consigliato per te

  • in

    Inter, Brozovic-Al Nassr, c’è l’accordo: domani le visite mediche

    Brozovic-Al Nassr: c’è l’accordo
    Intesa verbale raggiunta tra il croato e il club arabo con le visite mediche fissate per venerdì 30 giugno. Mancava solo il sì del giocatore con Inter e Al Nassr che già nei giorni scorsi avevano infatti trovato un accordo per una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Brozovic dovrebbe firmare un triennale da 20 milioni a stagione, poi sarà il momento dell’annuncio ufficiale. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Brozovic-Kessié: operazione possibile

    Avanti, a fari spenti, ma avanti. Nessuno a Barcellona e a Milano ha chiuso la porta al possibile scambio fra Franck Kessie e Marcelo Brozovic emerso durante il weekend. Mentre nella giornata di ieri si sono rincorse le smentite, da parte dei club, degli intermediari e pure di alcuni giornalisti spagnoli, sul possibile altro affare ventilato sull’asse Catalogna-Lombardia, ovvero Depay-Correa, non si sono invece alzate voci sullo scambio fra i due centrocampisti. È evidente che si tratti di un’operazione complessa, magari complicata da imbastire in 15 giorni, ma è una trattativa che da giovedì, ovvero al rientro in Italia dei dirigenti nerazzurri dopo la Supercoppa italiana, potrebbe anche subire un’accelerazione. È vero che Kessie al Barcellona è arrivato solo a luglio, ma l’ivoriano con Xavi è chiuso, non contento e tornerebbe di corsa in Italia. È vero che Brozovic ha rinnovato il contratto lo scorso anno ed è sempre stato considerato un elemento indispensabile per l’Inter, ma Inzaghi, che nell’ultima stagione perse punti importanti senza il croato, in questa ha saputo farne a meno inventandosi Calhanoglu davanti alla difesa. Dunque qualcosa potrebbe smuoversi perché ci sono aspetti che potrebbero portare benefici a entrambe le squadre e società.Guarda la galleryInter-Bologna, i voti: Dzeko spento, Skriniar e Acerbi non sbagliano nulla

    Ruoli, ingaggi ed età

    Il Barcellona a centrocampo ha tre intoccabili – Busquets, Pedri e Gavi -, Xavi sta cercando di recuperare anche De Jong, ma un erede di Busquets servirebbe e Brozovic era già un obiettivo prima che rinnovasse con l’Inter. Kessie è un giocatore che al club nerazzurro piace da tempo e più volte il ds Ausilio ha provato a prenderlo, cercando di scambiarlo anche col Milan ai tempi di Conte, senza successo. A dicembre Atangana, l’agente dell’ex rossonero, lo ha offerto all’Inter e il club nerazzurro non ha detto no, salvo però averlo in prestito e con parte dell’ingaggio pagato dal Barcellona. Nella rosa di Inzaghi un elemento come Kessie manca, un po’ perché Barella non ha una vera alternativa e poi perché, tolto Gagliardini, manca un centrocampista fisico, di peso. L’ipotesi di uno scambio con Brozovic potrebbe eliminare il problema stipendio, visto che Kessie a Barcellona ha firmato un contratto da 6.5 milioni più bonus, la stessa base del croato a Milano. Certo, l’eventuale operazione non risolverebbe il problema di cassa dell’Inter – per quell’aspetto rimane in pole Dumfries, valutato intorno ai 50 milioni e nel mirino di diversi club di Premier: attenzione a cosa potrebbe accadere negli ultimi dieci giorni di dicembre -, ma permetterebbe alla società di Viale di Liberazione di mettere comunque a bilancio un’ottima plusvalenza, visto che il cartellino di Brozovic è ormai quasi completamente ammortizzato (500mila euro il suo peso nell’esercizio che si chiuderà il 30 giugno). Senza contare che il croato ha compiuto 30 anni a novembre e nelle ultime due stagioni ha avuto alcuni problemi fisici, mentre Kessie è di quattro anni più giovane.

    Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus-Inter, Inzaghi con i titolarissimi. Brozovic però scalpita

    MILANO – Simone Inzaghi schiererà contro la Juventus quella che oggi può essere considerata la miglior formazione possibile, ovviamente al netto dello stato di forma dei suoi ragazzi, oltre che di infortuni e recuperi dell’ultimo momento. A Torino, come ampiamente previsto, non ci sarà Romelu Lukaku. L’attaccante nerazzurro si trova ora in Belgio per seguire le terapie e l’iter di recupero dopo la ricaduta subita e il risentimento della cicatrice miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. All’inizio della prossima settimana Big Rom sosterrà i nuovi esami del caso, ma nonostante il calciatore speri ancora di prender parte alla trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, la realtà più plausibile è che torni in campo, almeno con la maglia dell’Inter, solo nel 2023. Buone notizie invece da Marcelo Brozovic. Ieri il croato ha sostenuto la prima totale seduta con i compagni di squadra. Ergo, qualora oggi non ci fossero complicazioni o imprevisti, lavorerà ancora in gruppo e verrà consequenzialmente convocato per il Derby d’Italia di domani sera, dove ovviamente, siederà inizialmente in panchina.Guarda la galleryDa Calhanoglu a Dumfries: l’Inter si prepara alla Juve ‘giocando’ a basketIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, per Brozovic lesione parziale ai flessori della coscia: rischia un mese di stop

    Marcelo Brozovic rischia un mese di stop. Il centrocampista dell’Inter, uscito per un problema muscolare al 19′ della sfida di Nations League tra la sua Croazia e l’Austria, ha svolto in patria gli esami strumentali che, come reso noto dalla federcalcio croata, hanno evidenziato una lesione parziale ai flessori della coscia sinistra: “Brozovic dovrà osservare diverse settimane di riposo – si legge nella nota -. Ulteriori cure saranno decise dai medici dell’Inter, che forniranno anche una precisa prognosi di guarigione, e con loro il servizio medico della Nazionale croata sarà in costante contatto”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

  • in

    Ilkhan: “Errore utile per crescere”

    TORINO – Convincente alla prima giocata dall’inizio in casa contro il Lecce, responsabile a Milano dell’errore in marcatura che porta al gol di Brozovic (responsabilità condivisa con Milinkovic, il quale con due passi in più avrebbe potuto chiudere lo specchio della porta al croato): Emirhan Ilkhan, 18 anni compiuti il primo giugno, sta prendendo confidenza con il campionato italiano anche attraverso sbagli utili a farlo crescere. Giusto si soffermi sull’episodio per farne tesoro in ottica futura, bene anche rivolga l’attenzione al futuro, alla prossima gara contro il Sassuolo. Intanto l’ex centrocampista del Besiktas dimostra, in un messaggio postato sui social, di avere buona maturità nel vivere la situazione: «Sono molto dispiaciuto per la conseguenza del mio errore – scrive Ilkhan -. Continuerò a lavorare sempre di più credendo e sapendo che gli errori ci insegnino nuove lezioni. Sono in buona salute, vi ringrazio molto per i vostri sinceri messaggi e supporti». La disattenzione è costata il pari a Milano, ma Ilkhan ha davanti a sé tutto il tempo per rimediare, ribaltando il quadro e rendendosi protagonista di azioni tali da portare punti ai granata.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    La verità di Wanda Nara sull'addio di Icardi all'Inter

    BOLOGNA – “Non ho mai avuto nessuna relazione con Marcelo Brozovic, non ho mai nemmeno avuto il suo numero: non era nemmeno una persona che frequentavamo”. Lo dice con forza, Wanda Nara – moglie e procuratrice di Mauro Icardi, 124 gol in nerazzurro, ora al Paris Saint-Germain -, testimoniando come parte civile nel processo milanese per diffamazione a carico dell’ex “re dei paparazzi” Fabrizio Corona per un articolo del febbraio del 2019 sul suo sito “King Corona Magazine” intitolato “Mauro Icardi divorzia da sua moglie – Wanda Nara ha tradito il suo compagno con Marcelo Brozovic”.Guarda la galleryWanda Nara, tutina aderente e mate per l’allenamento casalingo

