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    Raspardori: “Mi piace giocare nel ruolo di Dybala. Ho la testa giusta per la Champions”

    L’attaccante neroverde sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato: “L’interesse della Juve e di altre big fa piacere. Vorrei andare in una grande: se ci riuscirò il merito sarà tutto del Sassuolo”Dal nostro inviato G. B. Olivero21 aprile
    – Sassuolo (MO)L’allenamento sta per iniziare, è il momento dei saluti e dell’ultima battuta: “Lunedì sera prendi la maglia di Dybala?”. Giacomo Raspadori scoppia a ridere: “Ce l’ho già, insieme a quelle di Ronaldo e Chiellini. Stavolta tocca a Leo (Bonucci, ndr)”. Il segreto è nella testa: chiedete di Giacomo a chi lo conosce bene e vi risponderanno tutti nello stesso modo. La testa. E in fondo quest’intervista lo dimostra. Sarebbe stato facile evitarla, proprio a ridosso di Sassuolo-Juve; aspettare la fine della stagione; nascondersi dietro a una delle classiche scuse dribbla-giornalisti. E invece eccolo qui, pronto a una chiacchierata in cui Giacomo – bambino che nel Sassuolo è diventato ragazzo e ormai si sente uomo – emerge con i suoi valori e il suo carattere ancor più di Raspadori – l’attaccante che piace alla Juve e a tutte le grandi del nostro calcio. Per Giacomo non ci sono domande scomode: risponde sereno, guardando negli occhi. La testa, già. LEGGI TUTTO

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    Da Boniperti a Nedved: alla Juve i big finiscono dietro la scrivania. E non c'è solo Del Piero “in fila”

    Gli ottimi risultati raggiunti negli anni mostrano che il modello funziona. Oltre ad Ale che, per ora, si gode la vita a Los Angels ci sono altri senatori che aspettano una chiamata Il rapporto tra la Juventus e la famiglia Agnelli ha quasi cento anni, visto che questa storia gloriosa iniziò il 24 luglio 1923 quando Edoardo (figlio di Giovanni, fondatore della Fiat, e padre di sette figli tra cui Gianni, l’Avvocato, e Umberto, il Dottore) divenne presidente. Da allora l’identificazione tra il club e la famiglia Agnelli è totale, ma naturalmente nel tempo c’è stato spazio anche per dirigenti di estrazione diversa. LEGGI TUTTO

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    Domani Final Four di Youth League: la Juve ha 5 gemme pronte per Allegri

    I bianconeri di Bonatti domani alle 14 giocheranno contro il Benfica: chi sono e dove puntano i gioielli della Primavera. E ce ne sono 5 già pronti per il calcio dei proLa Juve ci provava da un po’, stavolta è riuscita nell’intento: la Final Four di Youth League è il traguardo più alto raggiunto fin qui dal settore giovanile bianconero. Una vetrina importante per gli Under 19 della Signora, che avranno puntati i riflettori di tutta Europa, a Nyon, nel quartier generale della Uefa. La prima sfida è in programma domani alle 14 contro il Benfica (alle 18 l’altra semifinale, Atletico Madrid-Salisburgo), i ragazzi di Andrea Bonatti puntano all’accesso in finale . LEGGI TUTTO

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    Dietro le parole di Arrivabene: la verità sul futuro dirigenziale di Del Piero

    “Un’icona. Niente di più, niente di meno”, ha detto l’ad dell’ex bandiera, che i tifosi sognano nel club. Aveva detto anche che non ci sarebbero stati investimenti a gennaio, poi è arrivato Vlahovic. Tra i rapporti di Ale con il club e gli assetti interni, la situazioneLa suggestione è stata breve ma intensa, durata giusto il tempo di alimentare sogni e discussioni e creare fazioni tra i tifosi, in particolare sui social. La presenza di Alessandro Del Piero all’Allianz Stadium sabato pomeriggio (in tribuna per la prima volta dal giorno dell’addio, 10 anni fa) per di Juventus-Bologna era sembrata a molti qualcosa in più di una semplice visita di cortesia. LEGGI TUTTO

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    Prima Botman, poi il bomber: Milan, le basi del primo mercato targato Investcorp

    La campagna di rafforzamento procederà parallelamente al passaggio di consegne societarie, fra trattative già ben avviate e ulteriori investimenti. Ecco le priorità tecniche e gli uomini nel mirinoPer il momento si resta forzatamente nel campo dei “se”. E allora, se davvero la trattativa in esclusiva tra Elliott e Investcorp produrrà la fumata bianca, e se davvero questa arriverà lungo il mese di maggio, allora significa che saranno state gettate le basi migliori per dare al Milan una continuità aziendale effettiva, operativa, e non solo per quanto concerne il passaggio di mano del capitale azionario. Detto con altre parole, il club rossonero potrà affacciarsi sul mercato estivo senza gli scrolloni tipici dei cambi di proprietà, dove il più delle volte chi subentra ha l’esigenza di sottolineare al mondo esterno la discontinuità aziendale. LEGGI TUTTO

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    Maglia da titolare e gol dell'ex: Bernardeschi, la rivincita del precario. E ora?

    Ieri ha sbloccato la semifinale di Coppa con la Fiorentina. Non parla del suo futuro, ma i segnali lo portano lontano da Torino. Ecco perchéCi si aspettava il gol dell’ex nel ritorno della semifinale di coppa Italia all’Allianz fra Juventus e Fiorentina. Cuadrado aveva abituato bene i tifosi, ma, inutile negarlo, dopo i fischi del Franchi dell’andata, il più atteso sotto rete era Dusan Vlahovic, l’ultimo “scippo” in ordine di tempo. LEGGI TUTTO

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    Investcorp al Milan? Gli scenari sul futuro di Maldini, Massara e Gazidis

    Sono giorni che possono determinare una svolta epocale nella storia del Milan. La trattativa tra Investcorp ed Elliott, con il club rossonero oggetto del desiderio del fondo arabo, procede spedita. Il silenzio delle ultime ore ( nessun tweet o comunicazione ufficiale) fa capire come sia arrivato il momento cruciale. Nel giro di qualche giorno potrebbero arrivare le firme e da lì inizierà una nuova era. Salvo imprevisti che al momento non sono pronosticabili. Maldini e Massara hanno il contratto in scadenza a giugno e attendono comunicazioni ufficiali dopo gli spifferi dei giorni scorsi sula volontà del fondo arabo di continuare con l’attuale dirigenza.Ascolta “Milan, il ruolo di Maldini e Massara sul mercato in attesa della cessione. Su Gazidis…” su Spreaker. LEGGI TUTTO

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    Serena: “Inter, Dzeko e Lautaro forti ma troppo simili, è Correa lo scardina difese”

    L’ex attaccante analizza gli uomini gol di Inzaghi: “Edin e Toro sono punte centrali, rendono di più con un altro partner. Il Tucu svaria, cuce i reparti e si esalta nello stretto. Sanchez perfetto a gara in corso” Correa titolare nelle ultime tre. Lautaro scatenato quando siede in panchina Dzeko, il regista offensivo fino a ieri imprescindibile. Sanchez al momento quarta scelta, ma argento vivo nei finali di gara. Dopo la grande carestia di febbraio-marzo, l’attacco dell’Inter è ripartito con 8 reti nelle ultime tre uscite. E le gerarchie tra le punte in vista di un finale di stagione in cui andare a caccia di scudetto e Coppa Italia sembrano da riscrivere. Ne parliamo con Aldo Serena, grande ex con il vizio del gol. LEGGI TUTTO