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    De Winter bussa alle porte della Juve: perché è tra i preferiti di Allegri

    Al ritorno da un infortunio, il 19enne difensore belga ha subito segnato con l’Under 23. Arrivato a Torino a 16 anni, i tecnici bianconeri lo hanno formato e perfezionato in diversi ruoli. Nelle gerarchie di inizio stagione era il quinto centrale e ha ricevuto l’investitura del tecnico Sono bastati meno di cinque minuti a Koni De Winter per attirare le attenzione su di sé nel ritorno in campo post infortunio. L’ultimo successo dell’Under 23 sul campo della Pro Sesto porta la sua firma, grazie al gol decisivo allo scadere. Il giovane belga cerca ora la migliore condizione, così da poter rispondere presto anche a una possibile chiamata di Massimiliano Allegri, che lo apprezza molto. LEGGI TUTTO

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    Inter, ritorno di fiamma per Paredes. L’ideale per alzare il livello della mediana

    Il centrocampista del Psg è un vecchio pallino di Marotta, che lo inseguì quando era ancora alla Juve. In Argentina sicuri: nerazzurri pronti a provarci. Il suo contratto scade nel 2023 e la trattativa coi francesi per il rinnovo non decolla Un pensiero stupendo, che nasce quasi strisciando. Il celebre refrain intonato da Patty Pravo a fine anni ’70 è un po’ la metafora dell’ultima indiscrezione di mercato che vuole l’Inter sulle tracce di Leandro Paredes. La voce – al momento solo sussurrata – rimbalza dall’Argentina, da fonti vicine alla Seleccion, e racconta di possibili sviluppi a stretto giro di posta. Perché il centrocampista è sempre stato un pallino di Beppe Marotta sin dai tempi in cui era ancora dg della Juve e perché, stando sempre a quanto filtra dall’Argentina, Paredes non disdegnerebbe un eventuale trasferimento sotto la Madonnina. LEGGI TUTTO

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    Milan, quell’1-2 con l’Empoli che aprì l’inquietante era cinese

    Era il 2017, prima partita dopo la cessione della società da Berlusconi a Yonghong. Decisero le reti di Mchedlidze e Thiam, in una gara che fu lo specchio dell’immediato futuro rossonero Ci sono partite che, neanche fossero espressioni di un’oscura magia, hanno il potere di raccontare il futuro. Milan-Empoli è una di queste. Nello specifico, Milan-Empoli del 23 aprile 2017. Quella sfida dice ciò che è stato sul campo e pure quello che, di lì a qualche mese, sarà. Da dieci giorni il Milan ha un nuovo presidente. Finita l’era di Silvio Berlusconi, il bastone del comando è passato nelle mani dell’imprenditore cinese Li Yonghong che, dopo una lunga trattativa iniziata l’estate precedente, ha acquistato la maggioranza delle quote azionarie di proprietà della Fininvest. LEGGI TUTTO

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    Kempes, carezze a Lautaro: “È un gioiello raro. E dopo Anfield può arrivare ovunque”

    La stella argentina: “Mai dare per morto uno come il Toro. Ora il tappo è saltato. E con Dybala starebbe bene…”Mario Alberto Kempes è talmente grande che in Argentina gli dedicano premi, feste, piazze e pure uno stadio. Resta il “Matador” dalla zazzera ribelle, l’eroe del Mundial del 1978 che regalò agli argentini un sorriso tra le lacrime. Ma, soprattutto, è un conoscitore dell’antica arte del centravanti. Per questo abbraccia a distanza un connazionale tornato a brillare: “Che gioia il gol di Lautaro ad Anfield, un gioiello per gli occhi”, racconta dalla Florida. LEGGI TUTTO

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    L'Eintracht vola e il Milan gongola. Quanto sale il valore di Hauge!