    Prossima udienza il 25 maggio

    Quel che sorprende è che la signora abbia addirittura considerato quanto accaduto tra le cause scatenanti dell’addio del marito dall’Inter: “L’Inter gli ha fatto pesare tanto questa situazione. A causa di questo articolo sono iniziati i problemi dentro il club e con la squadra. Si era iniziato a dire “Mauro deve cambiare squadra”, “Mauro deve cambiare procuratrice perché è una donna”. E non credo gli abbiano tolto la fascia di capitano per il suo rendimento in campo. Inoltre questa storia ha generato anche tante sofferenze in famiglia anche perché io ho cinque figli che andavano a scuola a Milano in quel periodo e vivono il calcio in modo molto passionale”. Prossima udienza il 25 maggio in cui saranno sentiti Brozovic, anche lui parte civile, Icardi, parte civile come Wanda e e pure Ivan Perisic, in qualità di testimone.

    Sullo stesso argomentoL’Equipe: “Via gli argentini dal Psg! Escluso Messi”Calciomercato LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Inter, piano anti Brozovic: le soluzioni di Allegri

    Ci fosse stato ancora Kulusevski, non ci sarebbero stati dubbi: avrebbe giocato alle spalle di Vlahovic e avrebbe avuto il compito di schermare, marcare, pressare Brozovic, l’uomo chiave dell’Inter, pronto a tornare in campo proprio domenica sera all’Allianz Stadium, come leggete nella pagina a fianco. È una battuta, ma solo in parte: lo svedese, nella sua stagione e mezzo in bianconero, ha giocato titolare il 43% delle volte in cui è stato disponibile (35 partite, in 39 è entrato e in 6 è rimasto in panchina), ma la percentuale si impenna contro i nerazzurri: 83%.Sullo stesso argomentoJuve-Inter, nel Derby d’Italia l’occasione per fare il DybalaJuventus

    Inizialmente in panchina nella sua prima sfida, la pesante sconfitta 2-0 in campionato del 17 gennaio 2021 (entrò al 58’, poco dopo il raddoppio interista), ha giocato dall’inizio tutte le successive cinque: tre con Pirlo (le semifinali di Coppa Italia, 2-1 per la Juve a Milano e 0-0 a Torino, e il ritorno di campionato, 3-2 per i bianconeri) e due con Allegri (1-1 in campionato e 2-1 per l’Inter ai supplementari in Supercoppa). Tutte e cinque le volte nella posizione e con i compiti citati all’inizio. Compiti che anche Sarri, al suo primo Derby d’Italia, aveva ritenuto così importanti da affidarli a un giocatore specifico: Bernardeschi, schierato trequartista alle spalle di Dybala e Ronaldo nella vittoria per 2-1 della Juve a San Siro il 6 ottobre 2020 (al ritorno, vittoria per 2-0, la Juve non dedicò invece particolari attenzioni al croato).

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryLa Juve verso l’Inter: la probabile formazione di Allegri LEGGI TUTTO

  • in

    Icardi alla Juve? Marotta: “Ben vengano grandi campioni in Italia”

