un massiccio mercato a gennaio,  nella formazione iniziale che ha battuto il Modena, i nuovi erano ben 7. Col risultato che ora la squadra ha un’altra gamba e soprattutto dura fino al 90°, in precedenza i naufragi della ripresa erano una costante. Dunque, il test del Druso, sa di esame verità: ottenere il terzo successo di fila,  per Semplici, vorrebbe dire provare a raddrizzare la stagione e magari guardare alla zona playoff, visto che la Sampdoria a inizio stagione era quotata come una delle principali favorite alla promozione diretta. Al contrario, perdere al Druso (come accadde un anno fa tra mille polemiche), vorrebbe dire ripiombare nella pesante situazione degli ultimi mesi. Ma i mezzi per chiudere l’annata senza altri patemi, sulla carta ci sarebbero tutti. 


    Bari-Cremonese sabato ore 17.15

     

    Bell’incrocio playoff, una della partite più interessanti (visibile gratuitamente su Dazn), potenzialmente, del turno e che può dire molto su che finale di stagione attende entrambe. Il Bari di Longo non riesce a fare il salto di qualità e aver lasciato 6 punti alla rivelazione Juve Stabia, perdendo in entrambi i casi sempre 3-1, pesa sul giudizio parziale della stagione. In più la possibilità che i De Laurentiis possano cedere, come si dice in questi giorni, potrebbe riverberarsi sul rendimento della squadra che, comunque, nonostante il ko di Castellammare, mantiene la zona playoff, al 7° posto, anche se nel 2025 sono arrivati solo 6 punti in 5 uscite. Al campionato della Cremonese invece, guardano in tanti. I grigiorossi di Stroppa sono quarti, a -9 dallo Spezia terzo: se a fine stagione dovessero finire a -15, addio playoff e liguri direttamente in A, come dice il regolamento sulla disputa degli spareggi promozione. Può, insomma, la Cremonese salvare la disputa dei playoff? Se è quella che nello scorso turno ha messo sotto il Sudtirol in casa (3-1), probabilmente sì. Se invece sarà ancora la squadra che si concede troppi blackout, allora lo Spezia può sperare. Non va comunque dimenticato che la scorsa estate i lombardi erano indicati come la quarta forza di questa B, dietro, nell’ordine, a Palermo, Samp e Sassuolo. E oggi, la Cremonese è quarta in classifica, dunque finora non ha proprio steccato, a differenza di Palermo e Samp.

    Frosinone-Reggiana domenica ore 15

     

    Quasi un’ultima spiaggia per il Frosinone di Greco: battere la Reggiana potrebbe anche portare i ciociari a riprendersi la zona playout mentre oggi retrocederebbero da penultimi. Gli emiliani di Viali hanno grossi problemi con 3 ko nelle ultime 4 uscite e appena 4 punti conquistati nel 2025 (il Frosinone ne ha fatti solo 2). Chi perde, rischia la panchina ma se succede ai ciociari, rischia di essere la pietra tombale, o quasi, su una stagione nata male con Vivarini e che rischia di finire peggio. Ci sarà tempo per i processi, visto che sulla carta era una squadra da parte sinistra della classifica come ha in parte dimostrato nell’ultimo turno con 1-1 interno col Catanzaro,  una vittoria sfiorata. Ma non è certo una novità perdere due categorie in due stagioni, in passato è già successo a fior di squadre. La Reggiana invece, sta facendo una stagione in linea con le aspettative di inizio annata. Però, a sprazzi, ha fatto vedere buone cose. E dunque, qualche rimpianto c’è, assieme al peso di aver perso tutti i derby emiliano-romagnoli (l’ultimo, in casa, col Cesena nell’ultimo turno).

    Juve Stabia-Cosenza domenica ore 15

     

    Ormai non ci sono più dubbi, la Juve Stabia di Pagliuca è la rivelazione della stagione, nessuno poteva immaginare di trovarla, dopo due terzi di campionato, in quinta posizione, a pari punti col Catanzaro. Il 3-1 inflitto al Bari nello scorso turno, ha confermato anche la buona vena del centravanti Adorante, sbarcato in doppia cifra di gol, rivelazione nella rivelazione. Per le restanti 13 partite, si apre un mini torneo per il 4° posto che ai playoff – se si giocheranno – permette di saltare il turno preliminare e di approcciarli dalle semifinali. E anche in questo caso, la Juve Stabia può dire la sua. Il Cosenza, ultimo, non è ancora spacciato e nell’ultimo turno, con la vittoria interna sulla Carrarese (1-0) ha ripreso a sperare in una salvezza che sarebbe ancora più incredibile di quelle che i calabresi hanno ottenuto negli ultimi anni (sono in B dal 2018).


    Palermo-Mantova domenica ore 15

     

    Come reagirà il Palermo di Dionisi al 2-2 di La Spezia dello scorso turno, in cui i rosanero hanno subito i due gol avversari nel recupero? Poteva essere il risultato più prestigioso della stagione, quello della riscossa per conquistare i playoff dai quali, al contrario, il Palermo ha perso il contatto con quel pari uscendo dal novero delle squadre in zona playoff. La società si fa bella con l’acquisto di Pohjanpalo, molto utile a galvanizzare la piazza (ma a La Spezia, spettatore non pagante). Però finora, la stagione è fallimentare. Poi, certo, si può raddrizzare l’annata vincendo i playoff. Ma intanto bisogna conquistarli e poi sperare che si disputino, viste le buone possibilità che hanno le prime tre di salire direttamente in A. Al Barbera sbarca un Mantova che si sta avvitando, reduce da due sconfitte di fila e che nel 2025 ha fatto solo 5 punti, trovandosi ora soltanto a una lunghezza dalla zona playout. Possanzini sta comunque facendo un buon lavoro, non va dimenticato che dispone di una rosa in cui tanti (o troppi?) giocatori sono debuttanti nella categoria, problema che sta venendo ora a galla e che potrebbe avere un peso nella volata salvezza. 


