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    Panchine e papere, poi la svolta: così la “cura” Allegri ha trasformato 8 bianconeri

    L’allenatore abile psicologo: ha innestato fiducia a giocatori in crisi di autostima restituendoli alla causa in maniera convincente, se non decisiva. Da De Sciglio a Pellegrini, con lui anche le seconde linee si sono sempre sentite parte del progettoNon chiamateli (più) rincalzi. Soprattutto ora che Allegri ha dimostrato che nella Juve hanno giocato un ruolo importante, grazie anche a un sottile ed efficace lavoro psicologico dell’allenatore, che ha saputo risollevare l’autostima di giocatori sfiduciati e restituire stimoli a chi si era un po’ perso per strada. LEGGI TUTTO

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    Milan, in 16 a segno: come funziona la democrazia del gol a Milanello

    Altro che Ibra-dipendenza: in rete il 66 per cento della rosa. In A solo Atalanta e Fiorentina (17) fanno meglio, in Europa i rossoneri sono settimi per numero di marcatoriSedici su ventisette. Anzi, sedici su ventiquattro, dal momento che tre sono portieri. Significa il 66%, ovvero la percentuale di giocatori rossoneri – sul totale della rosa – che hanno trovato la via del gol in questo campionato. Mica male. E’ uno dei segreti di questo Milan capolista? Assolutamente sì, anche se non si tratta di un fattore dell’ultima ora. LEGGI TUTTO

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    Bergomi: “Inter, hai perso la leggerezza. Ne esci con Correa e tornando squadra”

    Il grande ex sulle difficoltà nerazzurre: “Il Tucu è l’unico ‘diverso’ in una rosa che vince solo attraverso il gioco. Milan oggi più compatto, ma chissà che non essere più padroni del proprio destino non sblocchi Brozovic e soci”Sei punti nelle ultime 6 giornate di campionato, tredici nelle prime 9 del ritorno. Dopo una fine 2021 a briglie sciolte, l’Inter ha tirato il freno a mano e da ieri non è più padrona del proprio destino nemmeno col recupero di Bologna. Un’involuzione difficile da inquadrare, perché l’alibi del calendario infernale di gennaio-febbraio non c’è più, perché a volte sembra un problema di gambe, altre di testa. Ne parliamo con Beppe Bergomi, bandiera nerazzurra e opinionista di Sky. LEGGI TUTTO

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    Dall’esclusione col Tottenham alla rimonta con l’Atletico: tutte le volte di Max agli ottavi

    Il match col Villarreal apre il periodo decisivo della stagione. È già successo che la Juve sia arrivata al dentro-fuori stagionale in ansia causa infortuni, salvo poi centrare l’accesso ai quarti. Tutte le gare giocate dal tecnico a questo punto della competizioneÈ la decima volta in carriera per Allegri agli ottavi di Champions League. In cinque delle precedenti nove occasioni, di cui quattro alla Juve e una al Milan, ha centrato l’accesso ai quarti. La Signora arriva da due anni deludenti, l’uscita agli ottavi contro Lione e Porto ha pesato tanto sulla gestione di Sarri e Pirlo, e anche per questo il ritorno di Max ha riacceso le speranze. LEGGI TUTTO

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    Giroud, Lautaro, Osimhen o Vlahovic? Ecco chi pesa di più nella lotta scudetto

    Nella grande volata che deciderà il campionato quelli che fanno gol fanno pendere l’ago della bilancia. E c’è una qualità che conta più del talento o della freschezza… Non c’è dubbio che lo scudetto più equilibrato, punto a punto, dipenda dagli allenatori. Dalla capacità di Pioli, Spalletti, Inzaghi e forse Allegri di tenere ben saldo il timone. Non c’è dubbio che altrettanta importanza abbiano i fattori, diciamo così, imprevedibili: squalifiche e infortuni nei momenti decisivi. Non c’è dubbio che in frangenti del genere si possano pesare le qualità, tecniche e psicologiche, delle intere rose. Ma un ruolo essenziale verrà giocato dalle punte, dagli attaccanti, per definizione i calciatori più decisivi. LEGGI TUTTO

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    Rigidità e cambi che non convincono: perché Inzaghi nel 2022 non cambia marcia all’Inter

    Dalle sostituzioni contro Milan e Liverpool alla gestione dei vice Brozovic, passando dalla ritrosia a battere nuove strade: il tecnico nerazzurro ora deve svoltareDoppia premessa d’obbligo. Simone Inzaghi ha portato l’Inter oltre le aspettative (anche se sottolinearlo sempre non aiuta ad alzare l’asticella) e lui solo può fare certe valutazioni in base al lavoro ad Appiano. Eppure certi aspetti della gestione dei nerazzurri come l’assenza di varianti tattiche quando manca l’architrave Brozovic, la gestione dei cambi e alcune scelte di formazione in un inizio 2022 che ha portato appena 13 punti in 9 giornate iniziano a creare malumore tra i tifosi. LEGGI TUTTO

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    Dal vice Brozovic alle partenze estive: così l'Inter pensa a ridisegnare il centrocampo

    Vecino e Vidal destinati a partire, Gagliardini ai margini, la squadra che senza il croato si spegne: ecco i nomi da cui ripartire per rifondare il reparto Non occorrono più indizi, ormai è chiaro: la mediocre prestazione all’Olimpico di Torino ha dato la prova che senza Brozovic l’Inter a centrocampo soffre tanto. E per la prossima stagione sarà indispensabile correre ai ripari. LEGGI TUTTO