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    No del Coni, Eriksen ai saluti. Ma può ricominciare in Danimarca

    Prima della fine del 2021 il danese verrà dichiarato non idoneo. Poi la separazione dall’Inter e, forse, l’inizio di una nuova avventuraIn mezzo a tante partite sparse sullo stesso tavolo – quella dell’idoneità sportiva italiana, quella della risoluzione del rapporto con l’Inter e pure quella di un eventuale nuovo contratto da trovare altrove –, Christian Eriksen ieri ha trovato il tempo per salutare un vecchio amico: si è presentato nella Skt. Knud’s Church della sua città, Odense, per partecipare al funerale di Lars Høgh. LEGGI TUTTO

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    Miretti, dall'Under 23 all'esordio in Champions, sulle orme di Marchisio

    Il 18enne è cresciuto nel vivaio bianconero ed ha già esordito in prima squadra. Il centrocampista sta bruciando le tappe, come fece il Principino, di cui ricorda le caratteristiche tecniche “Il ragazzo si farà”, dicevano a Vinovo quando muoveva i primi passi all’alba della sua adolescenza. Fabio Miretti ha sempre dato la sensazione di poter diventare un calciatore importante, proprio come adesso. Perché ha personalità, visione, carattere: tutto ciò che serve per crescere in fretta e correre indisturbato verso obiettivi ambiziosi. LEGGI TUTTO

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    “Ci siamo giocati l'ultimo bonus, vietato usare l'alibi degli infortuni”: Tonali, una frase e due significati

    Sandro a Udine non ha usato mezzi termini: “Gli avversari ormai ci conoscono, non possiamo regalare un tempo”. Da una parte c’è la voglia di rendere il Milan meno prevedibile, dall’altra un messaggio a chi non ha mostrato lo spirito giustoLeadership. Era quello che tutti chiedevano a Sandro Tonali, dopo una prima stagione rossonera complicata. Personalità e carisma da Milan. Ed eccoli serviti: pochi mesi dopo il riscatto e il ritorno a Milanello da Brescia, il numero 8 rossonero è ormai un condottiero a tutti gli effetti. Lo è in campo, vista la qualità delle prestazioni offerte, ma anche davanti ai microfoni. LEGGI TUTTO

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    Gli stipendi nei club quotati: Lotito supera Agnelli ma Paratici batte tutti

    Le remunerazioni 2020-21 dei dirigenti delle tre squadre presenti a Piazza Affari: l’ultima stagione nella Juventus ha portato all’ex d.s. un compenso di 2,6 milioni Caro dirigente, quanto mi costi? Oltre ai calciatori anche i manager godono di elevate remunerazioni nell’ambito dei club calcistici. Concentrandosi esclusivamente sulla stagione 2020-21 e focalizzandoci sui club quotati – dei quali è possibile disporre non solo dei bilanci individuali e consolidati al 30 giugno 2021, ma anche delle relazioni sui compensi redatte ai sensi dell’articolo 123-ter del Testo unico sulla Finanza (Tuf) – emerge uno spaccato variegato. LEGGI TUTTO

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    Ferrero e il bancomat Sampdoria: quei 9 milioni “prelevati”

    Acquistato il club gratis nel 2014, fino al 2020 il patron blucerchiato non solo non ha versato soldi nelle casse della squadra ma si è assegnato emolumenti e dividendi. E una sua società ha gestito i lavori a Bogliasco I tifosi della Sampdoria percepirono subito, sin dalle prime settimane dell’estate 2014, che l’epoca del mecenatismo era tramontata per sempre. Stop alle ricche elargizioni del petroliere Garrone. D’altronde, l’impresario del cinema Massimo Ferrero non disponeva di una pepita come la Erg e aveva messo subito in chiaro una cosa: il club dovrà raggiungere l’autosufficienza. I tifosi della Sampdoria, però, non sapevano che il nuovo proprietario avrebbe attinto a più riprese alle casse blucerchiate. LEGGI TUTTO

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    L'agronomo Castelli: “Parametri Uefa rispettati. Ma a gennaio si soffrirà ancora…”

    Il direttore della manutenzione di San Siro: “Rispettate le linee guida per prestazioni e rischio infortuni. Le squadre si lamentano? Capisco. Ma nel periodo pre-ibrido…””Dicono che il prato del Meazza è brutto? Forse non si ricordano com’era messo una decina d’anni fa…”. Giovanni Castelli è un luminare in materia di campi da calcio: agronomo della Lega A e con un’esperienza ultratrentennale da direttore della manutenzione a San Siro, può spiegare meglio di chiunque le reali condizioni del rettangolo verde più amato dai milanesi (e non solo). Lo fa con chiarezza, mettendo i puntini sulle “i” anche riguardo alle critiche rossonerazzurre. LEGGI TUTTO

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    Problemi, anomalie e big che si lamentano: cosa non va nel prato di San Siro

    Dopo Lautaro, anche Pioli e Klopp hanno criticato il terreno di gioco del Meazza: tra erba “ibrida”, stress, calendario e divergenze di idee, ecco perché è ridotto così malePrima Lautaro dopo Inter-Spezia, poi Pioli e Klopp alla fine di Milan-Liverpool. Già oggetto di crociate perché non venga abbattuto o abbandonato una volta che si riuscirà a costruire il nuovo impianto, San Siro sta facendo discutere anche per un terreno di gioco non esattamente impeccabile. Con diverso zone del campo ingiallite e rovinate. Un problema per l’area sportiva di Inter e Milan, tra infortuni in aumento (soprattutto in casa rossonera, anche se non per colpa del manto erboso del Meazza) e difficoltà ad esprimere il calcio molto tecnico predicato da Inzaghi e Pioli. LEGGI TUTTO