    Cesena-Pisa domenica ore 17.15

     

    Con la vittoria nel derby emiliano-romagnolo (0-1 a Reggio Emilia) il Cesena ha ripreso a correre e riconquistato la zona playoff, è ottavo, a pari punti col Bari, grazie a 8 punti conquistati nelle 5 gare del 2025. L’ultimo successo porta la firma dell’italo-bosniaco Saric, centrocampista tra i più completi della B, davvero un bel colpo, considerato che il Cesena ha battuto una folta concorrenza, erano in tanti a bussare al Palermo per lui, che alla fine ha scelto di tornare a casa (è nato nella vicina Cento). Insomma, il Pisa vice-capolista è avvisato. C’è curiosità su come i toscani di Filippo Inzaghi reagiranno al ko incassato nello scorso turno in casa dal Cittadella, prima sconfitta interna della stagione. Una caduta anche sfortunata, il Pisa potrebbe riprendersi subito. E, soprattutto giocherà sapendo i risultati di Sassuolo e Spezia, che potrebbero essere un pungolo in più. Resta comunque una stagione straordinaria, quella dei nerazzurri, inimmaginabile a inizio stagione. Ora però, bisogna portarla in porto, cioé in quella Serie A che a Pisa manca dal 1991. LEGGI TUTTO

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    Castori, un grande ritorno

    TORINO – Un grande ritorno, quello di Fabrizio Castori su una panchina di Serie B. A 70 anni compiuti l’11 luglio, l’allenatore di San Severino Marche, l’unico che ha diretto squadre in tutte le categorie, sia quelle professionistiche e che quelle dilettantistiche, lo scorso 8 dicembre ha accettato una delle sfide più difficili della carriera: provare a salvare il Sudtirol da terzo allenatore stagionale, visto che gli altoatesini avevano iniziato l’annata con Federico Valente e stavano pericolosamente sbandando con Marco Zaffaroni che consegnava a Castori una squadra ultima in classifica e reduce da quattro sconfitte di fila. Una roba da far tremare i polsi ma non quelli del ruspante allenatore marchigiano. Che ci ha messo poco a risollevare l’intera piazza e rimettere il club di Bolzano in linea di galleggiamento. Promettente ma beffardo l’esordio, il 2-2 del 14 dicembre nella tana del Druso contro il tosto Mantova, partita che va catalogata come una vittoria mancata: Sudtirol due volte avanti e due volte ripreso, l’ultima al 90’, su rigore di Aramu, prima sbagliato e poi trasformato sulla ribattuta. Risultato che poteva lasciare qualche scoria e invece, nel gelo altoatesino, Castori ha preparato al meglio la trasferta di sabato al San Nicola di Bari, violato all’89’ dalla rete del terzino italo-marocchino Hamza El Kaouakibi, 26 anni, alla sua seconda rete in B, su 52 presenze totali. E subito, la classifica del Sudtirol, ha assunto un altro volto. Ora i bolzanini – dopo essere stati per un mese la squadra con l’encefalogramma più piatto della B – hanno agganciato la zona playout perché se stai sul fondo e fai 4 punti in 2 partite, in questa B dalla classifica corta, fai presto a guadagnare posizioni importanti. Ma è una bella rivincita anche per lo stesso Castori, forse l’ultimo grande allenatore “italianista” del nostro calcio, capace di portare il piccolo Carpi in Serie A con una squadra che raggiunse la promozione facendo un possesso palla che in ogni partita non superava il 30%. Ma è riduttivo definire Castori come tutto dedito a “difesa e contropiede”, meglio parlare di calcio verticale e senza inutili fronzoli ma con molta attenzione nel non far giocare l’avversario. La vittoria di Bari ad esempio, è stata ineccepibile, tant’è che lo stesso Moreno Longo, tecnico dei pugliesi, ha pienamente riconosciuto il valore della prova degli avversari, successo dunque che non ha fatto una piega, che al Sudtirol mancava dal 6 ottobre, il sesto ottenuto da Castori in carriera a Bari e anche questo è un risultato non da poco, visto che raramente il tecnico marchigiano ha guidato squadroni e anche quando portò la Salernitana in A, nel 2021, non partiva certo per vincere il campionato. E ora sotto con la sfida di Santo Stefano, quando tutta la B scenderà in campo per l’ultima giornata del girone d’andata. Al Druso stavolta sbarcherà il Cittadella, anch’esso in ripresa (reduce dal 3-1 alla Reggiana). Ma se Castori dovesse centrare la seconda vittoria di fila, potrebbe anche ritrovarsi con la squadra in zona salvezza, cioé anche sopra i playout, dopo averla ereditata, appena tre partite fa ultimissima e con un piede in C. Sarebbe una gran risposta per chi, troppo frettolosamente, considerava Castori sul viale del tramonto, viste le ultime due esperienze in panchina: prima la retrocessione col Perugia (ma quella squadra non poteva salvarsi), poi quella con l’Ascoli (maturata però con Massimo Carrera in panchina da marzo). Ma ci vorrebbe più rispetto per un uomo a cui nessuno ha mai regalato nulla, disputando in carriera 2 campionati di A, 18 di B e 8 di C. Giù il cappello! LEGGI TUTTO

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    Apre Pisa-Bari, guida alla 17ª giornata con 3 derby!

