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    Samp e Pirlo: a Bari assalto ai playoff

     / Calcio / Serie BOggi in B, 8 gare della 30ª giornata: i blucerchiati vogliono svoltare definitivamente in casa dei pugliesi, dove Iachini sta facendo peggio di Mignani e Marino. Parma a Piacenza con la Feralpisalò. Como, esame Pisa, Catanzaro a Brescia. Cosenza, via al Viali-bisGianluca Scaduto16 LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, esame Cremonese

    TORINO –  Scatta il turno infrasettimanale, la 27ª giornata di B va in scena fra oggi e domani: stasera 7 gare (2 alle 18.15, 5 alle 20.30), domani le altre 3 (tutte alle 20.30). La capolista Parma che guidata da Pecchia corre verso la Serie A (ha 7 punti di vantaggio sul Venezia e 8 sulla Cremonese), reduce dal pari di sabato in casa del Como, può fare un altro grosso passo verso la promozione se in casa batte il Cosenza (ore 20.30), coi calabresi reduci dalla sconfitta interna con la Samp, nel giorno del loro 110° compleanno, risultato che ha un po’ spento la corsa dei lupi silani, ora la zona playoff dista tre punti. Test intrigante per la Cremonese di Stroppa che sempre alle 20.30 sarà di scena a Marassi, in casa di una Samp che col successo di sabato al San Vito-Marulla ha dato ossigeno alla classifica. La zona playoff dista 4 punti, al momento Pirlo è chiamato a fare i punti per evitare guai (i playout sono a 4 lunghezze), prima di sperare di svoltare. Sempre alle 20.30, appuntamento da non fallire per il Palermo che riceve la Ternana di Breda. I siciliani di Corini, sabato a Cremona, hanno perso una grande occasione: sfruttando la superiorità numerica, allo Zini s’erano portati sullo 0-2. Salvo poi nella ripresa incassare due gol nell’arco di due minuti che hanno impedito ai rosanero di sorpassare in classifica i grigiorossi. Per il Como di Roberts-Fabregas invece, alle 20.30 c’è il derby del Lario al Rigamonti-Ceppi di Lecco: Como ovviamente favorito ma è un derby, dunque può succedere di tutto e il Lecco, alla terza uscita con Aglietti in panchina, dopo aver perso le prime sei partite del 2024, sabato ha fatto un punto in casa della Ternana (ma avrebbe meritato di più), anche se i blucelesti ultimi in classifica a 5 punti dai playout e a 8 dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta assai complicato. E alle 20.30 si gioca anche un bel derby del Sud, Catanzaro-Bari: calabresi sesti in classifica e reduci dalla vittoria di Cittadella, griffata dalla doppietta di bomber Iemmello, pugliesi alla quar LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Palermo, incrocio per la A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cosenza-Sampdoria 1-2), la 26ª giornata di Serie B prosegue oggi, col classico format del sabato, cinque gare alle 14 e tre alle 16.15. Il clou è allo Zini, va in scena un autentico incrocio per la A, Cremonese-Palermo (ore 14), in cui i grigiorossi lombardi di Stroppa difendono il 2° posto, l’ultimo buono per salire direttamente in A, dall’assalto sempre più vigoroso dei rosanero di Corini che da una settimana si trovano a un solo punto dalla zona A diretta, con la piazza che ha ritrovato l’entusiasmo giusto, grazie al gran 3-0 inflitto al Como una settimana fa, si è stabilito il record stagionale della B di spettatori allo stadio, oltre 31mila. Perché questo Palermo a gennaio, ha piazzato due bei colpi: Ranocchia dalla Juve (già 3 gol giocando a ridosso di bomber Brunori) e Diakité dalla Ternana in difesa, che ha dato ulteriore solidità al reparto. Morale, il Palermo si è aggiudicato 13 degli ultimi 15 punti, mentre la Cremonese, che aveva iniziato il 2024 con quattro vittorie di fila per 