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    ‘O Lione fa 90 anni: Vinicio e l’amore di Napoli

    Voluto da Achille Lauro, protagonista di polemiche, vittorie e canzoni, il brasiliano che in campo e in panchina ha incarnato lo spirito di una città. Al punto che hanno battezzato col suo nome un leone veroPiazza del Plebiscito è uno dei migliori esempi di un’allegoria tutta napoletana. Le statue del Palazzo Reale raffigurano i capostipiti delle dinastie che si sono succedute sul trono della città e sono protagoniste di una divertente storiella, con Vittorio Emanuele II pronto a punire Gioacchino Murat colpevole di aver urinato per terra. Di fronte, la basilica di San Francesco di Paola allunga le sue braccia, un colonnato semicircolare che si conclude con dei leoni. Uno di quelli, come a conferirgli una connotazione tra il nobile e il mitologico, è stato battezzato col nome di Luis Vinicio, che oggi compie 90 anni. LEGGI TUTTO

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    Il mercato e i tre lungodegenti: così possono cambiare le strategie della Juve

    L’infortunio di Chiesa impone di ragionare con cautela sul rientro, e dunque coprirsi in quel ruolo con un elemento in più. McKennie e Kaio Jorge potevano partire, ma ora bisognerà attendere il loro recupero per valutare la situazioneIl mercato della Juve passa anche dall’infermeria. Se Weston McKennie spera ancora di poter rivedere il campo a maggio, dunque prima di fine stagione, per Federico Chiesa e Kaio Jorge l’appuntamento è già fissato per il prossimo anno. Ciò condiziona indirettamente la programmazione della dirigenza, per logiche interne ed esterne. Per ognuno di loro il club dovrà fare delle valutazioni attente, che finiranno per incidere anche su altre operazioni. Vediamo cosa può scaturire dalla situazione di ciascuno. LEGGI TUTTO

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    Il mito si racconta: “Zoff? No, sono Dino, e sono entrato tra i big del 900. Volevo ritirarmi, poi…”

    Oggi compie gli anni il portiere di Spagna ‘82, l’icona azzurra per eccellenza. Nato a Mariano del Friuli, da tempo vive a Roma, ma ha conservato i tratti della sua terra: serietà, senso del dovere, responsabilità. Qui si racconta, con qualche pudore, ma senza reticenze, come sempreEstate 1967, il 25enne Dino sta finendo il servizio di leva a Bologna e deve raggiungere Napoli, il club cui il Mantova lo ha ceduto a sorpresa dopo che Zoff sembrava destinato al Milan. LEGGI TUTTO

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    Pioli, un altro derby col problema del 10. Diaz non gira, le possibili alternative

    Nel Milan che fatica spicca soprattutto la crisi del trequartista. Brahim non riesce a riprendersi, Kessie sarà “obbligato” in mediana, Messias è visto come un esterno. Il tecnico potrebbe optare per Krunic come anti-BrozovicLa foto è emblematica. C’è Diaz, ovvero il trequartista titolare. Kessie, quello d’emergenza. E Krunic, il tuttofare buono per tutte le occasioni (e posizioni). L’immagine racconta un disagio: quello del trequartista centrale, ruolo che a Milanello fatica a trovare pace. LEGGI TUTTO

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    Juve, sogno scudetto? Con l’effetto Vlahovic si può. Ecco come

    I bianconeri non possono più sbagliare, devono sfruttare aiuti dalle tre di testa, ritrovare molti degli infortunati e crescere ancoraUna grande S è tornata a comparire nel cielo juventino. L’uomo al comando, che negli anni ha lanciato una serie di missioni di successo per approdare su astri simili, non la guarda proprio, tenendo gli occhi ben piantati su tabelle che dicono che no, non può essere lì. La truppa ai suoi ordini segue le direttive, controlla la rotta, la velocità di crociera, ma non si interroga sulla destinazione finale. Non ufficialmente, almeno: ogni tanto, però, una sbirciatina verso quella S scintillante la butta. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli “ciapasì” deve pensare in grande. E intanto l'astuto Allegri…

    Lo scudetto con meno punti l’hanno vinto Inter e Milan, con 82 punti. Quest’anno nuovo primato negativo?Il Napoli si sfila dal “ciapanò”, il tressette al contrario, il gioco in cui vince chi prende di meno. Napoli “ciapasì” all’Olimpico: ha battuto la Lazio del grande ex Sarri e ha acciuffato il Milan in cima alla classifica. Domenica a Fuorigrotta lo scontro diretto che più diretto non si può, Napoli-Milan, e già si sente nell’aria il revival degli anni Ottanta, Maradona e Careca contro Gullit e Van Basten, Arrigo Sacchi e Ottavio Bianchi, colonna sonora a cura di Raf e dei fratelli Righeira. LEGGI TUTTO

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    Blessin ha chiuso la porta del Genoa. Come? Modulo nuovo e gioventù al potere

    Solo due gol subiti negli ultimi 450 minuti, prima erano oltre due a partita. Viaggio nella metamorfosi del GrifoneNulla è per caso, e pure la metamorfosi di un Genoa capace di blindare la difesa sotto la gestione di Alexander Blessin ha una spiegazione che parte dall’aspetto tattico (il nuovo 4-2-3-1), ma riguarda pure il mutato atteggiamento generale della squadra. LEGGI TUTTO