    Pisa-Bari ore 20.30Un anticipo che può dire molto nella lotta per la Serie A. Il Bari, quarto, è a 10 punti dal Pisa secondo, cioè dalla A diretta.Dunque, con un successo, i nerazzurri di Filippo Inzaghi, farebbero un passo enorme verso la promozione. In caso di ko dei pugliesi, sarebbe poi interessante vedere cosa farà lo Spezia domani a Marassi con la Samp. Gli aquilotti sono a +9 sul Bari, va ricordato che se a fine campionato fra terza e quarta classificata ci sono almeno 14 punti, non si disputano i playoff e anche la terza sale direttamente in A. Il Pisa è reduce dal colpo grosso di Mantova (2-3) che ha fatto dimenticare la precedente flessione (un punto in due partite). Il Bari di Moreno Longo viene da 14 partite senza sconfitte, nelle quali ha conquistato i 24 punti attuali. Pronostico dunque incerto, considerato che la vice capolista in casa qualcosa, ogni tanto, concede: nell’ultima gara interna, il Cosenza al 93’ impattò sul 2-2 dopo essere stato sotto 2-0.
    Cesena-Cosenza domani ore 15Entrambe vivono una fase d’appannamento che ha fatto suonare i primi campanelli d’allarme anche se, tutto sommato, sia il Cesena di Michele Mignani che il Cosenza di Max Alvini stanno vivendo una stagione positiva. I romagnoli vengono da 2 ko di fila (3-2 a Frosinone e 1-0 a Bari) e non vincono dal 10 novembre (0-2 a Cittadella), nell’ultima gara in casa arrivò l’1-1 con la Reggiana. Il Cosenza nello scorso turno ha perso in casa dal Frosinone (0-1), forse la più brutta prova stagionale che ha chiuso una serie positiva che durava da 7 giornate in cui Alvini e i suoi avevano messo insieme 11 punti. Oggi il Cosenza disputerebbe i playout, ma solo per la penalizzazione di 4 punti. Sul campo, i lupi silani ne hanno fatti 20. Cioé sarebbero a una lunghezza dai playoff.
    Frosinone-Sassuolo domani ore 15Ciociari in grande risalita, vengono da due vittorie di fila e dall’arrivo di Leandro Greco – che aveva trovato una situazione quasi disperata – hanno perso una sola volta, a Cremona il 24 novembre (1-0). Il sostituto di Vincenzo Vivarini, nonostante i tanti giocatori indisponibili sta plasmando una squadra solida, che gioca con grande umiltà e che sta dimostrando di poter raddrizzare la stagione: salvarsi ma non solo, dunque. Certo, il Sassuolo è di un’altra categoria, sulla carta: ha il miglior attacco del campionato (37 reti), viene da 5 vittorie di fila in cui ha segnato 13 gol, subendone solo uno (concesso domenica scorsa sul 4-0 alla Samp, alla fine schiantata 5-1). Ad oggi, la maggior incognita tra il Sassuolo e la A, sembra essere il mercato di gennaio. Perché i neroverdi di Grosso, hanno stentato solo a inizio stagione, a mercato aperto, situazione che potrebbe riproporsi tra meno di un mese, quando tanti gioielli – non solo Berardi, tornato su buoni livelli -saranno ambiti?
    Reggiana-Modena domani ore 15Derby emiliano sentitissimo, le due città distano solo 34 km. La Reggiana di William Viali, nell’ultimo turno, con il successo convincente di Cremona (0-2), ha fatto un bel balzo in classifica, portandosi un punto sopra la zona playout. I granata non vincevano dalla 9ª giornata (2-0 al Frosinone). Il Modena, da quando lo guida Paolo Mandelli, non ha ancora perso, raccogliendo 6 punti in 4 partite. L’ex attaccante di scuola Inter aveva ereditato la squadra da Pier Paolo Bisoli in penultima posizione, adesso è nei pressi dei playout. Insomma, i canarini piano piano stanno guarendo. E, sulla carta, avrebbero una squadra superiore alla Regia, pur avendo un punto in meno.
    Sudtirol-Mantova domani ore 15Negli altoatesini fa il suo debutto in panchina Fabrizio Castori, 70 anni, il decano della B, l’unico tecnico che ha allenato in tutte le categorie italiane, dilettantistiche e professionistiche. E’ il terzo allenatore stagionale, dopo Federico Valente e Marco Zaffaroni, quest’ultimo esonerato dopo il 2-1 incassato venerdì scorso dal Sudtirol in casa Juve Stabia. Il club di Bolzano, ultimo in classifica assieme al Cittadella, sta avvitandosi, viene da 5 ko di fila (di cui 4 con Zaffaroni). Il Mantova invece, come s’è fatto spesso notare, raccoglie più complimenti che punti. Il 2-3 incassato dal Pisa sabato scorso, odora di beffa. Perché il bel collettivo di Davide Possanzini, sotto 0-2, una volta riportata la gara in equilibrio, ha avuto la palla per vincerla (traversa clamorosa di Mancuso che aveva segnato i 2 gol). Mantova che non vince da tre giornate (1-0 alla Cremonese, il 9 novembre). La stagione resta positiva, è pur sempre una neopromossa che deve pensare a salvarsi. Ma dallo scorso turno, è meglio guardarsi più alle spalle (un punto sopra i playout) che fare sogni di gloria (playoff a -3).
    Sampdoria-Spezia domani ore 17.15Derby ligure thrilling. Nei blucerchiati, precipitati dalle parti dei playout e reduci dalla figuraccia col Sassuolo, esordisce in panchina Leonardo Semplici, terzo allenatore stagionale dopo Andrea Pirlo e Andrea Sottil. Su quest’ultimo, il club di Manfredi ha indugiato troppo. Di fatto, la piazza l’aveva scaricato da almeno un mese. Un certo Paolo Mantovani, capace di far vincere ai blucerchiati lo Scudetto 1991, prescriveva il cambio di allenatore, non appena veniva a mancare la fiducia delle componenti. E Sottil, di fatto, è stato in sella da esautorato per troppe partite. Nelle quali la Sampdoria è andata a picco e ha dato l’addio alla Serie A diretta. Confermandolo a dispetto di risultati sconfortanti per una squadra che avrebbe duvuto dominare la B, si è quasi buttata la stagione. Il quasi è legato alla conquista dei playoff (che, comunque, potrebbero anche non giocarsi, vedi quanto scritto per Pisa-Bari). Il Prefetto di Genova ha bloccato la trasferta per i tifosi aquilotti residenti nella provincia della Spezia: proteste dal Golfo dei Poeti, 1500 tifosi avevano già bloccato 7 pullman e comprato il biglietto, ma il ricorso dei supporter aquilotti è stato respinto. Spezia comunque in grande forma: dopo il ko di Palermo, due turni fa, ci si chiedeva come avrebbe reagito la squadra di D’Angelo. Beh, è arrivato il 5-0 al Cittadella, coi tratelli Esposito sugli scudi. Miglior risposta non poteva arrivare.
    Brescia-Carrarese domenica ore 15Sulla panchina delle Rondinelle fa il suo esordio Pier Paolo Bisoli, già centrocampista del Brescia nel 2000-01. Aveva iniziato la stagione al Modena, dove era stato esonerato il 3 novembre coi canarini penultimi. Allenerà il figlio Dimitri, capitano del Brescia, nel suo staff c’è anche un altro figlio, Davide, con la qualifica di match analyst. Prende il posto di Rolando Maran che, per i costumi di patron Cellino, è durato anche sin troppo (quasi 13 mesi). Però, il Brescia, dopo aver conquistato a sorpresa i playoff nella scorsa stagione (da riammessa in B dopo l’esclusione della Reggina), in questa annata si stava arenando, emblematico il 2-1 subito al 93’ nello scorso turno a Catanzaro: ora la squadra deve stare attenta a non farsi risucchiare nella zona calda della classifica anche se resta a due punti, sia dai playoff (in cui navigava sino a due turni fa) che dai playout. Al Rigamonti sbarca la Carrarese, gasatissima per la storica vittoria sul Palermo (1-0, rete di Stiven Shpendi, al 1° gol in B, gemello di Cristian, bomber del Cesena e capo cannoniere della B con 10 gol). La squadra apuana guidata da Antonio Calabro aveva già messo sotto il Pisa, nel fortino dello Stadio dei Marmi. Fuori casa però, il rendimento va migliorato (vedi il 4-1 incassato a Salerno nella precedente trasferta). Anche se arrivare al Rigamonti con gli stessi punti del Brescia, è già un successo enorme: questa Carrarese può mantenere la categoria, quando quasi tutti in estate pronosticavano l’immediato ritorno in C.
    Cittadella-Cremonese domenica ore 15Per i granata veneti, è il momento più duro della loro storia in Serie B. Dopo il 5-0 incassato a La Spezia, il dg Stefano Marchetti ha dato le dimissioni che la società ha respinto, è pur sempre il deus ex machina del miracolo Cittadella che non vince da 4 partite, l’ultimo successo fu il colpo di Palermo del 3 novembre. Poi il Citta ha fatto solo un punto, finendo fanalino di coda assieme al Sudtirol. Serve una decisa sterzata. Ma, probabilmente, è il più debole Cittadella mai visto in B. Al Tombolato però, sbarcherà una Cremonese reduce dal brutto ko interno con la Reggiana (0-2), prima sconfitta dello Stroppa bis. Ora i grigiorossi sono quinti a -10 dalla promozione diretta: altri scivoloni non sono più concessi, non va dimenticato che la Cremonese, a inizio stagione, era considerata la quarta forza della B, dopo Palermo, Samp e Sassuolo.
    Palermo-Catanzaro domenica ore 15Con la sconfitta rimediata sabato scorso a Carrara, il Palermo ha di fatto abdicato nella lotta per la promozione diretta. Ma la proprietà del City conferma sempre l’allenatore Alessio Dionisi, hanno altri metodi, rispetto a noi italiani. Tuttavia, se si rimediano figuracce simili, forse è meglio pensare a blindare i playoff (i rosanero sono ottavi, all’ultimo disponibile), piuttosto che pensare alla A diretta (il Pisa è a +13), il Palermo sta pagando il semi-accantonamento di Brunori, bomber di squadra nelle ultime tre stagioni, ci si era illusi di poterlo sostituire. E così, quella che era la prima favorita per la A, a dicembre deve già ridimensionare i piani. Il Catanzaro sta venendo fuori. Con la vittoria nella scorsa giornata sul Brescia al Ceravolo, ha dato un senso alla lunga sfilza di pareggi che sinora hanno segnato la stagione dei giallorossi calabresi (11 su 16 gare, record stagionale),
    Salernitana-Juve Stabia domenica ore 17.15Si chiude con un bel derby campano tra due squadre in ascesa, anche se pochi avrebbero immaginato le due squadre arrivare all’appuntamento con le Vespe di Castellammare 5 punti avanti sulla Salernitana proveniente dalla A. Però, nei padroni di casa, il ritorno di Stefano Colantuono – che ha rilevato Giovanni Martusciello – inizia a dare discreti frutti (4 punti in tre uscite), anche se oggi la squadra disputerebbe i playout. Altra musica per la Juve Stabia, in zona playoff, al 7° posto, un punto sopra il Palermo. Ma prima del successo di venerdì scorso sul Sudtirol (pure fortunata, il gol del 2-1 lo hanno regalato gli altoatesini), i ragazzi di Guido Pagliuca non vincevano dal 4 ottobre, quando ottennero lo storico colpo di Marassi (1-2 alla Samp, doppietta di Adorante, a secco da 5 gare). Ma forse, chi si aggiudica questo derby, magari trova la linfa giusta per mettere le ali al resto della stagione. LEGGI TUTTO

