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    La grandezza di Pablito: come ha fatto un uomo qualunque a sedersi nell'Olimpo

    Paolo Rossi, morto un anno fa, da giocatore era secco come un tronco d’ulivo, ma alla faccia degli ipermuscolosi si è costruito un’avventura entrata nella storia del calcio e nel cuore della gente Se guardiamo le immagini degli attaccanti di oggi, siano quelle di Ibrahimovic, di Cristiano Ronaldo o di Lewandowski, e poi le confrontiamo con le sue, vien da dire che per lui non c’è spazio sul palcoscenico. Magrolino, secco come un tronco d’ulivo, bicipiti e tricipiti nella norma, ma dove potrebbe andare uno così? LEGGI TUTTO

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    Pablito Rossi, l'istinto del gol: ma se giocasse oggi quanti ne farebbe?

    Il suo fisico da fuscello costituirebbe un’anomalia, ma sarebbe un falso problema vista l’abilità a inserirsi in ogni trama offensiva. Piuttosto, senza i marcatori di allora sarebbe ancora più devastante. Avrebbe solo bisogno di qualcuno disposto a credere in lui… Se Paolo Rossi giocasse oggi i gol li farebbe comunque, perché lui c’era nato, per quella cosa lì e perché possedeva la più eterna delle qualità, quella che – cambia il calcio, passano le mode – resiste al Tempo: l’istinto. L’istinto di Paolo Rossi era una questione primordiale, come la posizione eretta per l’uomo dopo Neanderthal. C’era qualcosa di musicale nel muoversi di Pablito su e giù per il campo, una sorta di naturale inclinazione a ridisegnare certi confini del gioco. LEGGI TUTTO

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    Un anno senza Rossi, i ricordi di Cabrini: “Sorrideva sempre e inventava scherzi”

    Il suo grande amico: “Aveva sempre caramelle alla menta, ma impossibile prendergliele. Ha vinto il Pallone d’oro 1982, incredibile che non l’abbiano ricordato quest’anno alla premiazione” Pablito rimarrà unico e vivo per sempre. Lo avevamo pensato in tanti quando è arrivata a sorpresa quella tremenda notizia. E oggi che è passato un anno esatto dalla scomparsa di Paolo Rossi, abbiamo la certezza che è proprio così. Perché anche chi non lo aveva mai conosciuto e magari nemmeno visto in tv, si è reso conto che Pablito è stato davvero unico e rimarrà vivo per sempre, non soltanto per sua moglie Federica, le sue bimbe Maria Vittoria e Sofia Elena e il primogenito Alessandro, nato dal precedente matrimonio. LEGGI TUTTO

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    Juve, energia nuova: chi sono i giovani che Allegri ha promosso in Champions

    Uno per reparto, i ragazzi bianconeri che possono dare forze fresche al tecnico. Non solo contro il Malmoe…Max Allegri pesca tre giovani della lista Uefa B per il match con il Malmoe. Si tratta di Koni De Winter, Fabio Miretti e Marco Da Graca: uno per reparto. “Vedremo di dar loro minutaggio, lo meritano perché stanno facendo molto bene”, aveva anticipato il tecnico della Juventus nel corso della conferenza stampa della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Milan, sul tavolo c'è la questione attaccanti. Ecco perché conviene andare sul mercato

    Stando ai numeri, il gol non sembra un problema per i rossoneri. Ma i tanti infortuni, un gioco dispendioso e l’obiettivo scudetto rendono necessario qualche altro innesto Esiste un problema gol in casa Milan? In assoluto no, perché i rossoneri hanno, con l’Atalanta, il secondo miglior attacco della Serie A (35 reti), a quattro distanze dall’Inter e con una realizzazione in più del Napoli. Anche in Champions League, dove pure è finito ultimo del girone, il Milan ha segnato 6 gol: due in più del Porto e uno in meno dell’Atletico Madrid che si è qualificato agli ottavi. Eppure, anche se può apparire in contraddizione con quanto appena detto, esiste nel club rossonero un problema attaccanti. LEGGI TUTTO

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    Moise Kean: “Il Psg? La Juve non teme nessuno. Ci faremo trovare pronti”

    Moise Kean, match-winner e MVP di Juve-Malmö, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida di Champions League. Ecco le sue parole: “Il primo posto è una grandissima soddisfazione, una motivazione per lavorare di più e arrivare pronti. La Juve non teme nessuno, siamo una grande squadra e ci faremo trovare pronti con chiunque troveremo. PSG? Sì, ho qualche amico, ma ora sono qui, sto bene e lavoro. Premio MVP? Un inizio, una grande motivazione per lavorare di più e dare di più alla squadra”. LEGGI TUTTO

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    Juve, Arrivabene: “Plusvalenze? Pretendiamo rispetto. No a processi mediatici”

    L’AD della Juventus Maurizio Arrivabene è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima della sfida di Champions contro il Malmö. Ecco le sue dichiarazioni: “Stasera ci giochiamo una partita importante per l’eventuale primo posto nel girone, in ogni caso nel momento in cui si passa il gruppo puoi anche essere primo e incontrare una seconda fortissima, ora si apre una nuova fase”.E sul caso plusvalenze: “Io sono stato sentito come persona informata sui fatti, ciò che ho detto è coperto dal segreto istruttorio. Siamo una società quotata, quindi siamo soggetti a controlli molto rigidi. Collaboriamo con tutti, con le autorità con grande rispetto. Ciò che dovevamo dire l’abbiamo detto con un comunicato stampa e anche in occasione dell’aumento di capitale. Ho grande rispetto per il lavoro di chiunque, ma come Juventus pretendo anche rispetto. I processi mediatici non mi piacciono per niente. Io rispetto le opinioni di tutti, ma le rispetto ancora di più quando sono basate sui fatti, Oggi c’è una partita di Champions, i giocatori fanno il loro lavoro e la società anche”. LEGGI TUTTO