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    Non solo Bove e Volpato, la Roma ha anche la stellina Faticanti

    La Roma Primavera non sa proprio fermarsi e, nonostante nella giornata di ieri molti dei ragazzi allenati da Alberto De Rossi siano stati precettati ancora una volta da José Mourinho per l’emergenza della prima squadra (con i gol di Bove (2002) e Volpato (2003) che lo hanno salvato nella sfida contro il Verona), anche contro il Milan Primavera i ragazzini terribili giallorossi sono riusciti a trovare 3 punti (2-1 al triplice fischio) che confermano un primato in classifica ormai intoccabile. Protagonista assoluto del match è stato Giacomo Faticanti, uno dei giocatori di maggior talento e prospettiva dell’intero organico.DA SORA ALLA ROMA – Un centrocampista centrale puro allenato da Alberto De Rossi a Roma chi potrà mai avere come idolo e punto di riferimento se non l’ex capitano giallorosso Daniele De Rossi (figlio dell’allenatore)? Nato a Sora nel 2004 Faticanti cresce con la passione giallorossa nel cuore e a 14, appena possibile passa dal settore giovanile del Frosinone a quello della Roma dove, fin da subito, si ritaglia un posto centrale nelle varie selezioni giovanili e con le Nazionali under dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Inter: non solo David, spunta un altro vecchio pallino per l'attacco

    Contro il Sassuolo dei “promessi sposi” Frattesi e Scamacca, l’Inter si gioca un’importante fetta di presente in chiave campionato – la possibilità di riprendersi la testa della classifica (e con una gara ancora da recuperare) è a portata di mano – e di futuro considerando i possibili scenari di calciomercato. Fra questi ci sono quelli che riguardano la ristrutturazione di un reparto d’attacco da ritoccare in base alle esigenze tecniche espresse da Simone Inzaghi ma che tenga conto pure degli equilibri finanziari più volte evocati da Beppe Marotta. Dalla necessità di individuare un’alternativa ad un Dzeko prossimo ai 36 anni, passando per le strategie che saranno dettate pure dalle scelte e dalle opportunità legate ad Alexis Sanchez e Lautaro Martinez.NON SOLO SCAMACCA – Il calciatore cileno per una questione di contratto e di equilibri di spogliatoio – ha un ingaggio da 7,5 milioni netti a stagione e reclama più spazio da titolare – l’argentino che continua ad essere oggetto del desiderio di diverse formazioni europee non sono assolutamente certi di indossare la casacca nerazzurra anche nella prossima stagione. E così, insieme allo Scamacca di turno o comunque ad una prima punta giovane e moderna, l’Inter – che confida di ritrovare la migliore versione di Correa – potrebbe decidere di mettere a disposizione del suo allenatore pure una seconda punta rapida e con la capacità di attaccare la profondità. Piace tantissimo e da tempi non sospetti il classe 2000 del Lille Jonathan David, già seguito ai tempi del Gent, per questa sua capacità di abbinare certe caratteristiche atletiche ad un innato istinto per il gol. Un po’ meno gradito è l’aspetto legato al costo del suo cartellino, visto che la concorrenza non manca e che il club francese, che lo acquistò per 27 milioni di euro nell’estate 2020, punta ad incassarne molto di più all’atto di cessione. LEGGI TUTTO

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    Allegri, stagione buona o no? Le ragioni dell’accusa e della difesa

    Max al centro delle discussioni: è a – 8 da Pirlo, cambi e organizzazione sotto accusa. Ma non perde più, e la tenuta difensiva c’èBenvenuti nel 2019, Trump e Draghi fanno un altro lavoro e il Covid – se solo fosse vero – nemmeno esiste. L’atmosfera, intorno alla Juve, in fondo è quella: la squadra si avvicina alla Champions con grandi preoccupazioni da infermeria, come prima del ritorno con l’Ajax, e sui social si discute di Massimiliano Allegri. LEGGI TUTTO

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    Milan senza collettivo e individualità. Mou, non basta arrabbiarsi con gli arbitri

    Brusca frenata dei rossoneri nella corsa scudetto, mentre la Roma continua a collezionare prestazioni incoloriSorride l’Inter, che può riprendersi la vetta della classifica oggi con il Sassuolo. Il Milan ha perso infatti l’occasione per allungare e mantenere alta la pressione al vertice, pareggiando in casa di una orgogliosa Salernitana, rivitalizzata dalla rivoluzione Sabatini e dalla cura Nicola. Di sicuro un’opportunità gettata al vento dai rossoneri, che non possono accontentarsi di aver rimesso in equilibrio il risultato con il gol di Rebic. LEGGI TUTTO

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    La quota Champions che Allegri non svela: ecco dove ha fissato l’asticella

    Il punto fissato dal tecnico dopo il Milan, i risultati arrivati nel frattempo e cosa dice la storia delle ultime stagioni: nessuno ha fatto meglio del Napoli dell’anno scorso. Che però è rimasto fuori… La giornata ancora non è completa, un paio di squadre nella lotta al vertice (Atalanta e Inter) hanno in più una partita da recuperare: non è un modo di dire ma anche una necessità, in assenza di punti di riferimento certi, dire che la corsa Champions la Juve deve farla su se stessa. Fissare una quota e stabilire una tabella di marcia per arrivare. Tutti passi che Max Allegri a fine derby ha detto di avere già in testa, aggiungendo sornione che lì resteranno: “La quota Champions? Ce l’ho in testa ma non ve la dico”. LEGGI TUTTO