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    Allegri farà peggio di Sarri e Pirlo. Ecco perché con loro fu addio e lui resterà

    Max verso un ulteriore passo indietro nei risultati bianconeri. Ma al di là del contratto il livornese è considerato il più credibile per il progetto. Sempre che non si finisca per mancare l’obiettivo minimoDa un lato la storia, quella che per Dna porta a pensare sempre al massimo risultato possibile. Dall’altro la realtà, non sempre in linea con le ambizioni, tanto da costringere a ricalibrare il focus sul breve periodo per dare coerenza al percorso. Che oggi impone una crescita, ma partendo da una base che non è più quella del dominio bianconero quasi decennale in Italia. La Juve si ritrova per il terzo anno consecutivo a fissare un punto zero nella gestione tecnica, e, per quanto la conoscenza dell’ambiente abbia dato sicuramente un vantaggio all’allenatore nel riorganizzare il gruppo, il ritorno di Allegri non è bastato per riportare in alto l’asticella dei risultati. LEGGI TUTTO

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    Giroud, interista mancato per un soffio. E Galliani volò a Sarajevo per Dzeko…

    Il francese avrebbe potuto vestire nerazzurro, ma rimase al Chelsea e diventò campione d’Europa. Il bosniaco fu a un passo dal Milan ai tempi del Wolfsburg Dzeko al Milan e Giroud all’Inter. Poteva andare così. Roba da “chissà cosa sarebbe successo se…”. Riempiamo i puntini. Il ‘what if’ di Edin è una maglia di Ronaldinho in un albergo di Sarajevo, Bosnia-Erzegovina, dopo aver vinto la Bundesliga con il Wolfsburg. Un guizzo di Galliani che sa di eleganza: “Io ti regalo una maglia, tu firmi”. Quello di Oliver, invece, una scelta ponderata di un paio di anni fa. Martedì i due bomber si sfideranno in semifinale di Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Allegri può ancora contare sulla Joya? Dopo l'addio annunciato è un altro Dybala

    Contro il Bologna, dopo il gol preso e nel momento in cui doveva credere nella rimonta, per l’ultima mezzora il tecnico ha preferito togliere l’argentino. Che dopo la separazione era atteso a una reazione e invece non si è più visto ad alto livello Vigilia di Juve-Bologna, Massimiliano Allegri su Dybala: “Paulo sta crescendo di condizione dopo un’annata travagliata: mi aspetto molto da lui, come da tutta la squadra”. Allianz Stadium, il giorno dopo: una manciata di minuti dopo aver subìto di Arnautovic, con mezzora ancora davanti, Paulo Dybala esce nel primo giro di cambi. In svantaggio e proprio nel momento in cui c’era una rimonta in cui credere, se una delle prime mosse è stata togliere l’argentino c’è evidentemente anche una valutazione di merito. LEGGI TUTTO

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    “Gli uomini passano, la Juve resta”. Allegri, i tweet di Lapo e i rapporti tra Max e il club

    Elkann è intervenuto nuovamente sui social dopo aver lanciato ieri a caldo una frecciata al tecnico. Che è blindato da un contratto ricco e lungo, ma l’atteggiamento della squadra contro il Bologna preoccupa… La brutta prestazione della Juventus col Bologna non è stata per nulla gradita dai tifosi e dalla società, a tutti i livelli. Al di là del risultato, del pari strappato in pieno recupero e di qualche episodio che avrebbe potuto indirizzare la gara diversamente, la prova sterile dei bianconeri non ha trasmesso delle buone sensazioni. La sintesi del sentimento bianconero trova conforto in un tweet di Lapo Elkann, subito dopo il match: “Stiamo poco allegri!!! Allegri…”, seguito anche oggi da un paio di ritorni sul tema. LEGGI TUTTO

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    Zanoli contro Zalewski: duello tra i gioiellini che hanno conquistato Spalletti e Mou

    Domani si ritroveranno, uno di fronte all’altro, i talenti che Napoli e Roma hanno lanciato come titolari: l’azzurro ha fisicità e intelligenza tattica, il giallorosso si è trasformato da trequartista a esternoSalvatore Malfitano-Chiara Zucchelli17 aprile
    – MilanoNapoli-Roma, di scena domani sera, non è solo la sfida tra big ma anche la vetrina per due talenti in rampa di lancio: da una parte Alessandro Zanoli, dall’altra Nicola Zalewski. In campo al Maradona sulla stessa fascia: la destra per l’azzurro, la sinistra per il giallorosso. LEGGI TUTTO

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    Del Piero, l’abbraccio dello Stadium e quell’idea di un futuro da dirigente che…

    Brividi ed emozioni per il saluto all’Allianz prima di Juve-Bologna, a dieci anni da un addio doloroso. Il tweet di Lapo Elkann, il legame mai spezzato con il pubblico. E le prospettive future Un ritorno da re – per Alessandro Del Piero – all’Allianz Stadium. Dieci anni dopo: a braccia aperte con tutto il popolo bianconero intorno ad acclamarlo. Quando lo speaker annuncia la sua presenza prima di Juve-Bologna, i trentasei mila presenti sugli spalti si fermano: lui esce dalla balconata della tribuna Agnelli, mostra la sua maglia numero dieci e sono brividi, emozioni, ricordi. “C’è solo un capitano”, cantano a gran voce i tifosi. Mentre la mente torna alla standing ovation del 2012. LEGGI TUTTO

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    Ramadan e calcio: chi si ferma e chi fa gol

    In Bundesliga gli arbitri hanno iniziato spontaneamente a concedere, come accade in Premier, un break al tramonto per permettere di dissetarsi ai musulmani che osservano il digiuno L’arbitro tedesco Matthias Jollenbeck è entrato nella storia mercoledì scorso verso ora di cena: al ventesimo del secondo tempo di Augsburg-Mainz, al tramonto ha chiamato una pausa di gioco. Era il momento in cui Moussa Niakhaté, difensore degli ospiti, poteva dissetarsi: stava osservando il Ramadan, e fin quando il sole splende in cielo non può mangiare o bere. Jollenbeck non ha fatto altro che venirgli incontro, dandogli la possibilità di idratarsi appena possibile. Si tratta del primo Ramadan-break della storia della Bundesliga, gesto spontaneo che Niakhaté ha apprezzato applaudendo l’arbitro e stringendogli la mano. LEGGI TUTTO