1-0, è reduce da due pareggi di fila. Palermo avanti negli scontri diretti avendo battuto i grigiorossi a Santo Stefano, un rocambolesco 3-2 pennellato al 97’ da Stulac, con la Cremonese che era stata avanti 1-2. E forse, proprio il 26 dicembre, dopo quella vittoria pazzesca, è nato questo Palermo che pare lanciato verso la A e che oggi allo Zini, si ritroverà contro il “Mudo” Vazquez, già colonna dei rosanero ai tempi di Zamparini. Alle 16.15 invece, l’altra grande partitona del turno, la capolista Parma è di scena a Como. Gli emiliani di Pecchia, dopo i risultati dell’ultimo turno, hanno messo le mani sulla A, visto che il 3° posto dista 9 punti, grazie a tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque uscite. Il Como di Roberts-Fabregas invece, naufragato sabato scorso a Palermo, ha fatto sorgere dubbi sul fatto che i lariani possano fare la volata per la A diretta (anche se il ko è stato un po’ eccessivo), nonostante i massicci investimenti al mercato di gennaio (Strefezza in primis), anche alla luce del duplice infortunio rimediato al Barbera, dove sono rimasti ko Kone e Baselli, ora la mediana sarà contata. Gara di livello anche per il Venezia di Vanoli che alle 16.15 scende in campo a Pisa. I nerazzurri, da quando Aquilani s’è messo a predicare un calcio più concreto, sono in crescita e sabato hanno sfiorato il pari a Parma. Acciuffato il 2-2 nel recupero, al penultimo minuto hanno incassato il ko. Il Venezia è avvisato: col 2-2 interno di sabato col Modena, i lagunari hanno perso l’occasione di ri-sbarcare in zona A diretta. Sul futuro del club, pendono difficoltà societarie e un forte indebitamento (ma a marzo potrebbe subentrare nel capitale sociale, almeno al 40%, il fondo Cerberus), da capire quanto questi fattori possano incidere sul futuro sportivo del Venezia. Le altre partite del turno. Brescia-Reggiana (ore 14): le rondinelle di Maran, col pari in extremis in casa Samp, hanno dimostrato di poter lottare per i playoff, i granata di Nesta sono reduci dal tonfo interno con la Ternana, episodio o campanello d’allarme? Cittadella-Catanzaro (ore 14): veneti in caduta libera, sconfitti nelle ultime 5 uscite, talvolta in maniera discutibile ma comunque lontani da quella squadra che girava a mille fino alla ripresa di gennaio, quando mise sotto il Palermo, poi l’inspiegabile blackout. Catanzaro in serie positiva da 4 gare nelle quali ha conquistato 5 punti, per garantirsi i playoff e l’attuale posizione (6° posto), serve di più. Sudtirol-Bari (ore 14): altoatesini che cercano di non scivolare nella zona calda della classifica, confortati dal buon 2-2 ottenuto a Catanzaro nell’ultima uscita; Bari rinvigorito dalla cura Iachini, entrambe vittoriose le sue prime due uscite, in casa con Lecco e Feralpisalò, curiosità per la prima trasferta sotto la sua guida. Feralpisalò-Ascoli (ore 14): a Piacenza, sede delle gare dei gardesani, Zaffaroni deve ritrovare punti, in caso di successo scavalca l’Ascoli, senza però agganciare la zona playout; i marchigiani vengono dallo 0-0 interno con la Cremonese, giunto dopo due sconfitte di fila che facevano temere il peggio. Ternana-Lecco (ore 16.15): umbri di Breda galvanizzati dalla vittoria di Reggio Emilia, blucelesti ultimi e alla seconda uscita con Aglietti in panchina, dopo il preoccupante 1-3 incassato all’esordio col Cosenza e le sei sconfitte nelle sei gare del 2024. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Spezia. Poi, martedì e mercoledì si torna in campo, con la 27ª giornata in infrasettimanale. LEGGI TUTTO

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    Perché Iachini può portare il Bari ai playoff

