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    Liti coi tecnici e ruolo meno arrembante: Juve, come è cambiato Pogba allo United

    Gli screzi con Mourinho e Solskjaer nella frustrazione di risultati sotto le aspettative e di un impiego sempre più lontano dalla porta: oggi il Polpo è un giocatore col potenziale sfruttato solo in parte rispetto all’esplosione con Conte e Allegri Nell’estate 2016 Paul Pogba se n’era andato da Torino non solo come una gigantesca plusvalenza che cammina, argomento di cui poi negli anni c’è stato modo di riparlare, ma anche col profilo del giocatore pronto a prendersi il mondo. Lo ha fatto con la Nazionale, protagonista della Francia che ha vinto il Mondiale di Russia 2018. È andata diversamente coi Red Devils, in un ambiente la cui disfunzionalità in questi sei anni si è tradotta in risultati al di sotto di investimenti e aspettative, ma ha avuto un riflesso anche nell’impiego dei singoli, a partire dal francese: uno dei suoi più grandi pregi, la duttilità, ha finito per giocare a suo sfavore, se si parla di ruolo e collocazione in campo. Con quel che ne è conseguito in termini di frizioni con gli allenatori, e di valutazioni oggi di chi ne è innamorato: come lo United ha cambiato Pogba rispetto ai suoi anni bianconeri? LEGGI TUTTO

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    La squadra dei sogni di Costacurta: “Kahn, Zidane, il Fenomeno. Eccoli i più forti”

    Così l’ex rossonero: “Nel mio 4-2-2-2 nessun milanista. Ho avuto compagni talmente forti che non voglio lasciarne fuori qualcuno” Alessandro Billy Costacurta schiera per Sportweek il suo undici dei sogni. “Nel mio 4-2-2-2 schiero solo gli avversari stranieri contro cui ho giocato – spiega l’ex difensore del Milan -. Ho avuto compagni talmente forti che non voglio lasciarne fuori qualcuno”. Anche per questo, nella sua squadra ideale spuntano tanti interisti. LEGGI TUTTO

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    La Juve lavora al Pogba-bis: i dettagli dell’offerta

    I bianconeri sono in contatto con Raiola: Paul è in scadenza di contratto con il Manchester United, e a Torino ha lasciato il cuore. Ecco il piano per riportarloCi sono storie d’amore che finiscono senza mai essere iniziate per davvero e altre che resistono al tempo e alle separazioni. Ne sa qualcosa Massimiliano Allegri, che ha fatto due anni di giri immensi prima di ritornare dalla sua Signora. Il tecnico bianconero non ha mai negato che a Torino si è sempre sentito a casa e ha continuato a considerarla tale (anche perché ci abita il figlio minore Giorgio) e adesso si augura che lo stesso tragitto possa farlo Paul Pogba, con cui ha condiviso due stagioni in bianconero (e due scudetti) e che vorrebbe tanto allenare ancora. LEGGI TUTTO

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    Amiri: “Un paio di vittorie e il Genoa scatterà per restare in A”

    Il trequartista pronto al debutto dall’inizio. “Non mi pento di aver lasciato il Leverkusen. Marassi? Mi ha fatto venire la pelle d’oca”Non è stata una decisione di pancia, ma un passo meditato. Anche se, all’apparenza, lasciare un Bayer Leverkusen terzo in Bundesliga e in lotta sul fronte-Champions per trasferirsi al Genoa che s’arrovellava sul fondo della classifica di A, per Nadiem Amiri (ex ragazzo prodigio del calcio tedesco), poteva sembrare una scelta poco comprensibile. LEGGI TUTTO

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    “Niente sesso, siamo il Milan”: la partita in cui Sacchi riscrisse la Serie A

    L’impresa del Signor Nessuno venuto da Fusignano: 1 maggio 1988, al San Paolo si giocava la sfida scudetto, con i rossoneri che puntavano al sorpasso. Il discorso di Berlusconi, Gullit che si oppone e… Nel calcio c’è una verità che passa per essere un luogo comune, ma spesso i luoghi comuni, ce lo dimentichiamo di frequente, sono l’anticamera della verità, e invece li trattiamo come banalità prive di senso. Fatto sta che il detto recita: “Le partite non si vincono la domenica sul campo, ma durante la settimana in allenamento”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Milan ai raggi X: dalla sfida Fabian Ruiz-Tonali ai duelli difesa-attacco

    Una partita che vale uno spareggio in cui prevarrà chi vincerà più duelli. Da Giroud-Koulibaly a Osimhen-Tomori, ecco i confronti più caldi fra i repartiS. Malfitano-F. Pietrella5 marzo
    – MilanoBig match da scudetto. Napoli-Milan di domenica vale il primato solitario in classifica. L’Inter sarà lì a osservare, dopo aver giocato con la Salernitana venerdì. Gli azzurri hanno la miglior difesa del campionato, i rossoneri il terzo miglior attacco. Tra duelli, statistiche e sfide nella sfida, analizziamo il confronto. LEGGI TUTTO

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    Gioca Donadoni: “Nel Napoli qualità superiore, ma il Milan troverà più spazi”

    “Spalletti ha qualche alternativa in più a centrocampo con Elmas e Anguissa. Il Milan potrà verticalizzare con maggiore frequenza”Fra i protagonisti di quelle sfide Anni Ottanta che hanno fatto diventare epici i Napoli-Milan, Roberto Donadoni si tuffa trent’anni dopo nel confronto, pieno di ricordi, dopo aver allenato anche gli azzurri di De Laurentiis nel 2009. “Erano squadre fortissime con grandi individualità. Su tutti Maradona, giocatore unico e grande trascinatore. Oggi è bello si torni nel solco di quella storia e si scrivano nuove pagine”. LEGGI TUTTO