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    Via con Bari-Catanzaro: guida alla 9ª giornata

    BARI–CATANZARO ore 20.30Anticipo in cui traballa la panchina catanzarese di Fabio Caserta: un’altra prova negativa dei giallorossi può portare al suo esonero. Viaggia col vento in poppa invece, il Bari di Moreno Longo, imbattuto da 6 partite (2 vittorie e 4 pari) e con tanta voglia di sbarcare in zona playoff, visto che la squadra non ha più sbagliato una partita dopo aver perso le prime due gare. Per restarci, nelle prime 8: può e dev’essere l’obiettivo stagionale. Certo, ci sono squadre più forti del Bari ma disputare i playoff è nelle corde di un gruppo probabilmente riportato in carreggiata da Longo, dopo un’annata da dimenticare che andava metabolizzata.CITTADELLA–COSENZA domani ore 15Sulla panchina dei veneti fa il suo esordio ’Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini, era dal 1995 che i granata non cambiavano l’allenatore in corsa. Si tratta di un drammatico scontro salvezza: il Citta è terzultimo e dunque oggi sarebbe retrocesso in C, viene da tre sconfitte consecutive e riceve il Cosenza ultimo perché penalizzato di 4 punti (sentenza confermata in Appello durante la sosta). Sul campo però, la squadra di Alvini avrebbe conquistato 9 punti e sarebbe in zona salvezza assieme a Modena e Reggiana. Sulla carta dunque, le squadre dovrebbero grossomodo equivalersi, comunque entrambe a caccia di una permanenza nella categoria nient’affatto semplice.
    MODENA–PALERMO domani ore 15 Sfida da brividi fra due formazioni chiamate alla svolta. Il Modena di Bisoli non vince dal 21 settembre (2-0 alla Juve Stabia) e se non cambia marcia sarà risucchiato nella zona calda della classifica. Il Palermo di Dionisi nei pronostici estivi doveva dominare la B ed essere la prima favorita per la A. Invece è 9° a -8 dalla capolista Pisa. Ma attenzione: ha la miglior difesa della B e le sue tre vittorie le ha sempre ottenute in trasferta (a Cremona, a Bolzano col Sudtirol e a Castellammare con la Juve Stabia) mentre a Modena ha vinto nelle due trasferte al Braglia vissute da quando i rosanero sono tornati in B.
    SALERNITANA–SPEZIA domani ore 15Pronostico molto incerto. La Salernitana di Martusciello stava stentando ma prima della sosta è arrivata la vittoria di Palermo che può schiudere tutta un’altra stagione, un successo coi liguri e probabilmente i campani acciuffano la zona playoff. Lo Spezia di D’Angelo è la rivelazione della B: unica squadra imbattuta del campionato è seconda in classifica a -3 dalla capolista Pisa e difende la zona A diretta dall’assalto del Sassuolo, soprattutto, che ha un solo punto in meno. Sinora la squadra è andata oltre le proprie possibilità: riusciranno gli aquilotti a stupire ancora?
    SUDTIROL–PISA domani ore 15Il Sudtirol di Valente è l’unica squadra di questa B a non aver ancora pareggiato, pur vivendo un avvio di stagione tutto sommato positivo: 4 vittorie e altrettante sconfitte che valgono il 6° posto in classifica, il piazzamento finale che gli altoatesini ottennero due stagioni fa, poi eliminati in semifinale playoff, ma resta la loro migliore annata. Però al Druso di Bolzano sbarca il Pisa capolista di Filippo Inzaghi che finora ha perso solo a Castellammare, dalla Juve Stabia, nella precedente trasferta dei nerazzurri che meritano il 1° posto anche se domani non sarà semplice dimostrare di essere i più forti.
    BRESCIA–SASSUOLO domani ore 17.30Senza dubbio, è il match-clou della giornata. Il Brescia di Maran è ormai una conferma, già nella passata stagione ha conquistato a sorpresa i playoff e pure questa squadra, 5ª a -3 dallo Spezia secondo (cioé dalla zona promozione diretta), può ripetersi. Il Sassuolo è l’unica squadra delle tre retrocesse che non ha steccato, trovandosi a un solo punto dalla zona A diretta. Ha perso una sola volta, il 31 agosto, quando incassò un 1-4 dalla Cremonese, è stata l’unica partita finora steccata dal gruppo guidato da Fabio Grosso. Sassuolo che è andato alla sosta col 6-1 inflitto al Cittadella, gara che ha visto il ritorno in campo dopo 7 mesi del leader Berardi: probabile che a gennaio venga ceduto per una decina di milioni. Ma prima l’azzurro deve dimostrare, in questi due mesi e mezzo, di essere tornato quello di prima dell’infortunio.
    CARRARESE-MANTOVA domenica ore 15 Può iniziare tutto un altro campionato per la Carrarese di Calabro che finalmente debutta allo Stadio dei Marmi, quello di casa, ora pronto per la B dopo aver sinora utilizzato come campo interno quello di Pisa. Inoltre, prima della sosta, gli apuani hanno vinto in casa del Frosinone, dimostrando di avere i mezzi per salvarsi. Il Mantova di Possanzini invece, pur restando una gagliarda neopromossa, sta perdendo colpi. Non vince dal 21 settembre (1-0 al Cittadella), senza un risultato positivo a Carrara c’è il rischio di avvicinarsi troppo alla zona calda della classifica.
    JUVE STABIA–CREMONESE domenica ore 15 Dopo aver già battuto Bari, Pisa e Sampdoria, la Juve Stabia di Guido Pagliuca va a caccia di un’altra vittima illustre: sarà la Cremonese, passata nei giorni scorsi da Stroppa a Corini? C’è molta curiosità su come verranno schierati i grigiorossi, probabilmente si passerà dalla difesa a tre a quella a quattro  ma soprattutto che Vandeputte possa imporsi sull’out sinistro, dopo aver passato l’inizio stagione con Stroppa, fra panchina e impiego da anonima e anomala mezzala. Dunque, gran parte della gara ruoterà intorno al nuovo assetto che dovrà darsi la Cremonese: Ma la domanda è: Corini, che eredita una squadra al 7° posto, sarà in grado di riportare in alto la Cremo, costruita per andare in A, magari senza passare dai playoff?
    REGGIANA–FROSINONE domenica ore 15 Delicato scontro salvezza. La Reggiana di Viali era partita bene ed era andata in testa dopo le prime 3 uscite che avevano fruttato 7 punti. Nelle successive 5 gare, ne sono arrivati solo 2, l’allarme sta per scattare. Per il Frosinone invece, sta suonando da tempo. La sosta poteva essere l’occasione giusta per esonerare Vivarini e dare al successore due settimane di tempo per provare a plasmare una squadra fatta di fretta negli ultimi giorni di mercato e per giunta incompleta. E invece no, si va avanti col tecnico abruzzese che di fatto la piazza ha scaricato prima della sosta dopo il ko interno con la Carrarese. Sul campo, il Frosinone sarebbe ultimo, alle spalle ha solo il Cosenza, penalizzato però di 4 punti. Chissà cosa succederà se i ciociari dovessero perdere anche a Reggio Emilia.
    CESENA–SAMPDORIA domenica ore 17.30Il genovese e sampdoriano Mignani, allenatore del Cesena, a sorpresa – ma non troppo – 8° in classifica (l’ultimo buono per disputare i playoff), ospita la formazione blucerchiata, passata da Pirlo a Sottil senza che i problemi si siano risolti: oggi la Samp è a 8 lunghezze dalla zona promozione diretta, cioé l’obiettivo per la quale era stata costruita in estate e che oggi appare lontano, specie dopo il ko interno con la Juve Stabia. patito prima della sosta. Anche il Cesena però, ha perso prima che il campionato si fermasse, un 3-1 a Pisa che li ha un po’ ridimensionati, anche se la squadra ha i mezzi per conquistare un posto nei playoff. Obiettivo che per la Samp di oggi, se non si sveglia in tempo, appare utopistico. LEGGI TUTTO

