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    Tanganga, il difensore jolly che debuttò fermando Salah. “Mi piace dare la caccia agli attaccanti”

    Il 22enne del Tottenham, cresciuto nell’Academy degli Spurs, è l’ultimo nome sul taccuino del Milan. Può giocare centrale o terzino, ma iniziò da attaccante. Conte per ora fa muro La leva del ’99 potrebbe arruolare un altro talento, stavolta in difesa. Leao, Saelemaekers, Diaz, Gabbia e… Tanganga? Chissà, a giudicare da quanto filtra dal Tottenham parrebbe impresa complicatissima, ma intanto l’inglese si è aggiunto al casting della difesa rossonera insieme a Botman, Disasi, Diallo e Bailly. Il profilo rispecchia quello degli altri candidati: centrale difensivo alto, un metro e 85, destro naturale, forte fisicamente e bravo nell’uno contro uno, anche se Japhet può fare anche il terzino. Il ruolo in cui ha esordito in Premier a vent’anni. LEGGI TUTTO

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    Correa all’assalto dell’Empoli. E delle gerarchie dell’Inter

    Contro l’Empoli chance per il Tucu, rimasto fermo alle due doppiette in campionato contro Verona e Udinese: ecco come può scalare posizioni nell’attacco di Inzaghi La Coppa Italia per rilanciarsi. Un caso emblematico nel passato recente interista: il gol su punizione di Christian Eriksen contro il Milan in pieno recupero. Svolta soprattutto mentale, cavalcata da Antonio Conte con l’inserimento del danese nella formazione-tipo nerazzurra per la corsa allo scudetto. La coppa, a maggior ragione nei primi turni, è soprattutto questo: vetrina per chi ha giocato meno, così da dare chance a tutti e far rifiatare chi gioca sempre. Ecco che per Joaquin Correa – candidato a una maglia da titolare al fianco del connazionale e amico Lautaro Martinez – il match contro l’Empoli è un’occasione da non sbagliare. LEGGI TUTTO

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    Altro che plusvalenza: Aké studia Cuadrado, e può prendersi la Juve

    L’esterno francese fu preso dal Marsiglia in cambio di Tongya, affare finito nel mirino della Procura: nell’U23 di Zauli ha fatto anche il terzino, ma la sua vocazione di uomo a tutta fascia è emersa bene in Coppa Italia. E con l’infortunio di Chiesa… Il punto non è buttare nella mischia i giovani per far collezionare loro minuti in prima squadra, senza grande logica. Bensì avere l’opportunità di attingere da un bacino che mette tutti nelle condizioni di farsi trovare pronti per sfruttare la chance nella massima categoria, dopo avere assorbito l’urto del passaggio dal vivaio al professionismo. La serata della riconciliazione tra Dybala e l’ambiente bianconero, del gesto d’altruismo dell’argentino nei confronti dell’amico Morata e del ritorno al gol dello spagnolo, viene illuminata anche da Marley Aké, uno dei rinforzi giunti dall’Under 23. LEGGI TUTTO

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    Il caso Genoa e altre esagerazioni: gli stipendi non finiscono mai…

    I rossoblù potrebbero ripartire da Maran ma per disperazione, non per risparmiare. In tutta la Serie A il costo del lavoro è spropositato: non solo salari troppo alti, ma anche troppi…Se quattro allenatori a libro paga vi sembrano pochi, provate voi a salvare il Genoa… A salvarlo dalle sue spese pazze, più che dalla retrocessione in Serie B. E se alla fine non saranno quattro, è soltanto perché non si è trovato nessuno di nuovo disposto a cimentarsi in una missione ai confini dell’impossibile. Il fatto è che Covid o non Covid non è cambiato niente o quasi. La gestione dei club resta uguale a prima della pandemia. LEGGI TUTTO

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    Mi chiamo Gyasi, faccio gol storici: “Quello dello Spezia in A, poi San Siro. Ora salvezza e Mondiale”

    L’esterno dello Spezia specializzato in reti importanti si confessa. “Su quel pallone ero stanchissimo, ma ho capito che poteva succedere qualcosa”La benzina era finita. Quando Nikolaou ha rinviato lontano dalla sua area, il cronometro di San Siro recitava: 94’57”. Partita finita quindi. Emmanuel Gyasi era stanchissimo, ma per abitudine e inerzia ha comunque varcato la metà campo, già pregustando il triplice fischio dell’arbitro Serra e l’importantissimo punto conquistato dallo Spezia contro il Milan. Mentre Kalulu cincischiava con il pallone e la zanzara Agudelo cercava di sottrarglielo, Gyasi aveva in testa un programma ben definito: doccia, cena e sorrisi per il risultato. Poi… “Poi ci ho creduto. Ho capito che poteva succedere qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    Juve, visto che Dybala? Prima di rinunciarci conta fino a 10…

    La Coppa Italia può rivelarsi un obiettivo prezioso per la Juve, e contro la Samp si è visto che il rinnovo di Paulo non è solo un affare di cuore ma una necessità tecnicaSignora, che cocktail in Coppa: quattro gol, Dybala che segna e chiama a sé i tifosi. Il martedì da leoni della Juve è tutto fuorché routine. Il debutto dei detentori del trofeo è travolgente, come la telenovela che coinvolge la Joya, soprattutto per un pubblico che non vuole saperne di privarsi del vellutato argentino. LEGGI TUTTO

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    Un fischio sbagliato: la lezione di umanità del Milan e di Serra

    Il direttore di gara ha riconosciuto l’errore commesso, e i calciatori l’hanno capito. Le tensioni dopo il match sono state pesanti, ma tutto sembra essersi risoltoDati per assodati la gravità dell’errore dell’arbitro Marco Serra e i pesanti danni riportati dal Milan, riavvolgiamo il nastro a freddo per rivedere meglio qualcosa che merita di essere salvato. Minuto 92 di Milan-Spezia. Serra è concentratissimo sugli ultimi secondi di una partita in bilico, importante. In questa stagione ha arbitrato solo cinque gare in Serie A. A settembre, per carenze di colleghi, ne ha diretta una in Terza Categoria. Ma ora è alla Scala del calcio, tra campioni da scudetto. Non vuole sbagliare proprio in coda al match. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado: “Stiamo trovando la strada giusta. Rinnovi? Vediamo cosa accadrà”

    Le parole di Cuadrado a Mediaset:I GOL – “Molto importante trovare i gol con i nostri attaccanti, ci riempie di fiducia per affrontare quello che verrà da oggi in avanti, partite difficilissime ma penso che stiamo trovando la strada giusta e dobbiamo continuare così”SCADENZA DI CONTRATTO – “Noi siamo tranquilli, dobbiamo solo lavorare e aspettare la società, loro conoscono quello che vogliamo, siamo contenti qui e vediamo cosa accadrà”.                                                                   LEGGI TUTTO