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    Kovacevic: “Vi racconto Vlahovic, travolgente e nervoso come me”

    L’ex centravanti bianconero, ora scout all’Olympiacos: “Dusan è un grandissimo, con il carattere tipicamente serbo di Mihajlovic e Jokic. Haaland? Rispetto a lui ha 2-3 anni di vantaggio, ma…”Darko Kovacevic un giorno si presentò in conferenza stampa, 24 ore dopo uno sfogo in campo. Erano i tempi in cui lui alla Juve segnava, segnava, ma Ancelotti non smetteva di contargli i minuti: tanta panchina e dentro, se va bene, a metà secondo tempo. Il problema è che in prima fila, mischiato ai cronisti, trovò Luciano Moggi. Moggi prima lo avvisò, scherzando ma nemmeno troppo (“Darko, stai attento a quello che dici”), poi cominciò a rispondere per lui. Kovacevic, che era uomo di personalità, trovò comunque il modo per dire che insomma, avrebbe voluto giocare di più, ma la conferenza era indirizzata. Ventidue anni dopo, Kovacevic lavora da scout per l’Olympiacos e vive ad Atene, nonostante nel 2020 sia stato protagonista – nel ruolo della vittima – di un inquietante agguato con spari fuori dalla porta di casa. LEGGI TUTTO

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    Inter, tra Lukaku e Scamacca spunta Haller. Vertice con l’agente: le ultime

    Gli occhi dell’Inter sul bomber ivoriano. Se arriva l’offerta giusta, in uscita (oltre a Sanchez) potrebbe esserci anche Lautaro In Italia e in Europa, perché tanto il gol non ha passaporto. Il gol però si studia. Ha caratteristiche precise, è figlio di un mestiere. E allora ok: l’Inter di questa stagione ha individuato nella mancanza di cinismo in zona d’attacco uno dei suoi maggiori problemi. Ecco perché le tracce di mercato di queste settimane ruotano tutte intorno ai giocatori offensivi. Oltre alle tracce, però, ci sono anche gli incontri. LEGGI TUTTO

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    Bergwijn perfetto per il gioco del Milan. Ma è meglio se cambia fascia…

    Il 24enne olandese del Tottenham ha nel dribbling e nella velocità le qualità migliori. È monitorato dai rossoneri: nel sistema di gioco di Pioli, però, la sua posizione preferita è occupata da LeaoSe vi piace Rafael Leao e il suo modo di giocare, pensate a come sarebbe averne due. È chiaramente una suggestione, perché Steven Bergwijn ha tutto un altro fisico rispetto al portoghese del Milan: gli rende una quindicina di centimetri e usa il baricentro basso per azionare quel motorino che ha al posto delle gambe. Come Rafa, però, è un giocatore di strappi, un’accelerazione sempre pronta a materializzarsi per spaccare i meccanismi difensivi avversari. E per i terzini avversari del Diavolo il mal di testa sarebbe doppio. LEGGI TUTTO

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    Il suo primo tecnico: “Kalulu? In tre secondi impara qualsiasi cosa. Milan, che colpo”

    Roger Martinez lo svezzò al Saint-Priest, sobborgo di Lione: “Gli spiegavi un esercizio e lo ripeteva alla perfezione subito dopo. Un ragazzo d’oro” Un signore anziano tiene una maglia tra le mani come una reliquia. Ha il numero 20, è rossonera, c’è scritto Kalulu. “Uno dei miei gioiellini…”. Anche gli altri non sono male: Cherki del Lione, Fekir del Betis, Sarr del Bayern. Tutti passati da Saint-Priest, sobborgo di quarantamila abitanti alle porte di Lione, periferia pura. Il posto dove “Pierino” Kalulu ha iniziato a giocare. Ovviamente in difesa: “Da bambini si gioca a 5 o a 7, il terzino non esiste, così lo mettevo dietro”. Roger Martinez è una bandiera del club. La prima volta che ha messo piede in questo stadio aveva 15 anni, da giocatore, oggi ne ha 76 e si gode la vita, il calcio, i suoi ragazzi. “Quelli che ce l’hanno fatta”, dice. Uno di questi è Kalulu, oggi rivelazione del Milan di Pioli. “Quando c’è da parlare di lui ci sono sempre”. LEGGI TUTTO

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    Vi piace questa Serie A così combattuta? E allora si adotti l'orario unico per le ultime cinque giornate

    Il calcio italiano è pronto a mettere in discussione tutto tranne il profitto, ma così ne va della regolarità del campionato Si può fare una “campagna” che si considera persa già in partenza? Se la risposta è sì, questo probabilmente è il caso. Già, perché il calcio, almeno apparentemente, è aperto a tutto. A mettere in discussione se stesso, gli arbitri, il Var, i propri dirigenti, i giocatori, gli allenatori, naturalmente i giornalisti, l’apertura ridotta negli stadi, le date delle partite, i recuperi, e così via all’infinito. LEGGI TUTTO

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    Juve, avanti su Bellanova: il Cagliari lo riscatterà per poi trattarne la cessione

    C’è il rinnovo di Paulo Dybala a tenere banco. C’è da blindare Matthijs de Ligt. C’è da capire chi possa essere il “Vlahovic del centrocampo”. Ci sono tanti argomenti all’ordine del giorno in ottica mercato, interno ed esterno, alla Continassa. Si lavora pure al rinnovamento della difesa, l’acquisto di Federico Gatti è stato solo il primo, obiettivo concreto è delineare il post-Alex Sandro con tanti nomi sul taccuino di Federico Cherubini (in pole Owen Wijndal, sotto stretta osservazione anche i vari Renan Lodi, Andrea Cambiaso, Destiny Udogie), anche a destra si cercano profili giovani che possano fare al caso della Juve anche in prospettiva. Non è un mistero che piaccia Stephane Wilfried Singo del Toro, per esempio. Ma è su un altro profilo che il club bianconero ha consolidato una posizione di vantaggio: è Raoul Bellanova. LEGGI TUTTO

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    Le loro prove sono tra i segreti del primato dei rossoneri. L’altro segreto, anche se ormai lo hanno scoperto tutti, si chiama Pioli Chi si ricorda più di Kjaer, il totem della difesa del Milan, infortunatosi all’inizio di dicembre e indisponibile per tutta la stagione? Sembrava un’assenza pesantissima, tanto è vero che si parlava con insistenza dell’acquisto di un suo possibile sostituto nel mercato di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Inter, cosa cambierebbe senza scudetto? Da Inzaghi ai giocatori, gli scenari

    A dicembre il rinnovo dell’allenatore pareva una formalità, con il titolo in bilico non c’è la stessa fretta. E per alcuni calciatori questo finale di stagione sarà decisivoAnno nuovo, vita nuova. Ma quante cose sono cambiate in casa Inter da quando il calendario recita “2022”. Sebbene il mese di gennaio sia rimasto sostanzialmente in scia con quanto visto nella prima metà di stagione con tanto di Supercoppa Italiana, dal derby di campionato in poi la musica si è fatta decisamente meno armoniosa. Così, in prospettiva futura, alcuni presupposti per il 2022/23 potrebbero essere ricalibrati, in primis in caso di mancato scudetto. LEGGI TUTTO