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    Stankovic jr: “L'Inter è casa e voglio tornarci per sfidare Vlahovic”

    Il figlio di Deki, portiere in prestito al Volendam, tra aneddoti e futuro: “Prima la promozione in Olanda, poi mi basterebbe vincere un decimo di papà” Domanda. “Filip, chiudi gli occhi e pensa all’Inter. Che ti viene in mente?”. “La pioggia”. “La pioggia?”. “Sì, a goccioloni, e io zuppo, divertito, mentre gioco con i fratelli sotto gli occhi di Mourinho”. Il primo ricordo di Stankovic junior è una cartolina che arriva da Appiano, 2010, l’anno del Triplete. “Io in porta, i miei fratelli in mezzo, a un certo punto si avvicina un signore incappucciato e si piazza alla mia destra. Era José. Non disse niente, ci guardò e basta, in silenzio, come se fossimo stati suoi giocatori”. Filip aveva 8 anni, oggi ne ha 20 e difende i pali del Volendam in Serie B olandese. Ventuno partite, otto clean sheet, due rigori parati. LEGGI TUTTO

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    Pellegrini, l’ultimo genio: da Maradona a Sinisa, quando la punizione è arte

    Il capolavoro del capitano della Roma nel derby ha ricordato le grandi prodezze su calcio da fermo: in Italia nessuno come Sinisa e Pirlo Se esiste una punizione perfetta, quella che Lorenzo Pellegrini ha tirato nel derby è lì, in prima fila con il bigliettino in mano. Lo sappiamo: la magia del calcio di punizione risiede nel fatto che davanti a chi calcia ci sia una barriera, un ostacolo che si mette in mezzo tra l’intenzione e il suo compimento, un problema che si deve risolvere con fantasia e coraggio, ma più di tutto con quella qualità che tendiamo spesso a sottovalutare: la precisione. LEGGI TUTTO

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    GRAFICO INTERATTIVO Debiti, plusvalenze, gli apporti dei soci: i conti aggregati della A

    Lo stato di salute economico-finanziaria del massimo campionato attraverso i nostri grafici interattivi: nel 2020-21 i ricavi sono cresciuti ma solo per lo slittamento contabile di una quota dei diritti tvNell’ambito della nostra inchiesta annuale sui bilanci della Serie A, abbiamo realizzato questi grafici con i dati aggregati dei club del massimo campionato: dalla serie storica di 15 anni di ricavi e risultato netto ai trend delle spese, fino agli interventi degli azionisti. Ne è venuta fuori una panoramica allarmante, specie al tempo della pandemia. Il Covid ha alterato, anche contabilmente, le dinamiche delle ultime due stagioni, per effetto dello slittamento del calendario 2019-20 all’esercizio 2020-21 con conseguente spostamento dei proventi tv: si spiega così la crescita dei ricavi dell’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    GRAFICO INTERATTIVO Dagli stipendi ai ricavi, tutti i conti delle squadre di Serie A

    I bilanci della Serie A club per club: scoprite i numeri dell’ultima stagione con i nostri grafici animati dedicati alle squadreDalla perdita-record dell’Inter alle uniche due squadre che hanno chiuso in utile l’ultimo bilancio: Atalanta e Verona. Ecco le tabelle dei singoli club della Serie A 2020-21, con tutti i numeri di bilancio e le comparazioni con l’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Un miliardo di perdite, 3,4 di debiti netti, costi saliti pure in pandemia: dentro al baratro della Serie A

    Come emerge dalla nostra indagine sui bilanci 2020-21, rosso record dopo i 754 milioni bruciati nel 2019-20: nell’era Covid entrate crollate di 900 milioni (plusvalenze incluse)Un miliardo di perdite e 3,4 miliardi di debiti al netto dei crediti: se fosse un’azienda qualsiasi, la Serie A dovrebbe portare i libri in tribunale. La pandemia ha inferto il colpo di grazia a un’industria calcistica che già viveva al di sopra delle sue possibilità e utilizzava spesso le plusvalenze per mettere la polvere sotto il tappeto. Lo certifica l’inchiesta della Gazzetta sui bilanci dei club del massimo campionato 2020-21. Per la prima volta, in maniera aggregata, c’è la possibilità di scattare una fotografia esauriente sullo stato di salute della Serie A nelle due stagioni dell’era Covid. LEGGI TUTTO

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    Matuidi: “Juve, mi hai sorpreso: sostituire Dybala non sarà facile”

    L’ex bianconero: “Si vede che il club vuole rinnovare la squadra. Allegri? Nessuno meglio di lui per aprire un ciclo, ma non ha mica la bacchetta magica”Blaise Matuidi ha la faccia di chi ha trovato la serenità, camicia bianca, le palme che si vedono dalla finestra della sua casa di Miami. “Ho fatto una scelta di vita pensando anche al futuro mio e della mia famiglia”, racconta l’ex centrocampista della Juventus, che due estati fa ha chiesto la risoluzione del contratto al club bianconero (aveva ancora un anno) per trasferirsi negli Stati Uniti e giocare nella Mls. Blaise, che compirà 35 anni il 9 aprile, in questo momento è senza squadra (non rientrava più nei piani dell’allenatore Phil Neville, che ha deciso di svecchiare il gruppo) ma non ha ancora deciso quale sarà il suo futuro e soprattutto se smetterà: “Per ora ho accettato il ruolo di ambasciatore del club, che mi piace molto, e continuo a tenermi in forma, ma non so se smetterò. Mi guardo intorno ma senza ansia, sicuramente non mi vedo in campo a 37-40 anni come Giorgio (Chiellini, ndr) e Gigi (Buffon, ndr)…”. LEGGI TUTTO

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    Dybala-Juve, un amore incompiuto: e l'Inter diventa la soluzione giusta…

    Per il futuro Paulo deve decidere se vuole l’asta per il contratto della vita o se è mosso dalla voglia di rivalsa. Se i bianconeri andranno su Zaniolo faranno una scelta opposta Cinque scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe di Lega: è mancata la Champions, ma non si può dire che il settennato (2015-2022) di Paulo Dybala alla Juve sia stato un fallimento. Anzi. È stato però un amore incompiuto, sempre a 30 e mai a 31. Rimane una curiosità che non possiamo soddisfare: l’Avvocato Agnelli, sommo intenditore di numeri 10, come avrebbe soprannominato Dybala? Gli avrebbe affibbiato il nome di un pittore famoso o di uno poco noto alle masse come Pinturicchio, da lui abbinato a Del Piero? Avrebbe evocato Omar Sivori, l’antenato calcistico di Paulo? LEGGI TUTTO