    TORINO – “Non abbiamo fatto ancora nulla”, ha detto Beppe Iachini dopo la vittoria di sabato scorso al San Nicola sul Lecco, nel suo esordio sulla panchina del Bari. E in effetti battere, per quanto nettamente (3-1), l’ultima in classifica che nel 2024 ha collezionato solo sconfitte (5 su 5) e che dopo il ko ha esonerato Bonazzoli e assunto Aglietti, è troppo poco per poter dire che il Bari ha svoltato – nella sua tribolatissima stagione – con l’arrivo del terzo allenatore stagionale dopo Mignani e Marino. Però, sembra essere nato un feeling particolare con la piazza. I tifosi pugliesi, già in fermento per i guai precedenti, hanno apprezzato molto come Iachini si è messo totalmente a disposizione della squadra, dandosi anima e corpo a Bari, che resta la città di sua madre e con la quale sembra essere nata la chimica giusta. Anche perché la classifica dice che oggi il Bari dista 3 punti da una zona playoff che è scalabile, gli ultimi due posti sono assolutamente contendibili, tanto più che chi oggi li occupa, ha i suoi problemi: il Cittadella settimo viene da 4 sconfitte di fila e nelle 5 gare del 2024 ha fatto solo 3 punti; il Modena ottavo ne ha fatti 5, pur avendo rifilato un 3-0 alla capolista Parma. Altro aspetto importante è aver messo subito la zona calda della classifica a distanza di sicurezza, archiviando la grande paura vissuta nelle ultime partite con Marino: ora il Bari sui playout ha 8 punti di margine, si può andare in campo con maggiore tranquillità. Del resto, se ti guida Iachini è normale puntare a qualcosa d’importante, resta un allenatore capace di portare in A già 4 piazze: il Chievo nel 2008 (fece gli stessi punti della Juve quando vinse la B due anni prima), il Brescia nel 2010 (da subentrato a Cavasin, vincendo i playoff battendo in finale il Torino), la Sampdoria nel 2012 (rilevando Atzori, con una rincorsa epica, acciuffando in extremis l’ultimo biglietto buono per i playoff, poi dominati), il Palermo nel 2014 (subentrando a Gattuso e salendo in A con 5 turni d’anticipo). Certo, si tratta di successi un po’ datati, poi a Iachini è andata meno bene e l’ultima esperienza, due stagioni fa a Parma, aveva avuto un sapore malinconico (subentrato a Maresca ma squadra rimasta piatta e lontana dai playoff, nonostante quell’anno fosse considerata la prima favorita per la A). Iachini poi, ha dovuto fare i conti con certi dogmi della critica sportiva degli ultimi anni, che chiedono agli allenatori di avere sempre una fregola giochista. E così l’italianista-risultatista Iachini veniva considerato, superficialmente e ingiustamente, superato. Ma iè una stupidaggine. E infatti la bella e convincente vittoria del Bari sul Lecco è arrivata anche grazie a una grande compattezza di squadra, al tenere le linee vicine, all’aiutarsi tutti in campo nelle due fasi, concetti che non tramonteranno mai nel calcio, al di là delle mode giocaiole. E mettiamoci anche la carica agonistica che trasmette Iachini, quella che aveva da giocatore, un bel mediano sottovalutato, meritava molto di più. Certo, l’incognita maggiore sul suo futuro coi galletti è la situazione ambientale che si vive a Bari dove di fatto la tifoseria è sulle barricate da quella Serie A mancata per un soffio lo scorso giugno in finale playoff col Cagliari. Sicuramente i De Laurentiis hanno fatto i loro errori. Ma quando il padre Aurelio dice che il Bari è la seconda squadra del Napoli, afferma una verità che è sotto gli occhi di tutti. Certe indignazioni, anche da parte della politica locale, fanno solo che sorridere: fra i più critici il sindaco Decaro, cioé colui che nel 2018, alla ripartenza del Bari dalla Serie D, affidò la rinascita del club proprio al padrone