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    Dal rinvio del portiere alla punizione a due, guida (ragionata) ai gesti antichi del calcio

    C’erano una volta lo scorpione di Higuita e certe stucchevoli perdite di tempo, poi l’Uefa cancellò il passaggio all’indietro e… Il gesto è antico, si direbbe ormai in disuso. Appartiene a un’era nella quale costituiva un tratto dominante, molto più che egemone, quasi senza alternative. Eh sì, non avevi scelta. Non c’era da far troppe domande. Se eri un portiere nel pieno esercizio delle tue funzioni, quando avevi il pallone tra le mani, potevi palleggiarlo una-due volte sul prato, ti portavi al limite dell’area, lo scucchiaiavi con le mani e pam, deciso, gli mollavi un calcione per mandarlo in alto, bello in alto e lontano, più lontano che si può. Non erano giorni di sottigliezze estetiche, non erano ancora arrivati i giorni della costruzione del basso, così gloriosi e così insidiosi. Il solo modo per un numero uno di giocare con i piedi era quello. Il rinvio. LEGGI TUTTO

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    Nicola: “Risolvo problemi, sperimento e mi esaltano le grandi sfide”

    Il tecnico specializzato in rimonte salvezza non vede l’ora di rientrare: “Voglio trasmettere le mie idee, ho un livello alto di energia ed entusiasmo”Provate a chiedergli quanta voglia ha di tornare su una panchina, sarete investiti da una scarica di energia fulminante. “Mi esaltano le sfide, in qualsiasi contesto. Ho un livello alto di energia e di entusiasmo: è energia positiva, sono abituato a vedere solo le cose che posso cambiare per contaminarle con le mie idee”. Di sfide Davide Nicola in carriera ne ha già vinte tante: dal miracolo Crotone all’impresa col Genoa, alla salvezza del cuore di maggio al Toro. Lui sembra uno nato per risolvere problemi. LEGGI TUTTO

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    Inter: continuità, manager abili e scelte coraggiose. Così Zhang vuole potenziarla

    Trentesimo compleanno per il presidente del club nerazzurro che dopo stagioni di continui cambiamenti ha trovato stabilità . E ora vuole allungare i contratti di Inzaghi e del managementIl più giovane presidente a vincere lo scudetto sarà anche costretto dalla pandemia a seguire l’Inter dall’altra parte del mondo, ma ha un merito indiscusso: avere dato continuità a un club e a una squadra che prima quasi si compiacevano dell’etichetta di “Pazza”. Steven Zhang ieri a Nanchino ha spento 30 candeline e già che c’è vuole fare 31. Vincere cioé un altro titolo tricolore e, a dispetto di una crisi economica globale che ha colpito duro anche l’impero Suning, mantenere l’Inter ai vertici malgrado l’obbligo dell’autofinanziamento. LEGGI TUTTO

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    Con il nuovo San Siro i club avrebbero 100 milioni in più da spendere ogni anno

    Un recente studio misura l’impatto di uno stadio di ultima generazione sui conti delle squadre di calcio. I benefici per Inter e Milan non riguarderebbero solo il matchday ma anche le partnership commerciali Inter: -130 milioni dal Barcellona e dal Real Madrid, -82 dal Bayern Monaco, -81 dal Manchester United, -64 dall’Arsenal. Milan: -141 milioni dal Barcellona e dal Real Madrid, -93 dal Bayern Monaco, -92 dal Manchester United, -75 dall’Arsenal. Tranquilli, non stiamo dando i numeri. Si tratta del gap di ricavi da stadio che, prima del Covid, le due squadre milanesi scontavano con le concorrenti europee. Gap che Inter e Milan puntano a ridurre, fino ad annullare, con il nuovo impianto. LEGGI TUTTO

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    Da Arthur a Kulusevski, in casa Juve è l'ora delle scelte

    L’obiettivo del club è risparmiare, pur restando competitivo. Ramsey è virtualmente un ex. Anche Rabiot è in uscita. Dubbi su Bernardeschi È tempo di sfogliare la margherita con razionalità e fare scelte nette sui diversi nomi a disposizione di Massimiliano Allegri. La Juve è in continua trasformazione, il piano risparmi nell’immediato è funzionale a liberare risorse nel futuro prossimo, intervenendo subito su ciò che non serve, né ora né in prospettiva. Ecco un punto su alcuni contratti pesanti della rosa bianconera e quello che potrebbe accadere nel prossimo mercato. LEGGI TUTTO