    L’Eintracht Francoforte è tornato definitivamente ai propri livelli, dopo un inizio di stagione convincente seguito da un burrascoso periodo di crisi, tanto da far pensare a una possibilità di retrocessione, che avrebbe seriamente penalizzato il Milan. Già, perché il club rossonero guarda con interesse alle vicende degli altrettanto rossoneri di Germania: l’esterno classe 1999 Jens Petter Hauge vede infatti il proprio destino legato a doppio filo ai due club,  con un futuro che sarà in Bundesliga. Il talento norvegese sarà riscattato dai tedeschi al raggiungimento della salvezza, che sembra ormai concreto, visto gli 11 punti di vantaggio in campionato sull’Hertha Berlino terzultimo.LA STAGIONE ALL’EINTRACHT E I MOTIVI DELL’ADDIO AL MILAN – Una tendenza confermata anche ieri, quando l’Eintracht è andato a vincere allo stadio Benito Villamarin di Siviglia, 2-1 contro il Betis negli ottavi di finale di Europa League: Hauge è entrato al 73′ e finora in stagione ha totalizzato 23 presenze, con 3 reti e un assist. I tifosi del Milan gli sono rimasti molto legati, perché avrebbero voluto che si realizzasse all’ombra della Madonnina, colpiti da alcune giocate del 23enne, come ad esempio il gol realizzato a Napoli: la presenza di un crack come Leao e un’alternativa come Rebic lo hanno però convinto a cambiare aria. LEGGI TUTTO

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    Inter, le seconde linee non convincono: Nandez può tornare di moda

    Un nome destinato a tornare di moda, come in ogni sessione di mercato che si rispetti. Nahitan Nandez si appresta a fare il suo ritorno in campo dopo la serie infinita di problemi fisici che hanno caratterizzato il primo scorcio di 2022 e gli hanno consentito di disputare soltanto i 21 minuti collezionati contro la Roma lo scorso 16 gennaio. Prima il Covid, poi un infortunio al ginocchio hanno privato Walter Mazzarri di una pedina preziosissima nella corsa salvezza, l’ultimo traguardo da conseguire in rossoblù dal centrocampista uruguaiano prima di dedicarsi alla prossima tappa della sua carriera. Perché, al netto di un’annata in chiaroscuro sul piano della continuità e delle prestazioni, l’ex Boca Juniors continua ad essere un giocatore molto ambito, con l’Inter che è tra i club in lista d’attesa.MANCANO LE ALTERNATIVE – La formazione nerazzurra – alla pari della Juventus a gennaio – è quella che nei mesi scorsi ha fatto i passi più concreti per provare a regalarsi un giocatore che per dinamismo ed eclettismo dal punto di vista tattico si è segnalato tra i più regolari e promettenti dell’intero campionato. Qualità che farebbero molto comodo in prospettiva futura in un’Inter che soprattutto in questa fase della stagione ha denunciato qualche limite nell’ottenere dalle seconde linee un rendimento alla pari dei titolari. Brozovic, Barella e Calhanoglu non hanno avuto alle loro spalle compagni di squadra capaci di mantenere intatto il livello di gioco richiesto da Simone Inzaghi. I vari Vidal, Vecino e Gagliardini hanno goduto di sempre meno protagonismo nelle recenti settimane e la partenza di Sensi ha privato l’allenatore piacentino, a livello numerico, di un’alternativa che avrebbe fatto comodo. In previsione della prossima estate, quando per alcuni di loro potrebbe concludersi l’esperienza in nerazzurro, a maggior ragione Ausilio e Marotta dovranno lavorare per aumentare la qualità delle alternative e il solo innesto di Frattesi non risulterà sufficiente. LEGGI TUTTO

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    Milan, grandi manovre in mediana. Per Sanches pronto un quinquennale

    Con Kessie in uscita ormai sicura e Bakayoko incerto, il centrocampo cambierà faccia: Adli è già rossonero, il portoghese è in cima alla lista di Maldini (e costa almeno 20 milioni)Dentro l’impresa di Napoli non ci sono soltanto i tre punti. Ma anche tante altre sfumature, che poi sfumature non sono. Si va dalle soddisfazioni personali dopo qualche critica probabilmente eccessiva – Giroud, Pioli –, a quelle collettive con un’autostima schizzata nuovamente a fondo-scala, passando per le novità tattiche mostrate col cambio di sistema. LEGGI TUTTO