del Napoli. Però la proprietà, a inizio stagione, non aveva promesso la luna, l’obiettivo dichiarato era la conquista dei playoff. Che oggi, dopo tante  disavventure, sono ancora conquistabili. Dunque, prima di tirare le somme sulla stagione del Bari, non sarebbe male mettere Iachini e i suoi nelle condizioni di provarci a dare un senso a questa annata. Tanto più che sabato, fischio d’inizio alle 14, il Bari sarà di scena di nuovo al San Nicola, arriva la Feralpisalò penultima. C’è insomma la possibilità abbastanza concreta di agganciare dopo due uscite la zona playoff (ma bisognerà aspettare domenica, quando il Modena ottavo sarà di scena a Venezia). E se Iachini dovesse concedere il bis, poi chissà che finale di stagione si farebbe ancora in tempo a impostare. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Samp: Aquilani e Pirlo per la svolta

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri sera (Como-Brescia 1-0), la 24ª giornata di B prosegue oggi col suo classico format: cinque gare alle 14, tre alle 16.15. Grande curiosità per Pisa-Sampdoria (ore 16.15), cioé Aquilani (oggi squalificato) contro Pirlo, chi riesce (finalmente) a decollare? Non c’è dubbio che entrambi guidino due fra le squadre più al di sotto delle aspettative estive ma poiché la classifica lascia aperto ogni verdetto, chi vince oggi potrebbe provare a impostare tutt’altra stagione, specie dopo il ko di ieri del Brescia, con Pisa e Samp a quota 27, cioé a 5 punti dalla rondinelle e dai playoff (stesso distacco dai playout). Finora però, il campionato di entrambi sta dicendo che portare in B un nome di prestigio in panchina non è garanzia di successo, precedenti illustri non ne mancano (vedi cosa combinarono in B nella scorsa stagione Cannavaro e De Rossi). Per la capolista Parma invece, trasferta al Tombolato, tana di un Cittadella in crisi (ore 14): i veneti di Gorini hanno perso le ultime tre partite, di questo passo la zona playoff fugge via ma per Pecchia resta una partita da prendere con le pinze, basta vedere che partitone fece il Citta in casa alla ripresa di gennaio del campionato, quando mise nettamente sotto il Palermo. La Cremonese di Stroppa proverà a contro-sorpassare il Como: riceve la Reggiana di Nesta (ore 14) che nello scorso turno non ha certo fatto un figurone, subendo in casa e nel recupero il pari dalla Feralpisalò ridotta in 9 dalla fine del primo tempo. Tuttavia, la Reggiana, pur fallendo regolarmente il decollo, sta trovando un passo discreto, sente aria di playoff (è a -3) e nell’ultima gara fuori casa, pur rimaneggiata, aveva trionfato al San Nicola di Bari. Per il Venezia, trasferta al Druso di Bolzano, tana del Sudtirol (ore 14). Gara chiave per capire come sono messi i lagunari di Vanoli, in flessione da tempo e che dopo l’ultimo turno, con la sconfitta di Parma, hanno salutato la zona A diretta. A Venezia poi ha fatto molto discutere la cessione alla Cremonese, diretta concorrente degli arancioneroverdi, dell’estroso Johnsen: Vanoli ha chiaramente detto che la società ha fatto un errore e lo stesso Johnsen, in una bombastica intervista, ha raccontato che secondo lui, con la sua partenza, il Venezia ha dimostrato di non voler salire in A. Il Palermo, quinto in classifica, è di scena a Piacenza, sede delle gare della Feralpisalò (ore 14). Gara ovviamente da non fallire per i siciliani di Corini ma occhio ai gardesani di Zaffaroni: nelle ultime 7 uscite hanno conquistato 14 punti, cioé hanno un passo d’alta quota anche se la classifica dice che oggi sarebbero retrocessi in C. Ma delle squadre che occupano le ultime posizioni sono sicuramente i più in palla e i più difficili da affrontare. Il Catanzaro