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    Salernitana, è pari col Sassuolo. Lo Spezia mette ko il Cagliari

    La Salernitana ferma il momento magico del Sassuolo (tre vittorie di fila) con Bonazzoli e Djuric, che salva Nicola con un colpo di testa perfetto all’81’ e scrive sul tabellino il 2-2 finale. I neroverdi vanno sotto ma ribaltano tutto con Scamacca e Traoré, poi il rosso a Raspadori complica i piani di Dionisi e Djuric non perdona. Per i granata è il quinto pareggio nelle ultime sei che porta a 16 i punti in classifica, sempre all’ultimo posto. Nell’altra partita della 29esima giornata, la sfida per la salvezza va allo Spezia che evita la quinta sconfitta consecutiva e si prende tre punti pesantissimi contro il Cagliari, tornando al successo che mancava dal 23 gennaio. Nonostante il rigore sbagliato nel primo tempo da Verde e parato da Cragno, la squadra di Thiago Motta si difende bene e con Erlic e Manaj firma il 2-0, portandosi a 29 punti, a +5 sul Cagliari quartultimo.
    Classifica Serie A
    Sassuolo in dieci, Djuric salva la Salernitana
    Parte bene la Salernitana, all’8′ è già avanti: il Sassuolo perde palla a centrocampo in uscita, riparte Verdi, tacco per liberare al cross Ruggeri che pesca la testa di Djuric, Consigli non blocca un pallone semplice e se lo lascia sfuggire, Bonazzoli arriva e mette dentro il suo 7° gol in campionato (record personale). Al 12′ Kastanos raddoppia con un bolide sotto la traversa, ma è fuorigioco. I neroverdi restano in partita e al 20′ Scamacca non perdona: traversone da sinistra calibrato perfettamente da Kyriakopoulos e incornata vincente della punta di Dionisi (12° centro in A). È scattata la rimonta del Sassuolo che al 30′ la completa con una super giocata di Traoré, che passa in mezzo a due con un dribbling e poi piazza all’angolino l’1-2 (3 gol e 1 assist nelle ultime cinque). Ripresa a ritmi più bassi, il Sassuolo controlla ma al 59′ resta in dieci per il doppio giallo rimediato in due minuti da Raspadori. Frattesi sfiora il tris due volte ma Sepe e la traversa gli dicono di no, dall’altra parte invece Djuric prima lambisce il palo e poi pareggia all’81’ con la sua specialità, il colpo di testa. Il 2-2 regge fino alla fine grazie anche all’ultimo e decisivo intervento di Consigli su Bonazzoli nel recupero.
    Tabellino Salernitana-Sassuolo
    Guarda la galleryScamacca e Traoré non bastano: Djuric acciuffa il Sassuolo nel finale
    Cragno para il rigore, ma è festa Spezia con Erlic e Manaj
    Partita bloccata dalla paura delle due squadre che si giocano tanto. Verde nello Spezia è quello più ispirato, addirittura ci prova direttamente da corner con un sinistro a giro magistrale, vola Cragno. Intorno alla mezzora ecco l’episodio-chiave: fallo in area, Orsato dà rigore allo Spezia e poi conferma la decisione dopo revisione al Var. Dal dischetto Verde però sbaglia e si fa ipnotizzare da Cragno, che è decisivo anche al 39′ quando a mano aperta ferma Agudelo. Sale la tensione e il primo tempo finisce con un accenno di rissa sedato subito dall’arbitro. Quando si riprende esulta il Picco perché al 55′ dagli sviluppi di calcio d’angolo sbuca Erlic che da due passi devia in rete l’1-0. Il Cagliari fatica a pungere, Joao Pedro ha una chance ma calcia male e al 74′ i rossoblù pagano ancora con i due nuovi innesti di Thiago Motta, Kovalenko e Manaj, che confezionano il 2-0: il centrocampista vince un rimpallo e l’attaccante si libera in area prima di indirizzare il diagonale vincente. È il colpo del ko, fa festa lo Spezia.
    Tabellino Spezia-Cagliari
    Guarda la gallerySpezia-Cagliari 2-0: decidono Erlic e Manaj, vola Thiago Motta LEGGI TUTTO