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    Apre Samp-Juve Stabia: guida all’8ª giornata

    Sampdoria-Juve Stabia ore 20.30Si gioca a porte chiuse, ultimo strascico degli incidenti al derby genovese di Coppa Italia della scorsa settimana che comunque, vincendolo ai rigori, ha dato nuova linfa ai blucerchiati di Sottil che in seguito hanno vinto facile a Modena (1-3). Ora però bisogna riconfermarsi se si vuole risalire una classifica che risente ancora del disastroso inizio di stagione con Pirlo. Per Sottil sarà la quinta uscita in campionato, nelle precedenti quattro ha ottenuto un pari, una sconfitta e due vittorie nelle ultime due uscite, Samp che comunque con lui viaggia alla non disprezzabile media di 1.75 punti a gara. Per andare direttamente in A, però, bisognerà andare oltre i 2 punti a partita, anche per compensare il deleterio avvio di stagione. E occhio alla Juve Stabia di Guido Pagliuca: quando la davano tutti in fase calante e quasi innocua, nello scorso turno ha sconfitto la capolista Pisa, infliggendo a Inzaghi il 1° ko stagionale (2-0). E al Ferraris tutte le squadre sbarcano sempre per cercare di fare un figurone.
    Frosinone-Carrarese, domani ore 15Con la vittoria di Cittadella (1-2), il Frosinone di Vincenzo Vivarini potrebbe aver svoltato, attenzione però a non snobbare la Carrarese: per quanto ultimi, gli apuani hanno raccolto meno di quanto meritassero e se impostano una arcigna partita difensiva potrebbero levare sbocchi agli attaccanti ciociari (che hanno perso Tsjadout per serio infortunio). Tuttavia, il successo del Tombolato, dice che il Frosinone, quantomeno è in via di guarigione e ha un organico da playoff, Carrarese permettendo.
    Pisa-Cesena domani ore 15Il Pisa di Filippo Inzaghi è reduce dal primo ko stagionale, il 2-0 incassato in casa della Juve Stabia che nell’ambiente nerazzurro è stato derubricato a incidente di percorso, una sconfitta episodica insomma, che va velocemente archiviata. Però a Pisa arriva un gran bel Cesena, la miglior matricola del campionato che ha appena fatto 4 gol (a due), all’altra possibile una vagante di questa B, il Mantova. E dunque, chi meglio del Cesena di Michele Mignani può dirci come sta messa la capolista di Inzaghi?
    Sassuolo-Cittadella domani ore 15Delle tre squadre retrocesse dalla Serie A, il Sassuolo di Fabio Grosso è quella che sta facendo meglio o, se preferite, meno peggio: neroverdi quarti a -4 dal Pisa capolista, con l’eventualità, vincendo domani, di sbarcare in zona promozione diretta. E il Cittadella che si presenterà al Mapei Stadium non sembra essere dei più in palla: serve un brusco cambio di rotta, visto che arriva da due sconfitte di fila, oggi disputerebbe il playout col Catanzaro, ha già perso già 4 gare (ma uno era l’1-1 col Pisa trasformato in 0-3 in 2° grado dalla Corte d’Appello Federale, con ogni probabilità la vicenda si chiuderà al Collegio di Garanzia del Coni, prima di dicembre).
    Spezia-Reggiana domani ore 15I liguri di Luca D’Angelo sono l’unica squadra della Serie B ancora imbattuta in campionato e dunque meritano di essere in zona promozione diretta, secondi a -3 dal Pisa primo. Ma dove può arrivare questo Spezia? Vista la base di partenza (la scorsa stagione sofferta salvezza all’ultima giornata dopo mille difficoltà), anche “solo” acciuffare i playoff sarebbe qualcosa di enorme. Intanto però, gli aquilotti voltano alto e chissà se la Reggiana di Viali, 11ª a -4 dallo Spezia, reduce da due pari di fila e due punti conquistati nelle ultime 4 gare, darà filo da torcere.
    Catanzaro-Modena domenica ore 15Confronto fra due squadre in difficoltà. Il Catanzaro di Fabio Caserta pare lontano parente di quello che nella scorsa stagione, con Vivarini in panchina e una squadra probabilmente più forte, chiuse al 5° posto e in semifinale playoff. Nell’ultima uscita, lo 0-0 in casa della Salernitana è stato poco più che un brodino. Il Modena di Pier Paolo Bisoli invece, è falcidiato dagli infortuni (nel ko interno con la Samp gli assenti erano 9): perdere ancora vorrebbe dire entrare a tutti gli effetti nella zona calda della graduatoria.
    Cosenza-Sudtirol domenica ore 15La classifica dice che il Cosenza di Massimiliano Alvini è penultimo con 5 punti. In realtà, sul campo, i rossoblù ne hanno messi assieme 9, una penalità che oggi fa perdere 6-7 posizioni. Resta il fatto che il Cosenza ha assorbito al meglio la botta subita dalla giustizia sportiva, è reduce dal prezioso 1-1 in rimonta a Bari e sta giocando anche meglio di quando non era ancora stato penalizzato. Al contrario il Sudtirol sembra avere già il fiatone: è sì a quota 9 (frutto di 3 vittorie) ma ne ha perse 4 nelle ultime 5 uscite. E, soprattutto, è l’unica squadra di questa B che non ha mai pareggiato.
    Cremonese-Bari domenica ore 15Momento delicato per la Cremonese di Stroppa, scivolata al 10° posto dopo il ko per 3-2 nel derby di lunedì a Brescia, risultato che non dice tutto, va soprattutto evidenziato come  i grigiorossi fossero già sotto 3-0 dopo 39’, con un’altra battuta d’arresto sarebbe meglio mettere da parte – almeno temporaneamente – i sogni di gloria per questa stagione. La società comunque, sta facendo quadrato intorno a Stroppa che per ora non rischia il posto. Il Bari invece, è – o pareva essere – in grande ascesa. Perse le prime due partite, Longo viaggiava poi per le successive quattro alla media di 2 punti partita. Si stava impostando insomma quella stagione da playoff che è nelle corde del gruppo pugliese, quando è arrivato l’1-1 interno col Cosenza che ha intiepidito gli animi. Gara verità per entrambe, dunque.