di Vivarini, settimo in classifica, solo due punti nelle ultime tre uscite, ospita l’Ascoli: i calabresi non possono sbagliarla per non rischiare di compromettere una stagione comunque positiva che merita di essere chiusa con il piazzamento ai playoff. Da capire che partita farà l’Ascoli di Castori, reduce dal ko interno col Sudtirol nel quale ha perso per infortunio il carismatico Pedro Mendes, salterà due partite, assenza che potrebbe pesare non poco. Modena-Cosenza (ore 14), è sfida fra emergenti, fra le due mine vaganti della B, capaci di battere nettamente il Parma (i canarini) e il Venezia (i calabresi) che potrebbero avere i mezzi per conquistare un posto nei playoff, soprattutto il Modena di Bianco, che ha una buona quadratura. Ma non va sottovalutato il Cosenza sbarazzino di Caserta, la squadra che spesso sfoggia l’assetto più offensivo di tutta la B (ma oggi dovrebbe giocare più coperto del solito). Infine, in Bari-Lecco (ore 16.15), sulla panchina pugliese fa il suo esordio Beppe Iachini, terzo tecnico stagionale dei galletti dopo Mignani e Marino. Al termine di una serrata trattativa, ha strappato ai De Laurentiis un contratto fino al 2025 (l’offerta del Bari, per tutti i tecnici contattati, inizialmente era quella di un legame fino a giugno). C’è molta curiosità per il ritorno sulla breccia di Iachini, inoperoso da quasi due stagioni, cioé da quando non riuscì a raddrizzare la prima stagione in B del Parma con Krause patron: ereditò da Enzo Maresca una squadra che era considerata la prima forza di quella B ma che trovò al 14° posto, con lui chiuse dodicesima, senza mai lottare per i playoff. Ma a Bari, dopo la grande paura vissuta con gli ultimi rovesci di Marino, si accontenterebbero, per questa annata tormentata, che la squadra non venisse risucchiata nella zona calda. Il clima intorno alla squadra però, è bollente, con la contestazione permanente ai De Laurentiis, i toni si sono fatti ancora più aspri dopo che papà Aurelio ha detto che il Bari è la seconda squadra del Napoli, verità che la tifoseria locale non vuole più accettare e chiede che i De Laurentiis si facciano da parte. Nel Lecco ultimo in classifica e sempre sconfitto nel 2024, resta a rischio la panchina di Bonazzoli. Il turno si chiude domani col posticipo Ternana-Spezia. LEGGI TUTTO

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    Palermo-Bari: derby del Sud da brividi

    TORINO –  La 23ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, col derby del Sud per eccellenza, Palermo-Bari. Entrambe vivono una stagione al di sotto delle aspettative. I rosanero di Corini dovevano lottare per la A diretta ma, dopo un buon avvio di stagione, hanno perso continuità con troppi ko in casa, così oggi la classifica dice che il Palermo è quinto a -5 dalla zona promozione, anche se nel frattempo ha riconquistato il Barbera (vi ha vinto nelle ultime tre uscite, stasera si dovrebbero superare le 20mila presenze). Nulla di compromesso, dunque, del resto in questa B può veramente ancora succedere di tutto, la lotta resta aperta per tutti i verdetti. Però, per rilanciarsi in chiave A diretta, stasera i siciliani dovrebbero non solo portare a casa i 3 punti ma convincere anche, per dare spessore a un 2024 che li ha visti esordire col brutto ko di Cittadella (2-0), vincere in casa sul Modena (4-2, pescando il jolly Soleri nel finale, la differenza la fece la sua doppietta) e pareggiare a Catanzaro (1-1, prova discreta, pur passando in svantaggio, poi ci ha pensato la mezzala Segre, al 6° gol stagionale, tutti su azione, 4 di testa, è la sua miglior annata). Senza dimenticare che il City Group ha chiuso a questo mercato colpi