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    L’Inter di Conte già vinceva, ma Inzaghi le ha portato un mattoncino in più

    Antonio ha gettato basi importanti ma Simone è riuscito addirittura a migliorare l’opera. Ecco come Sono curiosi gli “oh” di meraviglia che accompagnano i risultati e, soprattutto, le prestazioni dell’Inter capolista. Perché – e questo è vero – non era scritto da nessuna parte che senza Hakimi, Lukaku ed Eriksen la squadra mantenesse il suo standard di rendimento, migliorandosi addirittura in Champions. Ma – ed è altrettanto vero – c’erano prove e controprove sulla bravura di Simone Inzaghi che negli ultimi anni era stato, con la Lazio, uno degli assoluti protagonisti della panchina. Sì, uno degli assoluti protagonisti. LEGGI TUTTO

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    Era il mago dei cambi, ora ne fa pochi, conservativi e tardi: così Allegri non incide più

    Se la Juve non riesce a chiudere le partite è anche per la mancanza di linfa fresca dalla panchina. Geniale nel girare le partite con le sostituzioni nel suo primo quinquennio bianconero, il tecnico sta privilegiando una gestione poco aggressiva. Non solo per la novità dei cinque cambi Costruitosi in anni di successi la fama di mago dei cambi, in questa seconda gestione juventina Massimiliano Allegri è molto più timido e sicuramente molto meno decisivo nella capacità di girare la partita con le sostituzioni. Non è solo la questione del numero di gol pescati dalla panchina, colpisce di più la rinuncia di fatto a provare a cambiare le partite con chi subentra. LEGGI TUTTO

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    Gabbiadini: “Il gol lo meritavo, ora sto bene e penso alla Nazionale”

    Una rete segnata nel derby, un’altra “tolta” dalla Lega, che ha assegnato l’autogol a Vanheusden. La punta della Samp vive un ottimo momento: “Mi diverto e gioco con continuità. Farò di tutto per meritarmi la convocazione”La rabbia è svanita. Manolo Gabbiadini non è il tipo che fa drammi e anche stavolta ha voltato pagina con una battuta: “Si vede che la persona che in Lega decide su gol e autogol giocava contro di me al fantacalcio. E così mi ha tolto la seconda rete”. LEGGI TUTTO

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    Juve, perché deve ispirarti più Italiano che Vlahovic

    L’attaccante sembra la soluzione per i problemi bianconeri, ma forse la strada giusta è seguire l’esempio del tecnico viola: i gol del serbo arrivano grazie a un gran lavoro di squadra, moderno e alla moda È una stagione di apparenze e di inganni, sembrava Sporting Lisbona e invece sarà Villarreal: non cambia molto, non c’è spavento e non c’è sicurezza perché la cosa più importante è che quelle sere di metà febbraio sia Juve. LEGGI TUTTO

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    Inter, lampi di vero Sanchez: sarà un'altra illusione? E intanto Inzaghi…

    Alle parole hanno fatto seguito i fatti, finalmente. Perché Alexis Sanchez era finora stato più problema che soluzione, per l’Inter. Tensioni create da partite giocate con la maglia della nazionale e lunghe convalescenze in quel di Appiano Gentile. Periodi utili al cileno per ristabilirsi, salvo infortunarsi nuovamente alla successiva convocazione. Ciclo che si è ripetuto spesso e che sicuramente non può rendere felice chi ogni mese versa sul conto corrente del calciatore circa 625 mila euro. CHE PARTITA – Contro il Cagliari è arrivato un parziale riconoscimento per il club di viale della Liberazione, che conserva ancora un enorme credito verso l’ex Manchester United. Una rondine non fa primavera, certo, ma il Sanchez visto ieri sera ha mostrato lampi del calciatore che fu, e non solo per il gol e la traversa, ma per la capacità di restare in partita fin quando Inzaghi lo ha tenuto in campo. Con continui guizzi a creare superiorità: dribbling, imbucate per l’accorrente Dumfries (stessa intesa che si era creata con Hakimi, perché il cileno è il migliore dei suoi a servire palla sulla corsa del compagno) e continue sollecitazioni ai difensori sardi.  LEGGI TUTTO