    Gennaio è tempo di primi bilanci ma soprattutto di calciomercato. Nonostante le difficoltà economiche dei club sono diverse le trattative che potrebbero chiudersi nella prossima finestra di trasferimenti. Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, intervenendo ai microfoni di Novantesimo Minuto su Rai2, ha commentato così le voci di un possibile ritorno nel nostro campionato di Icardi, accostato alla Juve di Massimiliano Allegri: “L’Italia non è più l’Eldorado del calcio come negli anni Novanta, è un campionato di transizione e si perde in qualità. Se tornano in Italia giocatori importanti, ben vengano. Noi siamo a posto e contenti dei nostri attaccanti ma il calcio trarrà beneficio nel momento in cui i giocatori di qualità tornano in Italia”. Poi continua: “Luis Alberto? Non mi voglio addentrare nel futuro, affronteremo tutto al momento giusto”.
    Marotta loda Simone Inzaghi
    Intanto l’Inter vola dopo aver conquistato la vetta della classifica. I nerazzurri sono reduci da sei successi di fila e nelle ultime cinque partite non hanno subito reti. Risultati importanti frutto del lavoro di mister Simone Inzaghi, chiamato a prendere il posto di Antonio Conte, tecnico che ha riportato lo scudetto alla Beneamata dopo 11 anni e il dominio della Juve durato nove stagioni: “Immaginavo ci fossero più difficoltà, in realtà Simone si è inserito con più facilità del previsto e, supportato dalla società e dai dirigenti, è riuscito a dimostrare il suo vero valore – ammette l’ad dei nerazzurri -. E oggi rappresenta il valore aggiunto del nostro club nell’area tecnica. La scorsa estate il club è stato condizionato da temporali violenti, sono andati via Hakimi, Lukaku ed Eriksen oltre all’allenatore, ma abbiamo trovato la nostra stella polare, abbiamo trovato la strada giusta col riequilibrio economico-finanziario. E ora abbiamo un’altra stella come obiettivo, perché rappresenterebbe il ventesimo scudetto. Conte pentito di aver lasciato? Non bisogna rivangare il passato. Conte ha tracciato un solco importante in questo processo di crescita anche dal punto di vista tattico, della mentalità, del gioco. Il lavoro di Conte si è visto come si sta vedendo quello di Inzaghi. Abbiamo ottenuto una grande vittoria – il riferimento allo scorso scudetto arrivato dopo un dominio della Juve negli ultimi nove anni – e ora vorremmo ripeterlo. Sarebbe un grande regalo per i tifosi, per la proprietà, per noi stessi e sarebbe un segno di crescita ulteriore, che ha già  portato anche alla qualificazione degli ottavi di Champions che mancava da dieci anni”.
    Marotta ottimista sul rinnovo di Brozovic. Sulla Superlega e Joe Barone…
    Marotta parla anche del rinnovo di Brozovic, in scadenza a giugno ma sempre più indispensabile nello scacchiere tattico dell’Inter:  “Abbiamo alcuni rinnovi da affrontare. Siamo contenti dei nostri giocatori in scadenza e abbiamo già avviato le negoziazioni che speriamo di portare a termine con profitto. Brozovic è un giocatore importante che ha manifestato la volontà di rimanere, si tratta ora di negoziare dal punto di vista economico ma sono molto ottimista”. Sulla questione Superlega e sullo stato di salute del mondo del pallone commenta: “La Superlega nasceva da un grido di allarme dei club aderenti, denunciando il fatto che questo calcio rappresenta un modello non più sostenibile, che ha bisogno di una grande rivisitazione dal punto di vista dei calendari, dello sviluppo delle risorse e del contenimento dei costi, opera a cui tutti sono chiamati. Anche il nostro governo deve dimostrare più attenzione e sensibilità verso quello che rappresenta un aspetto sociale di grande rilevanza. Il calcio è un fenomeno di aggregazione e uno spaccato della nostra industria che versa all’erario circa un miliardo fra tasse e contributi. Non chiediamo ristori o soldi ma attenzione e agevolazioni nel rapporto debitorio fra il mondo del calcio e lo Stato”. L’ad dell’Inter ha poi affrontato il tema dello scontro con Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, nell’ultima assemblea di Lega. “L’Inter è per la trasparenza e ho presentato un’istanza per portare alla conoscenza di tutti nel nostro mondo la situazione debitoria dei club nei confronti dei propri tesserati e dello Stato, a testimonianza che l’Inter ha sempre adempiuto ai propri doveri, nel rispetto delle scadenze. Ho invitato Barone a contenere le sue rimostranze dure e non piacevoli”. LEGGI TUTTO