significativi: Ranocchia, giunto dalla Juve, ha già mostrato buone cose, Diakitè, che era l’ultimo gioiello della vecchia Ternana, può dare ancor più peso a una difesa che sulla carta dovrebbe essere fra le migliori mentre il colpo dell’ultima ora è stato Chaka Traoré in prestito dal Milan, ragazzo in rampa di lancio che viene a farsi le ossa in B. Il Bari invece, se la passa decisamente peggio, anche se già in estate era chiaro che i pugliesi avrebbero fatto un altro campionato rispetto agli obiettivi che potevano avere i siciliani. Il Bari era partito forte nel 2024, con la bella vittoria sulla Ternana (3-1), la miglior prova stagionale in cui i dettami del giochista Marino venivano messi in pratica con efficacia. Poi, dal secondo tempo di Ascoli, col Bari avanti 0-2 e acciuffato sul 2-2, il blackout, proseguito nello scorso turno con la sconfortante caduta al San Nicola di fronte alla Reggiana di Nesta (0-2), che ha fatto un figurone pur rimaneggiata. Così la piazza è tornata sulle barricate contestando con forza i De Laurentiis perché le scorie della Serie A sfumata in finale playoff a giugno, al 94’ contro il Cagliari, sono sempre lì, covano sotto la cenere e qualcuno s’è spinto a chiedere che Mignani venga richiamato, anche se la squadra ha ancora 5 punti di margine sui playout mentre i playoff distano 4 lunghezze. Bari che ha fatto un mercato tutt’altro che disprezzabile. Kallon s’è presentato molto bene (già 2 assist), Lulic per la mediana deve trovare il ritmo partita, idem per Puscas davanti, presentatosi piuttosto giù di forma. Da capire quanto tempo avrà ancora Marino – scelta su cui il ds Polito ha puntato molto – nel caso la squadra dovesse deludere anche stasera al Barbera, dove nel Palermo in attacco rientra Brunori dopo aver scontato un turno di squalifica.  LEGGI TUTTO

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    Frabotta, nuovo prestito dalla Juve: ufficiale al Cosenza

    Questa la nota ufficiale della Juventus: “La seconda parte della stagione 2023/2024 Gianluca Frabotta la giocherà in Calabria. È ufficiale, infatti, il suo trasferimento a titolo temporaneo al Cosenza, sempre in Serie B. Sì, perché nella serie cadetta, Gianluca ha già giocato la prima parte di questa annata, al Bari, sempre in prestito. Con la maglia dei pugliesi ha totalizzato 7 presenze nel girone di andata, di cui cinque da titolare. Frabotta – bianconero dal 2019 – ha conquistato la Coppa Italia Serie C con la Juventus Under 23 (ora Next Gen). Sempre in quella stessa annata ha esordito con la Prima Squadra, con cui ha disputato, poi, la stagione 2020/2021, segnando anche un gol in Coppa Italia contro la SPAL. In bocca al lupo per questa nuova avventura, Gianluca!”. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Venezia da A. Samp-Lecco: Pirlo vs Bonazzoli

    TORINO – La 16ª giornata di Serie B si apre oggi con sette partite. Il match clou fra le 6 gare delle 14, dove spicca Cremonese-Venezia. I padroni di casa hanno svoltato dall’avvento di Stroppa e vincendo oggi si porterebbero a -4 dai lagunari che oggi sarebbero promossi in A assieme all’altra capolista, il Parma. Il Venezia di Vanoli è la squadra più in palla, viene da 5 vittorie di fila e ha l’occasione di staccare in classifica almeno per una notte il Parma, impegnato domani in casa col Palermo. Come rendimento nell’ultimo mese però, subito dopo il Venezia viene proprio la Cremonese che prima di fare 0-0 a Pisa nell’ultima uscita, aveva messo insieme 4 vittorie consecutive. Di sicuro, tanti oggi tiferanno per i grigiorossi lombardi perché se vincono si riapre la corsa per uno dei due posti che danno la promozione diretta. Fra le altre gare delle 