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    Juve, il piano per la difesa del futuro: Bonucci, i rinnovi, il mercato

    Ritrovata la fascia e nominato miglior difensore dell’anno, l’azzurro con altri due anni e mezzo di contratto verso un ruolo da traghettatore nel futuro. Tra gli anni che passano per Chiellini e le esigenze di mercato di De Ligt, le necessità di lungo termine vanno oltre l’urgenza di un sostituto di Alex Sandro a sinistra Se il marchio degli ultimi due mesi positivi della Juventus è stata la difesa, Leonardo Bonucci ne è il volto: fresco di premio come miglior difensore dell’anno ai Globe Soccer Awards, in queste otto partite della rimonta per tre volte ha indossato anche quella fascia di capitano che le battute estive con Allegri sembravano avergli negato (e altre tre volte l’ha poi indossata anche in Champions, complici le assenze di Chiellini e Dybala). Con Chiellini aggrappato all’obiettivo Qatar prima di chiudere la carriera e con De Ligt tirato per la giacchetta, anzi per la maglia, lontano da Torino da Raiola, il punto di contatto tra la difesa dei successi e quella del futuro si chiama Bonucci, non per esclusione ma per gradi conquistati sul campo. LEGGI TUTTO

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    Caso Dybala: torna in ballo il rinnovo, la Juve rivede i termini

    I problemi fisici dell’argentino hanno riaperto la discussione: l’accordo, previsto a febbraio, non ha ancora una versione definitiva. In discussione la parte fissa o più probabilmente la durataUn grande caso è dietro l’angolo e forse di più, già bussa alla porta: si sentono i passi, chiarissimi, in corridoio. Il rinnovo di Paulo Dybala, già definito nei dettagli, torna in discussione. La Juventus e Paulo a dicembre si sono accordati per rinviare la firma all’anno nuovo: più che a gennaio, quando il mercato occuperà i pensieri del club, a febbraio. LEGGI TUTTO

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    Juve, prima mossa per Scamacca: lo valuta 35 milioni, c'è l'offerta

    Primi contatti col Sassuolo per avere subito l’attaccante. Il club neroverde vorrebbe aspettare per aprire un’astaLa Juve attuale ha bisogno di gol. E ha bisogno di trovarli da un centravanti vero, un riferimento anche fisico in campo. La necessità è impellente: lo conferma il girone d’andata meno prolifico dell’ultimo decennio (27 reti). La Juve ha individuato l’uomo che può fornirglieli, e al tempo stesso inserirsi nel progetto di rinnovamento con i giovani da cui la proprietà non vuole deviare. LEGGI TUTTO

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    Da Ramsey ad Arthur: l'agenda delle cessioni Juve. E altri 6 possono andare via

    Tra gennaio e la prossima estate saranno in tanti a lasciare Torino: alcuni perché alla scadenza naturale del contratto, altri perché fuori dal progetto. Intanto per il gallese si muovono le inglesi, il brasiliano scalda invece in SpagnaC’è una sala d’attesa virtuale alla Continassa che sembra quasi di stare in un aeroporto, tra chi è pronto all’imbarco per un nuovo volo e chi prova a scrutare ancora le possibili destinazioni. Tra gennaio e la prossima estate saranno in tanti a lasciare Torino: alcuni perché alla scadenza naturale del contratto, altri perché fuori dal progetto e dunque spinti a guardarsi intorno con un anno di anticipo. Più che una rivoluzione – che apparirà come tale al termine del lungo periodo – quella che avverrà nei primi sei mesi del 2022 sarà una fluida prosecuzione di quanto pianificato dal nuovo management societario la scorsa estate. Con risvolti concreti sul nuovo ciclo bianconero. LEGGI TUTTO

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    Boninsegna: “Dzeko-Lautaro coppia da scudetto. Ibra non basta al Milan”

    L’ex bomber giudica gli attaccanti di Serie A: “Zapata fantastico, Osimhen generoso, Vlahovic più forte delle critiche. CR7 ha coperto i problemi della Juve. Scamacca e Raspadori non pronti per la Nazionale da titolari” Gli attaccanti di oggi messi sotto la lente d’ingrandimento da uno dei più forti centravanti della storia. Roberto Boninsegna studia, analizza, pesa, giudica gli uomini-gol della Serie A. LEGGI TUTTO

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    Ambrosini: “Milan, da Diaz e Leao lo step per vincere. San Siro? Mi piange il cuore ma…”

    Il grande ex: “Sulla trequarti Pioli ha fatto un capolavoro, ma tra essere competitivi e vincere manca ancora uno scalino. Kessie? Scelga senza condizionamenti, ma questo club non è inferiore a chi offre di più”L’occhio dell’intenditore, la sensibilità dell’ex calciatore, il cuore del tifoso. Quando Massimo Ambrosini parla di Milan lo fa in triplice veste. Non sempre viaggiano tutto sullo stesso piano e la gente rossonera adora i suoi interventi sul Diavolo che, dopo averci passato una vita, ora frequenta affettuosamente dai microfoni di Dazn e Amazon. Con “Ambro” abbiamo fatto una chiacchierata sul Milan che è stato e quello che verrà. In triplice sguardo… LEGGI TUTTO