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    Diretta Spezia-Cagliari ore 15: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    LA SPEZIA – Allo Stadio Alberto Picco va in scena, per la 29esima giornata di Serie A, la delicata sfida salvezza tra lo Spezia e il Cagliari. I padroni di casa si presentano alla partita con una striscia negativa di 4 sconfitte consecutive contro Fiorentina, Bologna, Roma e Juventus. Lo Spezia è al momento al 16esimo posto in classifica a quota 26 punti, al pari con la Sampdoria e con un solo punto di vantaggio proprio sul cagliaritani: “Abbiamo grande rispetto per i rossoblù e per il suo allenatore e sappiamo bene l’importanza del match. Abbiamo una gran voglia di scendere in campo, dovremo essere bravi a leggere e interpretare i vari momenti del match, contro un Cagliari esperto e che sta vivendo un ottimo momento”, ha detto Thiago Motta nella conferenza stampa di vigilia. La squadra di Walter Mazzarri, invece, nonostante la sconfitta dell’ultimo turno contro la Lazio, per 3-0, in casa, nelle precedenti 5 partite hanno raccolto ben 9 punti, frutto di 2 successi contro Atalanta e Torino e 3 pareggi con Napoli, Empoli e Fiorentina.
    Segui in diretta Spezia-Cagliari sul nostro sito
    Spezia-Cagliari, streaming e diretta tv 
    La sfida tra Spezia e Cagliari, con fischio d’inizio allo stadio Alberto Picco alle ore 15:00, sarà visibile in esclusiva su Dazn.
    Segui la partita in esclusiva su DAZN
    Le formazioni ufficiali di Spezia-Cagliari
    SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Nikolau, Reca; Maggiore, Kiwior, Bastoni; Verde, Gyasi, Agudelo. All.: Thiago Motta.
    CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Lovato, Goldaniga, Altare; Bellanova, Grassi, Deiola, Baselli, Dalbert; Joao Pedro, Pavoletti. All.: Mazzarri.
    ARBITRO: OrsatoGUARDALINEE: Prenna e Dei GiudiciQUARTO UOMO: GariglioVAR: IrratiAVAR: Zufferli LEGGI TUTTO

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    Pronostico Spezia-Cagliari, liguri ancora senza lo 0-0

    Il sabato di Serie A ospita ben quattro partite. Alle 15 il fischio d’inizio di Spezia-Cagliari, match a dir poco importante in ottica salvezza. Le quote sono in perfetto equilibrio, parola alle statistiche.
    Serie A, fai il tuo pronostico sullo “spareggio” salvezza Spezia-Cagliari!
    Pronostico Spezia-Cagliari
    Spezia e Cagliari hanno rispettivamente 4 e 3 punti di vantaggio sul Venezia, terz’ultimo ma con una gara in meno. Situazione dunque bollente, al Picco i punti in palio sono pesantissimi. Lo Spezia insieme a Fiorentina e Salernitana è una delle squadra a non aver ancora pareggiato 0-0 in questo campionato.
    Liguri reduci da 4 sconfitte di fila mentre i sardi dopo cinque risultati utili consecutivi hanno perso 0-3 contro la Lazio di Sarri. Un match che ha segnato anche il ritorno al No Goal per Joao Pedro e compagni dopo una striscia di cinque Goal.
    Di certo in una gara del genere il pareggio non si può escludere. La posta in palio è alta e la tensione potrebbe in parte condizionare lo spettacolo. Non male l’Under 2,5, possibile comunque coprirsi adottando come strategia l’esito Multichance “X o Under 2,5” che offre due diverse soluzioni in un’unica giocata. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Lazio, piace il Multigol 2-3

    All’Unipol Domus va in scena il confronto tra il Cagliari e la Lazio. I rossoblù dopo aver collezionato la bellezza di 15 punti nelle precedenti 8 giornate sono chiamati alla prova del nove. La squadra allenata da Maurizio Sarri nell’ultima partita disputata ha perso all’ultimo istante contro il Napoli (1-2).
    Fai ora i tuoi pronostici! 
    Possibili entrambe le porte violate al 90′
    Osservando con attenzione gli ultimi otto incontri disputati da Joao Pedro e compagni si nota subito una cosa: il Cagliari ha sempre segnato uno o due gol tranne che nella sconfitta esterna contro la Roma (1-0). L’undici di Mazzari nelle restanti sette gare ha fatto registrare quattro vittorie (tutte per 2-1 contro Sampdoria, Bologna, Atalanta e Torino) e tre pareggi (tutti per 1-1 contro Fiorentina, Empoli e Napoli).
    Anche la Lazio sembra “abbonata” al Multigol 2-3, tale intervallo di reti ha risposto “presente” in sei degli ultimi sette incontri dei biancocelesti. La partita in programma all’Unipol Domus si preannuncia molto equilibrata, non si può escludere almeno una rete per parte al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, colpaccio salvezza a Torino. Belotti illude, Milinkovic sotto processo