    Mantova-Brescia domenica ore 15Con le 4 sberle incassate a Cesena, il Mantova di Possanzini ha perso la zona playoff e ora è un bivio: se non fa bene contro il Brescia – terzo in classifica e sempre più rivelazione del campionato – il rischio è quello di doversi accontentare di un campionato il più possibile lontano dai bassifondi della classifica. Ma intanto occhio al Brescia di Rolando Maran che domenica potrebbe avere un vantaggio non da poco: giocando sapendo ciò che avranno fatto tutte le squadre più vicine in classifica: Pisa (a +4), Spezia (a +1) e Sassuolo (stessi punti).
    Palermo-Salernitana domenica ore 15Gradualmente, la prima favorita per la promozione, sta venendo fuori. Oggi, dopo una bella rincorsa in classifica, il Palermo di Alessio Dionisi è sesto a -5 dal Pisa e viene dall’ottimo 1-3 inflitto al Sudtirol al Druso di Bolzano. Attenzione però, perché le tre vittorie messe insieme dai rosanero, sono tutte arrivate in trasferta, dove la squadra si esprime che è quasi una meraviglia, un concentrato d’efficienza. In casa al Barbera invece, zero successi e diverse squadre che hanno fatto un figurone. Potrà riuscirci anche la Salernitana di Giovanni Martusciello che non se la passa tanto bene (è un punto sopra la zona playout) ma che ha tutti i mezzi per fare una partita di livello, pur non vincendo da 4 uscite? LEGGI TUTTO

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    Longo e il Bari: crescita esponenziale

    TORINO – Dopo un avvio di stagione tormentato, con due sconfitte di fila che avevano fatto vedere alla piazza gli spettri del recente passato, il Bari di Moreno Longo è finalmente decollato, lo 0-3 ottenuto allo Stirpe di Frosinone dice già tutto. Vittoria indiscutibile, quella dei pugliesi, soltanto in parte favorita dal fatto che oggi la squadra ciociara di Vivarini, pur disponendo di teoriche star, è un undici raccogliticcio che fatica a darsi un’identità in campo. Così il Bari, con relativa facilità, ha potuto affondare i colpi, demolendo i ciociari allo sbando, partita sbloccata dal mediano Maita, 30 anni, uno arrivato in B troppo tardi, in estate il Cesena avrebbe fatto carte false pur di averlo, meno male che Magalini, il ds dei galletti, ha tenuto duro, ora è il perno della squadra, deve solo cercare di più la porta visto che, iniziata terza stagione nella seconda serie, è andato a segno solo due volte. E il raddoppio porta la firma del terzino franco-algerino Dorval, 23 anni, scovato dal precedente ds, Antonio Polito, nella vicina Cerignola, in Serie D, e portato a Bari già nell’estate 2022. Esterno generoso come pochi, Dorval con Longo sta mostrando ancora di più tutte le sue qualità: sulla sua spinta offensiva non si discute ma andava registrato difensivamente, probabilmente Longo lo sta completando al meglio. Terza rete di “Lazzaro” Favilli, 27 anni, la punta ex Juve e Genoa con un radioso futuro alle spalle, causa infortuni in serie che ne hanno segnato una carriera che con un po’ più di fortuna poteva portarlo lontano e ancora più lontano. Eppure, pur oberato dai colpi della cattiva sorte, Favilli oggi è sempre lì, a sgomitare in B, con dignità: allo Stirpe è subentrato al 57’, rilevando lo statunitense Novakovich, punta di origini serbe ma nata in Wisconsin, ex Frosinone, pareva sul viale del tramonto e invece a Bari s’è messo in mostra anche nelle partite più pesanti da digerire. Contro i ciociari però, lasciando spazio a Favilli, gli ha permesso di segnare il terzo gol a 8’ dal suo ingresso, rete che ridà lustro alla sua stella caduta nella polvere ma ancora splendente. Insomma, se non è stata la partita perfetta del Bari, poco c’è mancato. Ottima anche la presenza di tifosi pugliesi sugli spalti, oltre mille, a dimostrazione che a Bari si sta ricostruendo il rapporto con la squadra – nonostante i De Laurentiis continuino a essere mal sopportati – e che questo colpaccio allo Stirpe può mettere le ali ai piedi alla squadra che ora potrebbe mettersi a correre come fa Dorval. Insomma, il Bari di Longo sta venendo fuori e va tenuto d’occhio, tanto più che è in serie positiva da quattro gare nelle quali ha raccolto 8 punti, con due vittorie di fila. E quando si marcia con la media di due punti a partita, si può anche andare in Serie A direttamente. Quella A che Bari vide sfuggire nel giugno 2022, in quel dannato “San Nicolazo” che il Cagliari inflisse in finale playoff col gol di Pavoletti al 94’ che gelava i 60mila pugliesi che quel giorno affollavano il San Nicola. Bari, il Bari e la Bari ci hanno messo più di due anni per assorbire quella botta. Ma chissà, con questo 0-3 che spalanca tutt’altre prospettive, dovrebbe essere tutto alle spalle. Per la conferma, attendere la sfida di sabato prossimo, quando al San Nicola sbarcherà il Cosenza di Max Alvini, squadra che avrebbe gli stessi punti dei pugliesi, 8, non fosse che il Tribunale Federale Nazionale li ha penalizzati della metà, un -4 che li fa navigare nelle acque calde della classifica. Ma se Longo otterrà la terza vittoria di fila, molto probabilmente sbarcherà in zona playoff, piazzamento che sarebbe in linea con gli obiettivi stagionali. Dunque, c’è vita – eccome – per i galletti, mentre fino a un mese fa si faceva a gara per metterli allo spiedo. LEGGI TUTTO