14, occhio a Sampdoria-Lecco, scontro salvezza e sfida in panchina fra Pirlo e Bonazzoli, entrambi classe 1979, cresciuti insieme nelle giovanili del Brescia. Allenatori che hanno idee diverse: Pirlo vorrebbe praticare un calcio ambizioso e arioso, cosa non semplice da fare in B, lo si è visto nell’ultima uscita dei blucerchiati, il ko per 3-1 a Brescia che ha ridimensionato la Samp, veniva da tre vittorie di fila e 4 successi nelle precedenti 5 partite. Insomma, al Rigamonti la Samp ha fallito l’esame di maturità e oggi riceve un Lecco che, battendo il Bari, ha raggiunto a quota 16 la Samp. Ecco, Bonazzoli invece, rispetto a Pirlo propone un calcio più efficace che sta stupendo tutti: prima del suo arrivo, il Lecco era dato per spacciato, pronto all’immediato ritorno in C. Invece con Bonazzoli sono già arrivati gli scalpi di Pisa e Palermo in trasferta, Parma e Bari in casa, i blucelesti ora hanno un passo da playoff e dimostrano di poter raggiungere la salvezza, traguardo a cui deve tornare a pensare la Samp, dopo aver passato un mese a sognare di raddrizzare una stagione nata fra mille difficoltà. Oggi a Marassi, i tifosi blucerchiati ritroveranno Bonazzoli, protagonista da giocatore della Samp, si celebrerà anche l’addio al calcio di Quagliarella che sarà omaggiato dal Ferraris, Bonazzoli, scherzando ma non troppo, lo ha “convocato” per il Lecco. Sempre fra le gare delle 14, Marino si gioca la panchina del Bari che ospita il Sudtirol. Negli altoatesini, dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli va in panchina Federico Valente, appena promosso dalla Primavera altoatesina: la società vuole scegliere con calma il sostituto di Bisoli ma nello stesso tempo vuole soppesare Valente, dandogli almeno una chance per mettersi in mostra. Negli altoatesini, non convocato il difensore Masiello: come nella passata stagione, gli si evita il confronto col Bari, con cui fu coinvolto in un caso di calcioscommesse, è particolarmente osteggiato dalla tifoseria pugliese. Da brividi salvezza Ascoli-Spezia, da due giornate guidate, rispettivamente, da Castori (un pari e un ko) e D’Angelo (2 sconfitte). Nessuna delle due squadre può fallirla: l’Ascoli oggi è scivolato in zona playout, lo Spezia sarebbe retrocesso ma se oggi vince acciuffa in classifica i marchigiani. Traballa la panchina di Caserta nel Cosenza, impegnato a Cittadella coi granata che sembrano essere tornati quelli dei bei tempi che furono: vengono da 4 vittorie di fila e sono settimi, farebbero insomma quei playoff che mancano da due anni, dopo averli raggiunti per 5 stagioni di fila (con due finali disputate). Situazione simile anche per Ternana-Feralpisalò che oggi sarebbero entrambe retrocesse. I gardesani, ultimi in classifica, cercano ancora la prima vittoria con Zaffaroni che in caso di altro rovescio potrebbe essere esonerato (si pensa al ritorno di Vecchi). La Ternana invece, pare aver svoltato dall’arrivo di Breda: sabato scorso è arrivata la prima vittoria (1-3 a Cosenza), con lui le Fere sono ancora imbattute e hanno messo insieme 5 punti nelle ultime 3 gare, non pochi quando si sta sul fondo. Interessante anche la sfida delle 16.15, Catanzaro-Pisa. I calabresi di Vivarini si sono rilanciati con due vittorie di fila (nel derby col Cosenza e a Palermo) e oggi scenderanno in campo sapendo il risultato di Cremonese-Venezia (il Catanzaro è a -6 dai lagunari). Il Pisa di Aquilani invece, continua a fallire il decollo e ora deve guardarsi alle spalle (zona playout a -2). Il turno si chiude domani con le altre tre sfide (fischio d’inizio alle 16.15): oltre alla già citata Parma-Palermo, si giocano Como-Modena e Reggiana-Brescia. LEGGI TUTTO