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    Da qui passa lo scudetto: Milan e Inter, i tre grandi nodi del derby per la Serie A

    Tutte le armi che Pioli e Inzaghi possono mettere in campo da qui alla fine per conquistare il titolo: uomini decisivi, calendario e, soprattutto, la testaHa ragione Stefano Pioli: “Da qui alla fine sarà una continua altalena”. È così. Avevamo appena finito di celebrare Insigne e Fabian Ruiz, protagonisti del Sacco di Roma (Lazio) e sono stati i peggiori con il Milan. Dopo aver lasciato intravvedere l’ipotesi di una volata a due, Milan e Inter hanno raccolto tre punti in due giornate. Nell’ultimo turno sono rifiorite. Idem l’Atalanta, che ha fatto due passi avanti (Olympiacos, Sampdoria) e uno indietro (Roma). Ogni giornata smentisce quella precedente, con l’eccezione della risalita costante della Juve, in serie positiva da 14 giornate. Futuro liquido. Impossibile pronosticarlo, ma si può provare a indovinarlo alla luce di tre indicatori. LEGGI TUTTO

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    Capello esalta Pioli: “Studia le partite e colpisce i punti deboli, è così che si fa”

    L’ex tecnico rossonero: “Ora che il Milan è al completo si vede la sua mano. Si difende bene, verticalizza, è bravo con le grandi. Ma in Italia c’è un grosso problema…””Bravo Pioli. Contro il Napoli ha cambiato sistema tattico e vinto, se non lo faceva avrebbe rischiato”. Fabio Capello, quattro scudetti e una Champions con il Milan, oggi opinionista Sky, fa i complimenti al collega. “Diciamo una buona volta: non si può giocare sempre allo stesso modo, ci sono gli avversari. Che vanno studiati, contrastati nei punti forti e colpiti in quelli deboli. È come una battaglia da preparare. LEGGI TUTTO

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    Klinsmann: “Inter, niente paura. Il Liverpool è umano. Lautaro-Dzeko coppia di fatto”

    Il tedesco in nerazzurro ha rimontato un’inglese dopo uno 0-2 all’andata: “Nel 1990 l’impresa con l’Aston Villa: anche Inzaghi adesso può provarci. Inzaghi mi piace, Barella mi ricorda Matthäus”Neanche 30 anni e 10mila chilometri di distanza possono spegnere certi ricordi: “Che notte, ho ancora i brividi…”, dice Jurgen Klinsmann al telefono da Los Angeles, mentre torna alla mente l’ultima grande rimonta dell’Inter con un’inglese. Nei sedicesimi Uefa 1990-91 non si giocava nell’inferno di Anfield ma a San Siro, e di fronte non c’era questo Liverpool venuto dal futuro. LEGGI TUTTO

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    Il cambio di sistema, il ruolo di Tonali, la corsa di Kalulu: così Pioli ha steso il Napoli

    Al “Maradona” il tecnico del Milan ha costruito un capolavoro tattico. E non solo per il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1 La mossa è stata talmente evidente e intelligibile che se ne sono accorti tutti. Il capolavoro di Stefano Pioli è stato costruito su una variazione piuttosto netta rispetto all’abituale sistema di gioco: di solito il Milan parte con il 4-2-3-1, allo stadio Maradona il suo tecnico lo ha invece schierato con il 4-1-4-1, con Tonali piazzato davanti alla difesa, Kessie e Bennacer sulla stessa linea più avanzata di Messias e Leao. LEGGI TUTTO

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    Juve, le assenze di Dybala e il loro peso nella trattativa per il rinnovo

