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    Quanto vale per l’Inter la Coppa Italia? Col derby, anche più di 10 milioni

    Il montepremi della competizione per il prossimo triennio verrà stabilito a breve in Lega, ma essendo cresciuti i ricavi dei diritti tv il piatto si fa interessante. E se il Milan batte la Lazio, al ritorno la capienza è al 100%… Se non fosse per l’infortunio alla caviglia che rischia di toglierle Bastoni contro il Liverpool, l’Inter è uscita dal quarto di Coppa Italia con un sorriso multiplo. Il 2-0 alla Roma firmato Dzeko e Sanchez infatti allontana il ricordo del derby, permette di tenere vivo il sogno Tripletino (Supercoppa già vinta, primato in campionato) e, in caso di conquista del trofeo, potrebbe portare nelle casse nerazzurre più di 10 milioni. Una cifra che, soprattutto di questi tempi, non si butta certo via. LEGGI TUTTO

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    Juve, perché la conferma di “Mandzu” Morata è più che un’idea

    Invece di emarginarlo, l’arrivo di Vlahovic ha ritagliato per lo spagnolo una ruolo simile a quello che con Allegri aveva il croato. Riscattarlo dall’Atletico costa 35 milioni, ma il club è al lavoro per rinegoziare Doveva partire, Alvaro Morata, voleva partire, la Juve ha creato le condizioni per lasciarlo andare ma non c’erano più quelle del Barcellona per prenderlo. Se davanti ti prendono il capocannoniere del campionato e attaccante del futuro, il ruolo di riserva non può che starti stretto se, sebbene con pochi gol nei piedi, sei pur sempre il centravanti titolare della Spagna. Ma anche prima che si dissolvesse la pista catalana, la Juve aveva espresso l’orientamento di trattenerlo con convinzione: Allegri l’ha sempre stimato e aveva in mente qualcosa per lui. Qualcosa che, alla scadenza in giugno del prestito biennale e di fronte al bivio del riscatto dall’Atletico Madrid, potrebbe cambiare il futuro già scritto di Alvaro. LEGGI TUTTO

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    L’Atalanta ha già la difesa del futuro. Da tenere o da vendere

    Carnesecchi, Lovato, Okoli, Scalvini: dietro il futuro azzurro parla bergamasco. Su di loro già si muovono le big, ce li presenta il c.t. Bollini: “Forti in campo, maturi nella testa, già integrati nel progetto Mancini” Un portiere e tre difensori. Le squadre di Gian Piero Gasperini, in fondo, hanno sempre giocato così. E chissà che, nel ritiro pre-campionato della prossima estate, l’Atalanta non possa davvero schierarli tutti insieme. Carnesecchi tra i pali, Okoli, Scalvini e Lovato qualche metro più avanti. LEGGI TUTTO

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    Inter, la lezione dei pugili e l’utilità di Perisic

    Il successo di Coppa Italia contro la Roma è il miglior modo per mettersi alle spalle la sconfitta contro il Milan. Ma quando l’avversario è alle corde…Il rumore dei nemici? No, il ritorno dell’amico. Dopo oltre 4.000 giorni, il popolo nerazzurro ha ritrovato a San Siro José Mourinho, il Mago del Triplete. Lo ha applaudito, acclamato, commosso. Lui ha apprezzato, risposto e non ha guastato la festa. LEGGI TUTTO

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    Avanti nelle coppe e rimonta in campionato: le scelte di Allegri per riprendersi tutto

    Il Sassuolo domani nella Coppa Italia da vincere, più avanti il Villarreal da favoriti in Champions League: la Juve allarga gli obiettivi insieme alla risalita in Serie A. E il tecnico studia l’assetto migliore, tra il ritorno al 4-4-2, la centralità di Danilo e il rebus a centrocampoIl simulatore di Max Allegri è attivo dalla scorsa settimana. La Juve gli ha portato i calciatori che voleva, Zakaria e Vlahovic, e Allegri ha cominciato a studiare la Juve di domani. Primo esperimento, riuscito: Dybala-Vlahovic-Morata. Domani secondo estratto sulla ruota di Torino: Coppa Italia contro il Sassuolo, con diversi cambi di formazione. LEGGI TUTTO