    Un gol per tempo, di Bellanova e Deiola, e il Cagliari vince a sorpresa a Torino (per i granata di nuovo a segno Belotti, come nel derby), compiendo un passo in avanti pesantissimo sulla strada della salvezza. Sugli altari Cragno per i sardi, bravissimo in tante circostanze (nel primo tempo il Toro aveva creato numerose occasioni, prima di sparire dal campo, per un crollo innanzi tutto mentale, una volta incassato il 2° gol). E sotto processo per la sesta volta di fila Milinkovic, a dir poco incerto ancora una volta, stavolta sul diagonale vincente di Deiola. Ci chiediamo una volta di più se non sia finalmente il caso di concedergli almeno una pausa di riflessione in panchina, affinché recuperi serenità e condizione, a partire dalla prossima trasferta di Bologna. Il problema è sotto gli occhi di tutti. E non certo da oggi.

    C’è Ansaldi, miracoli di Cragno

    Si comincia. Ansaldi a sinistra, di nuovo titolare, con Vojvoda nella sua posizione naturale a destra e Singo in panca. Per il Cagliari, un 3-5-1-1 ultra arroccato, con Pereiro a far la spola tra mediana e Joao Pedro. L’inizio è tribolato per il Torino, i sardi sono più in palla e mettono subito sotto pressione Milinkovic, oltretutto con un sole fastidioso davanti agli occhi. Respinge come può un missile di Grassi e poi il colpo di testa di Joao sulla ribattuta, quindi Deiola spara alto da due passi. Anche se i granata faticano a macinare gioco e a trovare varchi, fasce comprese, man mano il Toro prende il pallino e cresce. Prima paratona di Cragno in angolo su deviazione al volo di Bremer (da punizione-cross di Ansaldi). Un tiro di Lukic alto, un altro di Belotti deviato in angolo dal portiere sardo. E, ancora, una testata di Pobega fuori di poco, da angolo. In tale contesto, i sardi però passano a sorpresa, sfruttando la doppia amnesia di Lukic (che perde Grassi da fallo laterale di Dalbert) e Ansaldi (un palo sul terreno, quando Bellanova, al primo gol in A, la spinge dentro su assist in scivolata del compagno, davanti a Vanja. E ancora una volta, come col Sassuolo, il Toro prende gol da un fallo laterale altrui mal interpretato).

    Traversa di Pjaca

    Da lì in poi i granata iniziano a spingere progressivamente sempre più e meglio, davanti alla Maginot di Mazzarri (in pratica, un 3-6-1 che diventa 5-4-1). Nell’ordine: 26’, Pjaca per Belotti, che stoppa male in fuga verso il portiere; 27’, incursione di Pobega e Vojvoda, brivido in mischia, Cragno salva in tuffo; 30’, punizione diretta di Brekalo, sempre Cragno in angolo, sul suo palo; 38’, cross di Brekalo e tiro al volo di Pjaca, col portiere che devia miracolosamente sulla traversa e poi abbranca il rimbalzo; 41’, tiro alle stelle dal limite di Bremer, in precario equilibrio; 42’, salvataggio in extremis di Altare su Brekalo, in fuga su Cragno; 45’, Pobega, tiro a giro di pochissimo fuori. Una raffica di occasioni, insomma, fallite per poco o nulla oppure per i prodigi di Cragno. Per i sardi, una sola chance al 36’, di nuovo a sorpresa: angolo, mischia, e Altare in scivolata tira altissimo da due passi.

    Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Crollo mentale granata

    La ripresa presenterà invece tutto un altro spartito. Dopo un inizio arrembante e il gol del pareggio al 9’ di Belotti, infatti (punizione-cross di Brekalo, deviazione di testa di Dalbert e staffilata al volo di Belotti, solo, defilato, al 2° gol di fila dopo il derby), i granata dapprima si illudono di comandare il gioco sino al raddoppio, poi subiscono il coraggio del Cagliari e prendono il 2. Merito anche di Mazzarri, che torna a propugnare un gioco offensivo, sfiora il vantaggio con un tiro di Pereiro di poco fuori, quindi inserisce una punta vera, Pavoletti, al posto del trequartista. E proprio il centravanti al 17’ è bravo a far da sponda di testa per Deiola, al limite, a sua volta abile a a sparare un diagonale. Insidioso, certo, ma non imprendibile. Tuttavia Milinkovic lo capisce tardi, la spinta sulle gambe è nulla e la palla si insacca. Ancora una volta il portiere serbo finisce sotto processo: ormai l’insicurezza è la sua etichetta, da 6 partite. E da quel momento inizia l’incredibile: il Toro implode, cade dal ramo come un frutto troppo maturo, si spappola sul terreno senza più riuscire ad armare un vero forcing, una manovra degna di questo nome. Un crollo mentale e tattico.

    Il Cagliari ha meritato

    Un solo pericolo per Cragno, un diagonale di Belotti parato. Poi il nulla, anche a fronte degli ingressi di Sanabria, Pellegri, Singo, Seck, Ricci (all’esordio, gli ultimi due). I sardi si difendono bene, corrono il doppio, sono padroni delle seconde palle, perdono anche tempo quando possono. Fanno il loro, e lo fanno al meglio. Addirittura, sfiorano il 3 a 1 con Goldaniga in mischia, da angolo (Milinkovic blocca un po’ fortunosamente). La fine è il giusto premio per un Cagliari più che meritevole, equilibrato, determinato, nonché una logica punizione per un Toro improvvisamente sparito per sempre, nei fatti, al 17’ della ripresa. LEGGI TUTTO

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    Torino-Cagliari, gli ospiti possono andare a segno

    Serie A, Il “lunch match” domenicale della 27ª giornata prevede il confronto tra il Torino e il Cagliari. Nell’ultima partita disputata i granata hanno pareggiato contro la Juventus per 1-1 mentre l’undici allenato da Mazzarri ha fatto registrare il segno X in casa con il Napoli (1-1).
    Indovina il risultato esatto di Torino-Cagliari e vinci!
    I rossoblù possono colpire
    In questa stagione il Torino davanti al proprio pubblico ha fatto registrare dei risultati straordinari. Belotti e compagni in casa hanno perso solamente tre volte su tredici, nelle restanti dieci gare hanno fatto registrare sette vittorie e tre pareggi. I granata nei lidi amici con 25 reti realizzate e 13 subite viaggiano a una media di 1,92 gol fatti e 1 subito a partita.
    Vista la media delle reti al passivo non si può non dare una chance a questo Cagliari. Joao Pedro e soci nelle precedenti sette giornate di campionato hanno perso solamente sul campo della Roma (1-0). Nelle altre sei sfide i rossoblù non solo non hanno mai alzato bandiera bianca (tre vittorie e tre pareggi) ma hanno anche sempre segnato almeno un gol. Interessante il Multigol Ospite 1-2 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Rincorsa Sanabria: dribblare Belotti per il vincere il Toro

    TORINO – Riavvicinare Belotti nelle gerarchie di Juric e restare nel Toro da protagonista: queste le tappe dell’attuale percorso granata di Sanabria. Che non sarà un bomber da 15 reti a stagione, ma che indubbiamente è un centravanti che sa difendere palla e toccarla con tecnica superiore alla media. “Fa giocare bene la squadra”, il coro degli allenatori che hanno lavorato con il paraguaiano. Di ciò è ad esempio convinto Davide Nicola, fresco di chiamata sulla panchina della Salernitana al posto di un altro ex tecnico granata qual è Colantuono. E’ stato proprio il tecnico di Luserna San Giovanni, protagonista di una soffertissima salvezza nella passata stagione, a caldeggiare nel gennaio 2021 l’acquisto dal Betis della punta.Sullo stesso argomentoToro, il valore della rosa è decollato: merito di JuricTorino

    É arrivato insieme a Mandragora

    Arrivato assieme a Mandragora, altro colpo rivelatosi decisivo per mantenere la categoria e ora risorsa fondamentale del Toro affidato a Juric. Quello che dopo un paio di stagioni di maturazione sarà chiamato a giocarsela per le coppe europee. Un palcoscenico sul quale Sanabria punta a salire da attaccante del Torino. Possibilmente con indosso la maglia da titolare, o comunque da alternativa di lusso al centravanti di riferimento […]

