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    Milan, primato e mercato: stretta per il difensore, e c’è una pista che porta a Jovic

    Luiz Felipe e Milenkovic in pole per l’eredità di Kjaer. Attacco decimato: il centravanti del Real idea a basso costo Più che corsa scudetto, è una corsa a ostacoli: l’ultimo giro non ha fatto eccezione. Il Milan ha superato anche l’infortunio di Pellegri, che nel pomeriggio di ieri ha rischiato di complicare i piani d’attacco, e ha tagliato il traguardo in tempi rapidi. Ha messo sotto di due gol la Salernitana dopo nemmeno venti minuti e per il resto del tempo ha gestito il vantaggio, dosando le energie in vista della fatica Champions di martedì con il Liverpool. Ancora prima, al 16’, era uscito infortunato Pellegri: Pioli lo aveva scelto titolare per concedere a Ibra un week end di riposo, in modo da gestire gli sforzi, e solo la partita ormai indirizzata ha permesso di proseguire senza un centravanti di ruolo. LEGGI TUTTO

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    Sacchi e la corsa scudetto: “L'Inter è quella messa meglio. Zaniolo, si gioca in undici…”

    L’ex c.t. azzurro e la lotta scudetto: “Giù il cappello davanti a Inzaghi, ha una squadra ormai europea. Il Napoli non è a fine corsa. Atalanta avanti con la forza delle idee. E il Milan…” È una volata mozzafiato. Napoli, Milan e Inter sgomitano per il titolo d’inverno e pare davvero di assistere a uno sprint del ciclismo d’oro, quando a giocarsi la vittoria erano Fausto Coppi, Rik Van Steenbergen e Ferdy Kubler. Tutti chini sui manubri, le gambe che mulinano a velocità pazzesca, i polmoni gonfi d’aria, gli occhi spalancati per non perdere di vista il traguardo. “È un campionato entusiasmante – commenta Arrigo Sacchi -, si sta giocando bene, a ritmi elevati. La velocità è fondamentale per dare adrenalina alla gente. Certo che una cosa va detta subito: ci sono troppe partite, e dunque troppi infortuni. Avanti di questo passo, le squadre si allargheranno, vedremo rose di trenta e più giocatori, i costi aumenteranno e lo spettacolo non ne trarrà benefici. Intervenire prima che sia troppo tardi, bisogna farlo”. LEGGI TUTTO

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    Reja: “Napoli e Atalanta, belle e concrete. Sono entrambe da scudetto”

    Il tecnico che ha guidato sia gli azzurri sia la Dea gettando le basi per la risalita: “Ma i meriti non sono tutti miei se sono così in alto. Oggi rischiano di pesare le tante assenze per Spalletti”Il lavoro che ha svolto è stato concettualmente lo stesso. A Napoli come a Bergamo, Edy Reja ha gettato le basi solide di una risalita, da metà classifica alle zone più nobili. “I meriti non sono tutti i miei però” ci tiene a precisare. E se oggi queste due squadre sono lì a contendersi lo scudetto, lo devono anche a lui. LEGGI TUTTO

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    Cordova: “Herrera vero mago, ma nella Roma non era più lui. Mou poco coerente”

    Il grande doppio ex parla della super sfida: “Simone Inzaghi è molto bravo. Che confusione a Trigoria, non vedo un gioco” Con l’Inter giocò una sola partita, con la Roma ben nove stagioni di cui la metà anche da capitano. È ovvio che domani il cuore di Franco Cordova, per tutti semplicemente Ciccio, sia sbilanciato completamente da una parte. LEGGI TUTTO

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    Aliberti, il primo a puntare su Pioli: “Un gentleman che salvò la mia Salernitana”

    Parla l’ex presidente granata che 18 anni in Serie B scelse di puntare su questo tecnico debuttante: “In pochi gestiscono il gruppo come lui, il suo Milan è da scudetto” Pioli allenatore nasce a Salerno 18 anni fa, sul lungomare, grazie un “sì” decisivo di Aniello Aliberti, presidente granata dal 1994 al 2005. “Una sera mi chiama Carmine Longo, il vecchio d.s. scomparso nel 2015. Non mi dice neanche ‘ciao’, va dritto al punto. ‘Ne ho trovato uno bravo, si fidi’. Lo faccio”. LEGGI TUTTO