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    Il cuore di Vicario: “Così adesso ho un fratellino che arriva dall'Ucraina”

    La famiglia del portiere dell’Empoli ospita un bimbo di 11 anni e la mamma, arrivati da Dnipro: il padre è rimasto in patria, in attesa di sapere se dovrà arruolarsi Quanto è bella la parola accoglienza. Ancora di più in un periodo di egoismi, barriere, steccati. E di guerra. Una guerra che, come sempre, non solo porta con sé morte e distruzione, ma stravolge la vita di chi sfuggendo alle bombe si trova all’improvviso senza casa e senza prospettive. L’accoglienza diventa un ponte verso il futuro e riempie il cuore di chi allarga le proprie braccia esattamente come quello di chi cerca riparo e conforto. Anche a questo pensava Guglielmo Vicario lunedì sera, mentre guidava da Udine a Empoli dopo una delle cene più belle della sua vita. La prima con il suo “fratellino”, Milan, 11 anni, scappato da Dnipro (est Ucraina) in pullman insieme alla mamma Hanna, mentre il papà è ancora in patria, in attesa di sapere se dovrà arruolarsi. Il portiere dell’Empoli è emozionato mentre racconta questa bellissima storia. LEGGI TUTTO

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    Tennista (mancato) e jolly offensivo: De Ketelaere, il “nuovo De Bruyne” nel mirino del Milan

    Il club rossonero segue con attenzione il 21enne attaccante del Bruges, che in questa stagione ha già fatto 17 gol (e 9 assist). Davanti può fare qualsiasi ruolo. Il costo? Investimento importante Prima di tutto la pronuncia: ‘De Ketlàr’. Accento sull’ultima ‘A’. Così tosto da mettere in difficoltà perfino gli scout che venivano dall’estero, o i giudici di sedia nei tornei di tennis in giro per l’Europa, dove Charles De Ketelaere dava spettacolo con palle corte e colpi di fino. Dai 10 ai 16 anni si è diviso tra tennis e calcio, poi stop: “Odiavo chi chiamava la palla fuori quando invece non lo era. Lanciavo le palline e smettevo di giocare”. Vade retro, quindi che succede? Pallone h24. LEGGI TUTTO

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    Milan, è boom dei ricavi: più 40% in 6 mesi e lo scudetto vale 90 milioni

    Ieri cda rossonero: trend positivo. Il titolo può essere decisivo con ricavi aumentati da sponsor e diritti tv Alessandra Gozzini – Mario Nicoliello 30 marzo
    – MilanoPer l’onore, la gloria e il denaro: lo scudetto rossonero avrebbe effetti sul palmares e sui conti. Ricucirsi il titolo sul petto sarebbe soprattutto una questione di orgoglio. Non succede da undici anni, dal Milan di Berlusconi: la società passata per la gestione cinese si ritroverebbe tra le grandi grazie a una proprietà americana, Elliott. Dal suo insediamento il fondo ha programmato una strategia ispirata alla sostenibilità economica: spese in linea con le possibilità, miglioramento dei ricavi e ovviamente dei risultati sportivi. L’obiettivo è già centrato, con una squadra capace di ristabilirsi ai vertici e un bilancio sempre meno in affanno. LEGGI TUTTO

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    Dybala-Juve, oltre l’addio c’è una tendenza: non è più tempo per numeri 10. Di nuovo…

    I moduli più in voga non prevedono il trequartista: dal rapporto di Eriksen con l’Inter di Conte all’impossibile inquadramento di Luis Alberto nella Lazio di Sarri, la ricerca della qualità non è più fuori dagli schemi Dietro all’addio di Dybala alla Juventus, si nasconde qualcosa in più di un “semplice” divorzio tra una grande società e un grande giocatore. Qualcosa che fa capolino anche dalle parole di Arrivabene. “Abbiamo virato su un altro progetto tecnico”. Già, un altro progetto tecnico. Che – magari non sarà il caso di Dybala, perché le motivazioni sono e possono essere molte – comunque rispecchia una tendenza ormai ben definita nel mondo del calcio: la rinuncia ai numeri 10, ai fantasisti per eccellenza, ad un ruolo che va sempre di più – ed è un peccato – scomparendo. LEGGI TUTTO

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    Ventidue anni e non sentirli: dall'azzurro al nerazzurro, si riparte sempre da Bastoni

    Il difensore di Inzaghi ha retto in Nazionale contro la Macedonia e macina conferme con l’Inter: così è diventato simbolo di presente e futuro. E domenica c’è la Juventus”Ripartire dai giovani”. Sono tre parole che finiscono sulla bocca di tutti ogniqualvolta ci sia da rilanciarsi, da ripartire dalle ceneri di un momento più o meno difficile. Spesso purtroppo il buon auspicio resta nella forma delle parole al vento, spazzate via dalla frenesia del “tutto e subito”, mentre in altri casi la linea verde cede nel giro di qualche mese quando i risultati stentano a decollare. Se il profilo in questione è quello di Alessandro Bastoni, però, ripartire dai giovani diventa decisamente più semplice. LEGGI TUTTO

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    Tonali: un anno fa ai margini del Milan, ora può prendersi anche l’Italia

    Il centrocampista stasera sarà titolare in Turchia in una Nazionale che ricomincerà un ciclo anche da lui. Soltanto un anno fa, faceva panchina in rossonero Un anno, anzi meno, per prendersi il Milan. E, da ora in avanti, anche la Nazionale. Le grandi crisi e le grandi delusioni, in qualsiasi ambito, generano anche grandi possibilità. Spalancano scenari imponderabili, offrono a chi è pronto, ma non poteva dimostrarlo, una vetrina per mettersi in evidenza. Lo sprofondo azzurro ha così accelerato bruscamente gli orizzonti del giocatore che probabilmente è migliorato di più dalla scorsa stagione a quella attuale. LEGGI TUTTO

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    Reja: “Napoli da scudetto. E Gasp con l'Atalanta ha cambiato il calcio”

    Il c.t. dell’Albania ha allenato Dea e azzurri in passato: “Osimhen assenza pesante, Spalletti punti sugli esterni. I bergamaschi al top vincono con tutti”Passato, presente e futuro. Atalanta e Napoli sono due delle squadre a cui Edy Reja è rimasto più legato nella sua carriera di allenatore. Quasi quattro anni all’ombra del Vesuvio, uno solo a Bergamo, ma intenso e più recente. Oggi il tecnico friulano è sulla panchina dell’Albania, impegnata nel tardo pomeriggio in amichevole contro la Georgia. Allena un difensore nerazzurro, Berat Djimsiti e tanti calciatori della nostra Serie A. LEGGI TUTTO