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    Juve, oltre Ramsey è rebus Arthur. Bernardeschi, fissata la base per aprire al rinnovo

    Il gallese ha un altro anno e mezzo di contratto, il brasiliano un prezzo d’acquisto a forte rischio minusvalenza. Ma il fronte caldo è anche la trattativa per trattenere l’azzurro: quantificato il taglio rispetto all’ingaggio attuale da cui può partire il dialogo Tre situazioni importanti, tutte sul tavolo. Sono snodi per il futuro Juve, per il mercato immediato e per quello che sarà la prossima estate. Qui Federico Bernardeschi, linea a Arthur, ma è importante che sia collegato Aaron Ramsey. Un rinnovo con prospettive diverse rispetto a qualche mese fa; un dilemma tattico e non solo sul brasiliano che sembrava dovesse fare la fortuna del Barcellona; un punto di domanda considerando il minutaggio scarso (praticamente azzerato) del gallese che fu accolto con la fanfara quando arrivò a parametro zero. LEGGI TUTTO

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    Partner per Locatelli cercasi: tutte le piste della Juventus

    Manuel è il perno del centrocampo di Allegri ma gli serve una spalla adeguata. Usato sicuro o investimento per il futuro? Tutte le strategie e i nomi in balloIl punto di partenza è che nessun giocatore della rosa juventina è assurto a spalla ideale di Manuel Locatelli, l’acquisto estivo per eccellenza in casa bianconera. Messo in cima alla lista dei desideri per mesi, inserito al centro della trattativa bianconera più lunga dell’estate, dal suo arrivo è diventato il perno della manovra della squadra, con 21 presenze nei 22 match disputati dalla Juve fin qua. E ha retto con grande forza l’onda d’urto di un avvio di stagione impervio, a maggior ragione per un ragazzo di 23 anni. LEGGI TUTTO

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    Idee, stile e misteri, che cosa perde Udinese-Milan senza Gotti

    Domani sera l’Udinese attende il Milan, prima sfida dopo l’addio al tecnico che aveva provato una nuova via L’Udinese ha esonerato Luca Gotti e sono cose che succedono, si dice sempre così, finisce sempre così. Eppure la Serie A ha perso qualcosa di prezioso: una diversità. Con il finale più scontato e banale. Nelle ultime settimane, Gotti stava cercando di cambiare le geometrie solide e un po’ limitate della sua squadra. LEGGI TUTTO

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    Romagnoli, rinnovo che scotta: ecco cosa divide le parti

    Nella prima stagione dell’era Elliott il capitano segnò il gol-partita all’Udinese al 97′. Tre anni dopo, il suo futuro rossonero è in bilico: la rosa è a corto di difensori, e se c’è un taglio allo stipendio…Qualunque sia la maglia che Alessio Romagnoli indosserà nella prossima stagione, nessuno potrà rimproverargli nulla dal punto di vista della professionalità: mai una parola fuori posto, mai un mugugno social, mai un atteggiamento sbagliato nei confronti del gruppo e dell’allenatore. Mai, nemmeno quando in questo Milan sembrava non giocare più, chiuso dalla coppia Kjaer-Tomori. Non è un caso che Stefano Pioli l’abbia riconfermato capitano a inizio stagione, nonostante il futuro incerto e una parabola discendente che è costata l’esclusione dell’Europeo e dalle più recenti convocazioni azzurre. LEGGI TUTTO

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    La pioggia, i 100 tiri, la Coca Zero: la breve ma intensa avventura di Mazzarri all’Inter

    Da calciatore era “il nuovo Antognoni”, domenica sfiderà a San Siro col Cagliari la sua ex squadra: una rosa mediocre, il rapporto mai decollato coi tifosi, e quel venerdì in cui Thohir si consultò con Moratti e… Walter Mazzarri all’Inter: e poi cominciò a piovere. Aprite gli ombrelli, previste precipitazioni su tutta la penisola, forti nubi sull’area nerazzurra, spuntano alibi come funghi nel bosco dopo il temporale. “Non ci scordiamo che siamo in emergenza”. Ok, quando buttava male era sempre emergenza ed era sempre una mazzata, anche se – partiva il disco – abbiamo fatto una gran partita e meritavamo di vincere e poi – si sa – a condannarci sono gli episodi. LEGGI TUTTO

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    Amoroso, ricordi di Milano e Udine: “Io, Pozzo, lo scambio con Henry e Calori che mi appese al muro”

    L’ex capocannoniere della Serie A ha giocato sia nell’Udinese che in rossonero. Investitura per Beto: “Mi rivedo in lui. Messias? Fa la differenza” L’ultimo capocannoniere brasiliano della Serie A ora si dedica agli smartphone. “Per un po’ ho costruito case, ora un’azienda che vende accessori per cellulari. Caricatori, cavi, auricolari. Sto bene e mi godo la famiglia”. Marcio Amoroso risponde da Campinas, Brasile, e si vanta un po’. “Qui fa caldo, sto in pantaloncini. Non come da voi, ora”. Scherza. Anche perché il freddo di Udine gli manca. “Mio figlio è nato lì. Sarà per sempre casa”. Per questo sa tutto dei friulani. Come del Milan, vecchie ex a cui è rimasto legato. Soprattutto la prima: “Hanno mandato via Gotti, peccato. L’Udinese merita l’Europa. Noi facevamo tremare le big, eravamo l’Atalanta di oggi. Nel 1999 ho vinto la classifica cannonieri davanti a Batistuta, Del Piero, Bierhoff, Crespo, Signori. Se non fosse stato per Calori…”. LEGGI TUTTO