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    Milan, Bakayoko è un problema da oltre 5 milioni: per Pioli è un'ultima scelta

    Meritocrazia. E’ un concetto sul quale si basano le scelte di Pioli, che da quando è arrivato al Milan ha dimostrato di puntare sulla profondità della rosa, dando spazio a chi dimostra qualcosa in più, in allenamento e in partita. Il discorso è valido anche per T​iemoué Bakayoko, il quale però fatica a mettere sul campo, quando conta, l’ottimo lavoro che fa a Milanello. Il centrocampista francese, da quando è tornato in rossonero, ha giocato complessivamente 307′ tra campionato e Champions League, senza riuscire a fare la differenza. Doveva portare esperienza, fisicità, in un ambiente che conosce bene, è finito per essere l’ultima scelta. Altro che valore aggiunto.Il Milan l’ha voluto fortemente, dopo un’estate di trattativa con il Chelsea ha strappato un accordo di prestito biennale, con riscatto a 15 milioni di euro, l’operazione non ha dato però i suoi frutti, almeno per il momento. Bakayoko, che non beneficia del Decreto Crescita, oltre a non fare la differenza costa alle casse rossonere oltre 5 milioni di euro all’anno, ​considerando i circa 750mila euro per il prestito oneroso e i 4,6 milioni di euro lordi per lo stipendio. Troppo per un giocatore LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi: “Alla portata, ma solo se la Juve ci arriva al top. E lì sarà una bolgia”

    Parla il doppio ex: “Pronostico 50-50. Contro il Villarreal non puoi sbagliare niente, l’incrocio con l’Atalanta è stata la fotografia perfetta. Ma la squadra di Allegri da qui a febbraio può solo migliorare” Per Alessio Tacchinardi quello tra Juventus e Villarreal è un po’ l’incrocio del cuore: quando nel 2005 lasciò il bianconero dopo undici anni, la sua nuova casa è stata per due stagioni il Sottomarino Giallo, con cui si è tolto anche lo sfizio di arrivare in semifinale di Champions (con qualche rimpianto). “Ma un’altra sfida del cuore è stata per me quattro giorni fa e l’ho vissuta a malincuore”, dice l’ex centrocampista bianconero. LEGGI TUTTO

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    Giroud “vede” il Napoli. E il recupero di Leao condiziona tutte le scelte

    Il portoghese non è certo di farcela per domenica. Ci proverà anche Calabria, ma è più probabile che rimandi il rientro al 2022, insieme a Rebic e PellegriMaledetti infortuni. Riempiono la testa di “se” e di “ma”, impediscono alle squadre di giocarsela al 100%, innervosiscono allenatori e staff tecnici, inducono i dirigenti a piani B di mercato che si sarebbero volentieri risparmiati. Che il Milan sia la candidata allo scudetto più colpita dai guai fisici in questa stagione è un dato di fatto: parlano i numeri, che raccontano di 36 “indisponibilità” di giocatori prima ancora del giro di boa, metà delle quali per cedimenti muscolari. LEGGI TUTTO

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    Perché il Milan in 4 anni non ha visto il vero Calhanoglu, e l’Inter in 6 mesi sì

    Preso dai rossoneri nell’estate 2017 non hai mai del tutto ingranato con Gattuso e Pioli, con Inzaghi è esploso, trovando la propria dimensione. Che non è quella di fantasista, ma… Hakan Calhanoglu si rivelò ai tifosi italiani il 26 agosto 2015, nel ritorno dei playoff di Champions League tra Bayer Leverkusen e Lazio. Con la maglia della squadra tedesca, il turco fece una partita “wow!”. Segnò il primo dei tre gol con cui i farmacisti liquidarono i romani, ma, soprattutto, mise alla frusta il centrocampo rivale con una prestazione a tutto campo condita di corsa e tanta qualità. LEGGI TUTTO

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    De Ligt e i suoi fratelli: Juve, i big a rischio cessione senza Champions

    Pezzi pregiati in possibile uscita per le conseguenze economiche sui conti del club e per le ambizioni dei giocatori che vogliono il massimo palcoscenico: finora respinte al mittente le richieste, ma tutto può cambiare La stagione che vive la Juve ha tutte le sfaccettature di un anno zero, che porterà a una rifondazione inevitabile. La classifica precaria è frutto di un andamento altalenante, che offre poche certezze ai fini degli obiettivi e impone cautela anche sulle eventuali riparazioni nell’immediato. LEGGI TUTTO

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    Dominio e spettacolo, Inter favorita sul Milan. E l'Atalanta fa sul serio

    Dominio totale nel gioco e una sicurezza disarmante: la nuova capolista manda un messaggio al campionatoC’è un’Inter sola al comando, come ai tempi della festa scudetto di maggio. Supera il Milan, giusto per un punto: 40 a 39. Ma la volata per il titolo di Natale non è ristretta al derby della Madonnina, c’è anche lo scatto della Bergamasca Calcio, meglio nota come Atalanta. LEGGI TUTTO