consigliato per te

  • in

    55 anni fa Gigi Meroni sfuggì a Facchetti e incantò San Siro

    Il 12 marzo 1967 contro l’Inter il gol più bello: una parabola beffarda, sfuggendo a Facchetti. La consacrazione dell’anticonformista che rivoluzionò il calcio Imprendibile quel giorno di marzo Gigi Meroni di luce vestito. Lo sappiamo: ogni giocatore ha un gol che lo svela. Come un’epifania, come una rivelazione. Rivera, l’eleganza del gesto nel 4-3 alla Germania. Totti, mo’ je faccio er cucchiaio. Ronaldo il Fenomeno: quella serpentina col Compostela, quando giocava con il Barcellona e sembrava sceso dalla luna. Maradona – ma proprio perché è Maradona – ne ha due e tutti e due contro l’Inghilterra, in quel pomeriggio di sole in Messico. Sì, prima fu la Mano de Dios. E sì, dopo fu il piede di Diego. Meroni il gol che riassume tutta una vita lo segna il 12 marzo del 1967, stadio San Siro in Milano, la partita è Inter-Torino 1-2. Nella domenica della gloria, a Meroni restano da vivere sette mesi e una manciata di giorni. Poi sarà leggenda. LEGGI TUTTO

  • in

    Saudati: “Il megafono di Sacchi, l'Uefa a Empoli, Ibra… La mia sfida del cuore”

    L’ex attaccante è cresciuto nel settore giovanile del Milan, con cui ha esordito in Champions, e poi si è divertito in provincia: “Milanello il mio sogno, Corsi un presidente fantastico” Milan ed Empoli sono le squadre del suo destino. Quella in cui è cresciuto e quella in cui ha trascorso la fetta più ricca della sua carriera (49 gol in 168 presenze). Quella con cui ha esordito in Serie A e in Champions e quella con cui in provincia si è arrampicato fino alla Coppa Uefa. Luca Saudati è riuscito persino a regalare con un suo graffio a San Siro – ottobre 2007 – una vittoria all’Empoli sul Milan di Nesta e Maldini. Tifoso rossonero di nascita, empolese d’acquisizione. “Quindi niente pronostici, il mio cuore è diviso a metà quando c’è questa partita”. LEGGI TUTTO

  • in

    Galeone: “Allegri-Giampaolo, il pari non serve. Rabiot delusione e a Dybala dico…”

    Il tecnico sulla sfida tra i suoi pupilli: “Marco salverà la Sampdoria. Max, è tardi per lo scudetto”Li segue entrambi. Con il solito affetto. Giovanni Galeone ha allenato nella sua carriera sia Massimiliano Allegri, sia Marco Giampaolo, ed è legatissimo a entrambi. “Ormai non ci vediamo tutti insieme da tempo, sarà passato un anno, mi sembra che l’ultima volta sia successo dalle parti di Roseto degli Abruzzi”. LEGGI TUTTO