    Nelle 12 partite non giocate dall’argentino, la Juve ne ha vinte 10 e ha fatto 31 punti: il rendimento di squadra in sua assenza si aggiunge ai numeri delle gare saltate per infortuni muscolari, tra gli argomenti con cui la Juve porterà un’dea di accordo diversa al tavolo col procuratore della Joya L’assenza di Paulo Dybala con lo Spezia è stata una novità della vigilia ma non resterà l’ultima partita senza Joya: Massimiliano Allegri ha già annunciato che l’argentino non ci sarà neanche con la Sampdoria nel prossimo weekend, spostando l’obiettivo del rientro al ritorno di Champions League col Villarreal allo Stadium il 16 marzo. Coi blucerchiati si toccherebbe per la prima volta in stagione una striscia di quattro partite di fila di campionato saltate. Nel momento sbagliato: il momento della riapertura del tavolo per il rinnovo con la Juventus. LEGGI TUTTO

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    Dalla Primavera dell’Inter all’Argentina di Messi: il boom dei fratelli Carboni

    Franco e Valentìn, figli dell’ex Catania Ezequiel, brillano nelle giovanili nerazzurre e sono stati chiamati dalla Seleccion. Vero, sono in orbita azzurra e a Buenos Aires temono di perderli, ma si tratta di due talenti doc Volo diretto senza scali dalla Primavera nerazzurra alla Seleccion di Messi e Lautaro. Se Franco e Valentin Carboni non avessero ricevuto conferma direttamente dall’Afa, difficilmente avrebbero creduto di figurare nella lista dei 44 convocati diramata ieri notte dal c.t. argentino Lionel Scaloni per i prossimi due impegni ufficiali dell’Albiceleste. I due fratelli italo-argentini dell’Inter, rispettivamente 18 e 17 anni, fanno parte di un gruppo di talenti su cui l’Afa e lo staff del tecnico argentino si sono fiondati per evitare di farseli “soffiare” da altre rappresentative, nel caso specifico quella italiana (per cui Valentìn ha già giocato). LEGGI TUTTO

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    Napoli-Anguissa, attesa per il riscatto: si cerca lo sconto, il piano di Giuntoli

    È stato una delle sorprese della parte iniziale di stagione, il jolly a cui Luciano Spalletti aveva affidato le chiavi del suo Napoli. Zambo Anguissa era arrivato in sordina in azzurro, senza grandi aspettative. In campo si è poi rivelato fondamentale fin da subito, una pedina insostituibile a cui l’allenatore toscano non ha mai rinunciato, se non nei casi in cui è stato costretto, come durante la Coppa d’Africa o, come in questo momento, per infortunio.SCONTO CERCASI – Il centrocampista camerunese è un giocatore su cui il Napoli vorrebbe continuare a puntare anche per il futuro. È arrivato in prestito oneroso per poco più di 400mila euro dal Fulham, che ha fissato a 15 milioni il prezzo per il suo riscatto. Una cifra che, al momento, il ds Cristiano Giuntoli non vorrebbe spendere. Per questo motivo, a breve entreranno nel vivo i contatti col club inglese per cercare uno sconto sulla cifra pattuita: dubbi sul giocatore non ce ne sono, i problemi muscolari spingono gli azzurri a provare a pagare meno. Con la qualificazione alla Champions (o qualcosa in più) in tasca, sarà una trattativa più semplice. LEGGI TUTTO

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    Juve, la settimana dei rinnovi: non solo Dybala, le cifre e le trattative per i 5 in scadenza

    L’appuntamento per giovedì per aprire il fronte più caldo, quello di Dybala, segna l’inizio dei colloqui: la situazione di ciascuno, dal nuovo accordo ai dettagli con Cuadrado alle posizioni ancora lontane con Bernardeschi Entrano nel vivo le trattative per il rinnovo dei giocatori in scadenza di contratto. Sono in cinque (Juan Cuadrado, Mattia De Sciglio, Mattia Perin, Federico Bernardeschi e Paulo Dybala) e hanno tutti intenzione di ascoltare la proposta della Juve, prima di guardarsi intorno ed eventualmente prendere in considerazione altre destinazioni. Sarebbero già nelle condizioni di firmare gratis per qualunque altro club, ma sarà il faccia a faccia tra la dirigenza e il loro entourage a orientare i prossimi passi. LEGGI TUTTO