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    Toro, fine ritiro: Bremer recuperato

    SANTA CRISTINA – Ieri i granata hanno sostenuto un doppio allenamento qui a Santa Cristina, dove questa mattina sosteranno una seduta leggera prima di imbarcarsi da Verona sul volo che li condurrà a Rennes, sede del test contro la locale squadra bretone. Una gara dalla quale Juric, sotto il profilo della manovra, si aspetta progressi rispetto alla prova del tutto incolore disputata a Bressanone contro l’Al-Fateh. Si chiude così il ritiro in Alto Adige, dove i granata erano saliti il 13 per poi iniziare il lavoro nella giornata successiva. (…) Ora il livello degli incontri sale, visto che dopo aver incrociato l’Al-Fateh, equiparabile a una squadra di Serie C italiana, domani è la volta del Rennes, sesto nella passata Ligue1 e qualificatosi agli spareggi della prossima Conference League. (…)
    Bremer torna in gruppo
    In queste due settimane a Santa Cristina l’allenatore ha già avuto modo di farsi un’idea abbastanza precisa, ma è soprattutto in campo, contro avversarie di buon livello, che la determinazione o la svagatezza emergerà lampante. Intanto, tra i voli per Rennes e per Alkmaar, i granata torneranno ad allenarsi da lunedì al Filadelfia (dove, a proposito di giocatori dei quali vanno capite le motivazioni, si avrà il faccia a faccia tra Juric e Belotti). Oltre al lungodegente Kone, ieri si sono fermati anche Lyanco (lavoro personalizzato in odor di Betis) e Baselli, che ha terminato anzitempo l’allenamento pomeridiano in via precauzionale per un lieve affaticamento al quadricipite femorale sinistro. È invece guarito Bremer: si è messo alle spalle il trauma distorsivo alla caviglia destra ed è tornato a lavorare in gruppo.
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    Il Torino batte il Brixen 5-1: in gol Verdi, Baselli e Zaza

    SANTA CRISTINA – Cinque a uno per il Toro nella seconda uscita stagionale, sempre con una squadra d’Eccellenza, stavolta il Brixen. Juric insiste con il solito modulo ma anche contro questi modesti dilettanti si capisce in maniera lampante che non ci sono i giocatori per piterlo fare. Nel suo 3-4-2-1 c’è bisogno di trequartisti che i granata non hanno. Quindi centrocampo troppo prevedibile. E tenete conto che dei cinque gol realizzati due sono autoreti. Gli altri tre portano la firma di Verdi, Baselli e Zaza. Saltata l’amichevole col Bochum si è rimediato con un’altra dilettante, non allo sbaraglio ma quasi. Chiaro che al tecnico croato mancano test di un certo spessore per comprendere sino in fondo il materiale che ha a disposizione anche se la partita di ieri – lo ribadiamo per l’ennesima volta – ha dimostrato che senza i giocatori giusti al posto giusto tutto diventa difficile. E tenete conto che a questa squadra manca Belotti: resterà? E ancora non si è vista la consistenza della difesa in generale e di Milinkovic-Savic in particolare. E il tempo passa, tra un mese il campionato. C’è ancora tempo per crescere e rimediare ma è chiaro che ci va un forte intervento sul mercato. Intanto si è capito che Baselli e Rincon, sempre impiegati nella ripresa con le riserve, non sono considerati indispensabili.Guarda la galleryTorino, pokerissimo al Brixen: Verdi, Baselli e Zaza in gol

    Torino-Brixen 5-1: il tabellino

    MARCATORI: pt’ 30′ Verdi, 34′ Angerer (aut). St 5′ Senoner (aut), 22′ Baselli, 27′ Zaza, 30′ Reci.

    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic (1′ st Berisha); Izzo (15′ st Millico) (39′ Rauti), Djidji (15′ st Lyanco), Buongiorno (15′ st Celesia); Vojvoda, Mandragora (15′ st Segre), Lukic (15′ st Baselli), Ansaldi (15′ st Aina); Verdi (15′ st Warming) , Linetty (1′ st Rincon); Sanabria (1′ st Zaza). A disposizione: Rauti.

    BRIXEN (3-4-2-1): Gemello (1′ st Sava); Grassl, Angerer, Senoner; Kerschbaumer, Demetz, Huber, Nagler; Vinatzer, Schraffl; Reci. A disposizione: Sava, Plaickner L., Plaickner S., Miuli, Larcher, Gabloner, Bocchio, Costalunga T., Sanna, Costalunga J. All.: Trovato.

    ARBITRO: Luciani di Roma.
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    Torino, affaticamento per Baselli: differenziato

    TORINO – Torino al lavoro nella mattinata di oggi al Filadelfia in vista dell’ultimo impegno di campionato, la gara casalinga contro il Benevento, in programma domenica sera con calcio d’inizio alle ore 20.45. Dopo l’attivazione muscolare, il tecnico granata Davide Nicola ha fatto svolgere alla squadra un programma tecnico, con esercitazioni a tema e movimenti sul possesso palla. Lavoro differenziato per Gojak, Murru e Baselli (affaticamento muscolare all’adduttore della coscia sinistra). Per la giornata di domani è in programma una nuova seduta di allenamento.  LEGGI TUTTO

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    Baselli e Linetty, due jolly per Nicola nella corsa salvezza

    Acquisti azzeccati, altri bocciati. Altri ancora in attesa di giudizio. Taluni conclusi dopo estenuanti trattative, talaltri trovati in casa. È la legge del mercato che – giocoforza – si mescola con quella del campo e con la sua insindacabile valutazione. Al Toro, dopo un’estate e un mercato difficile – con uno scarto minimo tra la fine della stagione scorsa e l’inizio di quella attuale – la campagna di trasferimenti invernale ha finalmente regalato un paio di colpi giusti. Il rendimento di Mandragora e Sanabria, acquisti benedetti da Davide Nicola, è sotto gli occhi di tutti, ma nella missione affidata al tecnico di salvare la squadra vi è anche il compito di rivitalizzare chi finora non è riuscito a incidere con la maglia granata. Occhi puntati sulla mediana, segnatamente su Karol Linetty e Daniele Baselli. E perché no, in parte anche su Sasa Lukic, anche se il serbo è riuscito a incidere per alcuni tratti della stagione salvo poi spegnersi.

    Linetty dopo un inizio da titolare ha perso il posto 

    Partendo da Linetty, l’insistenza con cui l’ex allenatore Marco Giampaolo ha caldeggiato il suo acquisto non ha fatto altro che aumentare le aspettative. Il polacco sembrava essere la pedina giusta per il 4-3-1-2 di giampaolina visione, non fosse altro perché i due avevano avuto la possibilità di lavorare insieme sulla sponda blucerchiata di Genova dal 2016 al 2019. Titolarissimo nella prima parte di campionato e primo in rosa per minuti giocati e presenze. Piena fiducia da parte del tecnico che, però, il polacco non è riuscito a ripagare appieno, afflosciandosi via via che la stagione entrava nel vivo e contemporaneamente la panchina del suo mentore traballava. L’avvicendamento in panchina non ha però intaccato la sua presenza in campo: una scelta nel segno della continuità da parte di Nicola, nel tentativo di non sparigliare le carte e partire da una base solida. Titolare contro il Benevento – all’esordio del tecnico – idem contro la Fiorentina. Poi, piano piano ha iniziato a sparire dal radar dell’allenatore.

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