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    Higuain, storia di un bomber per sottrazione

    Il padre ha annunciato il ritiro a fine anno, il Pipita abbandona il calcio senza tracce indelebili, anche se per qualche anno è stato tra i 3-4 più forti della sua generazione, sempre in bilico tra il campione che non è mai stato e il cannoniere implacabile Il Pipita che in campo ha sempre lavorato per sottrazione – movimento a liberarsi, tiro, gol: questo ha fatto ad alti livelli per più di un decennio – è esattamente lo stesso che dopo l’annuncio del suo ritiro, l’ha dato il padre in queste ore, si consegna alla storia del calcio. Di sguincio, scusate l’intrusione. LEGGI TUTTO

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    Febbre scudetto, ecco chi vince il campionato dei tifosi: Milan davanti, ma l'Inter…

    Grazie ai 68mila spettatori col Bologna, i rossoneri davanti di un soffio ai campioni d’Italia (primi negli ultimi anni) quanto a presenze medie. Però i 7mila tagliandi per il Verona venduti in un giorno dopo la Juve porteranno al contro sorpasso. Al Maradona per Napoli-Fiorentina previsti 40mila tifosiMalfitano-Pasotto-Taidelli5 aprile
    – Milano Una volata scudetto da vivere al massimo, soprattutto sugli spalti. Con la fine dello stato d’emergenza, fissata allo scorso 31 marzo, gli impianti potranno accogliere gli spettatori senza limiti di capienza. L’entusiasmo dilaga tra le tifoserie del gruppetto di vertice, composto da Milan, Napoli e Inter, ed è agevolato dalle politiche popolari sul prezzo dei biglietti. Soprattutto dei rossoneri che, oltre al primato in Serie A, per un soffio possono contare anche sulla maggiore affluenza allo stadio dopo le 68 mila presenze registrate per la sfida col Bologna: 38837 spettatori di media contro i 38510 dell’Inter. Ma in questo caso il contro sorpasso è in vista: si prevedono quasi 60mila presenze infatti per Inter-Verona, sull’onda dell’euforia dopo la vittoria sulla Juventus e il pareggio dello stesso Milan col Bologna. LEGGI TUTTO

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    Troppi giocatori sempre a terra? Lasciamoli fuori un minuto e mezzo

    La frequenza con cui il gioco viene interrotto per infortuni veri o presunti è ormai insopportabile. Il tempo effettivo non è l’unico rimedio possibile Si discute moltissimo di arbitri e di Var, un po’ meno di una tendenza – per la verità già chiara da tempo – che si sta sempre più imponendo come una chiara strategia difensiva. Le continue perdite di tempo, con giocatori che vanno a terra con una frequenza francamente imbarazzante. Non solo – e in questo caso nessuno lo discute – dopo un contrasto evidente, ma più spesso per tocchi impercettibili, che poi si rivelano assolutamente innocui, oppure per chiedere assistenza di fronte a improvvisi e verrebbe da dire cronici attacchi di crampi. LEGGI TUTTO

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    Ranieri sicuro: “La corsa scudetto sarà decisa dai bomber”

    Il tecnico che vinse il campionato con il Leicester: “Giroud e Dzeko hanno l’esperienza, Osimhen la gioventù”Il telefono squilla in modo particolare. Lo abbiamo imparato a conoscere, perché Claudio Ranieri è in Inghilterra. Il motivo, però, è poco lieto. “Ero andato a Leicester per la bella commemorazione del presidente Vichai, che morì nel 2018 in un incidente con l’elicottero. Poi ne ho approfittato per andare a Londra, dove ho visto Tottenham-Newcastle, salutando anche il mio amico Conte”. LEGGI TUTTO

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    Allegri al lavoro sulla Juve futura: da chi si riparte, cosa serve, gli obiettivi

    Il post Chiellini, un attacco da rifare attorno a Vlahovic e interventi importanti a centrocampo: il finale di stagione completerà le valutazioni già fatte dalla Juve sui pilastri su cui fondare la nuova stagione, da Danilo, De Ligt e Bonucci fino a Locatelli, Zakaria e il rientro di Chiesa. Fissando per differenza le strategie di mercato, tra Rudiger, Zaniolo, Jorginho e non solo Da quel confronto amaro di inizio stagione a bordo campo tra lui e capitan Chiellini (“non è squadra”) a oggi, è cambiato tanto. Max Allegri crede ci siano adesso le basi per costruire una nuova grande Juve. La sconfitta con l’Inter spegne definitivamente il sogno scudetto – anche se il tecnico ha sempre fatto valere la parte razionale sulla questione – e apre la fase dei confronti sul futuro con la dirigenza, quelli che porteranno alle prossime mosse sul mercato, dopo i primi assaggi del gennaio scorso. Bisogna sicuramente intervenire sulla rosa con rinforzi adeguati, ma partendo dai punti fermi che ci sono già in rosa. LEGGI TUTTO

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    Milan, Napoli e Inter: ecco vantaggi e ostacoli nella corsa scudetto

    Calendario, stato di forma e il possibile uomo in più: così le tre big affrontano il rush finaleS. Malfitano-F. Pietrella-L. Taidelli 5 aprile
    – MilanoMilan, Napoli e Inter (con una gara da recuperare) si giocano lo scudetto nelle ultime sette giornate. Alla fine, potrebbero essere determinanti i dettagli, come il grado di difficoltà del calendario e lo stato di forma. Ma anche la giocata di un campione può fare la differenza. LEGGI TUTTO

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    La crisi del gol: il rebus scudetto di Pioli. Ma quanto intriga questa volata a tre

    Dai 23 gol nelle prime 10 giornate, il Diavolo è sceso ai 10 nelle ultime 10. Mentre la squadra di Spalletti segna anche senza Osimhen e l’Inter ha il calendario miglioreDoveva essere un turno favorevole al Milan, con l’affannata Inter sul campo della Juve dei 16 risultati utili consecutivi e il Napoli nella tana dell’Atalanta senza Di Lorenzo e Osimhen. E invece i rossoneri sono stati i soli a non vincere. LEGGI TUTTO