    Sullo stesso argomentoToro, tre colpi per dare a Juric una squadra da coppeCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Napoli 1-1: Osimhen entra e salva Spalletti

    CAGLIARI – Dopo Inter, Atalanta e Lazio le fatiche di coppa fermano anche il Napoli, salvato solo dal guizzo aereo di Osimhen all’87’ e stoppato sull’1-1 da una grande prova del Cagliari. Spalletti deve rinunciare al colpo da tre punti che lo avrebbe lanciato al primo posto insieme al Milan, ma aggancia Inzaghi a 54, mentre Pioli rimane in vetta a 56. Pereiro e la papera di Ospina danno il vantaggio ai sardi, nel primo tempo più intensi ed energici dei partenopei e nella ripresa anche più bravi nel palleggio e nella costruzione delle palle gol (almeno tre nette con Deiola, due volte, e Baselli). Complessivamente gli uomini di Mazzarri giocano meglio e per lunghi tratti controllano la partita, ma devono arrendersi all’istinto killer di Osimhen, entrato dalla panchina e decisivo al primo pallone toccato. Il Cagliari può consolarsi comunque con la striscia di risultati utili consecutivi (4), mentre la testa del Napoli ora va al ritorno con il Barcellona.Guarda la galleryIl Cagliari ferma il Napoli: Osimhen risponde a Pereiro
    Spalletti cambia modulo
    Per il Napoli c’è il ritorno con il Barcellona tra tre giorni (24 febbraio) da dentro o fuori in Europa League e Spalletti, orfano già di Insigne, Lobotka, Politano, Anguissa e Lozano, ci pensa: fa tirare il fiato a Fabian Ruiz e Osimhen, che si accomodano in panchina, e cambia modulo passando al 3-4-2-1 e alla difesa a tre, con i terzini Mario Rui e Di Lorenzo più alti a centrocampo e con Mertens ed Elmas a supporto di Petagna.
    Di Lorenzo esce per un problema alla testa
    Di Lorenzo è il protagonista della prima metà del primo tempo perché al 10′ sbuca in area e obbliga Cragno ad una bella parata in volo e al 27′ lascia il campo per un problema alla testa (dentro Malcuit) in seguito ad un colpo subito. Nel mezzo c’è sì la chance per Rrahmani, che non trova l’impatto ideale con il pallone da due passi, ma soprattutto si registrano le due grandi occasioni per il Cagliari: Altare, dopo il contrasto aereo con Ospina (l’arbitro non fischia carica), non riesce da terra e con la porta vuota a centrare lo specchio; Joao Pedro invece spreca il regalo su rinvio sbagliato di Koulibaly e stringe troppo il diagonale da ottima posizione. La partita di spirito, lotta e personalità del Cagliari rende quella del Napoli sporca e poca fluida nel possesso. Tanti duelli e falli, Joao Pedro e Malcuit vengono ammoniti e in generale l’intensità rossoblù appanna il gioco dei partenopei. Arriva solo un tiro dalla distanza di Mario Rui, all’intervallo regge lo 0-0.
    Osimhen salva il Napoli
    Si riparte senza cambi e con la palla gol enorme sui piedi di Deiola che si divora un rigore in movimento aprendo troppo il piatto. Come gioca il Cagliari, palleggia con qualità e crea ancora, trovando l’1-0 di Pereiro al 58′ con papera annessa di Ospina, che si fa beffare dal rimbalzo del tiro. Napoli sotto shock, totalmente in bambola, al 61′ altra colossale chance per i sardi: Ospina stavolta è miracoloso sul colpo di testa a botta sicura di Deiola, poi Baselli spara alle stelle. Spalletti ha bisogno di Osimhen, al 67′ scocca la sua ora e va dentro insieme a Fabian Ruiz e Ounas (out Petagna, Demme e Juan Jesus e ritorno alla difesa a quattro), anche se la pericolosità offensiva rimane contenuta. Mazzari risponde con Pavoletti, Zappa e Marin, che dà spettacolo in ripartenza ed esalta i riflessi di Ospina. Chance fallita e gol subito: dall’altra parte, al primo pallone buono, Osimhen va in cielo sul cross di Mario Rui e piega le mani di Cragno, pareggiando i conti all’87’. Amaro in bocca per il Cagliari, punto d’oro per come si è messa la gara alla fine per Spalletti. LEGGI TUTTO