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    Stasera Modena-Bari: guida alla 2ª giornata

    Modena-Bari, ore 20.30Anticipo fra due squadre uscite scornate dall’esordio, il Bari soprattutto (tonfo 1-3 in casa con la Juve Stabia), ma pure il Modena non l’ha vissuta bene (ko per 2-1 a Bolzano maturato al 90’), stasera però sarà al gran completo e si potrà intravedere il suo potenziale. Chi vince, può impostare tutto un altro campionato e scacciare le ombre portate dal debutto. Nel Modena, dovrebbe partire dalla panchina l’ultimo acquisto (il decimo della famiglia Rivetti, in questo mercato), il terzino Di Pardo, ex Juve. Nel Bari, il tecnico Longo neanche più nasconde il disagio che vive e dice che si esprimerà sull’obiettivo stagionale della sua squadra solo a mercato chiuso, quando potrà soppesare il valore reale della rosa, pur sentendosi fiducioso sull’operato del ds Magalini. Dopo il tonfo con la Juve Stabia però, non s’è mossa foglia sul mercato: si aspettano i saldi delle ultime ore di mercato?
    Südtirol-Salernitana, domani ore 19.30Sfida stuzzicante: gli altoatesini di Valente sono partiti col piede giusto mettendo sotto il Modena, così come la Salernitana ha piegato – in rimonta e nel recupero – il Cittadella anzi, in maniera ancor più sorprendente, sempre per 2-1. Chi dovesse restare a punteggio pieno, poi non dovrà soffrire di vertigini, soprattutto i bolzanini, chissà che con Valente riescano a rivivere il formidabile campionato di due stagioni fa, chiuso in semifinale playoff, ad un soffio dalla finale, con Bisoli in panchina. La Salernitana ha appena cambiato presidenza (da Iervolino all’architetto Busso) ed è tutto da decifrare ma potrebbe aver posto le basi per superare gli ultimi allucinanti mesi vissuti in Serie A. E questa è l’incognita più grande che pesa sulla stagione.
    Brescia-Cittadella, domani ore 20.30Per i lombardi, l’occasione per dimostrare che sono una squadra da quartieri alti, se non da promozione diretta, non si batte per caso una delle favorite per la promozione diretta come il Palermo. Il Citta invece, è chiamato a una di quelle partite “da Serie B” che soprattutto loro sanno giocare, con una carica agonistica superiore, per sperare di tornare a casa con qualcosa in pugno. Ma non sarà semplice, serviranno 90 e più minuti di pura intensità.
    Sassuolo-Cesena, domani ore 20.30Attenzione soprattutto ai romagnoli, il Cesena di Mignani in questo momento va che è una musica, questo ha detto la vittoria per 2-1 sulla Carrarese con doppietta dell’italo-albanese Shpendi (unico fra marcatori a quota 2). Il Sassuolo di Grosso invece, rischia di farsi condizionare dalle tante voci di mercato sui propri giocatori, non sarà semplice trovare la testa giusta per affrontare la gara, anche se sulla carta i neroverdi sono superiori al Cavalluccio, ma dovranno dimostrarlo. Dietro l’angolo però, potrebbe esserci l’arrivo di Lapadula dal Cagliari, pronta un’offerta ufficiale e il Sassuolo sarebbe la prima squadra a farla fra le tante che vorrebbero l’italo-peruviano nato a Torino, vissuto a due passi dal Filadelfia.
    Cremonese-Carrarese, domani ore 20.30I lombardi hanno deluso nell’esordio: se si vogliono coltivare ambizioni di A, non si possono lasciare 3 punti al Cosenza. Allo stesso tempo, la Carrarese uscita sconfitta 2-1 da Cesena, potrebbe essere un osso duro, non semplice da masticare, anche se la squadra è ancora in fase di allestimento, presto per giudicarla, anche per lo scotto che si paga alla categoria, da cui gli apuani mancano da 76 anni, Intanto però Finotto, l’attaccante che ha segnato il gol-promozione, ha prolungato ill contratto fino al 2026: un bel segnale
    Spezia-Frosinone, domani ore 20.30Uno dei confronti più interessanti. Entrambe, all’esordio hanno fatto 2-2: lo Spezia però, vinceva 0-2 a Pisa, il Frosinone era stato ribaltato dalla Samp in casa e dopo il pari, quasi la vinceva. Inoltre, in settimana, i ciociari, coi milioni ricavati dalla cessione di Brescianini all’Atalanta, si sono rinforzati e al Picco (dove tre anni fa si giocavano la A con lo Spezia di Italiano), potrebbero avere tutta un’altra pelle: Biraschi è stato ufficializzato, poi sarà il turno di Sorrentino, quindi di Machin, probabilmente.
    Sampdoria-Reggiana, domani ore 20.30A ben vedere, alla SamPirlo della scorsa stagione, per fare un campionato di vertice, alla fine mancarono i punti buttati nell’avvio di stagione. Dunque i blucerchiati, che continuiamo a reputare la squadra più attrezzata per la A, non possono fallire l’appuntamento con questa Reggiana di Viali, reduce dal 2-2 interno col Mantova, dopo essere stati in vantaggio 2-0: squadra comunque con valori, ma se la Samp riesce a scatenare tutto il suo potenziale, non dovrebbe esserci partita..
    Pisa-Palermo, domani ore 20.30Cercasi decollo, non disperatamente, ma quasi. Il Pisa di Inzaghi ha quasi rischiato la figuraccia contro lo Spezia di D’Angelo, sempre in casa, all’Arena Garibaldi che da quest’anno si chiama Cetilar Arena, in omaggio allo sponso principale del clubr. Il Palermo di Dionisi invece, deve archiviare il ko di Brescia, altrimenti sono guai. Ma restiamo dell’opinione che sia stato eccessivo e un po’ fuorviante considerare i rosanero la squadra più attrezzata per la A. Al posto dell’infortunato Alfred Gomis, in porta sta per arrivare Sirigu, tornerà a Palermo dopo 13 anni e onusto di gloria: in porta dovrebbe essere confermato Desplanches – l’unica nota lieta del debutto – ma Sirigu che fra le altre cose ha giocato per 5 anni nel Psg, può essere un formidabile uomo spogliatoio.
    Catanzaro-Juve Stabia, domenica ore 20.30Partita difficile da decifrare. Il Catanzaro di Fabio Caserta, per come era messo e per il poco credito di cui godeva, non è partito male con l’1-1 interno col Sassuolo (risultato però segnato dal rigore fallito da Laurenté nel finale). La Juve Stabia invece, ha colpito tutti per la facilità con cui ha steso al San Nicola il Bari: un fuoco di paglia o siamo di fronte alla possibile sorpresa stagionale? Questo – in parte – ci dirà la sfida, senza dimenticarsi di quanto sia bollente il Ceravolo, potrebbe non essere semplice vincerci ma se si viìola il San Nicola, nulla è proibito per i ragazzi guidati da Guido Pagliuca che giocano con ficcante compattezza, insomma, potrebbero farne tanta di strada.
    Mantova-Cosenza, domenica ore 20.30I lombardi di Possanzini hanno agganciato il 2-2 a Reggio Emilia soltanto nel recupero e su autorete ma hanno fatto una gran partita, anche il pari alla fine stava stretto. Occhio però all’organizzazione tattica del Cosenza di Alvini che nasce da una squadra che sa lottare su ogni pallone e poi colpire. Dunque, pronostico molto aperto, anche se il Mantova con la Reggiana ha impressionato ben oltre il risultato e anche di ciò bisogna tener da conto. LEGGI TUTTO