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    Hernanes: “Per lo scudetto c'è anche la Juve. E su Allegri…”

    del

    alle
    19:00

    di
    Fabio Marzano

    E’ iniziata in maniera gloriosa l’avventura bianconera dei due nuovi arrivi, Denis Zakaria e Dusan Vlahovic, protagonisti indiscussi della vittoria ottenuta contro il Verona di Igor Tudor. Grazie al successo sugli scaligeri, ora in casa Juve si comincia a pensare anche a qualcosa di più grande di un semplice quarto posto, nonostante la classifica al momento risulti proibitiva. Sul cammino della Vecchia Signora è intervenuto anche un ex calciatore dal passato juventino e stiamo parlando del ‘Profeta’ Hernanes, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a IlBiancoNero.com.Vlahovic e Morata insieme sembrano trovarsi molto bene, pensi che possa essere una soluzione per il resto della stagione?’Vlahovic è un grande giocatore ed è stato un acquisto importante. Ha già dimostrato di saper fare grandi cose e soprattutto di segnare che per un attaccante è fondamentale. Si troverà bene con Morata perche lui gioca piu centrale, mentre Alvaro gioca molto bene da largo e soprattutto è flessibile, si troveranno a meraviglia’. La Juve deve rinnovare il contratto a Dybala?’Non so quale sia la situazione di Dybala ma è uno dei giocatori più forti con cui ho giocato. Io vorrei sempre avere uno come Dybala nella mia squadra, però il calcio è fatto di momenti e quindi vanno valutate tante cose’. Tu che conosci Pogba, pensi che ritornerebbe alla Juve?’Non seguo molto le trattative quindi non saprei dirti. E’ stato molto bello giocare con lui e gia nelle prime partite si vedeva che era di una forza disumana. Nessuno poteva mai fermarlo quando partiva. Mi ricordo che contro il Bayern, a Monaco, fece una partita pazzesca, cosi come la fece Morata. Una volta, lui era venuto a conoscienza della mia fede verso la religione ed essendo musulmano mi chiese una cosa sulla Bibbia. Io gli risposi in francese e lui rimase sbalordito perche non pensava che parlassi anche il francese. Quanco di penso rido ancora oggi’. A quale squadra sei rimasto più legato in Italia?’Sono legato sia con la Juve, sia con l’Inter che con la Lazio. Mi sento con molti calciatori e anche con i dirigenti, grazie a Dio ho creato un bel rapporto con tutti’. Quanto ti ha lasciato Allegri?’E’ molto bravo e mi piace come allenatore. E’ uno dei più forti al mondo, con Allegri sono cresciuto molto e mi ha fatto giocare in diverse zone del campo. Con lui ho fatto le partite più belle ed importanti della mia carriera e mi sono divertito tantissimo ad averlo avuto come allenatore’.  Qual è stata la persona con la quale hai legato di più a Torino?’Neto è quello con cui ho legato il rapporto migliore e ci sentiamo quasi tutti i giorni’. Il ricordo più bello che hai con la Juve?’Ne ho molti. La vittoria dello Scudetto e della Coppa Italia sicuramente, ma se parliamo di partite penso immediatamente alla partita contro il Bayern Monaco a Torino che, perdevamo 2-0 e poi abbiamo pareggiato. Io subentrai nel secondo tempo e giocai una delle mie migliori partite alla Juve’. Per lo Scudetto c’è anche la Juve?’Sicuramente si, il campionato è ancora molto lungo, la Juve è una squadra forte e che sa vincere, Ha un grandissimo allenatore e dei giocatori straordinari, è molto difficile ma non vorranno certamente restare a guardare’.  LEGGI TUTTO

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    Corini: “Meglio Tonali o Milinkovic? Se Sandro gioca come De Rossi…”

    Il tecnico che ha allenato il rossonero a Brescia: “Gli raccomandai di ispirarsi a Daniele, può segnare di più. Con Sergej formerebbe una grandissima coppia” Il recupero di Tonali su Barella nasce da un consiglio. Primavera 2019, Sandro ha 18 anni e gioca titolare a Brescia in Serie B. Gli dicono di fare il leader e lui lo fa; gli dicono di osare e lui ci prova; gli fanno capire che è destinato alla Nazionale e lui ci crede. Qualcuno lo paragona a Pirlo, altri a Gattuso, ma Eugenio Corini ha un’altra idea: “Gli dicevo di giocare come De Rossi. Tonali gli somiglia molto”. LEGGI TUTTO