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    Sacchi: “Juve-Inter, una battaglia con tanti errori e poca bellezza”

    L’ex c.t. sul derby d’Italia: “Bisogna capire che giocando bene ci sono più possibilità di vincere. Allegri e Inzaghi sono due grandi allenatori ma…”L’estetica non è una disciplina che si addice a Juventus e Inter. Perlomeno secondo un osservatore esperto come Arrigo Sacchi che mette subito in chiaro il suo pensiero: “Spero che questa partita non venga trasmessa all’estero, perché il calcio italiano ci fa una gran brutta figura. Zero spettacolo, tanti falli, tante sceneggiate, poca sportività. Ma vogliamo capire che, se si gioca bene, a parità di valori tecnici si vince? Vogliamo metterci in testa che il pubblico ha voglia di divertirsi e non di vedere delle sfide che assomigliano alle lotte dei gladiatori di duemila anni fa? A tratti mi è sembrato di assistere a una partita degli anni Sessanta”. LEGGI TUTTO

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    Il salary cap è la soluzione per salvare il nostro calcio. Anche se qualcuno piangerà…

    Le commissioni per gli agenti stanno portando valanghe di denaro fuori dal sistema. La Liga ha introdotto un tetto agli ingaggi complessivi che ciascun club è autorizzato a pagare: si può fare anche in ItaliaIl modello è virtuoso, o forse è semplicemente l’unico possibile per salvare il nostro calcio dal default: introdurre il salary cap. Certo, può generare qualche lacrima passeggera, tipo quelle che Messi ha versato quando è stato costretto a lasciare il Barcellona, diventato incapace di sopportare il suo ingaggio (mostruoso come la qualità dei suoi piedi, ma ormai insostenibile per i conti disastrati del club catalano dopo gli sperperi e il Covid). LEGGI TUTTO

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    Musso, l’uomo in più che ha portato qualche punto in meno

    Il portiere argentino, pagato 20 milioni dall’Atalanta, non è stato mai continuo e la sua nuova avventura a Bergamo è stata macchiata da qualche errore di troppo A suo tempo, l’Udinese fece un affare. Riuscì ad acquistare Juan Agustin Musso dagli argentini del Racing per meno di 4 milioni. Il portiere arrivò come vice di Simone Scuffet, allora uno dei giovani numeri uno in vetrina, ma una volta messo alla prova diventò presto titolare. In tre stagioni, Musso è sempre stato nella top five della Serie A, entrando anche nel giro della nazionale argentina. Portiere sicuro, grandi doti e riflessi, magari non un fenomeno coi piedi, ma capace con prodezze di portare punti alla squadra. Così l’Udinese con lui ha fatto il secondo affare vendendolo all’Atalanta per 20 milioni di euro. Dea che ha lasciato partire il buon Gollini per l’Inghilterra, dove peraltro al Tottenham è il terzo portiere. Con Musso, l’Atalanta cercava un ulteriore salto di qualità. LEGGI TUTTO

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    L’Inter si carica, il Napoli ha mille risorse, il Milan settantamila cuori: la corsa-tris per lo scudetto

    I nerazzurri, con il successo contro la Juve, ritrovano slancio. E oggi i rossoneri non possono fallireAvanti c’è posto, non per la Signora. La volata per il titolo diventa una corsa tris, sempre più complicata. Il Napoli per ora aggancia in testa il Milan, che stasera deve rispondere senza esitazioni. L’Inter riesce a ripescare risorse che temeva di avere smarrito da gennaio in poi: respinge il tentativo della Juve di rientrare in lizza per le battute finali. LEGGI TUTTO

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    Questione arbitri: se anche Andreazzoli va fuori giri, qualcosa non va

    Il tecnico dell’Empoli, solitamente pacato e rispettoso, ha attaccato l’arbitro Massimi dopo l’espulsione di Luperto: dietro le sue parole forti, il segno di un malessere diffusoLa questione arbitrale non risparmia nessuno, neppure un signore garbato come Aurelio Andreazzoli, l’allenatore dell’Empoli, il più anziano della Serie A per anagrafe, con i suoi 68 anni, però tra i più giovani e moderni per filosofia, un maestro di calcio. Ieri pomeriggio, nel dopo partita di Fiorentina-Empoli, Andreazzoli si è sfogato. Con tono pacato, ma duro, ha contestato la prima ammonizione a Luperto, inesistente secondo lui, secondo i moviolisti e secondo il regolamento. LEGGI TUTTO