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    Inter, lampi di vero Sanchez: sarà un'altra illusione? E intanto Inzaghi…

    Alle parole hanno fatto seguito i fatti, finalmente. Perché Alexis Sanchez era finora stato più problema che soluzione, per l’Inter. Tensioni create da partite giocate con la maglia della nazionale e lunghe convalescenze in quel di Appiano Gentile. Periodi utili al cileno per ristabilirsi, salvo infortunarsi nuovamente alla successiva convocazione. Ciclo che si è ripetuto spesso e che sicuramente non può rendere felice chi ogni mese versa sul conto corrente del calciatore circa 625 mila euro. CHE PARTITA – Contro il Cagliari è arrivato un parziale riconoscimento per il club di viale della Liberazione, che conserva ancora un enorme credito verso l’ex Manchester United. Una rondine non fa primavera, certo, ma il Sanchez visto ieri sera ha mostrato lampi del calciatore che fu, e non solo per il gol e la traversa, ma per la capacità di restare in partita fin quando Inzaghi lo ha tenuto in campo. Con continui guizzi a creare superiorità: dribbling, imbucate per l’accorrente Dumfries (stessa intesa che si era creata con Hakimi, perché il cileno è il migliore dei suoi a servire palla sulla corsa del compagno) e continue sollecitazioni ai difensori sardi.  LEGGI TUTTO

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    Milan, Bakayoko è un problema da oltre 5 milioni: per Pioli è un'ultima scelta

    Meritocrazia. E’ un concetto sul quale si basano le scelte di Pioli, che da quando è arrivato al Milan ha dimostrato di puntare sulla profondità della rosa, dando spazio a chi dimostra qualcosa in più, in allenamento e in partita. Il discorso è valido anche per T​iemoué Bakayoko, il quale però fatica a mettere sul campo, quando conta, l’ottimo lavoro che fa a Milanello. Il centrocampista francese, da quando è tornato in rossonero, ha giocato complessivamente 307′ tra campionato e Champions League, senza riuscire a fare la differenza. Doveva portare esperienza, fisicità, in un ambiente che conosce bene, è finito per essere l’ultima scelta. Altro che valore aggiunto.Il Milan l’ha voluto fortemente, dopo un’estate di trattativa con il Chelsea ha strappato un accordo di prestito biennale, con riscatto a 15 milioni di euro, l’operazione non ha dato però i suoi frutti, almeno per il momento. Bakayoko, che non beneficia del Decreto Crescita, oltre a non fare la differenza costa alle casse rossonere oltre 5 milioni di euro all’anno, ​considerando i circa 750mila euro per il prestito oneroso e i 4,6 milioni di euro lordi per lo stipendio. Troppo per un giocatore LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi: “Alla portata, ma solo se la Juve ci arriva al top. E lì sarà una bolgia”

    Parla il doppio ex: “Pronostico 50-50. Contro il Villarreal non puoi sbagliare niente, l’incrocio con l’Atalanta è stata la fotografia perfetta. Ma la squadra di Allegri da qui a febbraio può solo migliorare” Per Alessio Tacchinardi quello tra Juventus e Villarreal è un po’ l’incrocio del cuore: quando nel 2005 lasciò il bianconero dopo undici anni, la sua nuova casa è stata per due stagioni il Sottomarino Giallo, con cui si è tolto anche lo sfizio di arrivare in semifinale di Champions (con qualche rimpianto). “Ma un’altra sfida del cuore è stata per me quattro giorni fa e l’ho vissuta a malincuore”, dice l’ex centrocampista bianconero. LEGGI TUTTO

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    Giroud “vede” il Napoli. E il recupero di Leao condiziona tutte le scelte

    Il portoghese non è certo di farcela per domenica. Ci proverà anche Calabria, ma è più probabile che rimandi il rientro al 2022, insieme a Rebic e PellegriMaledetti infortuni. Riempiono la testa di “se” e di “ma”, impediscono alle squadre di giocarsela al 100%, innervosiscono allenatori e staff tecnici, inducono i dirigenti a piani B di mercato che si sarebbero volentieri risparmiati. Che il Milan sia la candidata allo scudetto più colpita dai guai fisici in questa stagione è un dato di fatto: parlano i numeri, che raccontano di 36 “indisponibilità” di giocatori prima ancora del giro di boa, metà delle quali per cedimenti muscolari. LEGGI TUTTO

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    Perché il Milan in 4 anni non ha visto il vero Calhanoglu, e l’Inter in 6 mesi sì

    Preso dai rossoneri nell’estate 2017 non hai mai del tutto ingranato con Gattuso e Pioli, con Inzaghi è esploso, trovando la propria dimensione. Che non è quella di fantasista, ma… Hakan Calhanoglu si rivelò ai tifosi italiani il 26 agosto 2015, nel ritorno dei playoff di Champions League tra Bayer Leverkusen e Lazio. Con la maglia della squadra tedesca, il turco fece una partita “wow!”. Segnò il primo dei tre gol con cui i farmacisti liquidarono i romani, ma, soprattutto, mise alla frusta il centrocampo rivale con una prestazione a tutto campo condita di corsa e tanta qualità. LEGGI TUTTO

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    De Ligt e i suoi fratelli: Juve, i big a rischio cessione senza Champions

    Pezzi pregiati in possibile uscita per le conseguenze economiche sui conti del club e per le ambizioni dei giocatori che vogliono il massimo palcoscenico: finora respinte al mittente le richieste, ma tutto può cambiare La stagione che vive la Juve ha tutte le sfaccettature di un anno zero, che porterà a una rifondazione inevitabile. La classifica precaria è frutto di un andamento altalenante, che offre poche certezze ai fini degli obiettivi e impone cautela anche sulle eventuali riparazioni nell’immediato. LEGGI TUTTO