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    Bari e Longo: o si cambia o sarà dura

    TORINO – Non c’è dubbio: la 1ª giornata ha detto che il Bari è la squadra coi più grossi problemi di tutta la B. Si pensava che con l’avvento di Moreno Longo e una radicale rifondazione della rosa, si potessero porre le basi per dimenticarsi dell’ultima fallimentare stagione, chiusa con una sofferta salvezza ai playout, ai danni della Ternana. E invece no. Il meteo del Bari volge sempre al brutto. Come se fossimo ancora al 13 giugno 2023, a quello storico “San Nicolazo” che face sfuggire, in casa davanti a 60mila spettatori, la A di mano all’ultimo respiro al clan De Laurentiis (che però, in caso di promozione, sarebbero stati obbligati a cedere la società, possedendo già il Napoli nella massima serie).. Da quel giorno però, è iniziata una via crucis per i baresi che dura quasi ininterrottamente da 14 mesi. Tutto questo perché all’esordio di questo campionato, il Bari è stato battuto con irrisoria e irridente facilità dalla Juve Stabia che, beninteso, magari sarà anche la sorpresa di questa stagione. Ma che segnando tre gol (a uno) al Bari di Longo ha dato una mazzata enorme alle ambizioni dei galletti, che pure avevano diritto di coltivare. Questo Bari non sembra in grado di guarire, questa è la verità che fra gli addetti ai lavori si sussurra sottovoce. Del resto, qualche avvisaglia, c’era stata, come quella scaramuccia finita sui media a metà estate, quando Longo si lamentava della lentezza del club sugli acquisti. E adesso, come venirne fuori? Beh, intanto dopodomani si torna di nuovo in campo con l’anticipo della 2ª giornata e la sfida non sarà delle più agevoli: trasferta al Braglia di Modena, in casa di chi ha perso come il Bari al primo turno, ma non malamente, con l’agro in bocca per essere andati sotto, al Druso di Bolzano, solo nel recupero, quando l’1-1 col Sudtirol pareva già scritto e Rover al 90′ rompeva l’equilibrio in favore degli altoatesini. Squadra comunque pù viva, quella emiliana di Bisoli. Dove potrebbe imporsi l’estro dell’albanese Bozhanaj, a segno a Bolzano e finora visto col contagocce a Modena. Nel Bari invece, chi è che in inventa? Se – come sabato scorso – Sibilli non è particolarmente in giornata, sono dolori, la luce si spegne da sola, anche se con la Juve Stabia s’è spenta per tutti, le gambe non c’erano, gli avversari andavano quasi al doppio, fame calcistica che al Bari manca, come se gli fosse tutto dovuto. Dunque bisogna correre in fretta ai ripari. La prima mossa è stata accelerare col rientro in gruppo di Gregorio Morachioli: lo spezzino non sarà un fenomeno ma se innescato nella maniera giusta, può fare la differenza e va recuperato, come ai tempi d’oro in cui in panchina c’era Mignani (che nel frattempo va alla grande col Cesena…). Il sogno però, è riportare il figliol prodigo a casa: quell’Anthony Partipilo che mai è stato profeta in patria, che ha fatto la storia calcistica recente della Ternana e che nella scorsa stagione è andato al Parma a far quasi la comparsa, ma molto ben retribuita. Proprio qui sta il punto. Il Bari si fa forte della volontà del giocatore di ritornare a casa, per indossare magari i panni del salvatore della patria. Però il Parma non fa sconti, potrebbe anche scoprire di averne bisogno in A e comunque, il club dei crociati ci penserà bene prima di venire incontro alle richieste baresi e pagare parte del lauto ingaggio. Alternative? Ci sarebbe quel geniaccio incompreso di Gaston Pereiro, que l’uruguaiano che il Cagliari non vede l’ora di disfarsene. Intanto però venerdì sera al Braglia, fischio d’inizio ore 20.30, non c’è già più tempo per esperimenti ed aspettare che qualcuno trovi la forma giusta giocando comunque, a dispetto dei santi. O si inverte decisamente la rotta, o si sprofonda, questo è il rischio reale. LEGGI TUTTO